Chi
l’ha detto che non ci siano biondi e bionde in Brasile ? Un esempio su
tutti. Giselle Bündchen, la super top model è brasiliana. Anni fa ho
insegnato a Porto Alegre, ridente cittadina del Sud di questo paese
bellissimo. La maggior parte dei miei alunni aveva cognome italiano,
origine veneta, soprattutto, oppure rispondevano come Schneider,
Hoffmann, Wittmann, Reiderbuch, Von der Strayten… eccetera. Tutti dai
capelli dorati, simpaticissimi, le cui nonne avevano mantenuto certe
tradizioni locali tedesche, ancora molto presenti.
Il
“Pão de mel” non fa eccezione. “Lebkuchen” sarebbe la sua versione
originale e continua a essere uno dei dolci più caratteristici del
Brasile del Sud, ma diffuso ormai dappertutto.
Mi
sono lasciato incuriosire da questa ricetta, visto che i miei amici
locali mi rimproverano di essere troppo scandinavo nelle mie scelte
culinarie, e ancora troppo poco brasiliano…
Vediamo com’è andata…
INGREDIENTI PER 24 PEZZI
280 g di farina 00, più dell’altra per la teglia
1⁄2 cucchiaio di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/4 di cucchiaino di chiodi di garofano macinati
1/4 cucchiaino di noce moscata macinata
2 cucchiai di burro non salato, a temperatura ambiente, più dell’altro per la teglia
150 g di light brown sugar (zucchero di canna chiaro)
170 g di miele
2 uova
180 ml di latte intero
Preriscaldare il forno a 180 ̊C.
Imburrare e infarinare una teglia rettangolare da 23x33 cm con i bordi alti.
Setacciare insieme la farina, il bicarbonato e le spezie.
Usando
un miscelatore elettrico con l'accessorio a foglia in una ciotola
grande, montare il burro, lo zucchero e il miele fino a quando non sono
ben amalgamati, da 3 a 4 minuti in alto. Il composto non risulterà
spumoso ma dovrà essere di colore più chiaro.
Aggiungere le uova, una alla volta, mescolando a velocità media finché non saranno ben amalgamate.
Aggiungere
il latte e la miscela di farina, alternando e mescolando a velocità media dopo ogni aggiunta, iniziando e finendo con il latte. Se rimangono
grumi, filtrare la pastella attraverso un colino.
Versare
nella teglia preparata e, aiutandovi con una spatola, stendere
l'impasto fino ai bordi. Cuocere fino a quando la torta non sarà ben
compatta ed elastica al tatto, da 25 a 30 minuti.
Togliere
la torta dal forno. Quando è abbastanza fredda da poter essere
maneggiato, circa 10 minuti, sformare lo stampo su una gratella. Una
volta completamente raffreddata, tagliate la torta in senso
longitudinale in quattro colonne e in senso trasversale in sei file per
ottenere ventiquattro pezzi.
Nota dell’Autrice (Kika): per una prelibatezza ancora maggiore, ricoprire ogni pezzo con della ganache.
LE MIE NOTE
Come
dicevo già nell’introduzione, il “Pão de mel” è uno dei dolci più
caratteristici del Brasile. Ma per ammorbidire la texture che la
presenza importante del miele dá al dolcetto, spesso un pezzo di gomma
in bocca, i brasiliani lo abbelliscono con una ganache al cioccolato
fondente o bianco, oppure farcendolo con del “dulce de leche” o della
confettura. Ci guadagna tantissimo, non c’è da ridire.
In
questa ricetta l’Autrice propone la ganache come “prelibatezza ancora
maggiore”, ma opzionale. Ho voluto provarlo così, nudo, senza il
cioccolato sopra. Devo dire che la versione al cioccolato o farcita è di
gran lunga preferibile perché dona umidità al “pão de mel”.
Ho
l’impressione che ci sia un errore di battitura nel testo, poiché si
parla di 1⁄2 cucchiaio di bicarbonato di sodio e devo dire che mi sembra
un po’ eccessivo. Non so se per suggestione psicologica ma ho
percepito, ogni tanto, un sapore metallico che non infastidisce, ma che
mi ha lasciato perplesso. Consiglio pertanto di diminuire la dose a 1
cucchiaino (1 tsp, e non 1 Tbsp, come scritto) di bicarbonato.
Ho
tradotto e trascritto la ricetta così com’è da prassi dello Starbooks.
Si può certo evitare di sporcare un “miscelatore elettrico con
l'accessorio a foglia in una ciotola grande” per montare appena 2
cucchiai di burro già a temperatura ambiente, con lo zucchero e il
miele, se si sa fare. Si tratta di montare e non semplicemente amalgamare.
Con un po’ di abilità manuale ci si riesce anche con una spatola o con
un cucchiaio di legno. Comunque, non nascondo che possa sembrare un
eccesso dell’Autrice.
Certo,
fare un dolce brasiliano, quando si hanno delle esperienze dirette, da
mani fatate di nonne di origini tedesche, non è comodissimo. I confronti
sono inevitabili. Credo che la ricetta presentata non abbia quella
leggerezza che si desidera da un dolce che ha già, di per sé, un po’ la
fama di non essere proprio morbido.
Per me la ricetta è
RIMANDATA
PS:
Un segreto per un ottimo “Pão de mel”, che mi è stato rivelato, anche
se esula dal nostro lavoro di Starbookers, sarebbe non mettere uova e
usare sempre il latte tiepido.
Biagio D'Angelo- Glogg the Blog
Ancora una volta mi domando se quel mezzo cucchiaio di bicarbonato non sia un errore di editing, così come è capitato per le mie Sfeeha con il cucchiaio di sale e di cannella. In ogni caso trovo insostituibile la tua personale esperienza con il Pao de mel: avendolo assaggiato sei stato in grado di percepire la differenza, io non lo avrei mai ricondotto al Lebkuchen e non sarei quindi stata in grado di fare il paragone.
RispondiEliminaGrazie Biagio!
cara Mapi, buongiorno! ti ho pensato subito quando ho visto lo stesso (o quasi) refuso.... certo che mangiare un dolcetto con gusto metallico è veramente una tristezza... il Lebkuchen è l'antenato di questi dolcetti brasiliani. Grazie sempre e buona giornata!
EliminaAh, ah, ah! Finalmente una ricetta che delude!
RispondiEliminaIo devo dire che a vederlo fa un po'tristezza... Ammiro la tua voglia di sperimento nella sua versione nuda ma sicuramente la ganache di decorazione ha il suo perché.
Anto, è un peccato, certamente, perché ti assicuro che la versione che si mangia qui è veramente deliziosa, soffice, umida, con un ripieno da meraviglia. Si, è comunque un dolce semplice.... non dovrebbe fare tristezza... anzi, è proprio la sua semplicità che conquista (quando ben fatto). Sai, è il dolce tipico che fanno le nonne qui al Sud del Brasile, come una buona Torta Margherita che tristezza non fa mai!... hahaha... ciao!
EliminaEh mannaggia...tra editing e versione della ricetta discutibile qui non la si è azzeccata. Grazie di aver sperimentato per noi Biagio!
RispondiEliminae vabbè pazienza, qualcuno si dovrà pure sacrificare... hahahahhaa....
Eliminacome mai, Lore ? non ti piace il miele ?
RispondiEliminabuona settimana!