Molti di voi la conoscono grazie al suo bellissimo blog, La cucina di Zia Ale, con cui da anni ci delizia con ricette che fanno venir voglia di cucinare e racconti di viaggio che fanno venir voglia di partire. Per noi dello Starbooks è una cara amica, lettrice della prima ora ,commentatrice arguta e intelligente , Redoner puntuale ed impeccabile: chiederle di far parte della nostra squadra,per i prossimi due mesi, è stato qualcosa di spontaneo e naturale, come aprire la porta della nostra cucina ad una persona di casa, quelle per cui non vedi l'ora di mettere il caffè sul fuoco,magari pregustando il dolce che ti porterà per accompagnarlo. E se a portarlo è Alessandra Corona,possiamo star certi che sarà una meraviglia, al pari di tutti i suoi contributi: con lei diamo l'avvio alla nostra prima prova sul campo del 2019 e diteci voi se non si poteva inizare meglio di cosi!
Benvenuta,Alessandra!
Quando
lo staff dello Starbooks mi ha chiesto di partecipare all’analisi del
libro di questo mese, ammetto di essermi sentita lusingata ed
emozionata. Chi mi conosce, infatti, sa che seguo le ragazze da tempo
immemore e molti dei libri di cucina che ho sono proprio frutto della
lettura delle pagine di questo prezioso blog.
Se
poi ci mettiamo anche che è solo ed esclusivamente grazie a loro che ho
conosciuto Yotam Ottolenghi - che è diventato per me un mito assoluto e
dal quale ho imparato tantissimo - capirete bene la gioia che ho
provato nello scoprire che il libro del mese fosse Simple.
Ammetto
di aver pensato di acquistarlo sulla fiducia, appena aperte le
prevendite. Poi però qualcosa mi ha fermato. Forse era destino che
aspettassi…
Delle
tante ricette allettanti ho scelto questo pollo, in primis perché amo
il pollo e lo mangio almeno una volta a settimana, secondo perché adoro
follemente i semi e le panature che promettono di essere super
croccanti.
Ma per scoprire come è andata e se le mie aspettative sono state soddisfatte, vi rimando alla fine della ricetta.
Ingredienti (per 4 persone):
1 petto di pollo da circa 600 grammi*
50 g di farina 00
Sale
Pepe
2 uova, leggermente sbattute
80 g di panko
60 g di sesamo bianco
2 cucchiai di sesamo nero (o altro sesamo bianco)
40 g di semi di girasole tritati grossolanamente**
1 e 1/2 cucchiaio di semi di coriandolo tritati grossolanamente**
1 cucchiaino di curcuma
1/2 cucchiaino di pepe di Cayenne
100 ml di olio di semi di girasole, per friggere
1 limone a spicchi per servire
*La
ricetta originale parla di 4 petti di pollo da dividere ciascuno in 3
filetti, per un peso totale di circa 600 grammi. Tuttavia, un petto
mediamente sta sui 5-600 grammi - almeno in Italia - quindi ho optato
per prendere un petto intero e dividerlo in filetti.
**Io li ho sminuzzati grossolanamente in un mortaio.
Ponete
la carne tra due fogli di pellicola e appiattiteli delicatamente con un
mattarello, fino a ottenere uno spessore di un centimetro.
In una ciotola unite la farina, 1/4 di cucchiaino di sale e un pizzico di pepe.
Mettete le uova in una seconda ciotola.
In
una terza ciotola unite il panko, entrambi i tipi di semi di sesamo, i
semi di girasole, il coriandolo, la curcuma, il pepe di Cayenne e 3/4 di
cucchiaino di sale.
Passate
ciascun filetto di pollo nella farina, poi scuotetelo per rimuovere
l’eccesso. Passatelo quindi nell’uovo e poi nel mix di semi, fino a
ricoprirlo bene. Ripetete l’operazione con il resto del pollo.
Mettete
mezzo centimetro di olio in una padella capiente e ponetela su fuoco
medio. Una volta caldo friggete il pollo in più riprese. Fate cuocere i
filetti per 5-6 minuti, girandoli ogni 2 e 1/2. Rimuovete i filetti di
pollo quando saranno ben cotti e belli dorati su entrambi i lati.
Scolateli su un foglio di carta assorbente e proseguite col pollo
rimasto. Servite il pollo caldo accompagnato da spicchi di limone.
Ottolenghi
consiglia - se vi dovesse piacere questa panatura (lui ne è certo) - di
prepararne in quantità maggiori e conservarla in un contenitore a
chiusura ermetica, dove durerà fino a un mese. Consiglia anche di
provarla con filetti di pesce o zucca.
Considerazioni:
- La ricetta potrebbe sembrare niente di che. In fondo si tratta di un umile petto di pollo panato. Ma la panatura è davvero particolare e lo rende speciale. La cosa che mi è piaciuta tantissimo è che resta bella asciutta e super croccante.
- A mio gusto il sale indicato in ricetta è poco. Io ho dovuto aggiungerne un pizzico sopra, ma magari è solo questione di gusto.
- La miscela di panko, semi e spezie è ben equilibrata e nessuna spezia prevarica sulle altre. A qualcuno forse potrebbe non piacere il coriandolo tritato grossolanamente. Io trovo che la nota leggermente agrumata sia molto piacevole… ma è anche vero che a me il coriandolo in semi piace.
- Personalmente avrei gradito una salsina di accompagnamento, magari a base di yogurt. Me la sarei aspettata da Ottolenghi e mi è sembrata strana la scelta di accompagnare il pollo solo con del limone. Ho capito che voleva mantenersi sul “simple”, ma non sarà stato troppo? :D
Detto
questo, il pollo è stato divorato sia caldo che freddo, con limone,
senza, con salse e non… e già è stata richiesta una replica. insomma, la
ricetta è chiaramente
PROMOSSA A PIENI VOTI
Il coriandolo a casa mia non entra in nessuna forma, e nemmeno Ottolenghi riuscirà a smuovermi, ma per il resto la ricetta è veramente appetitosa e le panature col panko le mie preferite. Grazie Alessandra :)
RispondiEliminaAhahahaha! Eh lo so, il coriandolo è una di quelle cose che o si odia o si ama XD Però la panatura col panko è <3
EliminaGrazie a voi!
Grazie ancora per la meravigliosa opportunità e grazie soprattutto per le bellissime parole <3 <3 Anche io qui mi sento a casa e sono davvero felice di poter far parte della squadra per i prossimi due mesi.
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda con questo polletto è cominciata proprio bene, speriamo Yotam non ci deluda! :D
sará che Yotam é sempre Yotam, ma mia mamma fa del pollo impanato divino, superlativo, di piú.... hahahahahaha
RispondiEliminagrazie, Alessandra!!! buona giornata!!!
XD
EliminaE allora dovrai provare anche questo e dire se è più buono di quello di mammà! :P
La prima volta ho fatto questo pollo con la panatura con il panko, la seconda con il pane grattugiato (casalingo) poiché il panko era finito. Sospettavo venisse meno bene ma ormai era tardi per rimediare e tornare indietro. Il pollo è buonissimo e proprio per questo consiglio di astenersi dal prepararlo senza panko. Buon pollo.
RispondiEliminaEh sì, perché in effetti il panko lo rende super leggero :D
EliminaWow invoglianti queste cotolette di pollo, le preparerò nei prossimi giorni ma stasera proverò a impanare la zucca; era già mia intenzione fare la zucca impanata e grazie ad Ottolenghi non sarà la solita panatura. Il coriandolo non ce l'ho in semi ma in polvere, ebbene si, ho scoperto che secco non è poi così disgustoso come quando è fresco, casomai ne aggiungerò un pizzico.
RispondiEliminaGrazie Ale per questa scelta e buona collaborazione con le Starbookers, di sicuro non ti annoierai 😍🙏💖
Eehhhee di sicuro no, so già che mi divertirò un sacco ;)
EliminaSecondo me anche la zucca verrà buonissima, fammi sapere poi che sono curiosa! Io ho in previsione di provare anche il salmone, che secondo me ci sta proprio bene ^^
I semi sono l'unica forma in cui gradisco il coriandoli, e mangio spessissimo il pollo: inutile dire che questa ricetta sarà mia! 😋
RispondiEliminaRingrazio Mozanu sulla dritta di non sostiruire il pankocon il pangrattato: è stata la prima sostituzione che ho pensato di fare. 🙃
Buon lavoro, Ale carissima, e grazie! 😘
Io nel caso il panko lo sostituirei solo con del pancarrè, il classico italiano, intendo quello sottile, che si può sminuzzare anche a mano, oppure in un tritatutto... lo adopero spesso x impanare le verdure e il risultato è sublime...
EliminaGrazie Mapi <3 Questa ricetta ti piacerà!
EliminaNo, in effetti come dicevo anche sopra è proprio il panko che rende la panatura leggerissima e non fa impregnare il pollo di olio. Piuttosto come dice giustamente SaiPiperina realizzalo in casa con il pan carrè. Non è proprio uguale, ma si avvicina molto :)
Faccio la voce fuori dal coro, prendendo spunto dalla tua osservazione sul "troppo simple": per quanto geniale possa essere la panatura, un petto di pollo fritto ha bisogno di una salsina di accompagnamento (molto più della zucca,per dire,che è umida di suo). A maggior ragione considerando che Ottolenghi ce ne ha insegnate tante,sempre originali e azzeccate. Quindi,diciamo che mi aspettavo un po' di più. Ma la ricetta ha già il suo bel post it che sporge dal libro :)
RispondiEliminaio ho fatto un po' la "voce fuori dal coro" stamattina hahahahahaha
EliminaAssolutamente sì Ale, infatti la mancanza si sentiva proprio. Diciamo che con la salsina sarebbe stato perfetto.
EliminaSono d'accordo sulla tua osservazione dell'accompagnamento. Per di più considerando che questi filetti hanno proprio la forma del "pucciami subito", ed il fritto si sa, ama le salse. Però la ricetta è di ispirazione e lasciami trovare il Panko, che poi vedi! Davvero un'apertura alla grande cara Alessandra!
RispondiEliminaUn bacione.
Grazie Patty! Eh sì, infatti sarà anche la forma che ti invoglia proprio. Magari diverso sarebbe stato se fossero state fettine :D
EliminaComunque merita davvero. Magari scriviamo a Yotam e gli diciamo di aggiungere la salsa :P
Interessante ma cos'e il panno e sopratutto dove posso trovarlo?
RispondiEliminaGrazie
Sara
Il panko è una sorta di pangrattato, ma fatto a partire dal pane bianco. Si usa molto nella cucina orientale e serve per ottenere panature leggere e molto croccanti. Ormai lo trovi in tutti i supermercati ben forniti :)
EliminaAlessandra, mi hai fatto venire voglia di mangiare questo pollo, non sai quanta!!! Il coriandolo mi piace, se ben dosato, e Ottolenghi è un maestro nel dosare le spezie. Concordo sulla mancanza di una salsa di accompagnamento, ma a questo si può sicuramente rimediare...
RispondiEliminaGrazie, Ale, gran bell'esordio :))))))
Grazie a te, Ale <3
EliminaIn effetti è davvero ottima questa panatura, peccato davvero per la mancanza della salsa ma sì, si può rimediare facilmente ;)
Ecco per me è difficile recuperare il panko, perché mi occorre gluten free. So che esiste, perciò mi attrezzerò. Il resto degli ingredienti è già in dispensa. Quoto anche io il coriandolo in semi. Complimenti anche per essere in questa meravigliosa squadra!
RispondiEliminaGrazie Sonia!
EliminaCerto, recuperarlo gf sarà un po' più complesso ma ti assicuro ne vale la pena :))