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lunedì 15 gennaio 2024

MIXED BITTER GREENS SALAD

 


Nell'introduzione alla ricetta Nik Sharma dice che ha un rapporto complicato con i cibi amari, con l'unica eccezione delle insalate, probabilmente perché si accompagnano molto bene con gli acidi. Questa introduzione mi ha fatto sorridere, perché il mio rapporto con i cibi amari in realtà è molto semplice: li evito come la peste. 😄

Non li evito tutti e non li evito sempre, a dire il vero: preferisco però quelli in cui il sapore amarognolo è meno pronunciato. L'introduzione della ricetta però è stata sufficiente a invogliarmi, tanto più che facendo la spesa avevo già messo nel carrello sia un cespo di radicchio, sia una confezione di indivia belga.

Gli ingredienti per la vinaigrette li avevo già in casa, tranne l'olio di vinaccioli. Negli anni sono andata alla ricerca degli ingredienti più disparati per lo Starbooks, ma mi sono semplicemente rifiutata di comperare quest'olio e ho preferito seguire il suggerimento da Nik per trattare l'olio extravergine di oliva, anche se a dire il vero non ne ho mai percepito il gusto amarognolo. Trovate la ricetta nel testo.


MIXED BITTER GREENS SALAD
Da: Nik Sharma - Veg-Table - Chronicle Books



Per 4 persone

Lavorare con la frusta in una ciotola media 3 cucchiai* di aceto di vino rosso, 1 cucchiaio* di succo di limone fresco, 1 cucchiaio* di senape di Digione, 1 cucchiaio* di miele e la scorza grattugiata di un limone. Incorporare lentamente 60 ml di olio neutro con un alto punto di fumo, come l'olio di vinaccioli, e lavorare fino a ottenere un'emulsione cremosa. Aggiungere 1/2 cucchiaino* di pepe nero macinato e sale fino

Mescolare in un'insalatiera capiente le foglie di un cespo medio di radicchio e di un cespo medio di indivia belga, insieme a una grossa mela Granny Smith (220 g) tagliata a metà, privata del torsolo e tagliata a fettine sottili. Unire un cucchiaio* di semi di zucca tostati e metà della vinaigrette. Assaggiare e aggiungere altra vinaigrette, se necessario. Servire immediatamente, portando in tavola la vinaigrette rimanente, così che i commensali possano servirsene.

*misurini americani. 1 cucchiaio = 15 ml, 1 cucchiaino = 5 ml

Nota di Nik Sharma: raramente uso olio d'oliva nelle vinaigrette, perché le rende amare. Se tuttavia volete usare un olio extravergine di oliva, procedete così: versate in un vasetto 120 ml di olio extravergine di oliva e 120 ml di acqua. Scuotete per emulsionare il tutto, quindi lasciate che acqua e olio si separino. Ora potete usare l'olio, eliminando l'acqua: non sarà più amaro.


OSSERVAZIONI

- La vinaigrette in effetti funziona alla grande: al primo boccone si rimane sorpresi nel constatare che l'amaro non si sente per niente. La cosa ha quasi del miracoloso e sarebbe davvero gradevole, se subito dopo non si constatasse che è acidissima. Anche la mela Granny Smith, la più acida di tutte le mele, contribuisce a dare questo effetto. E' la stessa sensazione che ho provato con la Pomegranate Fattoush di Georgina Hayden: sono consapevole che è questione di gusti, ma secondo me l'acido qui è eccessivo e ho sentito il bisogno di riequilibrarlo aggiungendo un altro cucchiaio di miele alla vinaigrette.

- A me non piace servire un'insalata con le foglie intere perché è più difficile mangiarla, a meno di non usare forchetta e coltello. Ho strappato grossolanamente le foglie con le dita, lasciando intere solo quelle più piccole del cuore.

- Avevo in casa delle mele Gala, e siccome la vinaigrette era davvero molto acida (la prossima volta evito il succo di limone) ho preferito usare una di quelle, anziché andare a comperare una Granny Smith.

- Ho dimenticato di aprire il pacchetto di semi di zucca, 😅 sorry.

- L'aroma fresco e gradevole della scorza di limone non si avverte: probabilmente si è... sciolto nell'acido. 😆

Non ho modo di nascondere la mia delusione per questa insalata: da un lato è di una semplicità imbarazzante, dall'altro lato a mio avviso un food writer del calibro di Nik Sharma avrebbe potuto fare di più. Siccome però mi rendo conto che è una questione di gusti (io non uso quasi mai l'aceto nelle insalate), dichiaro la ricetta

PROMOSSA CON RISERVA

10 commenti:

  1. Con i cibi amari anche io ho un rapporto complicato, e le verdure in questione cerco di evitarle. Non che non mi piacciano, ma ne preferisco altre. Detto questo, annegherei le insalate nell’aceto! E le mele Granny Smith sono le uniche che mangio…insomma mi pare sufficiente per dare comunque una chance 🙌🏻Grazie Mapi!

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    1. Diciamo che, in retrospettiva, ho sbagliato ricetta: probabilmente avrebbe dovuto sceglierla qualcun altro. XD
      Un abbraccio cara Stefi!

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  2. Adoro l'amaro ma decisamente questa non fa per me, anche se ho l'olio di vinaccioli in dispensa... Ma perché serve un olio ad alto punto di fumo? Ho perso un passaggio? Una volta mixati gli ingredienti c'è una sorta di autocombustione? :D
    Lore

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  3. Ti dirò, io al posto tuo, viste le tue considerazioni e, diciamolo, la semplicità della ricetta, l'avrei bocciata :D Cioè, in un'insalata con 3 ingredienti, come minimo la vinaigrette deve essere perfetta e magari farmi gridare al miracolo, altrimenti di che parliamo? Ovviamente la mia indignazione è rivolta al caro Sharma, non certo a te che ti sei pure immolata per la causa!
    Ah, pure io odio l'aceto, se non a piccole dosi quando è PROPRIO necessario, quindi la mia ammirazione per te è ancora più grande.
    Grazie Mapi!

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    1. Il fatto è che occorre tenere conto di tutti i fattori, non esclusivamente del mio gusto personale. Non avevo bocciato la ricetta di Georgina Hayden - rispetto al cui giudizio avevo consultato il gruppo Starbooks, ai tempi - proprio perché io non amo l'acido, ma ci sono milioni di persone che lo adorano (prendi la nostra Araba Felice, ad esempio). Io preparo da anni una citronnette simile: succo di limone oppure arancia, senape, olio extravergine di oliva, sale e pepe. Qui è stata aumentata l'acidità, equilibrata dal miele: erano note nuove che valeva la pena provare. Probabilmente tornerò alla vecchia, ma non posso proprio bocciare una ricetta sull'esclusiva base dei miei gusti. Se non altro, ho imparato che l'acido contrasta molto efficacemente l'amaro! Un abbraccio.

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  4. Concordo completamente con Mapi. Non mi piacciono molto né l'acido né l'amaro.
    E poi perché bocciare l'olio EVO per le insalate?
    Non capisco la necessità di un olio ad alto punto di fumo se non c'è cottura.
    Mistero...

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  5. Da piccola non sopportavo il gusto amaro. Crescendo ho imparato ad apprezzarlo, soprattutto quando è bilanciato con i giusti condimenti…
    Dovrei provare la ricetta per capire se è adatta al mio palato!
    Grazie per la tua onestà intellettuale!

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    1. In effetti l'amaro è un gusto acquisito, a livello evolutivo non lo si ama. Fammi sapere se questa vinaigrette ti piace! Un beso.

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