Dopo un periodo di bagordi senza limiti, ricominciare lo Starbooks partendo dal dolce mi sembra un vero spregio, ma questa è anche una delle prime ricette del libro e mi è sembrata molto intrigante.
Pochissimo zucchero (a parte la melassa), pochi grassi, velocità nella preparazione e la mia amata farina di mandorle a cui difficilmente dico di no, mi hanno fatto optare per questi muffin (ed io non sono una super fan dei muffin, devo confessarlo).
L'autrice invece parla di questi dolcetti, come un inno ai sentori dell'autunno ed io devo darle ragione.
INGREDIENTI PER 12 MUFFIN
160 g di farina di mandorle
80 g di farina di avena
2 cucchiaini di lievito
1/4 di cucchiaino di bicarbonato
un pizzico di sale Kosher
2 uova grandi separate
85 g di melassa
62 g di yogurt intero
2 cucchiai di light brown sugar
2 cucchiaini di estratto puro di vaniglia
2 cucchiaini di zeste grattugiate di arancia
1 mela tipo Granny Smith (c.ca 180 g) privata del torsolo e tagliata in dadini.
- Preriscaldare il forno a 200°. Riempite uno stampo per muffin con 12 pirottini. In una ciotola media mescolate la farina di mandorle, quella di avena, il lievito, il bicarbonato ed il sale.
- In una ciotola grande mescolate i tuorli, la melassa, lo yogurt, il brown sugar, la vaniglia e la scorza di arancia. Incorporatevi poi il composto a base di uova. Aggiungete le mele.
- In una ciotola media, montate con una frusta a mano o elettrica a velocità media gli albumi per almeno 2 minuti, fino a che non si formino dei picchi ben fermi. Versate un terzo degli albumi nell'impasto per ammorbidirlo quindi incorporate il rimanente.
- Dividete l'impasto in maniera uniforme nei pirottini. Trasferite lo stampo nel forno e riducete immediatamente la temperatura a 175°. Cuocete fino a che i muffin, premendoli delicatamente, non riprendano la loro forma, c.ca 18/20 minuti. Lasciateli raffreddare nello stampo per 5 minuti quindi trasferiteli su una griglia a raffreddare completamente.
NOTE PERSONALI
- Ricetta facilissima con ingredienti immediatamente reperibili (vogliate crederci o no ma io la melassa la tengo in dispensa da quando ho il blog.). Il procedimento è quello tecnico classico di separazione degli ingredienti secchi da quelli liquidi. Nei muffin tradizionali la quantità di liquidi è decisamente superiore, manca un elemento grasso tipo burro fuso o olio, con la presenza del solo yogurt per cui quando arriverete ad unire le due parti, il composto sarà piuttosto asciutto.
- Ero perplessa quando ho aggiunto gli albumi montanti, perché non riuscivo a credere che i muffin sarebbero cresciuti essendo l'impasto abbastanza denso. Invece sono cresciuti e grazie alla presenza della melassa, sono estremamente umidi all'interno e profumatissimi.
- In bocca sono poco dolci, la dolcezza arriva proprio nel finale. Strepitoso l'aroma dell'arancia sposato con quello della melassa e delle mandorle. Se potete, cercate di usare le Granny che danno uno spunto acidulo favoloso.
- Contrariamente ai muffin tradizionali che si asciugano dopo un giorno, questi migliorano nel tempo ed hanno una consistenza molto morbida e molto simile a quella dei friands. A colazione sono davvero perfetti.
- Forse a causa della forma dei miei pirottini, cilindrica e alta, ho dovuto tenere la cottura 5 minuti oltre i 20 perché la cupola era ancora umida. Tutto il resto è assolutamente perfetto.
PROMOSSA!
Veramente intriganti questi muffin! Adoro la melassa e il suo aroma e pure io ne tengo sempre un barattolo in dispensa; anzi, durante le vacanze di Natale ho riordinato gli stipi della cucina e ho trovato 2 barattoli di melassa consumati a metà. XD
RispondiEliminaLì per lì sono stata perplessa anch'io dal montaggio degli albumi, passaggio che di regola non è previsto per i muffin tradizionali. Poi però mi sono resa conto che con farine senza glutine e soprattutto con una quantità preponderante di farina di mandorle, è un'operazione indispensabile per assicurare un minimo di crescita e sofficità.
Splendida realizzazione e foto da urlo, come sempre.
Un abbraccio!
Si, è chiaro che il procedimento serva a questo e comunque l'impasto resta sempre piuttosto denso anche se soffice nel risultato finale. Grazie cara Mapi. Molasses'girls!
EliminaEccomi, un'altra che ormai tiene sempre la melassa in dispensa :D
RispondiEliminaIl passaggio degli albumi montati a neve potrebbe far storcere il naso, ma in effetti quando si lavorano le farine senza glutine bisogna adattarsi a loro e aiutarle quanto più possibile.
Direi che qui si è riusciti perfettamente nell'intento.
Grazie Patty!
Esatto. La mia colazione in questi giorni profuma di liquirizia e caramello grazie alla melassa ;)
EliminaUn bacione
E questa ricetta soddisfa anche chi deve sostituire le farine, visto che la sfida vera sul GF è quella. A me preoccupava di più l'avena, onestamente: trovo che asciughi parecchio. E invece, l'autrice ha aggirato l'ostacolo. E tu con lei :)
RispondiEliminaL'avena asciuga infatti, e quando ho visto l'impasto ho avuto un momento di scetticismo. Ho pensato subito che andassero bilanciati i liquidi ma il risultato è quello che vedi quindi non è andata male ;)
EliminaE questa ricetta soddisfa anche chi deve sostituire le farine, visto che la sfida vera sul GF è quella. A me preoccupava di più l'avena, onestamente: trovo che asciughi parecchio. E invece, l'autrice ha aggirato l'ostacolo. E tu con lei :)
RispondiEliminaScusami, sulla farina di avena nelle preparazioni gluten free bisogna stare attenti che sia certificata dal non aver avuto contaminazioni. È difficile reperirla con questa caratteristica. Quale hai usato, cara?
RispondiEliminaSi, infatti mi ero informata su questo tema andando presso il negozio bio da cui mi servo. Loro hanno la EcoSana, una farina bio 100% glutine garantita quindi mi sento di dire che cercando è piuttosto facile da trovare. Ciao Sonia, un bacione.
EliminaGrazie, prendo nota.
EliminaP.s. Sulla facile reperibilità bisogna dire che nei piccoli centri del Meridione spesso non è così.
Una delle ricette più intriganti del libro, ottima per una sana colazione. L'avevo adocchiata anch'io. La presenza della farina di mandorle e degli albumi montati a neve mi piace assai. E quando poi hai scritto che la consistenza di questi muffins ricorda quella dei friands mi ha fatto molto piacere. Li devo provare assolutamente, quanto prima. Un abbraccio e grazie per aver testato questa ricetta !
RispondiEliminaMi fa piacere caro Biagio. Credo che anche per te non siano ingredienti impossibili da trovare. Un abbraccio.
Eliminaassolutamente no! ;) bacioni carissimi!
EliminaUffa...sono bellissimi e davvero interessanti questi muffin ma se sono poco dolci, in casa mia non incontrano un vero gradimento.
RispondiEliminaAnche l'arancia e la melassa non incontrano il gradimento di mio fratello.
Però, in spregio a tutti, sono quasi certa che abbiano buone ragioni (poco dolci e arancia) per entrare nelle grazie di mia cognata.
Potrebbe essere una buona strada per farle...credere 😉 che sono dalla aua parte 🤣🤣🤣😉
ahahahah...non sono dolci, te lo dico perché io sono una che metterebbe un cucchiaino in più che in meno di zucchero. Ma mi piace questo sapore che non stanca e la sensazione di non stare facendo l'ennesimo sgarro al conteggio calorie. So che sembrano innocui ma non lo sono, però lasciami vivere nell'illusione. Un abbraccio carissima.
EliminaE' da quando hai pubblicato questa ricetta che ci penso, e ieri sera ho ceduto alla tentazione e li ho fatti. Buonissimi!!!!
RispondiEliminaIo li ho trovati dolci il giusto: l'aroma dell'arancia esalta la dolcezza della melassa (con cui, hai ragione, si sposa meravigliosamente) e non fa sentire il bisogno di aggiungere altro zucchero, oltre ai due cucchiai di muscovado previsti. Inoltre la ricetta non richiede l'aggiunta di grassi, vantaggio non indifferente. Squisiti, leggeri, pure dietetici, li ho adorati e li rifarò!
Un abbraccio.
Se sono poco dolci, sono il mio ideale!
RispondiEliminaMa insomma non si può, ecco un'altra ricetta da provare!