Non credo di averla mai neanche sentita nominare anche se probabilmente l'avrò fatta decinaia e decinaia di volte.
Perché per dirla come si mangia, la Madeira cake altro non è che una comune Quattro Quarti.
Mi sono lasciata incantare dal nome, così esotico, che immediatamente ha evocato profumi lontani ed agrumati.
Poi, leggendo gli ingredienti, mi è venuto da sorridere.
Ormai l'avevo scelta e mi sono fidata dell'autore, quando afferma che è perfetta per una tazza di te o anche con un bicchiere di vino dolce. Che è un po' la ragione per cui ha questo nome: la sua origine britannica vuole che fosse la torta con cui veniva accompagnato il vino Madeira, da sempre molto popolare ed amato sull'isola.
Indagando più a fondo, ho scoperto che nel tempo è diventata una delle basi preferite per torte da cake design vista la consistenza sostenuta, la trama compatta e comunque sufficientemente umida.
E' la classica sponge con un sapore che si avvicina moltissimo alla Victoria cake ed a molte altre torte vintage dall'inebriante profumo di burro che tanto piacciono alla sottoscritta.
Ingredienti per 6/8 persone
170 g di burro non salato, a temperatura ambiente + per imburrare lo stampo
170 g di zucchero semolato
la scorza grattugiata di 1 arancia ed un limone + un cucchiaio di succo di limone
4 uova
170 g di farina 00
un cucchiaino scarso di lievito in polvere
un pizzico di sale
Preriscalda il forno a 170°/150° ventilato. Imburra uno stampo da 225 g.
Monta a crema il burro con lo zucchero e le scorze degli agrumi - un robot da cucina o uno sbattitore elettrico andranno benissimo - quindi aggiungi le uova, una alla volta.
Per ultimo, aggiungi il succo del limone, la farina, il lievito ed il sale.
Versa a cucchiaiate l'impasto nello stampo preparato e cuoci per c.ca 1 ora.
Lascia raffreddare per un poco prima di trasferire la torta su una gratella.
NOTE PERSONALI
- Nel tempo ho imparato che fare una Sponge o Quattro Quarti non è la cosa più scontata del mondo. La semplicità degli ingredienti non corrisponde ad una semplicità di esecuzione se si vuole ottenere una torta dalla consistenza uniforme, la grana fitta ed omogenea e non rischiare che il burro precipiti in basso dando quell'aspetto di "non cotto" che rovina l'intero risultato. Quindi la base da cui partire è la temperatura degli ingredienti. Le uova devono avere la stessa temperatura del burro ed il burro deve essere montato insieme allo zucchero fino a che non sia bello spumoso e leggero. Anche l'inserimento delle uova, rigorosamente uno alla volta, come indica l'autore, andrebbero leggermente sbattute per facilitare l'amalgama con il burro montato ed incorporate con calma.
- Leggendo la ricetta, non viene specificato il peso delle uova né la loro grandezza e questo mi ha messo in difficoltà perché io avevo solo uova grandi. Mi sono regolata pesando le uova con il guscio, come faccio preparando una Quattro Quarti, e attenendomi al peso del resto degli ingredienti, ovvero 170 g (nel mio caso 3 uova grandi).
- L'autore non inserisce queste informazioni che, in un libro di ricette per principianti, sarebbero importanti. Ho notato questa cosa anche con la precedente ricetta da me realizzata, quando ho dovuto affidarmi al buon senso nella gestione dell'insieme. Come in molti libri di chef che abbiamo trattato, la differenza sulla riuscita delle ricette in questi casi la fa l'esperienza di chi legge quindi non sono sicura che tutti possano ottenere lo stesso risultato.
- Sullo stampo, l'autore fornisce sempre la capacità di peso e non la grandezza in diametro e per una quantità così limitata di ingredienti ho optato per un 18 cm. Che poi non ho capito cosa vuol dire "uno stampo da 225 g" quando il peso totale degli ingredienti supera i 500 g. Mah, forse qualcuno di voi vuole spiegarmelo.
- Cottura e tempistiche assolutamente corrette. La mia era pronta a 55 minuti (avevo messo il timer a 50 per il primo controllo).
- Considerando che ho preparato il dolce, l'ho servito per merenda ad un consesso di 5 adolescenti radunate nella mia cucina per studiare insieme, e non ne è avanzata una sola briciola, posso ritenermi soddisfatta. Sapore, profumo e consistenza perfetti.
PROMOSSA!
Ci sono ricette prese sottogamba perchè solo in apparenza semplici ma che richiedono una certa tecnica nella lavorazione e la Madeira Cake è proprio una di queste: poi magari deludono chi non sa realizzarle ma con mano esperta viene fuori una cosa buonissima. Grazie Patty!
RispondiEliminaE' così. Grazie mille mia cara.
EliminaGrazie Patty, una torta all'apparenza semplice preparare, ma che senza consigli può rivelarsi insidiosa... La tua realizzazione è perfetta :D un abbraccio
RispondiEliminaGrazie, effettivamente è un dolce con 5 ingredienti e sicuramente ci sono prove più complesse. Ma è sempre un piacere cercare di ottenere il meglio da una ricetta. Bacione.
Eliminasi, vabbè... ora sembra che state assemblando un satellite. Calma, che sempre una torta è, e tutta 'sta complessità non c'è. Poi, la Madeira cake non è questa, questa è appunto una banale 4/4 che le nostre nonne facevano col mestolo di legno, senza termometri, pesate da gioielleria, etc...
RispondiEliminaAvevo provato la ricetta del Madeira Cake di Delia Smith, qualche tempo dopo che ne abbiamo recensito Delia's Cakes, attirata dal nome esotico. Confesso che il risultato mi aveva un po' delusa non perché non fosse buona, ma perché per l'appunto alla fin fine era una 4/4. :-) Però per essere stata una torta deludente, devo dire che l'ho spazzolata con una certa voracità e ogni tanto penso di rifarla.
RispondiEliminaAdesso tu hai messo il dito nella piaga: il problema è il nome esotico, che fa pensare a un pomeriggio in una spiaggia assolata, con un bicchiere di Madera in mano! ^_^
Come dire che mi è venuta voglia di rifarla... e ti sono grata per quelle piccole dritte che fanno sì che un dolce riesca alla perfezione.
Un abbraccio Patty!
Quella di Delia non l'ho provata. Adesso mi hai messo la pulce nell'orecchio.
EliminaUn bel bacione mia cara.
Mi aspettavo il vino nell'impasto! :)
RispondiEliminaAnche io adoro la quattro quarti e, si, hai proprio ragione, gli ingredienti freddi compromettono irrimediabilmente la riuscita.
Non avessi già una torta appenaa fatta correrei a prepararla ora :)
Ps. Ce n'è gente con dei problemi eh!
La stessa cosa che ho pensato io quando ho letto il titolo. Invece no.
EliminaE si, purtroppo c'è gente che nella vita non ha nient'altro da fare.
Un abbraccio.
Patrizia cara, ora che vedo questa ricetta mi viene in mente una domanda che faccio a me stessa: come sarà una 4/4 gluten free? e cioè, è possibile fare una 4/4 senza glutine visto che normalmente bisogna usare i grassi e i liquidi per difetto? Facciamo così, ora prendo nota di questa cosa meravigliosa che vedo in foto e vi farò sapere cosa verrà fuori ;-)
RispondiEliminaA te complimenti di cuore ;-)