Martha Stewart, A New Way to Bake
Signori della Corte
A nostra discolpa, possiamo dirvi che abbiamo resistito.
Abbiamo resistito all'ondata dei "BASTA" che hanno affollato il mercato statunitense lo scorso anno, dove all'imperioso denominatore comune si sostituivano via via tutti i nemici pubblici numero uno decretati dalle mode salutiste del momento, che fossero lo zucchero o il glutine o il burro o anche solo l'atto - impuro e quindi colpevolissimo - di concedersi un insano piacere addentando una quattro quarti o spalmando uno strato indecoroso di Nutella sul pane.
Abbiamo resistito alle lusinghe dei guru mediatici, al Veganesimo e al Crudismo, al Fruttarianesimo e ai Lunariani, alla Dieta Paleo e a quella contro il Gomito del Tennista, agli anatemi contro la polverina bianca più dannosa dell'universo mondo e alle foglioline più salutari dell'orto botanico (rispettivamente lo zucchero e la stevia, honni soit qui mal y pense), ai due litri al giorno e ai sette chili in sette giorni....
Ma di fronte a Martha Stewart, signori della Corte, ci siamo arresi.
E lo abbiamo fatto senza riserve, anche perchè se il titolo di quest'ultima fatica, A new Way to Bake, poteva forse lasciare spazio a qualche dubbio, il sottotitolo li fuga tutti: ricette classiche aggiornate con gli ingredienti "better-for-you" delle dispense moderne. Dove il Better-for-you, ormai lo sappiamo, suona oggi con la stessa allegria di un rintocco a morte, mentre sfilano in processione farine nere, zuccheri finti, olii estratti dai semi più improbabili (ma l'olivo, simbolo di pace, che male avrà mai fatto?) e vai cosi sulla strada del "voglio morire da sano, costi quel che costi"
Ma, come dicevamo, la Martha è la Martha e - e qui torno seria- lo Starbooks è lo Starbooks: una verifica dei titoli più caldi proposti dagli editori di tutto il mondo, messi alla prova nelle nostre cucine. Non prendere in considerazione un filone che, ci piaccia o no, ha monopolizzato una fascia di mercato sensibile a queste proposte significa venir meno al nostro compito, per quanto sgradito possa essere. A limitare i danni ci pensano l'argomento (i dolci) e soprattutto quella filona della Martha Stewart, a cui riconosciamo l'onestà di arrivare in ritardo a cavalcare l'onda del salutismo in cucina. Come lo farà, con quanta credibilità e con quali risultati, lo scopriremo nel corso delle prossime tre settimane, con la rassegna di ricette scelte dalla nostra squadra che, con le Redoners di settembre, torna a tenervi compagnia dopo la pausa estiva, consigliando (e sconsigliando) gli acquisti in libreria per i prossimi mesi. Allacciatevi i grembiuli, quindi, spolverate i salvadanai e seguiteci ancora, con la fedeltà e l'entusiasmo di sempre.
A domani, con la prima ricetta
Bentornate girls, vi attendevo da moooo!😍😍😍
RispondiEliminaSe ho capito bene i miei amatissimi burro e panna dovrebbero essere banditi questo mese 😲 vabbè me ne farò una ragione, giusto perchè si tratta di Martha Stewart 😏 vuol dire che ci rifaremo il mese prossimo 😜😄
Non disperare XD e Ciao Franca <3
EliminaVi amo. Punto!
RispondiEliminaDetto questo, mi fa un po' strano pensare a Marthona nostra senza burri e panne varie, lo ammetto, ma, come si dice, ai poster... ehm, alle starbooker l'ardua sentenza! :P
Fa strano in effetti la Martha salutista... chi vivrà vedrà! ;-)
RispondiEliminaAlessandra :D impeccabile come sempre
RispondiEliminaBentornate La Martha in versione salutista non me l'aspettavo, ma sono davvero curiosa. La ricetta di copertina, la ricetta di copertina: fatela, vi prego!
RispondiEliminaI hope it isn't too new ;-)
RispondiEliminaMa a leggere la ricetta che ha realizzato Luciana oggi, mi sono rasserenata.
Mi sa che l'approccio salutista della Martha non sarà troppo radicale.
Bentornate!!!!