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martedì 31 gennaio 2023

YOUR DAILY VEG: TIRIAMO LE SOMME?

 

Confesso che, mentre nei giorni scorsi pensavo a che cosa scrivere in questo Tiriamo le Somme, mi son ritrovata più volte a riflettere sui meccanismi che regolano l'editoria, dominati sempre e comunque dalla necessità di fare cassa. È il mercato, bellezza, ed è inevitabile che sia così: ma a volte preferirei che si evitasse di pubblicare libri tutti uguali, spesso con il solo pregio di cavalcare la moda del momento. 

Oggi, per esempio, sta spopolando la cucina delle verdure. Non necessariamente vegetariana, solo casualmente vegana, ma con la precisa volontà di mettere al centro delle varie ispirazioni il meraviglioso mondo dei vegetali, sia perché fanno bene, a noi e al pianeta, sia perché si prestano ad abbinamenti nuovi ed inconsueti, aprendo anche a ingredienti che o non compriamo o non utilizziamo, sospesi fra l'ignoranza e il timore di rovinare il piatto. 

Visto che, con l'età, mi sono definitivamente riconciliata con i prodotti dell'orto e ogni scusa è buona per comprare libri di cucina, la sezione "vegetali" si è ampliata a dismisura, a casa mia, in questi ultimi 2-3 anni:  neanche a dirlo, ho accumulato volumi assolutamente inutili, per contenuti e ispirazione, anche se bene agghindati nella grafica e molto ben spinti dal coro delle recensioni (quello che rima con "capolavoro", ovviamente). Tant'è vero che, quando si è sparsa la voce che il marito di Olia Hercules - perché tale era, agli inizi e sì, succede anche a parti invertite - stava per esordire con un libro sulla cucina vegetariana, la mia prima reazione non è stata quella di far spazio sullo scaffale. "Un altro?", mi son detta, pensando a tutti quei contorni col miso, zuppe con tahini, hamburger di lenticchie e altre ricette che, a ben guardare, altro non sono se non variazioni sullo stesso tema. 

Invece, dopo un mese di Starbooks, mi son dovuta ricredere: perché l'operazione che riesce a Joe Woodehouse non è, finora, riuscita a nessuno dei suoi colleghi o, quanto meno, non così bene. La sua non è la cucina coi mille ingredienti di Ottolenghi e neppure quella ortodossa dei grandi autori vegetariani e vegani: semplicità e rilassatezza sono le sue parole chiave che si declinano nel sollievo del "con quello che c'è", ancor prima che nella facilità di esecuzione (che le ricette, oggi, o son facili o non le fa nessuno). Ma la sola prospettiva di aprire il frigo e poter utilizzare quello che si trova, senza dover partire con una lista della spesa che, da sola, implica un viaggio, è già un punto a favore del libro. Il resto, come dicevo, lo fanno le ricette, talmente divertenti e innovative, senza essere astruse, da invogliare a mettersi ai fornelli. 

Prova ne è che abbiamo ricevuto tanti feed back entusiasti da voi lettori che, in 5 minuti, avete deciso di preparare questo o quel piatto, con l'entusiasmo non intaccato dalla necessità della conta degli ingredienti o dall'ansia da prestazione (nota per le prossime volte: se l'entusiasmo vi concedesse anche il tempo di una foto per il Redone, ve ne saremmo grati 😊).

Di conseguenza, il verdetto, questa volta, è una faccenda collettiva, come non ci capitava da un po'. Lo accogliamo anche come buon auspicio per i prossimi libri, per i quali vi diamo appuntamento dal prossimo mese, sperando che ci accompagnino in un viaggio fra i sapori piacevole e divertente come è stato quello con The Daily Veg (e sì, ve lo consigliamo moltissimo, se non si fosse ancora capito).

Dita incrociate, dunque - e ci vediamo a Febbraio!

lunedì 30 gennaio 2023

STARBOOKS REDONE DI GENNAIO 2023: IL VINCITORE!

 

 

Come ogni mese arriva il momento di decretare il vincitore del nostro gioco che si aggiudica una copia digitale del libro appena esaminato.
E la ricetta fortunata questo mese è...

Buttermilk and Oat Chicken Schnitzel

di Le mie avventure in cucina e non


Chiediamo al vincitore di contattarci via mail così da metterci d'accordo per l'invio dell'e-book scelto.
A tutti gli altri, passate delle belle Feste: il Redone torna il mese prossimo!

venerdì 27 gennaio 2023

STEAMED LEEKS IN A HONEY & MUSTARD VINAIGRETTE WITH CAPERS


Joe Woodhouse racconta che la famiglia delle cipolle è quella che preferisce, non solo per la loro versatilità, ma anche perché porri & co.,si conservano bene in frigorifero o in dispensa. 

Questi ortaggi possono essere al centro della scena o fare la parte dei gregari, senza perdere la scena. Inoltre, si sposano bene sia con i grassi che con gli acidi. 

Io aggiungo che, a mio parere sono ingredienti indispensabili, e presenti nelle cucine di tutto il mondo!

Questa preparazione si sposa a meraviglia con delle uova sode, maionese ed insalata.

E' una ricetta che guadagna in gusto con un po' di riposo in frigorifero.


Steamed Leeks in a Honey & Mustard Vianigrette

da Your Daily Veg, Joe Woodhouse


Ingredienti per 4 persone (come antipasto o contorno)


6 porri, porri, mondati, puliti e tagliati a rondelle di 3 cm

60g di senape di Digione

60g di miele

4 cucchiai di aceto di sidro 

4 cucchiai di olio extravergine di oliva, o più a piacere

50g di capperi, sgocciolati

sale marino in fiocchi


1. Adagiare le rondelle di porri nel vassoio di una vaporiera, con la parte tagliata rivolta verso il basso. Cuocere a vapore i porri finché non saranno morbidi al centro. I tempi potrebbero variare, ma 10-15 minuti dovrebbero essere sufficienti.

2. Nel frattempo preparare il condimento. Aggiungere la senape, il miele e l'aceto in una terrina, ed unire anche un pizzico di sale. Mescolare bene per incorporare il miele. Quindi aggiungere l'olio, un cucchiaio alla volta, e mescolare per amalgamare. Assaggiare ed aggiustare il condimento, se necessario, e secondo il proprio gusto. Unire anche i capperi scolati.

3. Quando i porri saranno cotti, trasferirli in un piatto freddo e versaci sopra il condimento, che penetrerà all'interno grazie, attraverso la parte tagliata. Si conservano senza problemi in frigorifero, ben sigillati.


Note personali

Ricetta di semplice e veloce realizzazione. Con poco fatica, porterete in tavola un piatto originale e gustoso.

Basta seguire le indicazioni dell'autore per ottenere un ottimo risultato.

Gli ingredienti si sposano davvero bene, in piena armonia ed equilibrio.

In Italia abbiamo a disposizione dei capperi deliziosi.. la prossima volta utilizzerò quelli sotto sale, che preferisco a quelli sottaceto.

L'autore lascia libertà nella scelta della senape e del miele da utilizzare. Io ho optato per una senape forte e del miele di castagno. Scelta che ripeterei. Ma sentitevi liberi di trovare il vostro mix preferito.

Avrei abbondato un po' di più con la salsa, anche perché è deliziosa per fare la scarpetta con del buon pane.


La ricetta è, senza alcun dubbio:

PROMOSSA




giovedì 26 gennaio 2023

CUMIN-SPICED CARROT SALAD

 



Le insalate di carote a casa mia sono un jolly fantastico.
Sì perché bene o male un paio di carote in frigo ci sono sempre, e quando non ho tempo o non ho cespi di insalata fresca, le carotine mi salvano la vita :D
Ovviamente quando è periodo vado in giro per mercati a salvare i poveri ciuffi, che vengono maltrattati e buttati, mentre sono buonissimi da mangiare. 
E poi c'è il sogno proibito: trovare le carote dai mille colori.
Qui è già un miracolo se si trovano quelle viola. A proposito, secondo me per fare questa insalata sarebbe carino giocare con i colori, se potete. Verrebbe ancora più simpatica :D
 


Ingredienti per 4 persone o 8 come contorno o per sandwich:
1 cucchiaio di semi di cumino
1 cucchiaio di miele 
2 cucchiai di aceto di mele
400 g di carote pelate e affettate molto finemente, con una mandolina o un coltello o un pelapatate
20 g di coriandolo fresco, usando le foglie intere e i gambi tritati finemente
sale in fiocchi e pepe nero
 

In una padellina tostate il cumino a fiamma bassa su fuoco medio-basso per 3-4 minuti, finché non avrà sprigionato l'aroma, mescolando di tanto in tanto.
Trasferite in un mortaio e dategli una pestata in modo da rompere buona parte dei semi. Lasciatene un po' interi perché daranno corpo all'insalata.
Mettete in una ciotola i semi di cumino, il miele, l'olio e l'aceto. Condite con un bel pizzico di sale e pepe. Unite le carote e fate riposare per 15 minuti, dandogli una mescolata ogni tanto (cit. quando vi ricordate :D). L'insalata può anche riposare più a lungo, se volete; le carote inizieranno ad ammorbidirsi (ma senza ammosciarsi, tranquilli) e rilasceranno i loro succhi nel condimento.
Quando siete pronti a servire, unite il coriandolo. Trasferite l'insalata in un'insalatiera o un piatto da portata e servite.
 
NOTE

- La ricetta, come detto anche dall'autore nell'introduzione, è velocissima da preparare e sta bene praticamente con tutto. Non posso che confermare :D
 
- Io ho usato miele di bosco, ma potete usarne uno più aromatico, tipo di arancia. Secondo me viene ancora più buona.
 
- Personalmente temevo ci fosse troppo aceto, ma solo perché io non lo amo particolarmente. Invece devo dire che mi sono dovuta ricredere, visto che è perfettamente bilanciato con il miele e alla fine non è per niente predominante.
 
- I semi di cumino con le carote ci stanno una meraviglia, e questo non l'ho scoperto oggi, ma devo dire che così tostati e leggermente pestati sono ancora più profumati. Poi vabbè, io ho una passione per il cumino, quindi forse non faccio testo :D
 
- Discorso coriandolo. Lo so che a 9 persone su 10 fa abbastanza ribrezzo. La verità è che a me cresce in giardino (non chiedetemi, quello che vorrei muore, quello che non vorrei cresce che è una meraviglia), quindi l'ho aggiunto, ma in piccolisssssime dosi. Ovviamente potete sostituirlo con il prezzemolo.

Mi pare ovvio che la ricetta è

PROMOSSA
 

mercoledì 25 gennaio 2023

CARROT & GINGER SOUP



In casa mia, le zuppe, le vellutate e le creme di verdura sono piuttosto apprezzate, soprattutto se arricchite nel gusto da altri ingredienti, come spezie ed aromi. La crema che preparo più spesso è a base di zucca, con cipolle/porri e patata. A piacere, aggiungo erbe e spezie (miscele tipo curry vanno alla grande).
Il tocco finale è quasi sempre dato dallo speck, cotto in padella senza altri condimenti, fino a farlo diventare croccante. Anche perché, oltre a piacermi tantissimo come abbinamento, so che così, la crema sarà apprezzata anche da mio marito... :)D 
E' stato quindi naturale, per me, scegliere come prima ricetta da provare dal libro del mese una zuppa, dello stesso colore di quella che cucino più spesso, ma a base di carote. 
Ok, qui non c'è lo speck: il libro è ricco, ma di ricette tutte vegetariane :)
Cercavo una nota croccante, gustosa e di carattere, e in questa ricetta l'ho trovata!
Nell'introdurre questa preparazione, l'autore suggerisce di sentirsi liberi di divertirsi un po', unendo altri ingredienti, come cavolo nero passato in padella, da servire insieme a zenzero e aglio. Si possono anche aggiungere ceci o fagioli bianchi già cotti.
Mi piace questo punto di vista "aperto" in cucina!



Carrot & Ginger Soup
da Your Daily Veg, Joe Woodhouse

Ingredienti per 4 persone


4 cucchiai di olio neutro (tipo arachide o girasole)

6 spicchi d'aglio, affettati

2 cucchiai di zenzero fresco sbucciato e tagliato a fiammifero

2 cipolle, tritate grossolanamente

500 g di carote, tagliate a pezzi medi

2 litri di brodo vegetale

2 cucchiai di aceto di sidro, o a piacere (per me, aceto di mele)

scaglie di sale marino

olio extravergine di oliva, per servire

1. In una casseruola dal fondo pesante, scaldare l'olio a fuoco medio. Aggiungere l'aglio e lo zenzero. Soffriggere delicatamente per 5 minuti circa, fino a quando l'aglio inizierà a dorarsi. Devono diventare croccanti, senza bruciarsi. 

2. Prelevare lo zenzero e l'aglio con una schiumarola e scolare su carta da cucina. Aggiungere le cipolle nella padella, insieme ad un pizzico di sale. Cuocere per 12-15 minuti, fino a quando le cipolle non saranno morbide e traslucide.

3. Aggiungere le carote e cuocere per altri 5 minuti, mescolando. Versare il brodo vegetale e portare ad ebollizione. Cuocere a fuoco lento, per 15-20 minuti, fino a quando le carote saranno tenere. Fare la prova con la punta di un coltello o assaggiare.

4. A piacere, la zuppa si può gustare con le verdure in pezzi oppure ridotta in crema, con un frullatore. In ogni caso, unire metà dell'aceto ed assaggiare, aggiungendone altro fino a raggiungere l'intensità di gusto che vi gradite. Condire a piacere con sale, e cospargere con l'aglio e lo zenzero croccanti. Ultimare con un filo di olio extravergine di oliva.


Note personali

La ricetta è molto semplice e gustosa, ed è praticamente alla portata di tutti. 

Bisogna prestare attenzione in due fasi: nella cottura di aglio e zenzero e nel dosare il brodo. 

Non perdete di vista la padella, perché, il passo dall'avere dell'aglio croccante e profumato a dell'aglio bruciato (sgradevole ed amaro) è breve! Idem per lo zenzero.

La quantità di brodo, che negli ingredienti è indicata in due litri, per me è eccessiva. Direi che, poco più di un litro è sufficiente. Quando preparo zuppe e creme varie, preferisco non versare subito tutto il brodo previsto nella ricetta ma procedere gradualmente, per evitare di avere gli ingredienti che nuotano nel liquido. e con il rischio di "annacquare" il gusto. Questo vale soprattutto per le creme. Se le zuppe vi piacciono molto brodose, potete abbondare.

L'aglio e lo zenzero, messi a rosolare nell' olio prima di cuocere le verdure, donano un aroma delizioso all'olio, che si percepisce all'assaggio, senza essere invadente. Se poi non avete problemi a mangiare l'aglio, seguite la ricetta ed aggiungetelo tutto, insieme allo zenzero, come tocco finale. 

Apprezzerete ancora di più questa zuppa!

La ricetta è:

PROMOSSA!

martedì 24 gennaio 2023

ROAST CAULIFLOWER, GARLIC YOGHURT, WALNUT & APRICOT SALAD


Per il cavolfiore ho un'affettuosa indifferenza. 
Lo mangio senza difficoltà ma lo trovo di una noia senza fine. 
Tra tutte le crucifere è quello per cui nutro il minor interesse anche se in questa stagione non manca mai nel mio cassetto verdure. 
Per reazione, vivo in costante ricerca di ricette con cui metterlo alla prova per ravvivare la passione.  
Con lo Starbooks spesso ho scelto piatti in cui è protagonista e non sono mai rimasta delusa.  
L'ultimo provato lo scorso anno fu un curry di cavolfiore con lava filante di formaggio dal Shelf love di Ottoleghi, che ancora mi fa girare la testa.  
Questa insalata è geniale. 
Se avrete la pazienza di attendere la cottura delle cipolle, tutto il resto si farà in un attimo e sarà un ottimo pranzo da "schiscetta" per chi vuole evitare il solito panino. 
Senza la crema di yogurt poi, diventa completamente vegano e pure gluten free. 

Ingredienti per 4 persone 

- 2 cipolle rosse a fette spesse di 5 mm
- 6 cucchiai di olio neutro (tipo girasole o frutta secca)
- 60 g di gherigli di noce 
- 1 cavolfiore di c.ca 1 kg, tagliato a cimette più o meno della stessa dimensione, le foglie interne lasciate intatte
- 150 g di yogurt 
- 1 spicchio d'aglio finemente grattugiato o sminuzzato
- 1 cucchiaio di olio extravergine più extra per condire
- 100 g di albicocche secche possibilmente non solforate, affettate grossolanamente 
- 15 g di prezzemolo in foglie 
- sale marino in fiocchi 
  • In una padella con 2 cucchiai di olio neutro, aggiungete le cipolle ed un pizzico di sale. Cuocete a fiamma media per 30/40 minuti fino a che non siano caramellate e quasi una marmellata. Rimuovete dalla fiamma e lasciate da parte fino ad utilizzo. 
  • Preriscaldate il forno a 150°C. Distribuite le noci su una taglia da forno e tostatele per c.ca 8/12 minuti fino a doratura. Mettetele da parte ed alzate la temperatura a 250° 
  • Condite il cavolfiore con l'olio neutro rimasto ed un bel pizzico di sale. Disponetelo su una teglia da forno e arrostitelo per 12 minuti. Girate i pezzi del cavolfiore e continuate la cottura per altri 8/10 minuti. 
  • Una volta che il cavolfiore è dorato ed ha una bella caramellizzazione, rimuovetelo dal forno. 
  • Miscelate lo yogurt con l'aglio, l'olio extravergine ed il sale a vostro gusto. 
  • In una ciotola, mescolate il cavolfiore con le cipolle caramellate, le albicocche e metà del prezzemolo. 
  • Distribuite la salsa yogurt su un piatto di portata o piatti individuali. Appoggiatevi sopra il cavolfiore. Rifinite con le noci tostate ed il prezzemolo rimanente. Irrorate con olio extravergine ed aggiungete un pizzico di sale per finire. 

NOTE PERSONALI.

  • Il mio unico rammarico è aver dovuto utilizzare delle cipolle bionde perché, convinta di averle in dispensa, ho avuto una brutta sorpresa al momento della preparazione così ho dovuto, ob torto collo, optare per queste. Non che non mi piacciano, ma certamente per una caramellatura coi fiocchi ed maggiore intensità di sapore, quelle rosse sono migliori. 
  • Sulla cottura del cavolfiore, i tempi riportati sono perfetti. Io non amo gli ingredienti anneriti dalla cottura. C'è una differenza tra arrostito e carbonizzato, e la seconda fa molto male alla nostra salute. Qui seguendo le indicazioni dell'autore, si ottengono delle cimette morbide e dorate con una deliziosa caramellatura non uniforme. Per me assolutamente perfette. 
  • L'unione di cavolfiore, cipolle caramellate e albicocche disidratate è fantastica. Si ha un gioco di gusto e consistenze che viene esaltato dal finale delle noci tostate, con quel lieve amarognolo croccantino che lega alla perfezione l'insieme. 
  • Non posso giudicare la ricetta insieme alla salsa yogurt all'aglio che invece hanno assaggiato i miei, perché come ho spesso raccontato qui dentro, l'aglio crudo mi uccide, ma ho preparato per me una salsina con yogurt, olio extravergine, sale e pepe ed una grattugiata di scorza di limone. Agli altri l'originale è molto piaciuta e dà una spinta di carattere alla ricetta. La mia versione è per palati semplici come il mio e comunque sta benissimo con l'insalata. 
  • Buonissima tiepida e a temperatura ambiente, leggera ma nutriente, divertente da vedere e da mangiare. Ho già voglia di rifarla. Non posso che dire 
PROMOSSA A PIENI VOTI. 

lunedì 23 gennaio 2023

COURGETTE & HERB LASAGNE


 Siete del partito lasagne rigorosamente con sugo di pomodoro declinato in ogni possibile variazione o siete aperti anche a quelle che non lo prevedono?
Personalmente prediligo senza appello quelle in bianco, ed immagino che aver confessato di non amare la parmigiana di melanzane non farà suonare questa come una totale sorpresa.
E' che, personalmente, trovo che il sugo con pomodoro come base tenda a coprire tutto il resto e renda la preparazione meno versatile.
Prima che mi linciate, anche l'autore è dalla vostra parte: dice che le lasagne a base rossa sono in assoluto le sue preferite.
Eppure fa un'eccezione per il piatto che vedete qui: le zucchine, le verdure e le erbe frullate, la ricotta e la bechamelle e immancabile pasta fresca, tanto da raccomandarlo caldamente per una cena estiva.
Ora, dipenderà dalle estati dalle mie parti o dalla latitudine, ma forse con 45 gradi non lo servirei.
Piuttosto, una voglia precoce di primavera, o i venticinque gradi di oggi che hanno spazzato l'inusuale ondata di freddo dalle mie parti, o le giornate che hanno iniziato ad allungarsi, o ancora Pasqua che non è poi così lontana: queste si che sono occasioni in cui non me la farei scappare.
Credetemi, vale tutta la pena ;)

 

  

COURGETTE & HERB LASAGNE
per 6 porzioni abbondanti

per la pasta
400g di farina 00, più dell'altra per spolverare
4-5 uova
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale

per la bechamelle
75g di burro
75g di farina
un litro di latte
metà di una noce moscata, grattugiata

per il ripieno
un kg di zucchine (circa 6)
8 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 piccole cipolle affettate finemente
400g di spinaci
25 g di prezzemolo
250g di ricotta
150g di Parmigiano grattugiato
50g di basilico, senza i rametti più grossi
3 cucchiai di succo di limone
sale e pepe macinato al momento


Mischiare la farina con 4 uova, l'olio ed una generoso pizzico di sale nella ciotola della planetaria usando il gancio a spirale a velocità medio/bassa. Quando il tutto diventa più uniforme aumentare la velocità e far andare per circa 5 minuti.
Se l'aspetto a questo punto fosse ancora molto secco unire l'uovo extra oppure un po' d'acqua.
Allo stesso modo se fosse troppo umido aggiungere un cucchiaio di farina alla volta finchè avrò raggiunto la giusta consistenza.
Trasferire l'impasto su un tagliere e coprirlo con una ciotola. Far riposare per 30 minuti.

Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Affettare le zucchine allo spessore di circa mezzo cm usando una mandolina oppure un coltello. Condirle con sale e 4 cucchiai di olio quindi versarle su una teglia da forno (o due, se dovesse servire) e infornarle per circa 30 minuti o comunque finchè dorate, girandole una volta con una spatola.
Togliere dal forno e abbassare la temperatura a 180 gradi.

Per la bechamelle fondere il burro in un pentolino insieme alla farina su fuoco medio, mescolando sempre per circa 5 minuti. La farina dovrà risultare tostata e dorata: questo passaggio serve a cuocerla,basta che non diventi troppo scura.
Aggiungere il latte, 100ml alla volta, sempre mescolando finchè non sarà stato tutto aggiunto e la salsa sarà liscia e vellutata, velando il cucchiaio di legno. Aggiustare di sale e aggiungere la noce moscata.

Scaldare due cucchiai di olio in una padella capiente, unirvi le cipolle e farle cuocere dolcemente per 10-15 minuti finchè saranno ammorbidite. Aggiungere quindi gli spinaci ed il prezzemolo cuocendo finchè appassiscono. Trasferire il tutto su un piatto per far raffreddare un poco.

Mettere il mix di spinaci e prezzemolo in un robot da cucina insieme a del sale, pepe, la ricotta, il parmigiano, il succo di limone, il basilico e 2 cucchiai di olio.
Frullare finchè si ottiene una crema.

Dividere il panetto di pasta in 4 e passare ciascuno da una macchinetta per stenderla, fermandosi al penultimo buco. Tagliare quadrati di pasta che più o meno coprano la teglia scelta, tenendo i migliori per l'ultimo strato.

in una teglia 35x25 versare qualche cucchiaiata di bechamelle, quindi aggiungere qualche fettina di zucchina e un altro po' di bechamelle. Coprire con la pasta e continuare allo stesso modo aggiungendo anche qualche cucchiaiata della crema di verdure fino a creare 4 strati in totale finendo con uno strato di pasta che andrà coperta con altra bechamelle e parmigiano grattugiato.
Cuocere per circa 50 minuti o comunque finchè i bordi saranno croccanti e la superficie ben dorata
Far riposare fuori dal forno 20 minuti prima di servirla.

NOTE

- la preparazione non è complicata ma necessita di diversi passaggi distinti. In realtà basta un po' di organizzazione ed il tutto si può fare anche dividendo le operazioni in due giorni diversi: la preparazione del ripieno di verdure il giorno prima ed il giorno stesso invece la pasta fresca e la bechamelle. In realtà l'autore dice che fare la pasta è un di più, e può benissimo essere acquistata pronta.

- dosi, cotture e tempistiche si sono rivelati corretti. Fanno eccezione la bechamelle che secondo me poteva essere un po' più abbondante non perchè non basti ma perchè arriviamo proprio al limite e la cottura della lasagna: nel mio forno in 35 minuti era pronta.

- il ripieno di verdure ed erbe frullate è buonissimo! La ricotta che si trova all'estero è un po' diversa da quella bella fresca e cremosa che si trova in Italia. E' in genere quella confezionata che però in un piatto del genere è perfetta perchè poco acquosa, tenetelo presente se decidete di replicare il piatto.

- non inorridite per la ricetta della pasta fresca che è abbastanza ...sportiva. Viene benissimo comunque.

- il piatto è stato un successo, molto buono appena fatto ma anche la porzione riscaldata il giorno dopo aveva il suo perchè. Nessuno ha rimpianto il pomodoro ;)

PROMOSSA CON LODE

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venerdì 20 gennaio 2023

STUFFED MUSHROOMS WITH BREADCRUMBS AND BLUE CHEESE

 



Qualche giorno fa, quando sono andata dal mio fruttivendolo di fiducia e ho chiesto dei Portobello, mi ha guardato tipo aliena (cosa che mi capita spesso, quando vado in cerca di ingredienti per altri sconosciuti).
Ho cercato di spiegargli che tipo di funghi fossero e mi ha proposto dei cremini, ovvero champignon, ma marroncini.
In effetti qui i Portobello non sono molto diffusi e si trovano solo nella grande distribuzione. Peccato, perché sono ottimi da fare ripieni ma anche per farci delle "bistecche" alla piastra, visto quanto sono carnosi, poco acquosi e di solito piuttosto grandi. Già vi dico che per questa ricetta vale la pena cercarli, fidatevi ;)

Ingredienti per 4 persone:

4 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cipolle tritate
200 ml di sidro o vino bianco
15 g di prezzemolo tritato finemente
300 g di mollica di pane grattugiata, non troppo finemente - meglio se un po' grossolana
250 g di formaggio erborinato, grattugiato o tritato grossolanamente 
8 funghi Portobello
sale in fiocchi e pepe nero

Preriscaldate il forno a 180 gradi.
Scaldate due cucchiai di olio in una padella, su fuoco medio e aggiungete la cipolla. Cuocete per 10 minuti, finché non inizia ad ammorbidirsi. Aggiungete quindi il vino o il sidro (alzate la fiamma) e fate evaporare per 30 secondi. Proseguite la cottura (a fuoco medio) per altri 5 minuti.
Rimuovete dal fuoco e aggiungete il prezzemolo, la mollica di pane e il formaggio. Aggiungete 300 ml di acqua e un bel pizzico di sale. Assaggiate e regolate di sale e pepe. Il composto dovrà essere umido ma non liquido.
Mettete i funghi in una teglia con il cappello rivolto verso il basso. Conditeli con l'olio restante e un pizzico di sale. Riempiteli con il mix di pane e formaggio. Cuocete in forno per 25-35 minuti (a me ne sono bastati 30 scarsi) o finché non saranno cotti e dorati.

Considerazioni:
- Leggendo la ricetta, all'inizio, pensavo che il ripieno sarebbe venuto troppo molliccio, vista la quantità di liquidi. In realtà, i liquidi sono ben bilanciati con il resto e lo rendono umido al punto giusto.

- La ricetta è perfetta, volendo, per smaltire del pane raffermo. Io consiglio di usare comunque un buon casereccio, magari a lievitazione naturale, che è ancora più gustoso.

- RIguardo la quantità di ripieno, nel mio caso è stato eccessivo, ma probabilmente perché i miei Portobello non erano grandissimi. In pratica ne ho riempiti il doppio di quelli indicati dalla ricetta. Direi quindi di regolarsi a occhio, in base a quanto sono grandi i funghi che trovate.

- Il gusto e la consistenza dei funghi sono piacevolissimi, soprattutto se scegliete un buon erborinato. Io ho optato per un gorgonzola bello strong. Poiché sono abbastanza sostanziosi, il mio consiglio è servirli come secondo, magari con vicino delle patate o un'insalata.

- L'autore dice che è possibile prepararei funghi prima e cuocerli solo all'ultimo. Confermo. Sconsiglio invece di mangiarli riscaldati perché perdono tantissimo. Insomma, fateli (volendo anche prima), cuoceteli e gustateli tiepidi - non bollenti.

Se amate i funghi, provateli!

Naturalmente la ricetta è 

PROMOSSA

Alessandra Corona- La cucina di zia Ale

giovedì 19 gennaio 2023

TOMATO BROTH WITH THYME DUMPLINGS


 Non ci si crede, ma è vero: l'Arabia Saudita è stata colpita da un'ondata di freddo senza precedenti.
Temperatura notturne che hanno toccato i 4 gradi, e giorni in cui faceva più caldo a Roma o Parigi che qui.
Alle stelle le vendite di stufe, coperte, piumini e finalmente hanno avuto un senso le collezioni di autunno/inverno che vengono vendute immancabilmente, a prescindere dal clima.
Un senso ha avuto finalmente anche l'ombrello che possiedo da anni, incurante dei sorrisini e delle prese in giro: si è trasformato in poche ore da ridicolo e inutile orpello a oggetto del desiderio.
Case ghiacciate, pompe di calore accese per la prima volta, addirittura scuole chiuse perchè gli edifici non avevano previsto l'installazione di condizionatori che potessero anche scaldare.
Scene al limite del ridicolo come la guardia di sicurezza del centro commericiale con cappello, sciarpa, coperta avvolta addosso modello burrito  che si ostina però a tenere le ciabatte, che le scarpe chiuse danno fastidio a chi non le porta mai.
Clima perfetto quindi per provare un brodo di verdure caldo con dei dumpling al burro (o grasso vegetale) dentro.
Come sarà andata? ;)

 

TOMATO BROTH WITH THYME DUMPLINGS
per 4 persone

per il brodo
3 spicchi di aglio a pezzi
1 cipolla a pezzi grossolani
un porro pulito e spuntato tagliato grossolanamente fino alla fine della parte verde
un finocchio a pezzi grossolani
2 carote a pezzi grossolani
2 gambi di sedano a pezzi
1 kg di pomodori maturi, possibilmente ancora attaccati al picciolo

per i dumplings
5 rametti di timo, foglioline da usarsi per i dumpling ed il resto per il brodo
100 g di lardo vegetale oppure burro, congelato e grattugiato grossolanamente
225 g di farina autolievitante
150 ml di acqua fredda
sale e pepe macinato al momento


In una pentola capiente mettere tutti gli ingredienti per il brodo tranne i pomodori (includere i rametti di timo privati delle foglie). Coprire con 3 litri di acqua e portare a bollore. Far sobbollire per 30 minuti quindi togliere dal fuoco e far riposare più a lungo possibile: minimo un'ora, meglio ancora tre ma possibilmente una notte intera.

Preriscaldare il forno a 200 gradi e mettere pomodori e timo in una teglia. Cuocerli per 20-30 minuti finchè cominceranno a sfaldarsi e la polpa si separerà dalla buccia. Togliere dal fuoco e aspettare che raggiungano una temperatura a cui possano essere maneggiati.

Ora passare i pomodori da un passaverdura, scartando semi e buccia, oppure schiacciarli molto bene da un passino. Filtrare il brodo dalle verdure ed unirvi la polpa di pomodoro ottenuta. Aggiustare di sale e lasciare da parte. Più riposa, più sarà saporito quindi cercare di farlo in anticipo.

In una ciotola mettere farina e burro (o lardo vegetale) insieme a del timo, del sale e del pepe. Aggiungere quindi 150 ml di acqua fredda e lavorare fino ad ottenere un impasto. Formare con l'impasto delle palline della dimensione di una noce ed immergerle nel brodo preparato che intanto sarà stato messo sul fuoco. Far sobbollire piano per 7-12 minuti, possibilmente con il coperchio.
Servire in piatti individuali oppure portare la pentola direttamente a tavola in modo che ciascuno si serva da sè, completando con una bella macinata di pepe.

NOTE

- il brodo è buonissimo. Non è nemmeno particolarmente laborioso dato che le verdure fanno tutto da sole, compresi i pomodori nel forno. Li ho passati poi da un setaccio finissimo senza alcun problema. L'autore sottoline che sia più buono se riposa quindi l'ho realizzato il giorno prima.

- il lardo vegetale indicato non è un controsenso ma una preparazione a base di olio che lo rende adatto anche ai vegani e spesso contiene meno grassi dell'originale. Ho comunque usato del normale burro.

- nota dolente: i dumpling. Premetto che conosco questa preparazione per averla già mangiata e realizzata in passato quindi mi è saltata subito all'occhio la quantità di acqua che mi è sembrata eccessiva per il quantitativo di farina. Ho voluto comunque provare con una piccola dose e, come ampiamente previsto, viene fuori un impasto mollissimo che si disfa completamente a contatto con il brodo caldo.
Ho quindi rifatto la preparazione questa volta aggiungendo l'acqua un cucchiaio alla volta e ne avrò messi un paio, altro che 150 ml! Sono certa che sia un problema di editing, ma certo chi non sapesse nulla di questo piatto si ritroverebbe davanti a un fallimento senza appello.

-Inoltre nonostante venga precisato che il burro e l'acqua debbano essere molto freddi sarebbe bene indicare che meglio far riposare i dumpling formati in frigorifero per una decina di minuti prima di cuocerli: questo aiuterà a far mantenere la forma, insieme all nota che il brodo non deve bollire a tutta forza ma fremere piano.

- detto questo, la ricetta finita è buonissima. I dumpling deliziosi e saporiti, il brodo particolare. Ahimè però se il brodo viene promosso senza alcun dubbio non posso fare lo stesso con i dumpling.
La ricetta è quindi

RIMANDATA
(ma fatela con il quantitativo di acqua corretto, perchè è buonissima)

mercoledì 18 gennaio 2023

CARROT AND RED LENTIL SOUP

 

 


A una buona ricetta di zuppa non so dire di no, figuriamoci poi se fatta con le lenticchie rosse, che mi piacciono tantissimo e che trovo super pratiche, soprattutto quando ho poco tempo, visto che cuociono in pochissimi minuti. 
Secondo l'autore, oltre a essere mangiata come zuppa, può essere utilizzata anche come condimento per della pasta o del riso. 
 

Ingredienti per 4 persone:
 
2 cucchiai di olio neutro (tipo arachidi o girasole)
25 g di foglie di prezzemolo
2 cipolle tritate
5 carote (circa 250 g) tagliate a rondelle di 1 cm
3 spicchi di aglio affettati
150 g di lenticchie rosse
1 cucchiaino di semi di cumino, tostati e macinati
1 litro di brodo vegetale

Per servire:
4 cucchiai di yogurt
olio per completare (opzionale)

Riscaldate l'olio in una casseruola su fuoco medio. Aggiungete il prezzemolo e cuocete per 1-2 minuti, rimestando continuamente. Quando sarà croccante rimuovetelo con una schiumarola e mettetelo su carta assorbente.
Unite nella casseruola le cipolle e le carote. Cuocete su fuoco medio per 7 minuti, quindi aggiungete l'aglio. Continuate a cuocere a fuoco dolce per altri 5 minuti. Aggiungete anche le lenticchie, il cumino e il brodo. Fate sobbollire per 15 minuti, finché le lenticchie sono tenere. Se dovesse seccarsi troppo, aggiungete acqua.
Servite la zuppa in ciotole, completando con una cucchiaiata di yogurt, il prezzemolo e un filo d'olio, se volete.
 

Considerazioni:
 
- La ricetta è di una semplicità imbarazzante. La cosa che mi piace è che si può preparare con ingredienti semplici e che si hanno già a disposizione in frigo o in dispensa.
 
- La nota particolare della ricetta è sicuramente il prezzemolo fritto. Da una parte, mi sento di dire che se proprio non lo avete, potete anche ometterlo. Dall'altra, dategli una chance, perché non sembra, ma alla fine il suo lo fa. Comunque, se non vi va di friggerlo, anche l'autore dice che potete aggiungerlo tritato fresco alla fine.
 
- L'acidità dello yogurt serve a bilanciare il tutto. Anzi, vi dirò che la prossima volta proverò ad aggiungere anche una spruzzata di limone.
- Come tutte le zuppe, è più buona dopo qualche ora o meglio ancora il giorno dopo.

La ricetta è chiaramente 

PROMOSSA
 
Alessandra Corona- La cucina di zia Ale

martedì 17 gennaio 2023

PANCAKES STUFFED WITH CREAMY MUSHROOMS

Questa è una tipica ricetta che ti viene voglia di preparare non appena il sole fa capolino in una fredda giornata invernale. 
Ma la peculiarità di questo ripieno è che è molto versatile e potrebbe tranquillamente utilizzato per farcire delle pie di sfoglia o dei piccoli panzerotti di brisé da servire come aperitivo. 
Questa versione di pancakes o "crepes" - perché gli assomigliano - è divertente e sfiziosa non che intrigante nella sua doppia cottura che le rende croccanti e irresistibili. 

Ingredienti per 8 Pancakes
 
Per i pancakes
4 uova 
200 ml di latte
2 cucchiai di olio vegetale + extra per friggere
200 g di farina 00
un pizzico di sale
una noce di burro 

Per i funghi cremosi 
50 g di burro
2 cipolle tritate finemente
1 porro, pulito e tritato finemente
600 g di funghi misti (champignon, cantarelli, pleurotus, ostrica), ripuliti e tritati in pezzetti della grandezza di un pollice)
150 ml di vino bianco o sidro
10 g di porcini secchi ammollati in 400 ml di acqua bollente
15 g di dragoncello
150 g di crème fraiche (panna acida)
sale e pepe nero macinato al momento 
  1. In una grande brocca in pirex o in una ciotola con beccuccio, sbattete le uova quindi aggiungete il latte e l'olio miscelati e mescolate. Aggiungete il sale e la farina, mescolate bene quindi tenete da parte a riposare coperta, in frigorifero per almeno 30 minuti. 
  2. In una larga padella su fiamma media, mettete il burro e fate sudare la cipolla dolcemente per 10 minuti, quindi aggiungete il porro e mescolate bene per distribuire il burro. 
  3. Cuocete la cipolla ed il porro almeno per 2/3 minuti fino a che non si sono ammorbiditi quindi aggiungete i funghi freschi. Alzate la fiamma al massimo per aiutarli nella cottura. Vorrete ottenere un po' di colore e caramellizzazione sui funghi prima che comincino a rilasciare i liquidi. Cuocete per 5 minuti nella padella, girandoli un paio di volte ma facendo in modo che riposino sul fondo della padella per facilitare la colorazione. 
  4. Aggiungete il vino o il sidro e fate sobbollire l'alcool per una trentina di secondi, quindi finalmente aggiungete l'acqua dei i porcini reidratati, ed i porcini stessi  dopo averli tritati grossolanamente. Abbassate la temperatura e proseguite la cottura facendo sobbollire gentilmente per 20/30 minuti. Il liquido deve evaporare ma i funghi non devono attaccarsi. 
  5. Togliete la padella dalla fiamma ed aggiungete il dragoncello quindi la crème fraiche ed un po' di pepe nero. Assaggiate per aggiustare di sale e pepe e tenete da parte mentre fate i pancakes. 
  6. Togliete la pastella per i pancakes dal frigorifero. Riscaldate una padella di giusto diametro (almeno 28 cm) e mettetela su fiamma media. Aggiungete un goccio d'olio e con carta da cucina distribuitelo uniformemente togliendolo quasi tutto ma lasciandone un velo. Versate o usate un mestolo per dosare sufficiente pastella che possa coprire uniformemente la base, roteando la padella per facilitare l'operazione. Cuocete a fiamma dolce per 1/2 minuti fino a che il pancake sia sufficientemente sodo per essere girato. (non avete bisogno che sia troppo colorato in questo momento, in quanto verrà poi cotto nuovamente). Cuocete l'altro lato per 1 minuto quindi togliete dalla padella. Ripetete l'operazione per i restanti 8 pancakes. 
  7. Mettete 1/8 della miscela di funghi al centro di ogni pancake, spianatela leggermente. Piegate la parte alta, i lati e quella bassa come per formare una busta. Fate in modo che i bordi si sovrappongano un poco così da fermare il ripieno. 
  8. Scaldate la padella su fiamma media con una noce di burro ed un goccio d'olio. Con delicatezza disponete il "pacchetto" di funghi con la chiusura a faccia in giù. Cuocete per 2/3 minuti fino a che abbia preso un delizioso colore marrone dorato, il ripieno sia caldo ed il pancake croccante all'esterno.

NOTE PERSONALI

  •  La ricetta è ben spiegata nella sua procedura e tempistiche. L'unica discrepanza che ho trovato è la mancanza di informazione sulla grandezza delle uova. 4 uova sono una discreta quantità e tra un uovo medio ed uno grande c'è la sua differenza. Faccio questa osservazione perché io ho usato 4 uova grandi e la pastella a me è risultata piuttosto densa e poco fluida. Alla fine dei giochi è molto complicato distribuire la giusta quantità di pastella sulla padella per la realizzazione delle crepes. Io sono  riuscita ad ottenerne solo 7 perché lo spessore non era sottilissimo proprio a causa di questa densità. Probabilmente le uova più grandi hanno avuto un maggiore potere densificante ma avrei apprezzato che questo dettaglio fosse specificato. 
  • Nel complesso sono riuscita a fare i pancake, a farcirli e chiuderli con facilità, seguire le indicazioni per la seconda cottura non perdendo neanche un fungo quando ho posizionato il pancake a faccia in giù e il risultato croccante fuori e cremoso dentro ci ha piacevolmente sorpresi. In breve, in due ci siamo fatti fuori 3 pancake e mezzo a testa. 
  • Se però sarete in 4 a tavola, occhio alla pastella: potrebbe non bastarvi. 
  • Forse non meriterebbe la promozione, ma è un piatto decisamente goloso, quindi non posso che cedere: 
          PROMOSSA 

lunedì 16 gennaio 2023

POTATO FARLS


 

Joe Woodhouse racconta che quando era bambino prendeva spesso il traghetto per l'Irlanda, e uno dei momenti salienti di questo viaggio erano i “potato farls” a colazione durante la traversata mattutina. Questa scena mi ha ricordato che chi rientra in Sicilia dal “continente” e prende la fatidica “Caronte” attraversa lo Stretto di Messina guardando la bellezza del mare e mangiando un arancino, l’arancino a lungo desiderato. 

Non importa se inzuppato d’olio…alla fine i simboli e i rituali sono necessari all’umana natura. 

Per cui quando ho visto questa ricetta, non ho esitato a testarla per lo Starbooks. 

 


Ingredienti per 4 persone come parte di una colazione o pranzo


– 500 g di patate cotte, schiacciate grossolanamente o del purè avanzato

– 100 g di burro non salato, sciolto

– 100 g di farina tipo 00

– ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio

– 2 cipollotti, affettati finemente (opzionale)

– fiocchi di sale marino e pepe nero


1. Mescolare le patate, il burro, la farina, il bicarbonato di sodio e i cipollotti, se usati, in una ciotola con sale e pepe a piacere. Tutto dovrebbe essere ben amalgamato.

2. Su una superficie di lavoro leggermente infarinata, appiattisci il composto fino a ottenere un rettangolo di circa 34 × 22 cm. Tagliare in 8 pezzi che abbiano, più o meno, le stesse dimensioni.

3. Riscaldare una padella dal fondo spesso o anche una bistecchiera in ghisa a fuoco medio o medio-basso. 

Mettere i “potato farls” nella padella e cuocerli delicatamente per 4-6 minuti fino a doratura. 

Girarli e cuocere il secondo lato in modo simile. 

I “potato farls” sono pronti quando saranno ben cotti (dorati) e morbidi all'interno.


NOTE


Joe Woodhouse dice che i “potato farls” sono un'aggiunta meravigliosa a una colazione abbondante e un'ottima base per un piatto da pranzo con un uovo fritto. Certo, questo alla moda anglosassone. 

Io li ho preparati come antipasto per un pranzo con amici vegetariani e sono stati un successo. Mangiateli caldi, magari accompagnandoli con maionese o panna acida, come ho provato a fare io.


Nonostante i pochi ingredienti, non crediate che si facciano in 5 minuti. 

Il momento della frittura è importante e deve essere osservato con attenzione, pena la distruzione di queste delizie fritte di patate. 

L’impasto infatti è risultato molto friabile; perciò è da maneggiare con cura. L’autore dice di infarinare leggermente il piano di lavoro, ma io ho dovuto infarinare un po’ più che leggermente… probabilmente per il tipo di patate che avevo trovato (sul libro non vi sono indicazioni più chiare a rispetto). 

Inoltre, 100 g di farina per mezzo chilo di patate cotte è proprio al limite del maneggevole…Tutto questo, comunque, non guasta il sapore buonissimo di questo piatto tradizionale irlandese che Joe Woodhouse ci propone anche con una certa dose di affetto. 

Prima di chiudere, dimenticavo di scrivere che ho aggiunto anche il cipollotto e devo dire che ci sta benissimo sia per il gusto sia per la nota di colore…

La ricetta è  

PROMOSSA CON AFFETTO

 

Biagio D'Angelo- Glogg the Blog

venerdì 13 gennaio 2023

POTATO BOULANGERE

 


Le ricette di patate al forno, si sa, non sono mai abbastanza: sempre appetitose e gradite sulla tavola, sono il contorno perfetto per la maggior parte dei secondi piatti e si consumano volentieri anche da sole. Certo, non possono essere considerate dietetiche, ma il libro di Joe Woodhouse che stiamo recensendo questo mese non propone ricette da dieta: piuttosto, vuole essere una celebrazione dei prodotti che la natura ci offre a profusione in ogni stagione.  

Niente di modaiolo, precisa il nostro nell'introduzione: solo del buon cibo genuino, preparato a partire da ingredienti di qualità e che offra al palato strati di consistenze, spezie e sapori così soddisfacenti, da far dimenticare che non c'è la carne nel piatto. E' questo il senso più profondo del Veganuary di cui parlava Stefi nel suo post dell'altro giorno: non una sorta di penitenza per gli stravizi delle feste, ma il tentativo di avvicinare quante più persone possibile a un’alimentazione totalmente vegetale.

Ho voluto testare questa intenzione dell'Autore proprio con le patate boulangère e devo dire che il risultato è stato divino, a partire dal profumo appetitoso che si è sprigionato durante la cottura. Solo dopo averle fotografate mi sono resa conto di avere usato del brodo di pollo (che avevo appena preparato) anziché quello vegetale. 😑 Niente da fare: sono un'incorreggibile carnivora e Veganuary non fa per me! 😇

L'Autore dice che prepara questa ricetta anche adagiando "di piatto" nella teglia le fettine di patata, che risultano così disposte a strati; la disposizione "in piedi" però, regala una deliziosa croccantezza alle cime di patata, mentre in basso la consistenza è tenera, visto che cuoce nel brodo. Insomma, disponete le fette di patata come volete, basta che proviate questa ricetta!


POTATO BOULANGERE
Da: Joe Woodhouse - Your Daily Veg - Kyle Books



Per 6 persone

150 g di burro
3 cipolle finemente affettate
4 spicchi d'aglio finemente affettati
3 rametti di timo - solo le foglie
kg 1,250 di patate farinose finemente affettate con la mandolina
300 ml di brodo vegetale
Sale in fiocchi
Pepe nero macinato di fresco


Preriscaldare il forno a 180 °C in modalità statica.

Fondere metà del burro in una casseruola ampia che possa contenere tutti gli ingredienti, e unirvi le cipolle, l'aglio e le foglie di timo. Soffriggere a fuoco dolce per 5 minuti, quindi aggiungere le patate e mescolare delicatamente, per ricoprirle uniformemente. Salare e pepare generosamente.

Disporre le fette di patata in piedi lungo il lato più lungo di una teglia di cm 30 x 20, senza badare troppo alla simmetria: devono assomigliare a un mazzo di carte mescolato approssimativamente e devono stare comodamente nella teglia. Versarci sopra il brodo e cospargere con fiocchi di burro. 

Cuocere in forno per 50-60 minuti: mentre cuociono il fondo diventerà tenero e cremoso, mentre le cime saranno croccanti e dorate. Se le cime dovessero scurirsi troppo, coprire morbidamente con un foglio di alluminio e proseguire la cottura finché le patate siano diventate tenere. 

Sfornare e fare riposare qualche minuto prima di servire.


OSSERVAZIONI

La ricetta è molto facile e veloce da fare; il tempo di cottura è di gran lunga più lungo di quello di preparazione. All'inizio non è semplicissimo disporre le fettine di patata in piedi, ma ce la si fa, sporcandosi un poco le mani. 😅 Come scritto nell'introduzione però, si possono anche disporre a strati in teglia: perderemo la parte croccante e l'effetto scenografico, ma avremo comunque delle ottime patate al forno. 

Lo spessore ideale delle patate è quello sottilissimo, di 1 mm circa: io ho provato ad affettarle anche un po' più spesse (circa 3 mm) perché temevo che si sarebbero spappolate in padella insieme alle cipolle, ma ho fatto male: quelle sottili si sono cotte alla perfezione, mentre quelle più spesse sono rimaste un po' troppo al dente. 

L'aglio è tanto, ma a mio avviso è indispensabile. Se non vi piace trovarvene le fettine tra i denti, usate uno spremiaglio o tritatelo molto finemente: cuocendosi nel brodo si spappolerà e si disperderà in maniera più uniforme. Dimezzatene la quantità se vi sembra eccessiva, ma non omettetelo assolutamente (e ve lo dice una che non lo adora).

Il profumo è celestiale e il sapore non è da meno. Certo, con 150 g di burro non la si può definire una ricetta leggera, ma come dicevo all'inizio non è questo lo scopo del libro.

Effettivamente sono molto soddisfacenti per il palato, tanto da far dimenticare che non è un piatto di carne; però a mio avviso, un bell'arrosto a cui fare da accompagnamento è la morte loro. 😅

Questa ricetta per me è

PROMOSSA CON LODE


giovedì 12 gennaio 2023

WHOLE COURGETTES WITH CARAMELIZED ONIONS

 


Molte delle ricette di Joe Woodhouse sono create da ciò che è disponibile sul mercato e sono realizzate anche a partire dall’intuizione che si possano scambiare gli ingredienti utilizzati in base a ciò che è disponibile e al proprio gusto personale. 

Mi piace abbastanza quest’idea di una ricetta che “si evolve nel tempo” e che “non è affatto scolpita nella pietra”.
Questa ricetta, in particolare, è nata, scrive Joe, grazie a dei sublimi prodotti biologici acquistati durante una vacanza in un mercato francese.
Non proprio alimenti a chilometro zero, diciamo, ma sempre da preferire.
Cercate obbligatoriamente le zucchine baby per questo piatto.
E poi, mi raccomando, continuate la dieta adeguata al periodo post-natalizio: muovetevi spesso, portate fuori il cane,  fate le scale, camminate il più possibile e danzate come Bolle… 



Ingredienti per 4 persone come parte di un pasto(antipasto o contorno)


– 3 cipolle, affettate alla lionese

– 4 cucchiai di olio d'oliva di buona qualità

– 8 zucchine baby, sode, di dimensioni medio-piccole 

– 3 spicchi d'aglio, affettati

– un buon pizzico di fiocchi di peperoncino rosso (facoltativo)

– scaglie di sale marino


1. In una padella soffriggere le cipolle nell'olio con un buon pizzico di sale a fuoco medio-basso per 10-12 minuti fino a quando non iniziano a dorare.

2. Nel frattempo mondare le estremità delle zucchine e la parte legnosa dei gambi, lasciandone qualcuna intatta; sono perfettamente commestibili.

3. Ridurre il fuoco a medio-basso. Aggiungere l'aglio e i fiocchi di peperoncino, se utilizzati, quindi adagiarli sulle zucchine, girandole per ricoprirle al meglio con le cipolle e l'aglio. Cuocere a fuoco dolce per 20-30 minuti, girando le zucchine di tanto in tanto, fino a quando la punta di un coltello può essere facilmente spinta fino in fondo e le cipolle si sono caramellate. Se le cipolle iniziano a dorare troppo o il composto sembra troppo asciutto, aggiungere un goccio d'acqua o mettere anche un coperchio per aiutare a cuocere a vapore le zucchine.

4. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare per qualche istante. Servire a tavola in teglia o su un piatto da portata.

 


NOTE 


Comincio col dire che l’indicazione “tre cipolle” in questa ricetta non è molto chiara. Peccato. Avrei dovuto trovarvi scritto “tre cipolle molto grandi”. Perché le mie si sono naturalmente ridotte moltissimo e la loro presenza è indispensabile affinché con il piatto non si abbia l’impressione di una zucchina saporita ma che sembra cotta al vapore… Probabilmente lo sapete, ma affettare le cipolle alla lionese fa sì che le cipolle mantengano la loro forma una volta cotte, invece di rompersi. Ma ripeto: abbondate con le cipolle… 


Personalmente ho aggiunto il peperoncino e devo dire che esalta il sapore tenue delle zucchine. Certo, non esagerate, altrimenti non sentirete più che avete sotto i denti proprio delle giovani zucchine…. Potrebbe anche aggiungersi un po' di basilico all'ultimo minuto, o un po' di aneto o menta. Le erbe sono sempre benvenute! 

La ricetta si accompagna bene con dei crostini, del riso o del pane. 


Gradevole e facilissima da preparare, la  

PROMUOVO PER IL ROTTO DELLE CUFFIA 

per via delle cipolle….

 

Biagio D'Angelo - Glogg the Blog



mercoledì 11 gennaio 2023

MISO AUBERGINES

 

Sapete che Gennaio, complici i buoni propositi per il nuovo anno, è il mese in cui si registrano i più alti picchi di acquisto di verdure e prodotti plant-based?
In più è anche il mese in cui comincia Veganuary, ovvero la sfida lanciata per la prima volta nel 2014 e poi ogni anno da una organizzazione no profit britannica che incoraggia le persone a provare un regime alimentare completamente vegano per un mese.
Nel 2020 si erano iscritte oltre 400.000 persone!
Ora, vegana non credo diventerò mai: vegetariana è possibile, dato che ormai carne ne mangio veramente pochissima e invece mi butto a pesce su tutto ciò che contenga uova o formaggio.
Come sulle verdure.
Cucinate in ogni modo per farle piacere anche all'augusto consorte, quando per me basta farmele al vapore.
Quintali di broccoli passano per il mio frigo, seguiti da altrettanti di zucca e pomodori.
Questa la top-3: poi viene tutto il resto.
E se il consorte ha una predilezione per i fagiolini, che personalmente non sopporto, entrambi amiamo le melanzane (purchè non mi offriate la parmigiana: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa ma così è).
Di solito grigliate sulla piatra o al forno per fare prima, e condite con italianissimo origano, sale e succo di limone.
Anche se si sa, le più buone in assoluto rimangono quelle impanate e fritte che faceva mia nonna, e che mai mi è riuscito di emulare nella perfezione.
Queste invece le ho fatte al volo mezz'ora dopo aver letto la ricetta: complici i sapori orientaleggianti, ed il fatto che tutti gli ingredienti erano già in frigo.
Una goduria da leccarsi i baffi, buonissima servita tiepida ma ottima anche a temperatura ambiente o addirittura, per gli amanti del genere come me, fredda di frigo ;)

Ah, un'ultima nota: da me le melanzane ci sono. Vivo ad altre latitudini rispetto all'Italia...prima che comincino i rimproveri ,)

 

 

MISO AUBERGINES
per 4 persone

3 cucchiai di olio dal sapore neutro
80 g di miso bianco
40 ml di aceto di riso
un pezzo di zenzero più o meno delle dimensioni di un pollice, pelato e grattugiato finemente
2 spicchi di aglio tritati
3 melanzane del tipo lungo tagliate in quattro per la lunghezza

per servire
50 g di sesamo tostato
 2 peperonicini freschi, affettati
un po' di erba cipollina tritata
riso bollito per accompagnare


Preriscaldare il forno a 200 gradi.
In una terrina capiente mescolare l'olio con il resto degli ingredienti, tranne le melanzane. Mescolare bene.
Unire a questo punto le melanzane e rigirarle nel composto affinchè ne siano ben ricoperte.

Mettere le melanzane, parte tagliata verso il basso,  ben distanziate su une teglia da forno, avendo cura che metà della salsa preparata rimanga nelle ciotola per poterle spennellare dopo.
Cuocere per dieci minuti.

Togliere dal forno e girare ogni pezzo di melanzana su un altro lato. Cuocere per altri dieci minuti.

Ora girare le melanzane dal lato della pelle. Versarci sopra la salsa rimasta usando un cucchiaio e cuocere per altri 5 minuti, o finchè le melanzane saranno tenere.
Una volta cotta spostarle sul piatto da portata ( o su piatti individuali) e condire a piacere con l'erba cipollina, il peperoncino ed il sesamo.
Servirle con del riso in bianco.

 

NOTE

- la ricetta non presenta alcuna difficoltà, ma l'autore sottolinea come vadano scelte melanzane del tipo lungo piuttosto che le tonde perchè di solito hanno meno semi.

- la salsa si fa mescolando tutto insieme, dopodichè si versa sulle melanzane e si comincia la cottura. Fanno tutto da sole, tranne girarsi :) ma è lavoro di poco. Non è presente sale tra gli ingredienti ma non è un errore, il miso dà la sapidità necessaria ed unito all'aceto conferisce un sapore orientaleggiante veramente gustoso.

- vengono leggermente caramellate alla fine, una goduria. Con il riso in bianco come indicate sono buonissime, ma faranno da eccellente contorno a qualsiasi piatto abbiate in mente o si presenteranno benissimo anche tra una serie di antipasti. Da leccarsi i baffi, letteralmente.
Inutile dire che la ricetta sia 

PROMOSSA

martedì 10 gennaio 2023

ROAST BUTTERNUT SQUASH WITH WHIPPED TAHINI, PICKLED RED ONION & MINT



E anche quest’anno le abbuffate tipiche del Natale e di Anno Nuovo non sono certo mancate, per fortuna. Con questo libro che analizziamo su Starbooks speriamo di aiutarvi a risolvere i momenti di stress per l’organismo… Gonfi? Appesantiti? Cominciamo, allora, con il detox… cioè la sacra religione del depurarsi dopo le feste e ritrovare l’equilibrio… e visto che magari l’esercizio fisico ha lasciato molto a desiderare in quest’ultimo periodo, non fa male prevedere dei pasti composti da frutta, verdura e legumi. Ritroveremo il peso forma?

Cominciamo con la prima ricetta da Your Daily Veg”, di Joe Woodhouse.

 


Ingredienti per 4 persone come contorno

 

– 1 zucca violina (circa 1,2kg), tagliata a metà, privata dei semi e tagliata a pezzi grandi, grossolanamente

– 3 cucchiai di olio neutro (tipo arachide o girasole)

– 1 cipolla rossa, affettata finemente

– alcune gocce di aceto di vino rosso

– 200 g di tahini, o un po’ di più, se lo preferite

– il succo di un limone

– una manciata di foglie di menta

– olio d'oliva di buona qualità, per condire

– fiocchi di sale marino e pepe nero


1. Preriscaldare il forno a 220°C. Mettere la zucca in una teglia con l'olio e un pizzico di sale, quindi mescolare bene per ricoprirla. Arrostire in forno per 25-35 minuti, girando una volta dopo 15 minuti.

 

2. Nel frattempo, mettere la cipolla rossa in una terrina, separando le fette in filamenti. Aggiungere un pizzico di sale e alcune gocce di aceto di vino rosso. Mescolare accuratamente per ricoprire tutta la cipolla, quindi mettere da parte a macerare. Ogni tanto, mescolare affinché la macerazione sia più rapida. 

 

3. In un'altra terrina aggiungere la salsa tahini con 125 ml di acqua fredda e un pizzico di sale. Mescolare delicatamente con una frusta all'inizio per iniziare a unire il tutto. Una volta che il composto è liscio, controllare il condimento, aggiungendo più sale se necessario, quindi aggiungere il succo di limone e mescolare ancora. A seconda della salsa tahini e dei gusti personali, se ne può aggiungere di più se lo si preferisce più denso, o più acqua, se invece si preferisce  ammorbidirlo un po'.

 

4. Una volta che la zucca è morbida e ben caramellata, togliere dal forno. Distribuire la salsa tahini su un piatto o un piatto da portata. Completare con la zucca. Scolare le cipolle, che dovrebbero avere un deciso sentore di aceto e un bel colore rosa, quindi aggiungere sopra la zucca. Decorare con le foglie di menta e finire con un tocco di olio d'oliva e un po’ di pepe nero macinato.


NOTE 


Questa ricetta, di una semplicità disarmante, ma anche di grande bontà,  funziona davvero bene con qualsiasi verdura arrostita, quindi, come Joe Woodhouse propone, si può sostituire con ciò che si ha a portata di mano. Se volete, potete anche aggiungere un po' di yogurt mescolato con la salsa tahini per renderlo la base ancora più cremosa.


L’ho provata solo con la zucca, così come proposta sul libro, ma appunto, ciò non toglie che la testiate con ciò che più vi aggrada. Credo che zucchine, indivia, melanzane possano dare ottimi risultati. 


L’ho molto gradita, specialmente per l’effetto agrodolce dovuto alla zucca e alla salsa tahini con sopra le cipolle rosse macerate. È un contorno gradevole con delle uova fritte (ma qui c’è in agguato il diavoletto tentatore dell’anti-detox…) e anche con del pollo alla griglia, a mio giudizio. È una ricetta un po’ nello stile “Ottolenghi salad” e anche per questo, perché no?, mi sento di 

 

PROMUOVERLA senza dubbio!!!

 

Biagio D'Angelo- Glogg the Blog

lunedì 9 gennaio 2023

LO STARBOOK DI GENNAIO 2023 È....

 

Your Daily Veg di Joe Woodehouse 


La cucina vegetariana e vegana è stata spesso etichettata come noiosa, insipida e insapore. Proprio per questo, il mio scopo è quello di creare piatti che siano sì belli da vedere ma, ancora di più, buoni da mangiare. Ricette che soddisfino per davvero, create a partire da ingredienti di ottima qualità che non hanno bisogno di presentazioni e soprattutto che possano piacere a chiunque, indipendentemente dal tipo di dieta seguita. Nulla di sofisticato ma, semmai, proposte oneste e sincere, preparate in modo accurato, con una intrigante stratificazione di consistenze, spezie e sapori e che, come è solito dire il suocero ucraino, grande amante della carne, non ti fanno neppure pensare che questa non ci sia"


Così parlò Joe Woodhouse, astro nascente della gastronomia britannica, finora noto per essere il meno illustre marito della ormai famosissima Olia Hercules, che si cimenta per la prima volta da solo, con il tipo di cucina che gli è più congeniale, quella vegetariana. Uscito verso la fine del 2022, con la benedizione di tutto l’estabilishment inglese, “Your Daily Veg” vanta sin dal titolo un approccio contemporaneo all’argomento: nessuna  rigorosa ortodossia, nessuna pretesa di essere dalla parte giusta, nessun giudizio morale ma, semmai, un invito a inserire più verdure nell’alimentazione quotidiana attraverso l’elaborazione di ricette che non facciano rimpiangere la carne, a chi vegetariano non è, e assicurino la gioia di un pasto veramente soddisfacente a tutti gli altri.


Dalla sua, Woodehouse ha una lunga esperienza come cuoco, prima, e come fotografo di viaggi gastronomici poi, che gli ha permesso di coniugare l’abilità pratica con la conoscenza di altri sapori, altri ingredienti, altre tecniche: ne è risultato il libro con cui riprendiamo le fatiche dello Starbooks, nel segno della leggerezza, auspicabile sempre, a Gennaio ancora di più.


Buon anno a tutti- e ci vediamo domani!