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lunedì 17 gennaio 2022

DARK CHOCOLATE TAPIOCA PUDDING

 


 

 

Samantha Seneviratne mi è molto simpatica.
Seguo da tempo i suoi video su YouTube, soprattutto quando a fare il diavolo a quattro ci si mette pure il suo figlioletto, Artie.
Mi fanno molto divertire le sue diavolerie, per l’appunto, e mi sorprende la calma olimpica con cui lei lo riprende o lo appoggia quasi incondizionatamente. Perciò quando si è deciso di occuparci di questo suo libro dedicato alle preparazioni gluten-free mi sono molto rallegrato.
Conosco bene i suoi piatti (e ho preparato tante altre ricette dolci e salate) da altri ricettari suoi, come “The Joys of Baking” e “The New Sugar and Spice”.

La ricetta di oggi è realizzata con le perle di tapioca, un prodotto derivato dalla tapioca, un amido che è a sua volta estratto dalla radice di manioca, molto usato, tra l’altro, anche in Brasile (uno dei dolci che la leggenda vuole che si dica essere di derivazione italiana, ma totalmente brasilianizzato è il sagù di vino rosso: delizioso!). In sé e per sé, le perle di tapioca, dal diametro che può variare dai 5 ai 10 mm, hanno un sapore tipicamente neutro, e perciò sono spesso utilizzate come agenti addensanti in alimenti come i budini, esattamente come in questo caso. 

Allora, bando alle ciance, andiamo alla ricetta e al suo esame…

 

 

Ingredienti per 4-6 persone 

50 g di perle di tapioca piccole
70 g di zucchero
25 g di cacao amaro in polvere di ottima qualità 
2 cucchiaini di caffè espresso in polvere istantaneo (facoltativo)
1 cucchiaino di sale kosher
2 tuorli d'uovo grandi
750 ml di latte intero, più altro per servire
120 g di cioccolato fondente (65% di cacao), fuso
1 cucchiaio di estratto di vaniglia puro

1 In una pentola media, unire la tapioca e 1 tazza (240 ml) d'acqua. Lasciar riposare per 30 minuti. Nel frattempo, in una ciotola media, mescolare insieme lo zucchero, il cacao in polvere, l'espresso in polvere se si usa e il sale. Mettere da parte. Sbattere leggermente i tuorli in una ciotola resistente al calore e metterli da parte.

2 Scolare la tapioca e rimetterla nella pentola. Aggiungere il latte e portare a bollore il composto. Cuocere, mescolando di tanto in tanto per assicurarsi che le perle di tapioca non si attacchino al fondo della pentola, finché  non si sono gonfiate, da 3 a 5 minuti. Aggiungere la miscela di zucchero e cuocere, mescolando continuamente, fino a quando non si è sciolto, per 1 o 2 minuti in più.

3 Mentre si sbatte, versare circa un mestolo di latte caldo (con un po’ di tapioca) nei tuorli d'uovo. Ripetere questo processo alcune volte per scaldare i tuorli, quindi rimettere il ​​composto nella pentola e mescolare  per unire. Cuocere il composto fino a quando i tuorli d'uovo non sono completamente cotti e il composto si è addensato, da 30 secondi a 1 minuto. Togliere la pentola dal fuoco e incorporare il cioccolato fuso e la vaniglia.

4 Servire il budino caldo o freddo. Per servirlo freddo, trasferirlo in una ciotola e lasciare raffreddare leggermente. Quindi coprirlo con della pellicola, assicurandosi che la plastica tocchi la superficie del budino e far riposare finché non si raffredda. Se si desidera una consistenza più morbida, aggiungere qualche cucchiaio di latte al budino freddo.


Note  

Se vi piacciono i budini e vi piace anche il cioccolato, questo dolce è per voi, amici e amiche tutti/e (celiaci e non). L’utilizzo della tapioca lo rende meno denso e stucchevole di certi budini caserecci che peccano di abbondanza di amido di mais… 

È un dolce di preparazione rapida e con una quantità di zuccheri abbastanza bassa, secondo me, che ho lo “sweet tooth” eccessivo e incorporato… 

L’abbondanza, inoltre, di cacao in polvere e del cioccolato fondente a bassa percentuale di cacao, lo rendono adatto a tutte le età, anche per coloro che preferiscono fare uno spuntino non eccessivamente zuccherato. 

Come è noto, la polvere di caffè espresso esalta il sapore profondo del cioccolato, ma magari non farebbe bene ai bambini. In questo caso, basta ometterlo. Io ce l’ho messa e devo confessarvi che era una perdizione. 

L’unica attenzione consiste nel mescolare rapidamente i tuorli d’uovo con la miscela di latte, zucchero e tapioca, perché il tuorlo si abitui al calore e non diventi una frittatina dolce…

L’ho provato sia caldo che freddo. Adoro le torte tiepide, e così anche i budini. Ma questo, nello specifico, merita farsi una permanenza in frigo di 5-6 ore per raggiungere la compattezza sobria e mantenere intensi i sapori stupendi del cioccolato e del cacao. Vale per la colazione del giorno dopo. 

La ricetta è super PROMOSSA
 
Biagio D'Angelo - Glogg the Blog

12 commenti:

  1. Come ti ho detto su Instagram le perle di tapioca le ho sempre in casa, sarà un attimo farle tuffare nel budino😄grazie Biagio!

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    1. le perle di tapioca le usavo solo per fare il sagù di vino rosso... ma dopo questa ricetta saranno tra le preferite a casa mia!!!!

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  2. Il caffè con il cioccolato fondente mi manda in sollucchero!
    Ho delle perle di tapioca in dispensa, frutto di una delle mie ultime scorribande nei negozi etnici: quale occasione migliore di aprire la confezione?

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  3. Devo cercare sta Tapioca, quelle perle me sembrano più preziose di quelle di ostrica!. E poi si, nei mie dolci al cioccolato non manca mai una puntina di caffè perché è il suo complice esaltatore di malefatte!
    Bravissimo Biagio per avere scelto questa ricetta.
    Un abbraccione.

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    1. dopo le perle di tapioca del Bubble Tea di Alice (ti ricordi? hahhahaa... meglio queste col cioccolato !! ciaoooo

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  4. A Singapore le usavo come addensante, quelle piccoline, perché con quelle più grosse mi incasinavo :) ma, tapioca a parte, mi piace questa mousse. E mi leggi nel pensiero perché poco prima di passare qui sopra pensavo a quanto sono belli i due libri successivi. Senza togliere nulla a questo, sia chiaro. Chissà che in futuro non si riesca a tornarci su....

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    1. sono curioso : le usavi per addensare in quali ricette ? perché effettivamente, sono stupende e da scoprire di più. Salutissimi, Ale!

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    2. Scusami, vedo solo ora. Le perle piccole si usano per tutto: sono l'equivalente della nostra gelatina. Per esempio, ci si fa il kheer, un budino indiano di vaniglia. Le perle grosse, invece, non si sciolgono completamente e vengono infatti usate per certi dolci locali (praticamente, tutti i budini indonesiani, il bilo bilo e i tapioca pudding): le senti e le vedi anche, trasparenti. Se sono ancora più grandi, ci fai il bubble tea :)

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    3. Il kheer l'ho fatto già alcune volte (anche per il Club del 27) e devo dire che mi piace parecchio, ma nelle ricette che ho seguito non c'erano le perle piccole di tapioca. Ottima, dunque, questa tua segnalazione! Da provare! Grazie!

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  5. Mannaggia Biagio! Hai colpito ancora! 😋
    Me sa che questo libro... s'ha da comprare...

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    1. non so se è da comprare... hahahaha... ma da rifare le ricette per il Redone, quello sì, subito, assolutamente ...
      ciao, un abbraccio!

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