Riceivamo e volentieri pubblichiamo il contributo della nostra fedele lettrice senza blog, Elena C., fedele anche alla sua partecipazione allo Starbooks Redone!
Sono una amante della pasticceria,
nonostante zucchero, burro e farina non siano gli ingredienti più
salutari del mondo, non riesco a farne a meno. Uniti insieme in rigorosi
passaggi, dosi e modalità permettono di creare meravigliosi piccoli
capolavori che scaldano il cuore di chi li prepara e di chi li riceve in
dono.
Ho acquistato il libro Delia's Cake nel novembre 2013, appena letto il titolo dello Starbooks del mese.
La
prima ricetta provata sono state proprio le "Viennese Tartlets",
leggevo i commenti entusiasti di chi li aveva provati e uno di questi mi
colpì: riguardava la friabilitá di queste tortine, paragonate a quella
dei canestrelli.
Ero
curiosissima di provarle, i canestrelli sono i biscotti preferiti del
mio compagno, quale miglior dolce da preparare e regalare?
Purtroppo per me, si sono rivelate un flop clamoroso! Ancora oggi non mi spiego il motivo.
Qualche giorno fa un post di Facebook mi ha di nuovo convinta a provare e senza paura mi sono buttata.
Viennese Tartlets da "Delia's Cake"
Per 12 tortine
175 gr di Burro morbido
60 gr di Zucchero a velo, più quello per spolverare
1 cucchiaino di Estratto di vaniglia (io i semini di mezza bacca)
150 gr di Farina con lievito
40 gr Amido di mais
Marmellata di ciliegie o altra a piacere 4 cucchiai (io albicocche)
Mescolare
il burro, lo zucchero a velo e la vaniglia con un
cucchiaio di legno fino a formare un composto morbido e cremoso.
Aggiungere la farina e la maizena setacciate fino a avere un composto
morbido e compatto. Mettere un cucchiaio di impasto circa in 12 pirottini da muffin.
Con
il dorso inumidito di un cucchiaino, fare una conca nel centro delle tortine spingendosi in basso per circa due
terzi. Mettere le tortine in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti o
fino a doratura ( al centro rimarranno morbidi).
Togliere dal forno e far raffreddare su una griglia per 15 minuti.NOTE
Non so per quale assurdo motivo, la prima volta che ho provato a fare queste tortine è stato un flop clamoroso, una vera e propria ciofeca!
L'unico motivo che mi viene in mente è l'aver usato la planetaria invece dell'olio di gomito forse lavorando troppo l'impasto.
Complice un post su facebook di AleOnly Kitchen, ho scelto di riprovare a prepararle e ne sono veramente contenta.
Sono meravigliosamente friabili e si preparano in un attimo, giusto il tempo di riscaldare il forno. Ricordatevi di tirare fuori il burro dal frigorifero un po' prima e non avrete alcuna difficoltà ad amalgamare gli ingredienti in modo corretto. I tempi di cottura sono risultati perfetti, così come le.dosi (12 tortine esatte). Sono azzeccati anche i tempi dello "spazzolamento", non hanno superato le 24 ore!
La ricetta è PROMOSSA a pieni voti.
Un enorme grazie a Voi per avermi spronato a riprovare e ai nipotini Francesco e Alessandro che hanno creato un meraviglioso capolavoro su cui fotografare questi dolcetti.
Elena C.
Perche' sono difficili da realizzare, a dispetto dei pochi ingredienti. Ti sei risposta da sola, visto che in questi in pasti le insidie provengono prevalentemente dal burro: e la planetaria e' la nemica n. 1, perche' il rischio che surriscaldi l'impasto c'e'. Hai fatto benissimo a lavorare a mano e i risultati ti hanno ricompensata. Bravissima!
RispondiEliminaGrazie mille! Li ho preparati già tre volte in tre giorni!
EliminaLe ho fatte talmente tante volte che ho perso il conto, e sapevo che la seconda volta ti sarebbero venute bene: il problema è che poi non si riesce a staccarsene....grazie Elena!
RispondiEliminaBravissima Elena!!! Queste tortine le ho provate con tante confetture diverse e anche con la Nutella: sempre buonissime! Adesso sei entrata anche tu nella dipendenza da Viennese tartlets...
RispondiEliminaGrazie :)))
Il tuo post e il tuo successo sono la prova provata che "chi la dura, la vince": non ti sei lasciata scoraggiare dal primo insuccesso e oggi guarda che meraviglie hai fatto! E poi diciamocelo: è vero che burro e zucchero in quantità industriali non sono salutari, ma in piccole quantità sì... e una viennese tartlet ogni tanto non solo non fa male, ma solleva pure lo spirito! ;-)
RispondiEliminaBravissima e grazie!