Facciamo finta di essere in libreria, alla ricerca di un libro che risolva l'annoso problema dei pasti quotidiani: le domande che ci attanagliano da sempre sono più o meno le stesse, ossia come trovare ricette facili, veloci, divertenti, semplici nella concezione e che non richiedano di macinar km per fare la spesa. Inciampiamo nel libro di Jamie Oliver (il verbo non è scelto a caso: le librerie di solito gli riservano il posto d'onore, anche se si trattasse di lastricare i pavimenti con il suo bel faccione) e toh, sorpresa!, ci sono tutte le risposte. Lo compriamo felici, andiamo a casa e prepariamo la prima cena.
E voilà, sorpresa numero 2, mi servono un po' di scatolette, con le salse pronte: perchè i 5 ingredienti si chiamano "pesto", "sugo di pomodoro", "ceci in scatola" e amenità del genere. Anche per fare i dolci, servono le basi precotte, surgelate o comunque comprate. Le basi, poi, non esistono: e se in taluni casi il sapore del fresco riesce a nascondere le magagne, in altri, con cotture più lente e ingredienti meno importanti, le magagne vengon fuori. In più, si aggiunga che in molti casi è richiesta una spesa mirata, il che significa spesso antieconomica, perché quello che alle vere massaie importa non è come creare piatti dal frigo che trabocca di cibo appena comprato, il lunedì, quanto come riciclare con intelligenza quello che resta, tre giorni dopo. Si aggiunga che di ricette veramente nuove ce ne sono poche ed ecco spiegata una complessiva delusione, per un libro in cui avevamo riposto parecchie speranze.
Sia chiaro: 5 Ingredients è tutto fuorchè un brutto prodotto editoriale. E' ben fatto, è curato, non è mai noioso nella grafica, è sempre agile e fresco nell'approccio al mondo della cucina. Tuttavia, il suo autore ci ha abituato a molto meglio e si fatica a non avvertire una punta di delusione, una volta arrivati alla fine. E' come se fossimo di fronte a un allievo talentuoso e bravissimo, che ad un certo punto rende di meno: gli si dà un bel voto comunque, perché quello è. Ma la soddisfazione, è un'altra cosa.