Pagine

martedì 12 settembre 2023

ROASTED AUBERGINE WITH ANCHOVIES AND OREGANO





Confesso di essere un po' emozionata, a riaprire lo Starbooks, dopo secoli che non pubblico ricette e meno che mai le fotografo. Tuttavia, il desiderio di riprendere in mano i libri piú amati ha finito per prevalere su tutte le ansie da prestazione. Chiedo ovviamente venia per la ruggine, ovunque essa si manifesti, anche se sono sicura che il primo dei libri che ho scelto non potrà che ben disporvi, visto che si tratta di Simple, di Yotam Ottolenghi. Alla faccia della captatio benevolentiae, insomma. 

-----

Da quando ci siamo convertiti al Verbo di Big Yotam, a casa nostra "melanzana" è sinonimo di Ottolenghi. 

Mettiamoci pure che da quando abitiamo all'estero, trovare melanzane degne di questo nome è praticamente impossibile, per cui tutto quello che prima era abominio (ahhh, le salse!) adesso diventa un modo per distrarci dai "veri sapori" e mettere un freno alla nostalgia. 

Va però riconosciuto che la bacchetta magica con cui Ottolenghi trasforma in ricette da wow quello che altrove sono intrugli è ciò che mantiene incorrotta la mia fiducia nelle sue ricette e che mi spinge a provarle anche quando sono in apparenza semplici come quella che ho scelto da Simple, l'altra sera. 

Temendo gli strali del marito, per il quale invece, Ottolenghi é sinonimo di cena continuamente ritardata e cucina che sembra una piazza d'armi (come se dovesse pulire lui, aggiungo): e pensando che non fosse poi così ben disposto, quando, dopo mezz'ora di "quanto mancaaaa", si fosse trovato davanti un piatto di melanzane condite con le acciughe salate e l'origano. 

Ma prima di svelarvi la fine :) eccovi la ricetta 


ROASTED AUGERGINES WITH ANCHOVIES AND OREGANO

MELANZANE ARROSTITE CON ACCIUGHE E ORIGANO 


per 4 persone (contorno)

4 melanzane medie, tagliate a fette di 2 cm ciascuna

100 ml di olio d'oliva (io extravergine)

20 g di filetti d'acciughe, sgocciolati dalla marinata (oppure dissalati e diliscati) e tritati a coltello

1 cucchiaio di aceto di vino bianco

1 spicchio d'aglio piccolo, spremuto (o tritato finissimo)

1 cucchiaino di foglie di origano fresco

5 foglie di prezzemolo, tritate grossolanamente 

sale e pepe nero


Preriscaldate il forno a 220 gradi 

In una terrina, condite le melanzane con 1/2 cucchiaino di sale. Disponetele in una teglia rivestita di carta da forno e spennellatele con 70 ml di olio, su entrambi i lati. Cuocete per 35 minuti, fino a quando saranno belle brunite. Sfornate e mettete da parte 

In una piccola ciotola, mescolate le acciughe, l'aceto, l'aglio, proprio un pizzico di sale e un pizzico di pepe. Emulsionate con i rimanenti 2 cucchiai d'olio e mescolate, fino a quando gli ingredienti si saranno bene amalgamati

Al momento di servire, tritate finemente l'origano e mettetelo in una terrina, con il prezzemolo e le melanzane. Cospargete con la salsa alle acciughe e servite. 


NOTE MIE 

"Perché quell'espressione sconsolata?"

"Boh, perché con lo stesso tempo potevo tirar fuori qualcosa di piú originale"

"Allora, avresti visto la mia faccia terrorizzata!"

Questo, l'incipit del commento del marito che ha chiosato, francescanamente, che le cose semplici sono le piú buone, dopodiché, un po' meno francescanamente, si è messo di fronte il piatto da portata e ha dato seguito all'espressione del suo godimento finendo anche la mia parte. 

Seriamente: nessuna novità, dal punto di vista del sapore, almeno per noi Mediterranei che siamo abituati a questi ingredienti. Però, nell'insieme, un piatto graditissimo e gradevolissimo: bene fa Ottolenghi a suggerirlo come contorno (penso ad un agnello, per esempio), perché i sapori sono forti e decisi e come antipasto potrebbe rischiare di "uccidere" le portate successive. Ma in casa nostra è  assolutamente da rifare, per cui la ricetta è

"NON TROPPO FRANCESCANAMENTE" PROMOSSA


18 commenti:

  1. Vedere la foto di quelle melanzane e ricordare con nostalgia le melanzane che trovavo in Sicilia, è stato un tutt'uno. Come dici tu, sono sapori a cui noi siamo abituati; ma l'assenza di novità nulla toglie alla bontà di un piatto in cui la bontà delle materie prime fa da padrona. Ti dico solo che quest'estate, mentre i turisti tornavano a casa carichi di cannoli e dolcetti alla mandorla, io avevo in valigia una scatola rigida piena di pomodori e melanzane. E anche se ho già consumato tutto quello che ho portato, vale la pena acquistare delle melanzane "milanesi" per cucinare anche questa. Yum, yum!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me mancano, quelle vere. Ma per fortuna, esistono queste ricette. Quanto meno, per illudersi (mi sogno pure quelle "milanesi", ahimè)

      Elimina
  2. Le melanzane che trovo dalle mie parte devono essere parenti delle tue, ma continuo a comprarle per un misto di disperazione e nostalgia. Questa ricetta è già stata provata, ripetuta ed offerta: non ne avanza mai una, sia con gli italiani che gli stranieri!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Disperazione e nostalgia è la fotografia perfetta di come mi sento!!!

      Elimina
  3. Anch'io modestamente faccio spesso questo piatto nostalgico della terra natale... e piace sempre tantissimo, soprattutto per la combinazione poco usuale. Diciamo che mi sento un po' Yotam, e questo non guasta. Bella questa riapertura dello Starbooks! Sono con voi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo pure che tu Yotam lo stai diventando, da tanto cucini le sue ricette! Fortunati i tuoi nuovi vicini, appena se ne accorgeranno!

      Elimina
  4. Alessandra, ho guardato bene ma non ho visto tracce di ruggine 😃
    Però hai giocato un po’ facile con melanzane e Ottolenghi 😉 ma è giusto ripartire dolcemente.
    Lore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la ruggine c'é e si vede e proprio per questo apprezzo ancora di piú il tuo commento. E sí, partiamo piano e poi staremo a vedere, dai!

      Elimina
  5. Ma che bella ricetta, semplice e mediterranea che la posso proporre anche al mio schizzinoso marito! E acculturarlo sull'esistenza di Big Y! E poi... Mi fanno ridere le 5 foglie di prezzemolo!

    RispondiElimina
  6. Sinceramente non amo le melanzane. Marito sì. Melanzane da me è difficile trovarle decenti. Questa proposta mi piace forse cominceranno a piacermi. Grazie e buon inizio qui e buona giornata a tutte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. guarda, dai le melanzane al marito e mangiati il condimento. Se vuoi spalmarlo su una bruschetta, é una delizia

      Elimina
  7. Purtroppo ho un problema con le acciughe, proprio non riesco a mangiarle, ma marito, manco a dirlo, le adora, quindi queste le proverà lui e sono certa che apprezzerà :P
    Grazie Ale :-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Argh, le acciughe sotto sale per me sono una delle prove dell'esistenza di Dio :)

      Elimina
  8. Scusate, una domanda da novellina... come si capisce se si è unta abbastanza la fetta? Ho finito di spennellare ed era avanzato tanto olio :( forse serviva un' altra passata? Nel forno sembrano roba tutta rinsecchita 😅 Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se sembrano rinsecchite, piú facile che dipenda dalle melanzane o dallo spessore della fetta. Comunque, io non ungo mai tanto: giusto una spennellata. Poi, magari, ripeto l'operazione da cotte.

      Elimina
    2. Grazie delle indicazioni! Effettivamente sembravano un po' acerbe 😅

      Elimina
  9. Melanzane e acciughe insieme non ricordo di averle mai provate.
    Rimedierò nei prossimi giorni:)
    Io amo le melanzane, mio marito no… Pazienza, vorrà dire che, per una volta, potrò anche distrarmi a tavola, senza correre il rischio di trovare il piatto vuoto!

    RispondiElimina

Spammers are constantly monitored