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martedì 31 maggio 2022
THE UNOFFICIAL BRIDGERTON COOKBOOK: TIRIAMO LE SOMME?
lunedì 30 maggio 2022
STARBOOKS REDONE DI MAGGIO 2022: IL VINCITORE!
Avete partecipato in tanti a questo penultimo Redone prima della pausa estiva, e come al solito vi ringraziamo e confessiamo che ci avete messo in difficoltà...ma solo uno può essere il vincitore per cui facciamo i complimenti alla new entry di questo mese:
di Stefania C.
Chiediamo al vincitore di inviare una mail a: lostarbook@gmail.com con l'indirizzo a cui inviare il gadget dello Starbooks.
A tutti gli altri: ci rileggiamo a breve con il libro di Giugno, l'ultimo prima della pausa estiva!venerdì 27 maggio 2022
CHOCOLATE HAZELNUT BALLS WITH A SECRET
Allora, come qualcuno già sa non mi piace più di tanto il cioccolato.
Per cioccolato si intende quello da intenditori, fondentissimo, puro.
Niente, il mio palato cialtrone lo trova troppo amaro.
Cambia tutto se il cioccolato è bianco (la so la storia che cioccolato non è, grazie :) magari arricchito da mandorle salate come in una ultima, peccaminosissima scoperta.
O ancora se posso buttarmi nell'infinito, insano mare delle barrette tipo Kinder e simili.
Quindi Nutella, Mars, Snicker...tutto benvenuto.
Basta che ci siano chili di zucchero e nessuno si farà male :)
Quindi perchè ho scelto le praline che vedete qui oggi?
Semplice: potrei menarla con la storia che non ci sia zucchero raffinato, ma non sarò io a perpetrare la bufala per cui sia il male assoluto (è quanto te ne mangi, piuttosto)
Piuttosto il cacao, pur non tantissimo, è annegato nei datteri e nel miele.
E soprattutto, in una marea di nocciole tritate.
Nocciole e cioccolato vi ricorda qualcosa?
Magari la cara, nostrana Nutella?
Sarò breve: fateli.
E fatene il doppio.
Che questi piacciono a chi ama il cioccolato.
E, ahimè, anche a chi no.
Che sia questo l'annoso segreto custodito da queste praline, oltre a quelli ben più piccanti di Lord e Lady Granville...;)
CHOCOLATE HAZELNUT BALLS WITH A SECRET
una tazza di nocciole (circa 130g)
una tazza di datteri Medjool denocciolati (circa 170g)
4 cucchiai di cacao amaro
2 cucchiai di sciroppo di datteri (silan) o miele ambrato
Foderare una contenitore con coperchio con carta forno.
Versare le nocciole in un mixer e tritarle fino ad avere un composto che sembri sabbia. Toglierle dal mixer e lasciarle da parte.
Ora frullare i datteri finchè formeranno una palla omogenea, unirvi quindi le nocciole tritate, 2 cucchiai di cacao e lo sciroppo di datteri o il miele. Frullare finchè il tutto sarà omogeneo.
Dividere il composto in dieci parti e formare delle palline della dimensione di palline da golf.
Rotolarle nei restanti due cucchiai di cacao e mettere in frigo minimo 20 minuti perchè rassodino leggermente.
NOTE
- allora, le praline sono buonissime e si realizzano con facilità. Ahimè anche qui l'autore dimentica di dire se le nocciole vadano tostate (l'ho fatto ovviamente).
- il silan è uno sciroppo fatto con i datteri. Da me si trova ovunque e quello ho usato, in alternativa c'è il miele anche se il sapore è ovviamente diverso.
- altra pecca, per quanto il procedimento sia abbastanza lineare sarebbe bene spiegare che dopo che i datteri si raccolgono a palla nel mixer può risultare difficile che a questo blob si amalgaminino le nocciole e il cacao, a meno che prima non lo si spezzetti un po' con le mani.
- essendo parecchio umidi il cacao di cui vengono spolverizzati viene assorbito a tempo di record. Fatelo solo prima di servirli. E se potete, ma capisco che il sacrificio sia arduo, fateli riposare almeno una notte in frigo invece che soli venti minuti: prenderanno tutto un'altro sapore.
La ricetta è quindi
PROMOSSA
giovedì 26 maggio 2022
SIMON'S QUICK-DIP CROQUETTES
Simon's Quick-Dip Croquettes
da "The Unofficial Bridgerton CookBook", Lex Taylor
Ingredienti per 12 crocchette
450 g di funghi cremini, tagliati in cubetti di 5-6 mm
4 cucchiai di scalogno, sbucciato e tagliato a dadini
4 cucchiai di burro
2 cucchiai di farina
259ì0 ml di latte intero
1 cucchiaino di pepe nero macinato
olio di canola o di semi di arachidi, per friggere
2 uova grandi
200 g di panko
Cuocere i funghi in un padella media su fuoco basso, per 10 minuti, per eliminare l'acqua.
Unire lo scalogno e il burro e cuocere finché lo scalogno non sarà morbido. Ci vorranno 5 minuti circa.
Unire la farina mescolando, poi unire anche il latte, e mescolare finché non si sarà ispessito, per un minuto circa. Aggiungere il pepe e togliere dal fuoco. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente per 30 minuti circa. Trasferire in un contenitore richiudibile e trasferire in frigorifero per un'ora circa, per far rassodare.
In una pentola grande e dal fondo pesante, versare abbastanza olio per coprire le crocchette.
Riscaldare l'olio a 190°C, su fuoco alto. Foderare un piatto grande con dei fogli di carta da cucina.
Mettere le uova in una ciotola piccola e poco profonda. Mettere il panko in un'altra ciotola, piccola e poco profonda. Con il composto di funghi, formare 12 sfere e rotolarle dandogli una forma ovale.
Passare le crocchette prima nell'uovo poi nel panko. Friggere finché le crocchette non saranno ben dorate, per circa 4-5 minuti. Trasferire sul piatto con la carta da cucina per eliminare l'olio in eccesso., prima di servire.
Note personali
- ricetta semplice e veloce da preparare, a parte i tempi di riposo
- nella ricetta non è menzionato il sale, che io ho aggiunto dopo aver cotto i funghi, pena una ricetta insipida...
- non viene indicato di sbattere leggermente le uova prima di mettere le polpette, altra mancanza
- il panko dona una panatura leggera, croccante e asciutta. Non sostituitelo con il pangrattato, perché il risultato non sarebbe altrettanto buono
Nell'introduzione alla ricetta, c'è scritto che le crocchette possono essere preparate fino ad una settimana in anticipo, e cotte al momento. Non credo che proverò a farlo, perché una settimana mi sembra un po' troppo, a meno che nella ricetta non si intenda la congelazione (ma non c'è scritto).
Nonostante le dimenticanze la ricetta riesce ed il risultato è buono.
La ricetta è sicuramente:
PROMOSSA!
mercoledì 25 maggio 2022
LADY VARLEY'S SPICY CHICKEN
- La salsa o confettura dolce è la prima cosa che si prepara e a parte l'utilizzo di olio di canola, che ovviamente ho sorvolato a favore dell'extravergine (mi perdoni l'autore) e come si può leggere dal procedimento, è talmente facile che potrebbe farla anche un bambino. In più è veloce. Nella mia convinzione c'era la certezza che aggiungere zenzero ad un elemento già acido come il pomodoro, avrebbe dato una botta terribile all'equilibrio finale, ma qui viene in soccorso lo zucchero, questo brown sugar "dark", dove la quantità di melassa è superiore rispetto a quello classico, che come una livella, smorza immediatamente l'acidità e bilancia l'insieme. Il cumino, nonostante non sia la mia spezia preferita, usato in polvere crea una nota calda e avvolgente che mi è piaciuta moltissimo.
- Anche per il pollo è tutto molto facile. Per quanto riguarda il peso, io ho usato dei petti di pollo interi che ho affettato sottilmente perché con delle fette da 225 g avrei ottenuto delle striscioline ridicole. Io consiglio di tagliare in due un petto e ricavare da ogni metà le fettine di cui abbiamo bisogno. Saranno più belle a vedersi e più facili da cuocere.
- La cottura è molto veloce e il profumo delle spezie davvero intrigante. Avevo paura che le spezie avrebbero completamente coperto il sapore della carne, invece l'hanno valorizzata moltissimo, con questa salsa che diventa un must per l'accompagnamento, poiché lo completa ed è la nota dolce che bilancia l'insieme speziato. Noi ci abbiamo tuffato dentro il pollo senza ritegno e qualcuno ci ha fatto anche un bel crostino finale. Devo dire che per la velocità e facilità del tutto, salverò questa ricetta per altre occasioni perché la famiglia l'ha salvata con lodi. Quindi, nonostante la debacle degli scones, sono felice di annunciare
martedì 24 maggio 2022
PENELOPE'S FAVOURITE OMELET
"Perché questa è l'omelette preferita di Penelope?", si domanda Lex Taylor nell'introduzione alla ricetta. "Forse perché il suo colore, di un giallo delicato, somiglia così tanto ai suoi abiti, o forse perché il sapore del formaggio cremoso e del salmone elevano l'umile uovo a nuova nobiltà", si risponde.
Sarà, ma il giallo delicato di questa omelette è chiazzato dal nero del pepe, usato in abbondanza, e i tempi di cottura indicati sono eccessivi per una perfetta omelette, tanto da averla brunita. Forse ricorda a Penelope quella sera in cui si è avvicinata troppo al caminetto e l'abito le ha preso fuoco...
Lo avevamo già capito, e qui ne abbiamo l'ennesima riprova: con Bridgerton siamo lontani anni-luce sia dalla serie televisiva di Downton Abbey, sia dal ricettario non ufficiale. E la cosa non può che dispiacere immensamente, almeno per il ricettario...
lunedì 23 maggio 2022
CHILLED PEA SOUP FIT FOR A LORD
Se avete un ospite inglese a pranzo e volete andare sul sicuro, tre sono i piatti che lo renderanno felice: i sausage rolls per aperitivo, un bell'arrosto con tutto il suo gravy come piatto principale e una bella crema di piselli, per iniziare. Non c'è suddito di Sua Maestà che non ne vada pazzo, sia nella versione tiepida, primaverile, che in quella fredda, più estiva. Gli ingredienti di base sono pochissimi, la difficoltà è minima, i tempi davvero brevi: in più, a memoria d'uomo, non risultano Inglesi che si siano lamentati per l'utilizzo di piselli surgelati. Freschi o meno, si tratta sempre di una ricetta "da piani alti", come si intuisce anche dal nome con cui è introdotta nel libro e come tale va goduta. Lucidate l'argenteria, insomma, che si parte!
CHILLED PEA SOUP FIT FOR A LORD
per 4 persone
1/4 di cipolla rossa piccola, sbucciata e affettata finemente
4 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di zucchero
2 cups di brodo di pollo (io vegetale, ben concentrato), portato a bollore e poi refrigerato
2 cups di piselli surgelati
2 cucchiai di yogurt
3 cucchiai di extra-vergine
un pizzico di sale
1 pizzico di pepe bianco
2 cucchiaini di scorza di limone
1 cucchiaio di dragoncello fresco tritato (io secco)
Mettete la cipolla in una piccola terrina con 3 cucchiai di succo di limone e lo zucchero e lasciatela riposare per 30 minuti
Portate il brodo a bollore, versatevi i piselli e togliete dal fuoco. Fate raffreddare per 15 minuti, poi riducete in crema con il frullatore ad immersione. Unite quindi 2 cucchiai di yogurt e il restante cucchiaio di succo di limone: frullate ancora, fino ad ottenere una crema vellutata. Aggiungete poco alla volta il sale e il pepe, continuando a frullare, per 30 secondi in tutto.
Versate nei piatti da portata, unite la scorza di limone e guarnite con il dragoncello.
NOTE MIE
Come avrete sicuramente realizzato, le cipolle si sono perse da qualche parte. Non ho idea del loro ruolo, temo fossero pickles da aggiungere alla fine per rovinare definitivamente questa zuppa che, mancando di un soffritto iniziale e prevedendo piselli congelati, risulta completamente priva di spinta.
In più, l'aggiunta dello yogurt e del succo di limone crea uno sbilanciamento verso la parte acida che finisce per risultare prevalente. Peccato, perché la spezia è perfetta (il pepe bianco con i piselli è irresistibile), la scorza di limone è l'accessorio che nobilita queste creme di verdura e, per finire, il dragoncello eleva dalla banalità a cui, altrimenti, questo "frullato di piselli" sarebbe stato condannato.
Ho salvato tutto con un po' di scalogni caramellati, aggiunti e frullati, latte per attenuare l'acidità e due cucchiai di panna alla fine, per cui zuppa presentabile e ospite contento. Ma qui torno a vestire i panni del giudice e, implacabilmente, dichiaro la ricetta
BOCCIATA
venerdì 20 maggio 2022
HIGH SOCIETY SCONES
Se l'autrice dice che tutti gli occhi vadano puntanti su questi scones fumanti e soffici, io non posso esimermi dal provare visto che letteralmente li adoro. Per chi non ne avesse mai assaggiato uno, si tratta di piccoli "panini" o sorta di biscottoni morbidi e friabili che vengono serviti con il te e burro o clotted cream, e marmellate di ogni genere possibilmente di frutta rossa. Si preparano piuttosto velocemente, lievitano e una volta pronti, si possono dividere con le mani senza alcuna difficoltà. Sono buonissimi appena fatti e nel tempo tendono a perdere la loro fragranza.
Questi prevederebbero delle bacche di crespino (che alla vista assomigliano a delle bacche di rosa canina) e che non credo si possano trovare qui da noi, ma l'autrice invita a sostituirli con cranberries o altra frutta disidratata.
- La ricetta è facile, veloce nell'esecuzione, spiegata con chiarezza. L'unico problema è che una volta aggiunti i liquidi, l'impasto risulta molle, praticamente ingestibile. Ho ricontrollato più e più volte le conversioni ma quasi 180 ml di latte unito con due uova grandi e l'acqua di zafferano, sono una discreta quantità di liquidi per soli 240 g di farina. L'autrice avvisa che l'impasto potrebbe essere molto appiccicoso, ma appiccicoso e sostenuto è una cosa. Molle è un'altra.
- Così, nella disperazione più totale, per non dover buttare l'impasto, ho cercato di gestire la formazione degli scones, spolverando un bel po' di farina sul piano di lavoro e anche sopra l'impasto ed ho tagliato gli scones. Una volta tagliati, non mantenevano la forma neanche a pagarli, così li ho sollevati con una paletta e li ho sistemati sulle placche anche se più che dei cilindri erano delle frittelle.
- In cottura sono cresciuti un poco ma non come avrei voluto. Si sono sformati e se dovessi trovarmi di fronte a dei dolci simili, non potrei mai e poi mai definirli scones dalla forma.
- Anche la texture non mi ricordava gli scones mangiati in Gran Bretagna o Irlanda, belli friabili, soffici e sbriciolosi. Questi mi sono sembrati un po' gnucchetti e per nulla soffici.
- Li ho tagliati e farciti con panna e fragole ed erano mangiabili e per qualche colazione li ho tostati spalmandoli con burro e marmellata, giusto per non farli finire nella rumenta.
- Ma se la ricetta non ha errori nel bilanciamento tra ingredienti secchi e liquidi allora sicuramente c'è un errore di editing, qualcosa che non riesco a capire e che mi piacerebbe chiedere all'autrice.
- E mentre mi arrovello sulla questione, io come Don Quixote, boccio!
BOCCIATA!
giovedì 19 maggio 2022
THE ROYAL FLUMMERY
Un nome simpatico, particolare o altisonante può scatenare la nostra curiosità e spingerci a provare quel piatto. Ed è quello che è successo a me con questa ricetta. Ovviamente, molto ha fatto anche la foto a corredo, dove si vedeva questo bellissimo e sontuoso dolce candido, con una cascata di frutta brinata. Probabilmente quando l'ho scelta neanche ho letto la ricetta.
mercoledì 18 maggio 2022
HEAD-TURNING COCONUT SHRIMP SOUP
La forma, signori, la forma.
Ahimè ho cercato un cocco alla disperazione per, come sottolinea l'autore, riuscire ad ottenere l'effetto che avrebbe fatto strabuzzare gli occhi, girare le teste, cadere mascelle.
E non ultimo la mia reputazione, parole testuali, non avrebbe potuto che crescere a dismisura una volta che gli ospiti ne avessero narrato la meraviglia.
Sia chiaro, non per la bontà del piatto: ma proprio per la presentazione.
Ora, sono stata invitata a pranzi penosi ma dei quali mi è stato fatto notare che però la padrona di casa aveva preparato "tanto una bella tavola".
Soprassediamo sul fatto che le portate fossero insapori, presentate in ordine sparso senza alcun senso apparente per cui il mio augusto consorte si servì con molta moderazione pensando che fossero antipasti per finire a farsi un panino una volta a casa, dato che i parchi antipasti si rivelarono una sorta di piatti unici serviti tutti insieme (e furono parchi anche nelle quantità).
Eppure, appunto, un'altra ospite fu incantata dall'apparecchiatura, dalla tovaglia oggettivamente bellissima, dal centrotavola di design.
Mi torna in mente mentre scrivo un altro invito questa volta ricevuto da mia madre che, a pranzo sul bellissimo yacht di un notaio, a metà di una epocale mangiata di aragoste, vide arrivare in tavola rotoli di carta igienica.
Avete letto bene, carta igienica.
Pare che fossero finiti i tovaglioli, e non si trovò altra soluzione che quella.
Quindi ahimè nonostante il cibo eccezionale, l'unica cosa che venne menzionata per i trent'anni a seguire da quel pranzo luculliano e molto ben preparato fu l'orrida visione di quei rotoli che va bene tutto, ma a tavola no.
Insomma, ci sarà una via di mezzo?
Sicuramente ai tempi di Bridgerton le famiglie facoltose affermavano il loro status sociale non solo con pietanza esotiche, come può essere questa, ma anche con tavole strepitose di argenti e porcellane.
Non so in quanti abbiano realmente servito la zuppa in questione nel mezzo cocco ma sarà sembrata una vera stravaganza!
Oggi magari fa un po' anni '80, poi ovviamente vedete voi, a seconda dello stato della vostra reputazione nei circoli della gente che conta :D
HEAD- TURNING COCONUT SHRIMP SOUP
per 4 porzioni
una piccola patata a pasta gialla (Yukon Gold)
6 cucchiai di olio di semi
un grosso porro, affettato sottilmente
10 spicchi d'aglio di medie dimensioni, sbucciati e tritati
circa 700 g di gamberi puliti dal carapace e dal filo nero
un cucchiaino e mezzo di sale
un cucchiaino di pepe nero macinato
3 cups di latte di cocco non zuccherato (700ml circa)
6 cucchiai di curry rosso in pasta
un cucchiaio di zenzero fresco grattugiato
un mazzetto di coriandolo fresco, pulito e privato dei gambi
un grosso mango maturo, sbucciato e tagliato a cubetti
Mettere la patata in un pentolino insieme a dell'acqua e portare a bollore su fuoco alto. Abbassare il fuoco e far cuocere finchè risulterà tenera se infilzata con una forchetta, circa 20-30 minuti.
Toglierla dal fuoco e farla raffreddare 10 minuti.
In una casseruola non troppo grande posta su fuoco medio mettere 3 cucchiai di olio (presi dal totale della ricetta), il porro e 6 spicchi d'aglio. Cuocere per 10 minuti finchè il porro sarà ammorbidito ed il tutto comincerà a sprigionare il profumo.
Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare 5 minuti.
In una casseruola più grande aggiungere l'olio rimasto, i gamberi e il resto degli spicchi d'aglio condendo con sale e pepe. Cuocere per circa 5 minuti finchè i gamberi diventano rosa (o comunque raggiungono una temperatura interna di 74 gradi).
Versare in un frullatore il latte di cocco, il porro e la patata. Frullare quindi versare il passato in una pentola insieme al curry in pasta e lo zenzero.
Scaldare per due minuti quindi versare in ciotole individuali o gusci di cocco, se si hanno.
Tagliare i gamberi in dadini della dimensione desiderata e distribuirli nelle ciotole.
Guarnire con il mango e il coriandolo e servire.
NOTE
- dunque, manca nella ricetta l'indicazione di quale latte di cocco usare. Se forse in alcune culture è più diffuso l'uso di cucine che lo prevedano tra gli ingredienti sarebbe comunque utile sottolineare che quello per cucinare non è quello sbiadito ed annacquato venduto nelle bottiglie/cartoni con cui fate i frullati ma quello serio, in barattolo. Denso e cremoso.
- l'aglio è tanto. Va bene che, giuro e so che i miei colleghi Starbooker sparsi per altri continenti lo confermeranno, l'aglio fuori dall'Italia è molto meno pungente ma qui rischia di diventare l'aroma più prepotente. Sappiatevi regolare :)
- il procedimento mi lascia un tantino perplessa, tutto è cotto separatamente e poi frullato alla fine con il latte di cocco ed il mix viene semplicemente scaldato insieme. Il risultato è gradevole ma non particolarmente "complesso" come sapori. Molto basic, aiutato comunque dalla presenza di curry in pasta (che procura anche il bellissimo colore) e dello zenzero.
- in casa arabafelice il coriandolo fresco non entrerà di nuovo: o lui, o noi :) Quindi è stato sostituito con del prezzemolo.
- il risultato finale non è sgradevole ma meglio servirne piccole dosi perchè il latte di cocco da solo con il resto risulta un po' predominante. Di solito nelle ricette di questo tipo di zuppa è diluito ed insaporito con del brodo, ed anche qui avrebbe aiutato.
Tutto sommato però il risultato non è cattivo nè immangiabile per cui la ricetta è
SUFFICIENTE
martedì 17 maggio 2022
CUCUMBER MINIATURES WITH THE LADY'S CLOTTED CREAM e LADY COWPER'S LOBSTER MINIATURES
Io non sono esattamente un'amante delle serie televisive; a dire il vero, non mi considero neppure un'amante della televisione. Quando abbiamo recensito il libro su Downton Abbey tanti anni fa, non avevo neppure la televisione, per dire. Poi me ne hanno regalata una di seconda mano, e quando si è rotta ho aspettato due anni prima di portarla a riparare. Non è quindi sorprendente che io abbia saputo dell'esistenza di Bridgerton solo quando questo libro è stato scelto da noi Starbooker. Avendo però amato alla follia il libro di Emily Ansara Baines, mi sono gettata a capofitto sulle ricette di questo, e stavolta mi sono perfino spinta a cercare di guardare almeno gli episodi della prima serie. Nulla di fatto però: devo o comprarla su Amazon, o fare un abbonamento a Netflix, quindi, almeno per il momento, non se ne parla.
Parliamo invece delle ricette: come Alessandra ieri, anch'io ho voluto cominciare dalla sezione Luncheon Delights, che comprende diversi tipi di tramezzini, qui chiamati miniatures. Ne ho voluti preparare due tipi: un classico, i tramezzini al cetriolo, e una versione più elaborata, con l'astice. I primi hanno richiesto un'attenta programmazione del lavoro: la clotted cream richiede 2 giorni per venire pronta.
CUCUMBER MINIATURES WITH THE LADY'S CLOTTED CREAM
Per 8 sandwich o 16 tartine
Per 8 sandwich o 16 tartine
Per l'aioli allo zafferano:
lunedì 16 maggio 2022
INCOMPARABLE SALT-CURED SALMON AND CRÈME FRAICHE MINIATURES
sabato 14 maggio 2022
BULLINADA PER STARBOOKS REDONE DI MAGGIO 2022
Riceviamo e con molto piacere pubblichiamo la ricetta di Stefania C., una affezionata lettrice senza blog che partecipa per la prima volta al nostro Redone:
Buonasera,
è la prima volta che partecipo allo Starbooks redone anche se da molti
anni vi seguo.
Il piatto prescelto è la Bullinada tratto dal libro "Med" di Claudia Roden proposto nel mese di Aprile da Arabafelice.
Al pari della bravissima Stefania amo la maionese in particolare con il pesce ma anche in preparazioni dolci, ho provato sia i biscotti che la torta alla maionese proposti da lei. Questo piatto mi ha quindi intrigato e incuriosito.
1 cipolla grande, tritata
2 cucchiai di olio d'oliva
8 spicchi di aglio (6 finemente tritati e 2 schiacciati)
un generoso pizzico di stimmi di zafferano
2 litri di brodo di pesce (usare 3 dosi di concentrato per brodo di pesce-vedere la nota)
100 ml di vino bianco secco
800 g di patate novelle, sbucciate e tagliate in fette da 1cm e mezzo)
un cucchiaino di semi di finocchio
la buccia di mezza arancia
800g di filetto di pesce bianco senza pelle, tipo merluzzo o coda di rospo
200 ml di maionese acquistata, di buona qualità
il succo di mezzo limone
un generoso pizzico di peperoncino, più dell'altro per servire
4 cucchiai di prezzemolo tritato
sale e pepe
In una padella ampia far stufare su fuoco basso la cipolla con l'olio, mescolando ogni tanto, per circa 5 minuti o comunque finchè comincerà ad ammorbidirsi. Unire l'aglio tritato e cuocere mescolando per 2 minuti, finchè comincerà a colorire.
Versare quindi gli stimmi di zafferano, il brodo di pesce ed il vino, e di seguito le patate, i semi di finocchio, la buccia d'arancia e condire con sale e pepe. Cuocere pere 20-25 minuti o comunque finchè le patate saranno morbide.
Dieci minuti prima di servire la zuppa rimuovere la buccia d'arancia ed unire il pesce. Cuocere, coprendo, per un tempo variabile tra i 4 e 10 minuti su fuoco basso: il tempo effettivo dipende dalla grandezza e dallo spessore dei filetti, ma comunque finchè il pesce cambia colore diventando opaco e si sfalda facilmente se si prova ad inserire un coltello. Rompere i filetti in pezzi.
Versare la maionese in una brocca e amalgamarla con il succo di limone, l'aglio schiacciato ed un pizzico di peperoncino.
Appena
prima di servire unire un mestolo o due del brodo caldo alla maionese,
girando velocemente per amalgamare il tutto quindi versare il tutto
nella zuppa che appena sobolle. Non far assolutamente bollire o si
rischia che il tutto si separi.
Cospargere con prezzemolo e servire con del peperoncino extra per chi voglia aggiungerne dell'altro.
NOTE PERSONALI:
- Il mio timore più grande era non riuscire ad amalgamare bene la maionese alla fine e creare grumi, ho letto le righe del procedimento almeno dieci volte per sicurezza ma agendo come descritto e con rapidità il risultato è stato ottimo.
- Il brodo così lavorato è cremoso ma leggero, molto raffinato.
- L'unione
di diversi profumi aglio, finocchio e buccia di arancia si amalgama
benissimo e già sprigiona un profumo sublime durante la cottura.
- Il procedimento è illustrato benissimo ma questo con voi è scontato.
venerdì 13 maggio 2022
GREGORY'S FAVORITE TERRINE
GREGORY'S FAVORITE TERRINE
Prima di questo libro, non avevo mai sentito parlare della serie televisiva, e non sono ancora riuscita a vederla. Prima o poi ce la farò!
Le terrine mi sono sempre piaciute, anche se non ne ho preparate molte. Ne ricordo un paio particolarmente buone, ma entrambe a base di carne. Stavolta ho voluto provarne una con il pesce.
Vediamo com'è andata!
Gregory's Favorite Terrine
The Unofficial Bridgerton Cookbook, Lex Taylor
Ingredienti per 8 persone
680 di salmone, senza pelle e ossa
2 cucchiaini di paprika
6 cucchiai di doppia panna (con almeno il 35-40% di grassi)
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di pepe nero macinato
155-160 g di piselli già cotti
10 g di prezzemolo fresco
9 uova grandi
Preriscaldare il forno a 180°C. In un robot da cucina, frullare il salmone con la paprika, 3 cucchiai di panna, sale e pepe. Imburrare uno stampo da terrina. Versare una parte del salmone, in modo da ottenere uno strato alto 5 cm circa.
Pulire il robot. Versare i piselli e frullare. Aggiungere il prezzemolo, i 3 cucchiai rimanenti di panna e le uova. Frullare finché il composto non risulterà liscio.
Versare il mix con i piselli sopra al salmone. Livellare il salmone rimanente sopra allo strato di piselli.
Coprire la terrina e metterla a bagnomaria in forno per un'ora.
Conservare in frigorifero fino al momento di servire, per massimo 5 giorni.
Per servire, scoprire ed affettare.
Note personali
- la ricetta è piuttosto semplice ed abbastanza veloce da preparare, escludendo l'ora di cottura in forno
- la prima difficoltà che ho avuto, è stata nella scelta dello stampo adatto. Nella ricetta non vengono indicate né le dimensioni né la capacità dello stampo. Probabilmente esiste uno standard, ma io mi sono dovuta arrangiare. Sono andata per tentativi, al terzo mi è andata bene... La misura giusta è di 28x11x9 cm.
- la seconda difficoltà è stata nel capire come poter mettere il salmone, sopra al mix di piselli e uova, che era quasi liquido... Nel testo viene semplicemente scritto di mettere il salmone rimanente sopra allo strato di piselli. Come non è dato saperlo! Ho deciso di spalmare il salmone su un rettangolo di carta forno, leggermente imburrato, e ritagliato su misura dello stampo. Poi l'ho ribaltato sopra al mix di piselli e ho eliminato la carta forno: ha funzionato!
- avrei aggiunto al salmone qualche cucchiaio di panna in più, per ammorbidire il gusto. Ma è un pensiero personale
Nonostante le difficoltà, il risultato finale è stato gradevole, quindi la ricetta è:
PROMOSSA CON LA SUFFICIENZA
giovedì 12 maggio 2022
THE INNKEEPER'S APPLE GALETTE
(dice il testo, ma io me la mangio anche da solo!)