Sulla cucina senza glutine negli anni mi sono fatta
una certa cultura, grazie a una mia cara amica che ha scoperto di essere
celiaca.
Ricordo ancora il dramma quando lo ha saputo. Da allora, visto
che sono una curiosa per natura, ho iniziato a leggere di tutto e a
documentarmi, e ho capito che cucinare senza glutine non è impossibile
come molti pensano, anzi.
Basta seguire determinati accorgimenti e
scegliere alimenti naturalmente senza glutine. Tra questi, ho scoperto
proprio grazie alla mia amica, c'era la quinoa. Erroneamente molti
pensano che si tratti di un cereale, mentre in realtà è una pianta
erbacea. E' molto utilizzata nella cucina senza glutine perché può
sostituire riso e pasta.
In questa ricetta la quinoa viene
utilizzata in un'insalata invernale, a base di cavolini di Bruxelles e
mela, con un condimento che è tutto un programma.
Ingredienti per 4 persone (è tantissima, secondo me con queste dosi ci mangiano 6-8 persone):
Dressing
30 g di tahini
60 ml di succo di limone
30 g di foglie di coriandolo fresco più altro per servire, se volete
2 piccoli spicchi di aglio
1 cucchiaio di olio di oliva
1/2 cucchiaino di zucchero o miele (io ho usato un millefiori e ne ho messo un pochino di più per bilanciare)
sale
Insalata
180 g di quinoa rossa
un pizzico di sale
340 g di cavolini di Bruxelles mondati, tagliati a metà e affettati molto finemente (io ho usato una mandolina)
2 mele piccole tipo Gala, senza torsolo e tagliate a dadini
Preparate il dressing.
In
un frullatore o nel bicchiere di un frullatore a immersione inserite la
tahini, il succo di limone, le foglie di coriandolo, l'aglio, l'olio,
il miele e 60 ml di acqua. Emulsionate. Dovreste ottenere circa 125 ml
di condimento. regolate di sale e mettete da parte.
Preparate l'insalata.
Mettete in una casseruola la quinoa (ben risciacquata) e 160 ml di acqua (per la quantità di acqua vedi note),
il sale e portate a ebollizione. Abbassate la fiamma, coprite e cuocete
finché il liquido non si sarà assorbito. Ci vorranno circa 15 minuti.
Rimuovete la casseruola dal fuoco e fate riposare per 5 minuti. Sgranate
quindi la quinoa con una forchetta.
Mettete in un piatto da
portata la quinoa, i cavolini, le mele e condite con il dressing.
Aggiungete coriandolo extra, se volete.
Considerazioni:
-
Cominciamo dalle note dolenti. Mi è sembrato strano che l'autrice non
parlasse di sciacquare la quinoa. Da che so io, la quinoa è rivestita di
una sostanza (la saponina) che va eliminata prima della cottura
attraverso il risciacquo, altrimenti risulterebbe amarissima e
immangiabile.
- Di solito per la cottura per assorbimento si
seguono le proporzioni 1:2, cioè una parte di quinoa per due di acqua.
Qui l'acqua indicata è un po' meno, quindi ho dovuto aggiungerla.
-
Purtroppo non ho trovato la quinoa rossa ma quella tricolore. Quella
rossa resta più croccante, oltre a rendere un effetto cromatico più
bello :D
- Per il resto la ricetta è veramente una
sciocchezza, ma la cosa che fa la differenza è il dressing, che va ad
amalgamare il tutto e crea un bel mix di sapori.
Peccato
per la "svista" sulla cottura della quinoa, che poteva essere in
effetti l'unico passaggio critico, ma dato che l'insalata ci è piaciuta
moltissimo, non può che essere
PROMOSSA
(ma col cartellino giallo ^^)
Alessandra Corona- La Cucina di zia Ale
Confesso di non aver mai mangiato i cavoletti di Bruxelles crudi: è un'esperienza che mi manca e che sono curiosa di provare.
RispondiEliminaStrano davvero che l'Autrice non abbia indicato il passaggio del risciacquo della quinoa, assolutamente essenziale. L'avrà dato per scontato, ma quando si scrive per il grande pubblico nulla va dato per scontato. Condivido anche la tua osservazione circa la quantità di acqua: la quinoa ne assorbe tanta, quindi il doppio dell'acqua ci stava, eccome.
Immagino che le dosi per 4 fossero intese per un piatto unico, :) se no non si spiega.
In questo periodo sto cercando contorni di verdure diversi dal solito, e questa insalata ha tutta l'aria di poter entrare di diritto in tale novero: da provare!
Grazie Ale.
I cavolini crudi sono molto simili al cavolo cappuccio crudo :)
EliminaRiguardo le dosi, in realtà anche noi l'abbiamo mangiata come piatto unico, ma era una montagna!
Per il risciacquo della quinoa, meglio aver precisato per il nostro pubblico, ma come mi hanno fatto notare Stefi e Ale, fuori dell'Italia pare si trovi già sciacquata, quindi non c'è bisogno di questo passaggio :)
Mapi, guarda l'ultimo Ottolenghi, l'insapata di cavolini con il pesto di nocciole e kale... io sono al ter e pure giulio che in teoria li odia, in pratica li mangia. Scarpetta inclusa!
EliminaL'ho fatta una settimana fa perché mi ispirava: divina!!!
EliminaUso molto la quinoa ma il dressing con tahini mi manca! Solo una precisazione, la quinoa che trovo fuori dall’Italia è venduta già pronta da cuocere, non va sciacquata…è specificato sulle confezioni. Immagino che quindi non sia un errore la mancata indicazione :)
RispondiEliminaconfermo quello che dice Stefania. L'unica quinoa che devo sciacquare è quella che compro in Italia. Anche nei negozi biologici, all'estero, trovi spesso solo quella già pronta da cuocere (che è il motivo per cui la uso volentieri :) Hai fatto benissimo a precisare, però, visto che i nostri lettori sono italiani e guai a non prendere questa precauzione.
EliminaAh, perfetto! Grazie per la precisazione, ragazze :D
EliminaMeglio così, sono felice di sapere che non si trattava di una svista :)
quinoa che bontà!!! la cercherò ... i cavoletti di Bruxelles qui purtroppo non ci sono ... grazie per aver provato questa ricettina per noi, Ale!
RispondiEliminaIo per esempio non amo molto la quinoa. Sono una fuori da coro. Se devo andare verso i gluten free, amo di più il miglio o il grano saraceno, per dire.
RispondiEliminaPoi ammetto di avere un pregiudizio, nei confronti di questo pseudo-cereale, il cui aumento di consumo mondiale sta avendo un impatto terribile sui territori andini in cui viene coltivato. Ma queste sono mie non condivisibili opinioni.
Sulla ricetta, trovo che sia intrigante, ma probabilmente utilizzerei un altro cereale. Un bacione mia cara.
Stessa cosa qui. Usata tanto a Singapore, adesso preferiamo altro.
EliminaFinalmente riseco a commentare questa ricetta. Come dici tu, sono il mix di ingredienti e il condimento a fare la differenza. Purtroppo, mio marito odia la quinoa, per cui ormai è semi-bandita da casa: ma la bellezza di questo piatto è che la base può essere cambiata. E il resto ha proprio tutto per convincermi della sua bontà.
RispondiEliminaMah! Cavoletti di Bruxelles, giusto perchè dite che è buona potrei farla, ovviamente per me sola! Per quanto riguarda la quinoa, che conosco e amo molto, di solito la varietà rossa è quella più pulita al risciacquo e anche la meno amara. La qualità bianca è invece quella che si deve sciacquare a lungo.
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