Nell'introduzione
alla ricetta, l'autrice ci spiega che la regione di Bucovina, nella
Moldavia settentrionale, è famosa per i suoi prodotti caseari, come la smântână o smetana (panna acida) e il brânză (a
metà tra un formaggio in fiocchi e una ricotta molto molto asciutta) -
utilizzato già in un altro paio di ricette che abbiamo testato questo
mese. Un altro alimento molto usato nella regione è la farina di mais.
Questi ingredienti sono alla base di diversi piatti, sia dolci che salati, come questa torta.
Questa
volta, per cercare i formaggi originali con cui provare la ricetta,
sono andata in un negozio di alimentari rumeno. Qui abbiamo una grande
comunità rumena, quindi non è stato difficile. Mi si è aperto un mondo.
Ho trovato un negozio super fornito di cose buonissime, tantissimi
formaggi ma anche salumi e altre cose che mi hanno incuriosito non poco.
Insomma, con la scusa di preparare questa ricetta ho fatto proprio una
bella scoperta. E parlando con la signora che mi ha venduto il
formaggio, mi ha assicurato che questa torta è super tradizionale, anche
se lei preferisce la versione salata, che prima o poi ovviamente farò
:D
Ingredienti per 8 persone:
450 ml di latte intero
80 g di zucchero semolato fine
35 g di miele
125 g di farina di mais a grana fine
25 g di burro non salato, più altro per ungere la teglia
3 uova medie, separate
300 g di brânză de vaci, formaggio in fiocchi colato o ricotta (asciutta)
Per servire:
125 g di crème fraiche (o smântână)
miele
Portate
il latte a ebollizione in una casseruola capiente, quindi mettete a
fiamma media e aggiungete lo zucchero, il miele e la farina di mais.
Fate sobbollire per 10 minuti, finché il latte non si sarà completamente
assorbito, quindi unite il burro, mescolate e fate raffreddare.
Imburrate una teglia rettangolare di 15x22 cm. Preriscaldate il forno a 180 gradi.
Montate gli albumi a neve.
Quando la polentina sarà fredda unite i tuorli e il formaggio, quindi incorporate anche gli albumi (io ho cercato di mescolarli dal basso verso l'alto per non smontarli).
Cuocete
per 50 minuti, coprendo la superficie con un foglio di alluminio o
abbassate a 170 gradi, se doveste notare che si sta colorendo troppo
velocemente. La torta si gonfierà e si formeranno delle crepe in
superficie. Spegnete (anche se la torta dovesse essere leggermente
morbida al centro) e fatela intiepidire lasciandola in forno.
Quando
la torta sarà fredda tagliatela in quadrati e servitela tiepida,
completandola con crème fraiche e un filo di miele. E' buona anche
fredda.
Considerazioni:
- La ricetta è molto semplice, si vede che è una ricetta "contadina", senza troppi fronzoli.
-
Vale la pena cercare il formaggio e la panna acida giusti, perché
possono fare la differenza. Ovviamente le sostituzioni andranno
benissimo lo stesso.
-
Il dolce non è molto dolce, anzi, per niente. Diventa dolce e piacevole
aggiungendo la panna acida e il miele. Consiglio però di mangiarlo
tiepido, secondo me è molto più godibile e un po' più morbido.
-
La ricetta prevede la cottura della polenta per 10 minuti. Io
onestamente ho spento molto prima, perché iniziava a indurirsi un po'.
Forse dipende dalla grana della polenta utilizzata. Io ho spento quando
iniziava a staccarsi dalle pareti ma era ancora morbida e lavorabile,
visto che dopo avrei dovuto aggiungere il resto degli ingredienti.
Un dolce semplice e rustico, che a me è piaciuto molto.
La ricetta è
PROMOSSA
Alessandra Corona- La cucina di zia Ale
Meraviglioso nella sua semplicità! Poi pure senza glutine, per me che ho un nipote celiaco un vero toccasana ogni ricetta in più. Grazie Ale!
RispondiEliminaamo i dolci con la polenta (cosa strana per un siciiano!) e ne ho fatti vari anche per lo Starbooks. Va da sé che questo farà parte dei miei prossimi test culinari. Un abbraccio, mia cara Ale!
RispondiEliminaUna ventina di anni fa mi preparavo spesso una torta brasiliana a base di farina di mais, il bolo de fubà. La ricetta è completamente diversa da questa, ma mi hai fatto ricordare quel periodo, in cui preparavo tutti i dolci con farina di mais di cui mi capitava la ricetta sottomano. E vale la pena tornare ai vecchi tempi preparando pure questa.
RispondiEliminaGrazie Ale!