Avevo
una cugina di mia mamma che viveva a New York (per l’esattezza a
“Broccolino”…) e ogni volta che tornava in Sicilia quando ero piccolo,
rigorosamente nel mese di luglio, portava a me e mio fratello qualche
dollaro e, immancabile, una confezione di Newton Cookies che avevo
rimosso completamente dalla mente fino a quando non ho ritrovato
questa ricetta.
Non
ho mai ben capito perché si chiamassero “Newton Cookies”. Ad ogni modo,
sono dei biscotti ripieni di pasta di frutta dolce (fichi o datteri,
solitamente, ma c’erano versioni anche con ripieno di mela, cannella,
fragola, lampone e frutti di bosco misti, insomma, per tutti i gusti).
Fino
alla fine del XIX secolo, molti medici ritenevano che la maggior parte
delle malattie fosse correlata a problemi di digestione e raccomandavano
l'assunzione giornaliera di biscotti e frutta secca.
Il tipo di medico
che piace a me. Curatevi con i biscotti, dovrebbe essere il motto!
Ma veniamo a noi…
Ingredienti per circa 30 biscotti
Per l’impasto
125 g di fiocchi d'avena (di dimensione regolare e crudi) oppure una miscela di cereali ottenuti da grani diversi
150 g di farina 00
½ cucchiaino di sale
¼ cucchiaino di bicarbonato di sodio
115 g di burro non salato, a temperatura ambiente
¼ di tazza di zucchero di canna scuro o chiaro (50 g)
2 cucchiai di miele
1 uovo grande, a temperatura ambiente
1 cucchiaio di latte intero
Per il ripieno
300
g di fichi secchi o datteri snocciolati (se la frutta sembra molto
secca o dura, immergerla in acqua calda per 30 minuti, quindi scolarla) - ho usato i datteri
120 g di noci tostate
½ cucchiaino di sale kosher
¼ cucchiaino di cannella in polvere
120 ml di acqua o succo di frutta (mela, arancia, ciliegia) - ho usato succo di mela
1 uovo grande sbattuto con un goccio d'acqua, per rifinire
3 cucchiai di zucchero turbinado, per guarnire
Per
prima cosa preparare l'impasto: lavorare i fiocchi in un robot da cucina
fino a formare una farina chiara, con qualche pezzetto di fiocco d’avena
ancora visibile. Aggiungere la farina 00, il sale e il bicarbonato di
sodio e frullare poche volte per amalgamare; mettere da parte.
In
una planetaria montare il burro, lo zucchero di canna e il miele fino a
ottenere un composto chiaro, circa 3 minuti. Aggiungere l'uovo e
mescolare per amalgamare. Aggiungere il latte e mescolare.
Il composto può
sembrare separarsi, ma va bene così!
Aggiungere la miscela delle farine e
mescolare fino a quando l'impasto non inizia ad amalgamarsi. Con una
spatola grande e flessibile, mescolare per far amalgamare l'impasto fino
a quando non rimangono parti farinose.
Versare
l'impasto sul piano di lavoro e formare un blocco quadrato.
Avvolgere
in pellicola e conservare in frigorifero per almeno 1 ora o fino a 1
giorno.
Nel
frattempo preparare il ripieno: frullare i datteri (o i fichi) in un
robot da cucina fino a quando non saranno quasi sbriciolati. Aggiungere
le noci, il sale e la cannella e frullare fino a ottenere un composto
grossolano. Aggiungere gradualmente l'acqua o il succo e frullare fino a
ottenere la consistenza di una pasta densa.
Preriscaldare il forno a
175°C.
Foderate una teglia con della carta da forno.
Dividere
l'impasto freddo in 3 parti uguali. Mettere un terzo dell’impasto tra
fogli di pellicola trasparente o di carta da forno (è leggermente
appiccicoso). Stendere l'impasto in un rettangolo lungo circa 38 cm e
largo 10 cm.
Stendere
un terzo del ripieno in una linea larga circa 2,5 cm lungo il
rettangolo di pasta. Usando la pellicola trasparente o la carta da forno
come aiuto, sollevare ogni lato lungo dell'impasto e sopra il ripieno al
centro per formare un tubo lungo 38 cm. L'impasto deve sovrapporsi un
po' al centro per racchiudere completamente il ripieno.
Capovolgere
il blocco in modo che sia con la chiusura rivolta verso il basso sulla
teglia foderata di carta da forno. Ripetere il procedimento con le
restanti 2 porzioni di impasto e il restante ripieno, distanziando
uniformemente i blocchi sulla teglia. Spennellare le superfici con l'uovo
sbattuto e spolverizzare con lo zucchero turbinado.
Cuocere
solo fino a quando il colore è sodo e appena scuro, circa 15 minuti;
l'impasto deve essere completamente cotto ma non dorato o croccante.
Lasciare raffreddare i biscotti sulla teglia per circa 5 minuti e poi usare
un coltello affilato per tagliare trasversalmente in biscotti larghi 4
cm (o della lunghezza che si preferisce) mentre sono ancora caldi.
Conservare i biscotti in un contenitore ermetico a temperatura ambiente
per un massimo di 5 giorni.
NOTE
Joshua
Mc Fadden scrive che la ricetta di questi biscotti è un forte “update”
dei biscotti che si vendono (o si vendevano) in qualsiasi negozio o
mercato degli USA. Ricordo proprio che i Newton Cookies in scatola erano
strani, a dire il vero, e non entusiasmanti. Forse per questo rimossi…
come scrivevo prima.
La
madre di McFadden credeva nell’idea di uno spuntino "sano”. Per questo
sembra che McFadden abbia ripensato a questi biscotti e li abbia rifatti
con la sua firma personale.
Ero
partito sul piede di guerra, considerando il disastro dei cookies alla
quinoa (non di gusto, come già detto, ma di consistenza e resa in
cottura). Guerra e paura. Temevo per un risultato simile.
Ma
mi sono dovuto ricredere. Qui la pasta biscotto è tenera e burrosa e il
ripieno ha una consistenza gommosa e note di caramello, unito alla
bontà dei datteri.
Gli
zuccheri sono ben equilibrati e il risultato finale non è stucchevole.
La consistenza soffice dei biscotti li rende gradevolissimi al palato e
da “effetto ciliegia”, uno tira l’altro.
L’unico
appunto da fare è il seguente. L’autore dice di stendere l'impasto in
un rettangolo lungo circa 38 cm e largo 10 cm. Ho fatto così per il
primo terzo dell’impasto. L’impasto è troppo difficile da maneggiare.
Non è leggermente appiccicoso, è “assurdamente” appiccicoso!!! Perciò
basta diminuire la lunghezza del cilindro di alcuni centimetri, per
ottenere un tubo lungo 30 cm, per esempio, mantenendo comunque la
larghezza di 10 cm o poco meno.
La ricetta è finalmente
PROMOSSA!
Biagio D'Angelo- Glogg the Blog
Anche io voglio quel medico! XD
RispondiEliminaComunque, finalmente un dolce promosso. Felice della tua soddisfazione :D
Grazie Biagio.
ci siamo capiti al volo!!!
Eliminaviva i medici di una volta!!
ciao, un abbraccio!
Vieni voglia di provare. Scoraggia l'appiccicositá, soprattutto dovendo sglutinare. Impazzirò?
RispondiEliminaNon sono Biagio, ma azzardo una risposta. :)
EliminaPer una volta, credo che il gluten-free ti verrà in aiuto: se non ricordo male, le farine gluten-free assorbono più liquidi di quelle normali. Probabilmente dovrai aumentare leggermente le dosi dei liquidi, ma sono cose che tu sei abituata a gestire.
Un abbraccio!
non impazzirai, ma Mapi ti ha già dato una risposta molto efficace!!! ciao!
EliminaGrazie per l'incoraggiamento
EliminaMe li ricordo quei biscotti, da noi si chiamavano Settembrini. Io ne andavo matta, e ricordo un periodo in cui ero particolarmente giù di corda, alle superiori, quando mia mamma per cercare di tirarmi su mi ha dedicato tante coccole e mi comperava spesso quei biscotti. <3
RispondiEliminaTra un ricordo e l'altro, tiro un enorme sospiro di sollievo: finalmente un dolce del libro che riesce!!!
Grazie Biagio, per la disamina accurata!
... non mi dice niente oppure... Sono i biscotti del mulino Bianco?!
Eliminaesattamente, Mapi! grazie a te. Un abbraccio!
EliminaAnto, sono biscotti della tradizione con la marmellata di fichi. Anche il Mulino Bianco li faceva (non so se continua producendoli). Comunque sono molto buoni, specialmente questi, fatti in casa. Un abbraccio a te!
EliminaE' la cosa che ho pensato e scritto oggi a Biagio. Mi ricordano gli Strudel della Lu, oggi chiamati settembrini. La forma però non è così schiacciata. Però è il genere di biscotto per cui potrei andare in overdose.
EliminaMai sentito questi biscotti... Newton cookies?! Settembrini?!
RispondiEliminaMi piace però la loro proprietà curativa! 😂😂😂
Complimenti Biagio per la ricetta e il commento finalmente positivo di un dolce! Stavolta hai scelto bene! 😋
Ti ho risposto sopra, non mi ripeto hahahahaha... ho scelto bene ? non sapevo di scegliere bene... ho avuto fortuna perché con questo libro é tutto un terno al lotto... come hai ben capito... ciao!
EliminaLi conosco e ammetto che sono d’accordo con te, la versione originale che qui da me ancora si trova nei super non è per niente esaltante. Sono certa che l’iPad te invece sia molto, molto promettente!!! Grazie!
RispondiEliminanon c'è paragone in preparare in casa i dolci che amiamo (o no) quando comprati al mercato... ciaoooooo
EliminaBeh non era l’iPad ma
EliminaL’update 😄😄😄
ah ok... hahahahaaha... grazie comunque!
Elimina