Pagine

venerdì 26 ottobre 2018

POMEGRANATE QUINOA with CRUNCHY CHICKPEAS


Come ci ricorda Melissa Clark nell'introduzione a questa ricetta, la Quinoa non è un grano ma una pianta, parente delle bietole e degli spinaci. Ma siccome assomiglia ad un grano, si comporta come un grano, interagisce con gli altri ingredienti come un grano, ha acquisito di fatto questa identità. 
Di mio aggiungo che la sua fama- vera o presunta che sia- di superfood ne ha aumentato i consumi a dismisura, tanto che oggi la "vera" quinoa è rarissima e si paga a peso d'oro. Diffidate quindi dai prodotti a basso costo e di quelli che non indicano l'origine. Però consumatela: è facilissima da cuocere, molto più leggera dei cereali e anche molto più versatile negli abbinamenti. 
Noi ne facciamo un uso costante, anche se a mio marito non fa proprio impazzire (lui è ancora della scuola della bistecca al sangue :) e, quel che più conta ai fini della sopravvivenza nello Starbook, è che ne ho sempre una scorta in dispensa. 
Assieme ai ceci, agli scalogni e, udite udite, alla melassa di melograno che ormai autoproduco con grande soddisfazione e infilo un po' dappertutto. 
E figuriamoci se non cedevo alla tentazione di questa ricetta...

POMEGRANATE QUINOA with CRUNCHY CHICKPEAS

1 cup e mezzo di ceci cotti (vanno bene anche quelli in scatola), sciacquati e scolati (240 g circa, ma potete metterne anche un po' di più)
1 cucchiaio colmo  di burro
2 cucchiaini di sale
240 g di quinoa, ben sciacquata
1 cucchiaio colmo di extravergine
1 cucchiaio di paprika dolce
1 cucchiaino di cumino (potete metterne anche meno, ne basta anche un pizzico ma ci va)
mezzo kg di pomodorini ciliegia, tagliati a metà 
1 bel ciuffo di prezzemolo, le foglie
2 o 3 cipolline, parte bianca e parte verde, sminuzzate a cubetti


per il condimento

2 cucchiai colmi di melassa di melograno (potete sostituirla con un aceto balsamico)*
Per cui, procuratevi un melograno e fatevi 'sta melassa- e non parliamone più :)
2 cucchiai colmi di succo di limone (io un cucchiaino e tutta la scorza)
un cucchiaino di sale
un pizzico di pepe nero
5 cucchiai colmi di extravergine 
* è l'unica cosa su cui non concordo affatto. la melassa di melograno è un prodotto straordinario, specialmente se fatto in casa. E' denso, avvolgente, profumato, con un equilibrio intrigante fra acido e dolce. Il balsamico vero, invece, è sprecato, in un piatto del genere. E quello finto è una porcheria. 


Scaldate il forno a 200 gradi. Rivestite una teglia da biscotti con un foglio di carta da forno. Distribuite i ceci in un solo strato su un canovaccio pulito e asciugateli molto bene. Quando saranno completamente asciutti, trasferiteli sulla teglia e fateli arrostire per 30 minuti. A metà cottura, scuotete la teglia in modo che arrostiscano anche dall'altra parte. (a meno che non vogliate arrostirvi anche la mano, usate un guanto da forno)
Nel frattempo, portate a bollore circa mezzo litro d'acqua: scioglietevi il burro e salatela. Versatevi la quinoa, date una mescolata, poi abbassate la fiamma al minimo e mettete il coperchio. Fate assorbire tutta l'acqua, piano piano (ci vorranno dai 12 ai 18 minuti) fino a quando la quinoa sarà tenera. Sgranatela con una forchetta. 
Trasferite i ceci arrosto in una terrina, conditeli con l'olio, la paprika, il cumino e circa un cucchiaino di sale, mescolando bene fino a ricoprirli uniformemente. 
Preparate il condimento: emulsionate tutti gli ingredienti in una piccola ciotola, mescolando vigorosamente fino a quando il sale sarà sciolto. 
Distribuite la quinoa in un piatto da portata e disponetevi sopra i ceci, i pomodorini, il prezzemolo e lo scalogno. Versate il condimento, mescolate delicatamente e servite. 

NOTE MIE

  • Ho sbagliato la presentazione, sorry: ho condito tutto in una terrina e poi ho servito nelle coppette individuali. Addio effetto scenico, ma il risultato finale è comunque una bella mescolata, per combinare tutti gli ingredienti
  • Un solo errore nella ricetta, a mio parere: la quinoa va immediatamente tolta dal recipiente di cottura, perchè è come il riso: continua a cuocere. Io spesso la passo anche sotto l'acqua, proprio per fermare la cottura e solo dopo la sgrano con la forchetta. 
  • Per il resto, è una questione di gusti. Temevo il giudizio di mio marito che invece è stato positivo, ma resta il fatto che se siete tipi da bistecca del brontosauro, è meglio evitare di perdere tempo qui sopra. Se invece amate le insalate energetiche da piatto unico, allora questa è una gradevolissima variazione sul tema: i sapori sono straordinariamente ben bilanciati (guai ad omettere il cumino: non lo sentite, se c'è, avvertite l'assenza di qualcosa di importante, se non c'è), i ceci danno la decisa croccantezza che evita l'effetto pastone, la melassa di melagrana suggella tutto l'insieme con una nota avvolgente, in bilico fra la dolcezza e l'acidità. Per me che sono condannata a vivere in una estate perenne, questo è un piatto salva vita, che mi permette di uscire un po' dalla "solita strada" dei gamberi&avocado e offre invece un'alternativa che fa persono venir voglia di invitare a cena le amiche sempre a dieta. Il che basta e avanza per decretare questa ricetta 
PACIFICAMENTE PROMOSSA




6 commenti:

  1. Per noi con celiaco a carico, la quinoa è una manna. Ha un sapore forte ma è un ingrediente davvero versatile. Io ci ho fatto di tutto, anche polpette e lasagna, per dire. Questa salad te la rubo prima di subito esi, confermo, è un superfood, conosciuto sin dagli Aztechi e si, costa un occhio della fronte ;-)

    RispondiElimina
  2. La bistecca di brontosauro ci vuole e quando ci vuole, tutto il resto finisce in dissolvenza.
    Ma questa insalata è meravigliosa come pausa pranzo e da portarsi nella schiscetta in ufficio e la melassa di melograno è l'unica cosa che ho importato da Londra con l'ultimo viaggio. Una bottiglia formato famiglia rigorosamente "organic" e favolosa (melograni ancora non pervenuti in loco).

    RispondiElimina
  3. La quinoa mi piace, ma mi rendo conto che la cucino ancora troppo poco.
    Pure io mi autoproduco la melassa di melagrana da anni e concordo con te: è insostituibile!
    Grazie per le preziose indicazioni, ridurrò il cumino a 1/4 di cucchiaino perché lo trovo troppo invasivo.
    Un abbraccio!

    RispondiElimina
  4. devo dire che mi piacciono molto anche le tue ciotoline, oltre che al vassoio Buccellati... insomma... sono piú versione "tuo-marito": sí al brontosauro, meno alle insalate, si si si ai tuoi utensili culinari... hahhhahaha... bacioni dal Brasile

    RispondiElimina
  5. Qui quinoa una volta a settimana, e sempre in qualche insalata salvatempo e salvapranzo. La mangia anche il mio augusto consorte, non so se perchè convinto delle benefiche qualità della stessa o dal prezzo sullo scontrino del super :D
    Comunque sia, questa altro che insalata: insalata super lusso!

    RispondiElimina
  6. Oggi ho comprato la quinoa in un mix di colori: bianca, rossa e nera. Una parte finirà in questa insalata, insieme agli ultimi pomodori decenti...
    Grazie, Ale :)

    RispondiElimina

Spammers are constantly monitored