Ci
sono pietanze che, una volta viste su un libro di cucina, anche se
fatte e rifatte “enne volte”, stuzzicano sempre la mia attenzione e la
mia curiosità.
Un po’ come le Sirene e Ulisse. E l’esempio qui calza a
pennello perché questo è un risolatte tradizionale della cucina greca,
chiamato “rizógalo”, con l’accento sulla “o”. Ogni famiglia ha la sua
versione. Chi lava il riso, chi no; chi abbonda con il limone, e chi lo
omette, c’è chi mette il trucchetto dell’amido di mais per renderlo più
cremoso, c’è - come me - chi preferisce abbondare con la cannella.
Ingredienti per 8 persone
150 g di riso Arborio
200 g di zucchero semolato
625 ml di latte
525 ml di panna ad alto contenuto di grassi
scorza di 1 limone
Semi di 1 baccello di vaniglia
50 g di amido di mais
un pizzico di cannella in polvere, per servire
Cuocere il riso in una casseruola di acqua bollente per 5 minuti.
Scolare
il riso e rimetterlo nella casseruola con lo zucchero, il latte, la
panna, la scorza di limone e i semi di vaniglia. Cuocere a fuoco lento
molto delicatamente per 40–50 minuti o fino a che sia relativamente
denso, mescolando spesso per evitare che la miscela si attacchi al fondo
della pentola o che bollisca troppo a lungo.
Rimuovere
la scorza di limone. Mescolare la farina di mais con un po' di acqua
fredda per ottenere un composto cremoso, quindi incorporarlo nel riso,
cuocendo a fuoco basso e mescolando ancora per qualche altro minuto fino
a quando non si sarà addensato.
Togliere
dal fuoco e versare immediatamente il budino di riso in ciotole
individuali, quindi cospargerlo di cannella prima di servire.
NOTE
Gli
autori del libro che stiamo esaminando sottolineano, alla fine della
ricetta, che questo risolatte può essere servito anche freddo. Si tratta
della famosa diatriba sul pudding di riso. Freddo o caldo ? Io adoro il
risolatte caldo, neanche tiepido. Ma visto che arriva l’estate, fatelo
senza esitazione, e mangiatelo pure freddo da frigo, come amano fare i
turchi.
La
ricetta è semplicissima, logicamente, e potrebbe sembrare anche ovvia.
Ma provatela, è sempre bello imparare nuovi trucchetti per rendere il
risolatte più cremoso e meno pesante (qui in Brasile si usa, a questo
scopo, abbondare con il latte condensato), come l’amido di mais e
l’Arborio come scelta (perfetta, a mio avviso) per il riso.
Nella ricetta dice un pizzico di cannella ma io l’adoro e ne ho messo un bel po’.
Sarà che sono un fan del pudding di riso, ma non posso che dire:
la ricetta è
PROMOSSA!
Biagio D'Angelo- Glogg the Blog
Io vado per versione fredda! Grazie Biagio :)
RispondiEliminabeh, io sono sempre un po' indeciso quando si tratta di risolatte... l'importante è che sia buono... per me corrisponde, tra i dolci, al cosiddetto "comfort food". Grazie per aver lasciato il tuo messaggio, cara Stefi. Ciaoo!
EliminaAnche a me piace tantissimo, ma siccome non mi è mai stato proposto caldo, quando l'ho fatto a mia volta non mi è nemmeno passato per la testa di gustarlo caldo. Mi sa che la prossima volta ci proverò.
RispondiEliminaHo una sola perplessità sul procedimento: come si fa a togliere la scorza finemente tritata del limone dal pudding, a fine cottura? Posto che io non la toglierei mai, ha un aroma divino, ma l'indicazione di toglierla mi ha stupito.
Sulla cannella ti do ragione, e tra l'altro con il limone si sposa a meraviglia.
Grazie Biagio!
Cara Mapi, provalo tiepido, é una delizia degli dei dell'Olimpo... ho tolto la scorza del limone con una pinzetta... ed ecco che arrivi tu, grazie alla tua sublime attenzione... ho fatto un errore nel testo... e lo correggo subito, perché è semplicemente la buccia del limone... in preda ad automatismo, ho tradotto erroneamente (e me ne scuso ancora) buccia grattugiata, eccetera. Leggendo il tuo commento, è passata l'immagine del limone ritirato, come in un film... hahahaha. Ciao, grazie a te, ancora una volta.
EliminaSono una Rottenmeier inside, lo so... :-D
EliminaMi permetto allora di correggere il testo. ;)
è già stato corretto... cara Rottenmeier... hahaaa
EliminaBiagio, mi hai convinto! Proverò finalmente il risolatte (mai mangiato!), complice la combinazione di limone e cannella e la tua accattivante presentazione! 😉😋
RispondiEliminaAnto! mai provato ???? non è possibile!... comunque, grazie, sei sempre molto gentile! vale proprio la pena! ciao!!!!
EliminaIl risolatte è stato protagonista di razzie notturne e raptus di pomeriggi invernali, quando si ha assurdamente bisogno di una coccola ma il frigo piange miseria. Uno di quei dolci in grado di calmare il cuore e far cantare la pancia in un attimo, e come te, anche io lo amo profumato di cannella, frutto di un retaggio di viaggio catalani.
RispondiEliminaBellissima ricetta che conserverò per le emergenze emotive!
grazie! un commento che è una poesia per le emergenze affettive
EliminaMia nonna - che era una pessima cuoca- faceva dei risi&latte meravigliosi. Mai che me ne venga uno uguale. Però, il trucchetto dell'amido mi mancava: sarei a dieta, ma il condizionale è d'obbligo, quando gli esperimenti chiamano, no? :)
RispondiEliminail trucchetto dell'amido è molto interessante... effettivamente.... ciao!
EliminaIl risolatte mi ricorda mia nonna, che lo preparava a me ed alle mie sorelle quando andavamo da lei in montagna... sempre mangiato caldo!
RispondiEliminaBiagio, che bei ricordi mi ha risvegliato la tua ricetta...
anche a me, comunque, il risolatte fa venire in mente ricordi belli e profondi. Ciao, un abbraccio!
Elimina