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lunedì 28 gennaio 2019

SUMAC ROASTED STRAWBERRIES WITH YOGURT CREAM




Fino a qualche anno fa, ad ogni rientro a casa dopo lunghe permanenze all'estero, chiedevo sempre che mi venisse preparato qualche dolce. Considerato che di solito tornavo ingrassata, credo che questa richiesta nascesse più dalla necessità di riequilibrare carenze di affetto, invece che di calorie: ma quale che fosse la reale motivazione, il benvenuto alla figlia raminga passava inevitabilmente dalla porta del forno. 
Da quando vivo a Singapore, invece, non c'è volta che non chieda con accenti disperati piatti di verdure crude e frutta fresca. La stagionalità la fa da padrona (qui manca pure quella), ma sono talmente in arretrato con tutto che qualsiasi cosa abbia la parvenza di un prodotto della terra finisce immediatamente nella lista di quello che vorrei trovare al ritorno. Al resto, resisto: ma se vedete una che lacrima come la pubblicità della Costa crociere davanti ad un banco del mercato orientale, consolatemi con un cespo di insalata: ve ne sarò grata in eterno. 
Questo perchè, a dispetto di quanto si crede, la frutta dell'Equatore non è affatto buona. Le eccezioni ci sono ma, come tutte le eccezioni, si contano sulle dita di una mano: i pomelo, qualche mango, qualche roba dai nomi strani che arriva dai vicini di sopra o da quelli di sotto, ma nulla al confronto del paradiso delle nostre latitudini. Ovviamente, l'aspetto è sontuoso, nella misura in cui lo richiede il prezzo: ma la delusione è dietro l'angolo. Me le sono inventate tutte, intendo dire-tranne che la frutta arrosto: e cosi, quando ho letto questa ricetta, ho pensato che magari, stavolta, il solito Ottolenghi sarebbe riuscito a trovare una soluzione. 
E se volete sapere come è andata, arrivate in fondo alla ricetta 



FRAGOLE ARROSTITE AL SUMAC CON CREMA DI YOGURT



Per le fragole
600 g di fragole mature, tagliate a metà per il lungo
1 1/2 cucchiaino di Sumaq
70 g di zucchero a velo
1 limone, scorza e succo
80 ml di acqua
mezzo mazzetto di menta, tagliata a listarelle sottili
un baccello di vaniglia tagliato in due, più i semi o un cucchiaino di pasta di vaniglia

per la crema di yogurt
900 g di yogurt greco
70 g di zucchero a velo
120 ml di double cream (altrimenti panna da montare, fresca, ma dovete montarla leggermente)
un pizzico di sale

Accendete il forno a 200°C
Condite le fragole con tutti gli ingredienti e disponetele in una teglia, coperta di carta da forno, in un unico strato. Giratele a metà cottura e fatele cuocere fino a quando saranno tenere e lo sciroppo inizierà a fare le bolle. Estraetele dal forno, lasciatele raffreddare a temperatura ambiente ed eliminate in ultimo la menta e il baccello di vaniglia, se lo avete usato

Per la crema
Mentre cuociono le fragole, unite allo yogurt lo zucchero e il sale e mescolate.Mettete un colino sopra una ciotola,  Copritelocon della mussola o con uno strofinaccio bianco, di cotone o di lino (perfettamente puliti entrambi, ma non lavati con detersivo o ammorbidente profumati) e versatevi dentro lo yogurt. Chiudete a fagotto, legando con dello spago, e disponetevi sopra un peso (una ciotola più piccola del colino andrà benissimo e se volete accelerare l'operazione potete anche riempirla con un barattolo di marmellata o una scatola di pelati o altre cose simili, insomma: l'importante è che pesino). Mettete in frigo per 30 minuti, poi strizzate bene il fagotto, in modo che lo yogurt elimini quanto più liquido possibile. Dovrete restare con circa 550 g di prodotto. Unitelo alla panna, non montata e conservate in frigo fino al momento dell'uso.

Presentazione
Accompagnate le fragole con la crema, lo sciroppo che si è formato durante la cottura e qualche fogliolina di menta, tagliuzzata fine (io l'ho messa tutta nel condimento, mannaggia)

NOTE MIE


Too much ado for nothing, mi verrebbe da dire, perché tutto l'ambaradan per avere lo yogurt ancora più compatto è assolutamente evitabile. Una volta che avete uno yogurt sodo (credo che ne esistano anche da voi, visto che quando mi sono trasferita qui già li vedevo sui banchi dei supermercati) basta montare leggermente la panna. Se poi si considera che in Italia la thicky cream non c'è ancora e che quindi vi tocca comunque armarvi di fruste, tanto vale saltare il passaggio della mussola e dello sgocciolamento nel frigorifero e farla ancora più simple :)

Le note di merito sono nel condimento, anche se a mio gusto sumac, succo di limone e yogurt sono un po' troppo acidi. La differenza, però,  la fanno le fragole che, in questo caso, sapevano ancora meno del solito, visto che da cotte hanno perso gli aromi, oltre che il make up: credo però che con un bel cestino di fragole mature e molto dolci si recuperi l'equilibrio che nel mio caso si è perso. 

Resta comunque una ricetta interessante, per cui la dichiaro

SEMPLICEMENTE PROMOSSA






4 commenti:

  1. Da me si trova il super thick yogurt, in Italia non so in realtà...sta di fatto che colarlo per il cheesecake ha fatto si che stesse in piedi, qui magari vedo meno l'utilità pratica.
    Sta di fatto che tutto mi fa gola, anche il poter far fare una fine decente alle fragole belle ma ahimè senza sapore che arrivano qui da migliaia di chilometri di distanza...e che continuo imperterrita a comprare sperando che, come il resto della frutta, ogni sei mesi ne capiti una partita non dico buona, ma almeno decente.
    Grazie, Ale!

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  2. Più che il segreto del successo delle tue ricette, vorrei la ricetta del tuo successo! Sei unica ed inimitabile ;-)

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  3. Ecco, le fragole arrostite ancora non le ho mai assaggiate... adesso sono curiosa di provarle, anche se dovrò aspettare qualche mese!

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  4. Non mi ricordo dove l'avessi presa, ma un po' di anni fa feci una marmellata di fragole arrosto, con menta e pepe lungo... la leggera affumicatura delle fragole ne decretò il successo con chiunque l'assaggiasse!

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