La prima domanda che mi sono fatta leggendo il titolo della ricetta è stata: che cos'è un posset? Dalla foto infatti sembrava una panna cotta servita in un bicchiere, ma il termine posset non l'avevo mai sentito. La domanda però è passata subito in secondo piano a causa della seconda, più pressante: che cos'è il tamarillo? Il nome fa un po' ridere: a me fa venire in mente la versione modificata di una nota canzoncina: "Il tamarillo di che sa? Non c'è nessuno che lo sa!"
Nell'era di internet per fortuna le nostre curiosità possono essere soddisfatte in tempo reale: il tamarillo è il frutto di una pianta della famiglia delle Solanacee, la stessa di peperoni, pomodori, melanzane e patate. Il suo aspetto ricorda quello dei pomodori perini sia all'esterno, sia all'interno per la disposizione dei semi. Ogni frutto pesa circa 100 grammi. La buccia è liscia e coriacea, un po' come quella della pesca noce, ma più dura. Il sapore invece è caratteristico e tutto suo: su internet ho letto da più parti che ricorda quello del pomodoro, ma quando l'ho assaggiato mi ha dato un'impressione totalmente diversa: il profumo ricorda vagamente quello dei gelsi e il sapore della sola polpa assomiglia un po' a quello del melone. Polpa e semi gustati insieme però, hanno un gusto caratteristico che per l'appunto è... di tamarillo e basta.
Purnell nel libro dice che la marmellata di tamarillo si accompagna bene anche alla carne di maiale. In effetti sta benissimo in questo dolce al cucchiaio e lo vedo anche su cheesecake e pannecotte, dessert cioè già dolci, che la sua nota aromatica e leggermente aspra può stemperare. Consumata sulle fette biscottate come una comune confettura non dà il meglio di se' (per lo meno non questa ricetta poco dolce - 100 g di zucchero su 400 g di frutta), perché l'aroma del tamarillo da solo è più adatto ai piatti salati o ai formaggi.
E il posset? Il mio dizionario inglese-italiano recita: "latte caldo cagliato con vino, birra e spezie". In effetti il posset era una bevanda calda medievale, una sorta di grog ottenuto per l'appunto versando del vino bianco (o birra, o succo di limone) nel latte caldo. A volte la bevanda era profumata con spezie, e credo che Lady Macbeth abbia messo qualche altro ingrediente nei posset che ha offerto alle guardie di Duncan, per farle addormentare. :-)
Dalla metà del XVIII secolo sono stati introdotti come addensanti farina di mandorle, biscotti secchi pestati o tuorli d'uovo, che lo hanno trasformato da bevanda calda in dessert. Da qui alla crema inglese e al lemon curd il passo è stato breve, e il posset è finito nel dimenticatoio.
Nel XXI secolo sta tornando in auge ma nella forma di un fresco dessert, ed è così che ce lo presenta Purnell. E' veramente facile e veloce da fare, può essere preparato in anticipo e, dettaglio non trascurabile, ci sono solo un paio di pentole da lavare!
POSSET AL LIMONE E LIME CON MARMELLATA DI TAMARILLO AL BASILICO
Da: Glynn Purnell - Cracking Yolks and Pig Tales - Kylebooks
Per il posset:
900 ml di doppia panna
250 g di zucchero semolato fine (tipo Zefiro, per intenderci)
1 limone e ½ non trattato (succo e scorza)
1 lime e ½ non trattato (succo e scorza)
Per la marmellata:
4 Tamarillo sbucciati e tagliati a dadini, circa 400 g
100 g di zucchero semolato
1 lime non trattato (succo e scorza)
1 bacca di vaniglia tagliata a metà per il lungo
le foglie di ½ mazzo di basilico finemente tritate, + altre per decorare
pepe nero di mulinello
Zucchero a velo (facoltativo) per completare
Versare la panna e lo zucchero in un tegame e portare a ebollizione. Abbassare la fiamma e far sobbollire per 3-5 minuti, per ridurre un pochino il composto.
Unire il succo e la scorza di limone e lime e far sobbollire per altri 2 minuti.
Suddividere il preparato tra 4 bicchieri e passare in frigorifero per almeno 2 ore, o fino a quando non si sarà solidificato.
Nel frattempo preparare la marmellata: scaldare i dadini di tamarillo (inclusi i semi) in una pentola di adeguata capacità, unire lo zucchero e far cuocere a fuoco dolce per 10 minuti o finché non raggiunge la consistenza di una marmellata.
Unire il succo e la scorza del lime e la bacca di vaniglia e cuocere finché il tutto non si addensa.
Eliminare la bacca di vaniglia e far raffreddare completamente.
Prima di metterla sul dolce unire le foglie di basilico tritate e una macinatina di pepe nero.
Togliere il posset dal frigo mezz'ora prima di servirlo. Versare in ogni bicchiere una cucchiaiata di marmellata distribuendola uniformemente. Decorare con le foglie di basilico intere e, volendo, spolverare con zucchero a velo prima di servire.
OSSERVAZIONI
Onestamente c'è poco da osservare: la ricetta mantiene quello che promette.
La preparazione del dolce è di una facilità disarmante, alla portata anche di chi è alle prime armi.
Nel giro di mezz'ora si sono già preparati posset e marmellata, resta solo da attendere i tempi di riposo e assemblare il dolce.
L'unica difficoltà sta nel trovare il tamarillo; io l'ho acquistato on line, e vi confesso che ho tenuto da parte una ventina di semi per provare a seminarli la prossima primavera, perché non è esattamente un frutto economico. Vale però la pena di procurarselo, perché la marmellata ha un gusto molto particolare.
In alternativa al tamarillo si può preparare una marmellata poco dolce di frutti profumati, come ad esempio i lamponi o i gelsi, ma ripeto, almeno una volta nella vita vale la pena provare il tamarillo.
Dopo queste considerazoni direi che la ricetta non può che essere
PROMOSSA A PIENI VOTI
Bè, che dire, molto curioso il frutto e molto bello l'andare a ripescare preparazioni di un tempo finite ingiustamente nel dimenticatoio... Bravo 'sto Purnell!!
RispondiEliminaGrazie Mapi!
Sì, devo dire che per questa prima ricetta mi ritengo molto soddisfatta.
EliminaCerto, è una ricetta di una facilità disarmante, ma mi è piaciuto per l'appunto il recupero di preparazioni antiche rivisitate in chiave moderna.
Vedremo con le prossime ricette!
Un abbraccio.
Quel cucchiaio lì in foto mette una voglia...!!!!!! :)
RispondiEliminaMi colpisce veramente tanto la facilità di questo dolce e grazie di tutte le note che hai dato sul tamarillo che finora avevo visto solo sui libri :) Mi hai messo molta curiosità e, ora che ci penso, è tanto che non prendo in mano un libro che oltre a darmi ricette mi stimola anche a curiosare per approfondire e capire meglio!
Guarda Fede, è il dolce più facile del mondo.
EliminaAnche chi non ha mai cucinato in vita sua può farlo ad occhi chiusi, davvero. Provalo, è una delizia!
Un bacione.
Ma è fantastico questo posset!
RispondiEliminaIl tamarillo l‘ho visto impiegato in varie ricette della cucina sudamericana, mi sono sempre chiesta che sapore avesse e ora mi hai illuminato tu. E poi non ho mai pensato di ordinarlo online :)
Grandissima Mapi, hai aperto le danze magnificamente!
Mah, non so se ti ho illuminato, visto che ho detto che sa di tamarillo. ;-) Quello che è certo è che una volta nella vita vale la pena provarlo... e già che lo si prova, teniamone da parte qualche seme da seminare in primavera! ^_^
EliminaUn abbraccio.
Interessante! Conoscevo il posset, anche se non l'ho mai preparato, ma il tamarillo mi era completamente sconosciuto ed ora, leggendo la tua descrizione, mi è venuta una gran voglia di assaggiarlo.
RispondiEliminaSe queste sono le premesse, il libro promette bene!
Pensa che io ignoravo completamente che cosa fosse il posset! :-(
EliminaMa adesso che ho rimediato e soprattutto che ho provato la ricetta, non la mollo più!
Un abbraccio.
Il posset l'ho assaggiato, ma al limone.
RispondiEliminaOra parte la ricerca del tamarillo!
Sempre impeccabile, Mapi :)
Intendevo dire al SOLO limone, che faceva parte anche della copertura ;)
EliminaAnche il solo limone, con una Lemon Marmalade è interessante come idea! Il lime lo fa coagulare di più credo, perché è più acido del limone; per contro non ha un sapore "limonoso", anche se all'aroma qui contribuisce la sua scorza. Provalo, ti piacerà!
EliminaUn abbraccio.
Brava Mapi, superprofescionel come sempre!!!
RispondiEliminaNon è che te ne è avanzato un pochino? ;)
Ma certo, vieni che ti aspetto! :-D
Eliminatemo la mapi col suo tamarillo :-)
RispondiEliminaIo temo me stessa quando compro il tamarillo e altre cose strane! ;-)
Eliminawow, tamarillo (nome da protagonista di cartoni animati) e posset...... qui ogni post è una miniera di notizie e cose da imparare...grazie Mapi! :)
RispondiEliminaPrego. :-)
Eliminadeve essere molto buono!!! mi piacerebbe provarlo, è possibile avere il nome del sito dove lo hai acquistato?grazie in anticipo
RispondiEliminaCiao Donatella, il sito è di un negozio di Bologna, ma fa consegne in tutta Italia.
EliminaPer il primo ordine la consegna è gratuita e io ne ho approfittato, visto che il tamarillo è alquanto caro. Ho preso anche qualcos'altro.
Il sito è questo: http://www.fruttaweb.com/frutta-e-verdura-online/
Un abbraccio.
Grazie mille! Missione tamarillo in progress
Elimina:-)))))) Adoro fare proseliti!!!!! ;-)
EliminaIl posset l'ho scoperto grazi al The Recipe-tionist ed è diventato il mio dolce di punta! Però mai con la marmellata al tamarillo… urge trovarlo!
RispondiEliminaInsomma, io ero l'unica a non conoscerlo, 'sto benedetto posset. :-)
EliminaUn bacione.
Mapi, che bellissimo inizio per la nuova stagione di Starbooks!
RispondiEliminaMai assaggiato il tamarillo, mi incuriosisce. Il posset era un cibo che qui in America, nell'era delle Colonie veniva soprattutto dato ai bambini. Se ti interessano ricette dell'epoca, i libri di cucina della First Lady Martha Washington: "Booke of Cookery" and "Booke of Sweetmeats" ne riportano versioni autentiche.
--Ann
Grazie Ann, le tue indicazioni sono sempre preziosissime! Già che ho un ordine Amazon UK in via di finalizzazione... :-)
EliminaUn abbraccio.
ANN!!!! TROVATI ENTRAMBI IN UN'UNICA OPERA!!!! GRAZIEEEEEEEE!!!!!!http://www.amazon.co.uk/Martha-Washingtons-Booke-Cookery-Sweetmeats/dp/0231049315/ref=lh_ni_t?ie=UTF8&psc=1&smid=A3P5ROKL5A1OLE
EliminaHo letto con grande piacere e curiosità il tuo post scoprendo come sempre molte cose di cui ignoravo l'esistenza. La mia domanda riguarda gli ingredienti di base. Cos'hai usato come doppia panna? Noi abbiamo la semplice panna fresca pronta da montare ma credo che quella inglese abbia una quantità di grassi superiore....mi ha sempre incuriosito questa cosa, visto che molte ricette americane o inglesi la includono. Ti mando un bacio Mapi, grande come sempre. Pat
RispondiEliminaUh, grazie per la domanda, Patty! È vero, nel post non l'ho specificato: ho usato una normale panna fresca da montare col 35% di grassi. I pasticceri hanno a disposizione quella al 38%, che però noi comuni mortali non troviamo.
EliminaUn abbraccio.
Anch'io volevo sapere cosa hai usato come doppia panna, una panna con più alta percentuale di grassi? la double cream ogni tanto la trovo all'iper ma non sempre, la prossima volta la prendo, perchè questo dolce merita davvero! se riesco poi a trovare il tamarillo s'intende :-)
RispondiEliminaPanna semplice da montare, come scrivevo a Patty. Mi scuso per non averlo specificato. :-(
EliminaUn bacione.
Non conoscevo ne il tamarillo (che a dire il vero associavo ad un animaletto, una specie di piccolo riccio O.o), ne' il posset. Si imparano sempre tantissime cose con voi e ora sono curiosa di provare questo tamarillo :D
RispondiEliminaOooooh, finalmente ho trovato una che, come me, non aveva idea né di che cosa fosse un posset (io lo associo all'opossum!), né il tamarillo (che hai ragione, ricorda l'armadillo!).
EliminaProva il posset, anche con un'altra marmellata, è squisito e facilissimo!
Un abbraccio.
non conoscevo né il posset né il tamarillo, bella scoperta!! grazie Mapi!
RispondiEliminaCome si suol dire... non si finisce mai di imparare. ^_^ E lo dico di me per prima, visto che prima di acquistare il libro di Purnell li ignoravo entrambi.
EliminaUn abbraccio.
Non so se avrò voglia di spendere il mio denaro per un tamarillo soprattutto pensando alla possibilità di sostituirlo con lamponi (nonostante la diversità di sapore), ma è
RispondiEliminasicuro che un posset...posso...farmelo.
Se l'anno prossimo mi viene la pianta, tra qualche anno potrò elargire in dono i primi frutti! ;-)
EliminaUn abbraccio.
La cremosità che si vede nella foto con il (bellissimo) cucchiaino mi ha fatto venire l'acquolina... e la curiosità di assaggiare il tamarillo hanno fatto il resto: voglio provare il posset!!! E lo farò con la doppia panna, visto che la trovo senza problemi nella vicina Svizzera ;)))
RispondiEliminaGrazie Mapi !!!
Uh che bello, tu trovi la doppia panna! Con quella il posset deve essere di una cremosità mai vista.
EliminaUn abbraccio.
Un post ricco di curiosità, impeccabile e naturalmente ti mette una gran voglia di reperire il quasi "fantoatico" tamarillo. In caso di insuccesso nel trovarlo rimane un'ottima ricetta di lime posset!
RispondiEliminaReperirlo, lo si reperisce.
EliminaE' che costa caruccio... ;-)
Grazie per essere passata.
Bellissimo il nome, invita a provarlo anche grazie a quei bei colori, ancor prima di leggere la tua spiegazione perfetta.
RispondiEliminaQuel frutto li io non l'ho mai né visto né sentito, sarà difficile trovarlo ma ci provo, ed il resto è un perfetto sposalizio di aromi e consistenze.
Che bontà!
Ti confesso che ero un po' scettica circa le proprietà addensanti del succo di limone e lime... ma ho dovuto ricredermi! Il dolce è davvero facile e veloce, e se trovi il tamarillo stupirai i tuoi ospiti con effetti speciali!
EliminaUn abbraccio.
solo tu potevi scovare una ricetta con il tamarillo, mapi!
RispondiEliminasul posset, che anch'io ignoravo: bello e da provare. certo che a questi inglesi piacciono proprio questo tipo di dolci cremosi!!! crema inglese, lemon curd, posset, syllabub... chi più ne ha più ne metta!!!
RispondiEliminaCaspita, è vero! Sai che non ci avevo pensato? E se ci aggiungiamo il Trifle, che non a caso noi chiamiamo Zuppa Inglese, facciamo l'en plein. ;-)
EliminaUn bacione.
Davvero interessante, nella sua semplicità, questa ricettina dolce, Mapi! Anche io ignoravo l'esistenza sia del posset che del tamarillo e sono ben felice di aver colmato la lacuna! In bocca al lupo con la futura semina del tamarillo! ;)
RispondiEliminaGrazie! Non è che il mio pollice verde sia particolarmente sviluppato, con me prosperano solo le piante rustiche, quelle insomma che possono farcela anche senza di me. ^_^
EliminaMa un alberello di tamarillo mi piacerebbe proprio averlo...
Un bacione!