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martedì 16 febbraio 2021

PLACINTA CU CARNE (torta ripiena di carne macinata e funghi)

 


 

 

La plăcintă è probabilmente la quintessenza della tradizione culinaria romena, e la si può trovare facilmente anche in paesi limitrofi come la Moldavia e il sud dell’Ucraina. È una pietanza che ha origini antichissime, già con i Greci e i Romani. Infatti plăcintă viene dal latino placenta e identificava una focaccia o un dolce ripieno (con riferimento imagetico alla placenta degli animali). Quando sono stato a Bucarest qualche anno fa, uno dei viaggi più sorprendenti che mi sia capitato di fare, ne ho mangiato di tanti tipi, alle mele, con le ciliegie, con la ricotta, insomma, tutti dolci. Stavolta mi sono voluto cimentare con la versione salata che Irina Georgescu ci propone nel suo libro.


Ingredienti per 8-10 persone

Per la pasta:
250 g di panna acida, a temperatura ambiente
200 g di burro, ammorbidito
250 g di farina 00, più dell’altra per spolverare

Per il ripieno:
Olio vegetale o di girasole, per friggere
2 cipolle, affettate
1 kg circa di carne di manzo macinata
350 g di funghi, tagliati grossolanamente
200 ml di passata di pomodoro
2 cucchiaini di paprika dolce
2 uova grandi, sbattute
1 mazzetto di prezzemolo tritato finemente
Sale e pepe nero appena macinato

Per la copertura:
1 uovo sbattuto con 1 cucchiaio di yogurt naturale

Per fare la pasta, mescolare la panna acida con il burro fino a che il tutto non sia perfettamente amalgamato. Incorporare la farina e impastare fino a quando ben incorporata. Coprire e mettere in frigo mentre si prepara il ripieno.
Per fare il ripieno, coprire il fondo di una padella con uno strato sottile di olio e cuocere le cipolle a fuoco medio per circa 5-8 minuti. Aggiungere la carne macinata e cuocere fino a doratura, quindi aggiungere i funghi, la passata e la paprika. Cuocere a fuoco lento fino a quando il composto non si sarà ridotto e addensato. Mettere da parte a raffreddare, quindi, una volta freddo, aggiungere le uova sbattute, il prezzemolo, salare, pepare e mescolare bene per unire.
Ungere una teglia antiaderente da 28 × 23 cm spolverandola con un po' di farina. Infarinare leggermente il piano di lavoro e dividere in due l'impasto. Stendere entrambe le metà fino a ottenere all'incirca la stessa forma della teglia: non bisogna essere precisi. Posizionare l'impasto sulla teglia e stenderlo con le dita fino a ricoprire la base e le pareti della teglia.
Preriscaldare il forno a 200 ° C. Versare il ripieno sull'impasto, distribuendolo uniformemente. Posizionare la seconda sfoglia sopra il ripieno, assicurandosi che copra il ripieno stendendolo delicatamente con le dita. Spennellare generosamente la parte superiore dell'impasto con il composto di uova e yogurt.
Infornare per 40 minuti poi lasciar raffreddare nella teglia su una gratella prima di disporla su un tagliere. Tagliare i bordi, quindi tagliare a strisce lunghe e larghe. Ogni fetta può essere tagliata in tre pezzi rettangolari, se si preferisce.

NOTE 

La ricetta è spiegata alla perfezione. Irina Georgescu scrive che la sfoglia può essere fatta semplicemente con farina e acqua, oppure con aggiunta di lievito, o magari arricchita con burro e panna acida, com’è in questo caso. La pasta è friabile e morbida al tempo stesso e ricorda al palato di un siciliano la schiacciata alla catanese. Non ho tagliato i bordi (non ne ho visto la necessità) e ho preferito que le lunghe strisce si trasformassero poi nei piatti in saporiti parallelepipedi. 

Per fare più in fretta non ho impastato a mano e ho usato la planetaria, che in pochi minuti ha svolto il suo dovere. 

L’ho lasciata in frigo per un’ora e mezza circa, un po’ di più del previsto: è un’operazione che faccio spesso, quando si tratta di impasti che vanno refrigerati, perché vivendo in un paese tropicale e caldo, ho sempre timore che l’impasto possa perdere rapidamente la giusta consistenza, già sotto il matterello. 

Il composto di carne macinata e funghi ricorda un ragù molto corposo e saporito. In Romania, o per lo meno, nella sua famiglia, dice la Georgescu, lo si mangia come un aperitivo. Per me è stato il piatto principale in una cena, accompagnato con dell’insalata fresca. 

Ho gradito moltissimo la presenza dei funghi che ingentiliscono la carne macinata. Per me la ricetta è  
PIÙ CHE PROMOSSA 
e da rifare al più presto. 
 

Biagio D'Angelo - Glogg the Blog

 

17 commenti:

  1. La foto è bellissima e mi ha fatto salivare di prima mattina. Quella pasta dorata e croccante, quell'appetitoso ripieno di carne, il profumo dei funghi, tutto me la fa piacere!!! Molto interessante sia la composizione della pasta, sia quella dell'egg wash usato per spennellarla: da provare insomma, magari per il tradizionale pic nic di Pasquetta (che data la pandemia probabilmente non si farà neanche quest'anno, ma la posso sempre portare a un pranzo in famiglia).
    Grazie Biagio!

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    1. sarebbe certamente una bellissima ideia, quella della torta salata per il pic-nici di Pasquetta, se non fosse che anche quest'anno l'unico ritrovo sará tra le mura di casa, mi sa tanto...Ti ringrazio molto, Mapi, per la tua reazione. La Placinta era veramente molto buona. La pasta è spettacolare. Un abbraccio

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  2. È bellissima Biagio! A me non piacciono polpette e polpettoni ma amo le torte salate che contemplano carne macinata al loro interno. Qui mi piace tutto, dalla sfoglia al ripieno e che sia realizzabile alle mie latitudini senza
    Cambiare una virgola!

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    1. Grazie, Stefi. Sono contento che sia di tuo gradimento. Quello che mi ha colpito di più è la bontà della pasta. La panna acida nell'impasto permette che sia croccante ma anche leggera. Il ripieno poi fa il resto. Un caro abbraccio

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  3. E qui, standing ovation. Aspettavo questa ricetta, perchè, come dici tu, è davvero la quintessenza della cucina rumena. Mi intriga tutto- e di più la panna acida nell'impasto. Ottima scelta, bellissima realizzazione!

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    1. Sono contento, Ale, che ci sia una standing ovation ! A Bucarest qualche anno fa, avevo provato una caterva di placinte dolci (ovviamente, dolci!) ma grazie allo Starbooks, ho scoperto la versione salata, veramente buona. Poi la si può farcire con altri gusti. E questo lo consiglia anche la Georgescu nel libro. Un abbraccio

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  4. Già so che la proverò e mi innamorerò di quella pasta <3
    Grazie, è davvero bellissima! :D

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  5. Il guscio di questa specie di pie rumena è spettacolare. Mi ha conquistata già dalla tua foto su IG e quella nel libro mi aveva convinta sin da subito. Sarà da provare prima di subito perché il ripieno di carne convincerebbe tutta la mia truppa senza troppe presentazioni. Bellissima grande Biagio.

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    1. mi piace che tu l'abbia ribattezzata "pie rumena". Un abbraccio, carissima

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  6. Auhmpf, gnmf, gnum. Invoglia! In giorni gelidi come questi. Come proseguiranno dopo un simile aperitivo?

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  7. Biagio, questa Placinta è spettacolare! La ricetta mi aveva già attirata sfogliando il libro, e tu mi hai dato la conferma che è da provare. La pasta con la panna acida deve essere deliziosa e non vedo l’ora di impastarla :) Sono sicura che questo piatto piacerà a tutta la famiglia...
    Grazie, caro Biagio :)

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  8. ti piacerà senza dubbio! ciao! e grazie!

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  9. Ricetta molto invogliante e tu sei una potenza per collaudare ricette! Quindi, se non ho capito male, va servita fredda.... o tiepidina ?

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    1. grazie del commento! puoi mangiarla come vuoi, evidentemente... non c'è nessun divieto. Ma senza dubbio una torta salata di carne come questa è molto meglio mangiarla o calda o tiepida, a mio giudizio. Ciao.

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