Mi capita spesso che quando acquisto un libro di cucina, vario come questo, se trovo dei lievitati sono i primi che provo. Un lievitato non è difficile, può dare mille soddisfazioni è una magia che si ripete ogni volta, ma ha bisogno di passaggi chiari ed ingredienti ben calibrati.
Capirete perché la mia prima ricetta di Martha Stewart, dovevano essere questi panini da colazione in cui lei dice d’’essersi ispirata ai panifici di New York dove preparano dei pani molto ricchi di nocciole, ciliegie secche e molti semi, dove ogni morso è un po’ diverso.
Fra parentesi le dosi originali e in corsivo le mie scelte, vi lascio la ricetta e in fondo le mie considerazioni
Seeded Breakfast Rolls
da “A New Way to Bake” di Martha Stewart
Dosi per 12 panini
Per i panini
235 ml acqua tiepida 37° (1 tazza a110° F.)
8 g lievito secco attivo (2 ¼ cucchiaini) per me 4g
62 g di miele (3 cucchiai) per me millefiori
1 uovo grande a temperatura ambiente
220 g farina integrale (1 ¾ tazza) per me 240g
230 g farina per tutti gli usi (1 ¾ tazza) per me 250g
2 cucchiaini sale grosso
60 g burro a temperatura ambiente (4 cucchiai)
95 g di nocciole tostate tritate grossolanamente (1 tazza)
70 g ciliegie secche tritate (1 tazza)
30 g semi di zucca sgusciati (¼ tazza)
30 g semi di girasole (¼ tazza)
1 cucchiaio semi di papavero
1 cucchiaio semi di sesamo nero
Per la decorazione
1 uovo grande sbattuto leggermente
2 cucchiai semi di zucca sbucciati
2 cucchiai semi di girasole
1 cucchiaio semi di papavero
1 cucchiaio semi sesamo nero
Preparazione
In una ciotola o nell'impastatrice con gancio per pasta, mescolare assieme acqua, lievito, miele e uovo e lasciare riposare fio a schiuma per 5 minuti.
In un'altra ciotola mescolare le farine con il sale.
Aggiungere le farine all’acqua con il lievito e impastare a bassa velocità fino a quando la pasta è liscia ed elastica ci vorranno circa 5 minuti, ma se impastate a mano servirà un po' più di tempo. Aggiungere il burro 1 cucchiaio alla volta e impastare fino al completo assorbimento circa 4 minuti, un po' di più se a mano. Aggiungere quindi le nocciole, le ciliegie e i semi ed impastare tutto per distribuire uniformemente nell’impasto.
Rovesciare l’impasto sulla superficie di lavoro, lavorarlo per formare una bel impasto a palla e rimettere nella ciotola, coprire con pellicola e lasciare riposare per 30 minuti, poi trasferire l’impasto in frigorifero e lasciarlo per almeno 8 ore, può restarci fino a 18 ore.
Trascorso il tempo del riposo in frigorifero, rovesciare l’impasto sul piano di lavoro e dividerlo in 12 pezzi di circa 94 g(¾ once). Premere leggermente ogni pezzo formando un disco di 7,5 cm (3 pollici) e spesso 2,5 cm(1 pollice)
Disporre i dischi in modo uniforme su una placca con della carta forno, coprire e lasciare lievitare al caldo fino al raddoppio (circa 1 ora)
Per la copertura
Preriscaldare il forno a 190° (375° F.).
Spennellare in modo uniforme i panini con l’uovo sbattuto e poi cospargere con i semi.
Cuocere i panini a media altezza fino a doratura per circa 22 minuti, trasferisci su una griglia e fai raffreddare i panini prima di servirli
Note alla ricetta
Ho seguito la ricetta alla lettera, ho solamente ridotto il lievito perché con una lievitazione così lunga mi sembrava troppo però forse il nostro lievito secco è diverso da quello americano
Ho usato una farina integrale di grano tenero e una farina 0, ho però sbagliato la conversione delle farine e alla fine ne ho messi 50g in più ma questo non ha compromesso il risultato.
I miei sono risultati più cicciotti rispetto a quelli di Martha Stewart, che visivamente non sembrano nemmeno lievitati
I panini a parte un po’ troppo lievito e qualche mio problema di conversione, sono assolutamente gustosi e molto sfiziosi da mangiare, mi fa quindi molto piacere poter affermare che la ricetta è assolutamente:
Promossa
Manuela, Profumi e Colori
Gli americani odiano lo zucchero, non il lievito: questo lo usano ancora in quantità! Grazie Manu per il tuo contributo, sembrano buonissimi!
RispondiEliminaGrazie Manu :D i tuoi panini sono molto belli.
RispondiEliminaBelli e buoni, grazie Manu!
RispondiEliminaRicordo di avere preparato una cosa simile da Breaking Breads ed erano davvero buonissimi anche se più rustici di questi. Spesso i lievitati degli autori stranieri, in particolare i nord europei ma anche gli americani, usano molto lievito ed una delle cause è il loro clima inclemente che non aiuta la lievitazione. Anche qui, non credo che sia un errore, piuttosto un modo per garantire il successo del risultato.
RispondiEliminaUn abbraccio cara Manu.