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martedì 29 gennaio 2019

GIGLI WITH CHICKPEAS AND ZA'ATAR

Pare che l'ispirazione per questa pasta sia arrivata ad Ottolenghi durante un viaggio in Puglia.
Pare che sia rimasto fulminato dall'uso dei legumi con i nostri carboidrati più importanti (i nostri nonni la sapevan lunga), e che sulla scia di questo innamoramento abbia deciso di metterci del suo, per avere l'impressione di sentirsi a casa. Così via con una pioggia di Za'atar.
Come Ottolenghi, anche io amo i legumi nella pasta. Anzi, direi che in casa nostra è un rito settimanale aggiungere lenticchie, ceci, fagioli almeno una volta con pasta o riso.
Fa tanto bracciante di mezzadria ma noi ci sentiamo un po' così.
Non c'è da aggiungere molto, se non del buon olio extravergine e da oggi, una spolverata di Za'atar.
Che per l'occasione mi sono fatta in casa.
Lo Za'atar è un misto di erbe aromatiche e spezie tipico dei paesi dalla Turchia al Medioriente. La mia fortuna è stata di avere tutti gli ingredienti giusti in un colpo solo: sumac, cumino, origano e sesamo in eguali proporzioni.
L'origano può essere sostituito dal timo essiccato e potete aggiungere sale se volete.
Io ho tostato il cumino e l'ho pestato con un mortaio. Tostato il sesamo e sbriciolato l'origano e via. Mischiato tutto insieme. Non sarà come quello originale, ma devo dire che mi è piaciuto molto.
Anzi, il cumino stranamente, non mi ha neanche dato troppo fastidio.
Adesso ho il mio barattolino di Za'atar, e chi mi ferma più!

Ingredienti 
45 ml di olio d'oliva più extra per servire
1/2 cipolla finemente tritata (100 g)
2 spicchi d'aglio schiacciati
2 cucchiaini di cumino macinato
10 g di foglie di timo finemente tritate
25 g di filetti (c.ca 7) di acciughe sott'olio, scolate e finemente tritate
la scorza di 1 limone pelata finemente ed il suo succo per ottenerne 2 cucchiai
2 confezioni da 400 g di ceci in scatola, scolati (c.ca 480 g)
1 cucchiaio di brown sugar
400 ml di brodo di pollo
200 g di Gigli (o orecchiette o conchiglie)
50 g di spinaci novelli in foglie
15 g di prezzemolo tritato grossolanamente
1 cucchiaino e mezzo di za'atar
Sale e pepe nero.
  1. Versate l'olio in una larga padella saltapasta su fiamma vivace. Aggiungete la cipolla, l'aglio, il cumino, il timo, le acciughe e la scorza del limone, 1/2 cucchiaino di sale ed un buona macina di pepe. Soffriggete per 3-4 minuti, mescolando spesso fino a che non siano morbidi e dorati. Riducete la temperatura a fiamma media, quindi aggiungete i ceci ed il brown sugar e saltate per 8 minuti, mescolando via via fino a che i ceci non avranno un aspetto dorato e croccante. Aggiungete il brodo di pollo ed il succo di limone e fate sobbollire per 6 minuti, fino a che la salsa non si sia ridotta leggermente. Togliete dalla fiamma e tenete da parte. Potete preparare il condimento in anticipo e scaldarlo prima di servire. 
  2. Fate bollire una casseruola piena d'acqua salata. Aggiungete la pasta e cuocete per 8 minuti, o secondo le indicazioni della confezione, al dente. Scolate e tenete da parte. 
  3. Aggiungete gli spinacini ed il prezzemolo nella salsa di ceci: il calore della salsa dovrebbe cuocere gli spinaci ma se ciò non accadesse, accendete la fiamma dolce. Versate la pasta nella padella e mescolate per condire. Dividete la pasta in quattro ciotole e spolveratele con lo za'atar. Finite con un goccio d'olio e servite. 
NOTE PERSONALI

  • La salsa che si forma con acciughe, cipolle e ceci è deliziosa. La preparazione di estrema facilità ed il tutto si più fare in 20 minuti giusti. 
  • Non ho voluto far passire troppo gli spinaci novelli per avere una lieve sensazione di croccantezza ma effettivamente si cuociono col semplice calore dell'insieme. 
  • Personalmente avrei forse frullato una cucchiaiata di ceci con un po' di acqua di cottura per creare maggiore cremosità anche se la salsa che si forma condisce alla perfezione l'insieme. 
  • Lo Za'atar dà quella spinta aromatica che completa degnamente questo piatto semplice. Il limone conferisce freschezza e giusta acidità. Il mio principale giudice, sempre molto attento e critico, se l'è spazzolata senza proferire verbo e mi ha confermato che è da rifare sicuramente. 
PROMOSSA IN PIENO 


4 commenti:

  1. che bel piatto!!!! stupendo!!!!
    piatto ricco... mi ci ficco!!!!
    ciao Patty, sei un mito!

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  2. Se tu dici che è buona, va provata!

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  3. Ma lo sai che non ho mai visto questo formato di pasta? Da me è impensabile ma farò attenzione al prossimo rientro in Italia.
    Ottolenghi fa rima con za'atar, decisamente, e questa pasta è splendida nel suo essere simple. Grazie Patty!

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  4. Lo Za’atar l’ho scoperto vent’anni fa circa, grazie ad una ragazza italiana cresciuta in Libano. Lei lo usava per condire un’insalata che chiamava Shanklish, dal nome del formaggio utilizzato, a cui si unisce pomodoro a cubetti, cipolla cruda, olio extravergine d’oliva e za’atar. Al posto dell’introvabile (almeno in Italia) Shanklish, si può usare la feta.
    Ho divagato un po’... comunque, questa pasta è da provare!!!
    Grazie Patty 😊

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