lunedì 9 settembre 2013

LO STARBOOK DI SETTEMBRE 2013 E'...



Hugh Fearnley- Whittingstall, The River Cottage VEG

Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: il "Veg" che campeggia a fianco al titolo, in copertina, sta per "vegetariano", non "vegano" e anche se l'invito ad una cucina che fa dei prodotti dell'orto il proprio punto di forza è palese sin dall'introduzione, esso non va inteso nei termini perentori e tassativi a cui ci hanno abituato gli estremismi di certe diete alimentari. Semmai, quello auspicato da Hugh Fearnley- Whittingstall è un approccio sempre più consapevole ad un'alimentazione in armonia con la terra e l'ambiente che ci circonda, parallelamente ad un percorso iniziato dallo stesso autore anni fa, in concomitanza con l'avvio del programma televisivo che lo ha reso celebre in Gran Bretagna e in tutto il mondo, quel River Cottage che è uno dei punti di forza di Channel 4 e della campagna di sensibilizzazione del popolo britannico verso un'alimentazione più sana e genuina.

Per uno che all'anagrafe fa  Hugh Christopher Edmund Fearnley- Whittingstall, ha una mamma londinese che colleziona  primi premi al Chelsea Floral Show e spende la sua vita scolastica fra i banchi di Eton e di Oxford e il resto del tempo fra le dolci colline del Devonshire, fare il gentiluomo di campagna non rappresenta proprio una scelta così estrema, a maggior ragione se si colloca il personaggio sullo sfondo di quell'Inghilterra solida e rurale che da sempre costituisce l'alternativa tradizionale  e un po' snob alle ricchezze facili e recenti dei manager rampanti della City. Ma le apparenze non devono ingannare: a dispetto del nome e degli studi blasonati, Fearnley non ha quarti di nobiltà da rivendicare e neppure tradizioni di famiglia da rispettare: le sue prime esperienze lavorative sono state nelle cucine di vari ristoranti, che furono il trampolino di lancio verso una carriera televisiva all'insegna della spettacolarizzazione e del "basta che se ne parli". D'altro canto, già ai tempi si era fatto notare per una peculiare predilezione per tutto ciò che era "naturalmente strano": in un altro programma televisivo, per esempio, era solito mangiare carcasse di animali ed arbusti con una soddisfazione tale che gli procurò il feroce  soprannome di Fearlessy Eatsitall, "mangia tutto senza paura", in chiara assonanza col suo doppio cognome.
Ma la strada verso la gloria, comunque, era segnata e la tappa successiva fu quella che ne consolidò il successo, trasformando il nostro autore in un imprenditore travestito da nostalgico amante della natura: il programma successivo fu infatti River Cottage, dal nome della sua casa di campagna nel Dorset, che divenne il set delle prime tre serie e che oggi è diventato un brand di tutto rispetto, dal punto di vista economico: la romantica casa dell'ex guardiacaccia è stata abbandonata, in favore di  una proprietà di 270000 mq di terreno, in cui sorge l'azienda agricola che fa capo a Fearnley- Whittingstall e che è il fulcro di una delle serie  più seguite della tv britannica, da poco esportato anche in Australia, e di tutto il business che le gira attorno. E che ovviamente non può non contemplare anche l'editoria: è dal 1996 che il nostro Hugh sforna un libro l'anno ed è dal 2001 che questi riguardano solo ed esclusivamente la filosofia che ispira River Cottage- vale a dire, quel ritorno al cibo genuino, rigorosamente a km zero, meglio ancora se prodotto con le proprie mani o, al massimo, con quelle del vicino.

Non aspettatevi quindi un libro alla Plenty, perchè si rischierebbe di rimanere delusi: l'utenza  a cui Fearnley- Whittingstall si rivolge è il pubblico televisivo, connotato quindi da quelle caratteristiche di "medietà" che di solito si accompagnano ai grandi numeri. Nessun appello ad una cucina vegetariana in senso alto, quindi, nessuna sperimentazione, nessun messaggio per pochi eletti, ma un libro per tutti, col dichiarato scopo di proporre ricette capaci di sdognare le verdure dal pregiudizio che le vuole tristi, monotone e poco versatili, senza che questo implichi abilità da grandi chef e, come si diceva all'inizio, un appello ad un'alimentazione che superi il limite dell'abitudine, della pigrizia e della soddisfazione egoistica, per aprirsi ad una concezione più ampia e rispettosa della natura e delle sue leggi.

Il guanto della sfida, quindi, è lanciato- e le Starbookers lo hanno raccolto: da domani, per tre settimane, proveremo le ricette che più ci hanno intrigato di River Cottage -Veg, registrando qui sopra le nostre impressioni, con l'occhio critico bello vispo, dopo il riposo delle vacanze.
Vi aspettiamo qui, tutti i giorni, alle nove.
Buona giornata
Ale


22 commenti:

  1. Wow,i will stay tuned!Uno dei "figli" migliori del River Cafe',un eccentrico,senza dubbi,mi ricordo ancora il suo placenta party in televisione!Per fortuna il libro e' sulla cucina vegetariana.....

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    1. voglio vedere il placenta party!!! vado a fare un giro su youtube.

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  2. Mi piace! Vi seguirò, come sempre del resto :)

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  3. Sei tremenda :-)
    Pensa che lo avevo scritto, con tanto di link alle testate del giorno dopo... poi ho preferito ricorrere agli eufemismi della lingua italiana ;-)
    Personalmente, è il primo suo libro che compro, questo. Sto più dalla parte di Slater, per capirci. Ma devo dirti che la prima impressione è stata molto positiva, proprio per l'approccio easy alla cucina vegetariana. In più, è pure simpatico. Bello no, ma simpatico, tanto :-)

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  4. Non vedevo l'ora di conoscere il libro di questo mese :) Mi piace tanto il tema easy-veg.. Staremo a vedere le sue ricette :D

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  5. Una recensione perfetta Ale! :-)
    E posso dire una cosa? Ben venga il business, se aiuta la gente ad avvicinarsi a una cucina più in armonia con la terra e le sue stagioni e meno col fast-food e l'all consuming. :-)))

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    1. Mi unisco al tuo commento cara mapi che approvò a mille !!!

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    2. quindi la mapi diventerà presto una paladina veggie?!?!
      non ci credo nemmeno se ti vedo :-)

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  6. Non ci credo. Le coincidenze. ho comperato venerdì, complice una lunga coda agli uffici municipali e una sosta per far passare il tempo alla Mondadori dietro l'angolo, proprio un libro di questo autore. In italiano però, Si chiama "Vegetariano gourmet" e alla prima sfogliata mi è piaciuto molto. vediamo questo adesso ;-)

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    1. Cara Laura anch io ho preso la versione italiana ...ne vedremo delle belle !!!! :-)

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    2. è proprio lo stesso libro laura! preparati da subito al redone ;)

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  7. Dai Ale, c'e' ancora speranza anche per noi di finire a fare le "tranquille signore" di campagna....Un ponte tra Dordognshire e Masonshire non lo vedo affatto male....Avevo sentito parlare di questo signorino, ma non ho mai approfondito la conoscenza. Lieta di farlo insieme e grazie a voi.

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  8. wow mi piace un sacco questa proposta! in bocca al lupo ragazze e non vedo l'ora di vedere le realizzazioni!

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  9. Ohibò, per un attimo ho pensato che VEG era relativo ad una cucina Vegana ma leggo con piacere che un passo è stato fatto verso una della cucine che più prediligo.
    PS: e come farà, Nostra Signora di Siena, con tutti qui salumi che la circondano? ;-)

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    1. Zitta zitta...non sai che esistono anche i legumi? Che sono le salsicce del mondo vegetale? Se mi fai uscire dalla porta, io ti rientro dalla finestra! :)))))

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  10. Questo libro mi incuriosisce molto anche perchè dovrebbe essere interessante vedere come un inglese tratta i vegetali. Ovviamente non me ne perderò una :)

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  11. Mi ispira molto questo libro, una buona idea dedicare uno starbooks alla cucina vegetariana! attendo la prima ricetta! yuppy!!!!

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  12. Sconosciuto... Bon, vi leggo e cerco di capire (carpire?!) :)

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  13. Quante cos'e imparo dalle tue recensioni! Prima di comprare il libro, non sapevo nulla di questo gentil signore dal sorriso a mezza bocca. Poi entro nel reparto libri di cucina di un grande magazzino Londinese e cerco, cerco e non lo trovo. Chiedo info e mi si mostra due interi scaffali pieni dei suoi libri. Puoi capire la mia espressione. E comunque, il libro già mi piace e sarà un valido aiuto per le mie insulse minestre invernali.
    Un bacio, Pat

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  14. Mi piace troppooooooooooo!!!
    Non conoscevo il Signor Hugh e sia per gli intenti che per la foto in copertina mi ispira molta simpatia!
    Staremo a vedere quali belle sorprese siete pronte a svelarci voi mitiche dello Starbooks, e io starò subito lì pronta a prendere appunti per il Redone: i piatti vegetariani sono la mia passione!
    Grazie a tutte e un grazie particolare a te Ale per l'impeccabile presentazione!

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  15. che bello, non siamo vegetariani ma la carne e il pesce oramai la mangiamo pochissimo :-D sicuramente ci saranno degli spunti molto interessanti questo mese!!!

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