Confesso che alla fine, contro le mie più tetre previsioni, mi sono divertita.
No, dico, Colazione a letto.
Io che amo mangiare comodamente seduta, io che detesto avere un vassoio in equilibrio precario sulle ginocchia (nonostante mi sia munita negli anni di apposito vassoio con le gambe, di quelli appunto adatti alla colazione a letto); io che se proprio voglio fare colazione a letto, devo prima alzarmi a prepararla. Io, proprio io, devo recensire un libro imperniato sulla colazione a letto.
Questo libro sarebbe stato perfetto per mia sorella: lei, la Principessa di casa, da ragazza consumava ogni giorno la sua prima colazione a letto. Dividevamo la stanza e mia madre ogni mattina, mentre io mi stavo già vestendo, la svegliava portandole a letto una bella tazza di cioccolata calda fumante, un rito preliminare senza il quale non poteva assolutamente alzarsi. Ha fatto così fino al mattino del suo matrimonio, dopodiché il rito per lei è terminato: suo marito aveva già messo in chiaro da tempo che la colazione a letto se la sarebbe potuta scordare.
E quindi recensire un libro sul suo ex rito mattutino preferito è toccato a me, e vi confesso che ho una mezza idea di regalarlo a mio cognato, per vedere se nel frattempo non abbia cambiato idea. :-)
Dando una scorsa all'indice delle ricette ho scelto d'impulso la colazione "Al contadino non far sapere...", contando sulla presenza di una portata salata da inserire a colazione; in realtà una rapida scorsa alle ricette che la compongono mi ha tolto subito l'illusione ed è un peccato: un pezzettino di Gorgonzola non mi sarebbe affatto dispiaciuto. Invece a quanto pare Chef Golino ha scelto sì le pere come protagoniste della sua colazione, ma abbinandole al classico cioccolato, declinato nelle versioni di glassa, crumble e biscotti. Un delicato infuso speziato accompagna il tutto, rendendo questa colazione perfetta per gli amanti del tè al mattino.
La mia disamina sarà suddivisa in due parti data la lunghezza del post, e terminerà domani con il giudizio globale.
Copio le ricette così come l'Autore le scrive, per darvi un'idea dello spirito generale del libro.
Tra parentesi e in corsivo le mie modifiche e/o annotazioni.
COLAZIONE AL CONTADINO NON FAR SAPERE...
Da: Andrea Golino - Colazione a letto - Giunti
Waffle, coulis di pere e crumble di cacao
Pera glassata al cioccolato
Frollini al cacao
Drink: Infuso "speziale"
Orario sveglia consigliato: 09:30
FROLLINI AL CACAO
250 g di farina 00
160 g di burro
160 g di zucchero a velo
65 g di uova (1 uovo medio-grande)
30 g di cacao
1/2 bacca di vaniglia
3 g di sale
Ammorbidite il burro al microonde e lavoratelo insieme allo zucchero con le fruste elettriche, ricavate i semi dalla bacca di vaniglia e incorporateli al composto. Unite le uova (plurale?) sbattute e infine le polveri setacciate. Quando l'impasto è omogeneo, formate un panetto dello spessore di 2 cm massimo (sarà più facile stenderlo dopo il riposo in frigo), copritelo con la pellicola e fatelo riposare in frigo almeno due ore.
Togliete il panetto dal frigo e stendetelo tra due fogli di carta forno, poi coppate i biscotti, magari a forma di cuore. Il biscotto è dolce, e il coppapasta a forma di cuore lo rende ancora più dolce. Quasi stucchevole, direte voi, invece no! E non c'è occasione migliore della domenica mattina, per cucinare biscotti a cuore. (Parli per lei, Chef)
Cuocete dunque in forno a 160 °C per 15 minuti, fate raffreddare e spolverate con zucchero a velo.
Questa è la classica ricetta salvavita che bisognerebbe preparare una volta al mese. Si riempie un barattolone o un contenitore e si conserva in dispensa o nel frigo (nel frigo?!?). Dunque non conta come sforzo domenicale. (Fanchiulo Chef)
PERA GLASSATA AL CIOCCOLATO
1 pera Williams
50 g di cioccolato fondente
1 cucchiaio di miele (io di ailanto)
Sale
Tirate fuori dallo sgabuzzino quella bistecchiera che non usate mai neanche per la bistecca. Eliminate la polvere e riscaldatela sul fuoco a fiamma elevatissima.
Mentre aspettate che arrivi a temperatura, tagliate la pera in quattro spicchi lasciando la buccia.
Quando la piastra è rovente, scottate i quattro spicchi di pera sui due lati senza buccia, cercando di far asciugare un po' il frutto. Spargetevi sopra il miele in modo da farle caramellare sulla piastra per 30 secondi, 1 minuto al massimo.
A cottura ultimata, toglietele e impiattatele nel vassoio da portata. (E il sale dove lo metto, Chef?)
Finitura: pochi secondi prima di portare il vassoio a letto, fate sciogliere il cioccola to fondente al microonde (a che potenza Chef, e per quanto tempo?) e distribuitelo a piacere sugli spicchi di pera.
OSSERVAZIONI
Chef Golino consiglia le 9:30 come l'orario di sveglia ideale per consumare questa colazione.
Immagino che tale orario sia riferito al partner a cui questa colazione è destinata.
Se voi siete lo chef, è consigliabile puntare la sveglia alle 4.
A meno che non decidiate di fare i frollini (e già che ci siete anche il crumble, di cui vi parlerò domani) il giorno prima, nel qual caso le 6 possono andar bene.
Come dite? Non volete svegliarvi alle 6 di domenica mattina?
Suvvia, volete o non volete portare al partner la colazione a letto? :-)
Frollini: mi ha sorpresa un po' il procedimento con il burro ammorbidito, praticamente una frolla semimontata, ma ho seguito pedissequamente le istruzioni (e ho lasciato il panetto in frigo per 6 ore) e sono venuti bene. Quanto alla forma a cuore, non è certo tra le mie preferite. Anni fa avevo comprato negli USA degli stampini da biscotti con le guide per le lettere, in modo da scrivervi un messaggio. Ho composto a fatica in quello a forma di cuore la scritta "Starbooks I love you" e mi sono anche ferita le nocche nel processo (quelle malnate lettere non scivolavano lungo le guide!), ma la frolla era talmente molle che non sono riuscita a staccarla dalla formina, così ho dovuto rinunciare e ripiegare su uno stampino semplice a forma di cuore. Cosa non si fa per lo Starbooks.
Comunque i biscotti erano abbastanza buoni, anche se io francamente avrei preferito usare del cioccolato fondente grattugiato al posto del cacao: secondo me sarebbero venuti meglio. Dopo una settimana di riposo il loro sapore è migliorato decisamente, quindi forse vale la pena farli diversi giorni prima.
Quanto alla loro conservazione, il barattolo a chiusura ermetica va bene, ma il frigo proprio no: che cosa le è saltato in mente, Chef?
Voto: Discreto
Pera glassata al cioccolato: decisamente buona. Unica pecca, la finitura: il cioccolato rischia di bruciarsi e di assumere uno sgradevole sapore amaro se sciolto alla temperatura sbagliata o per troppo tempo. Per il pubblico a cui il libro sembra essere destinato, sarebbe meglio specificare un po' di cose, come ad esempio che il cioccolato va spezzettato, quale sia la potenza del microonde e il tempo di scioglimento. Io ho preferito lavorare "alla vecchia", facendo sciogliere il cioccolato spezzettato a bagnomaria.
Voto: Buono
A domani con la seconda parte della mia colazione e il giudizio finale!
L'unico commento che mi viene da fare riguardo alle proposte di ieri e di oggi è che dopo tutto 'sto sbattimento si possa correre il rischio di riaddormentarsi invece che fare colazione a letto... ma nooo non ci siamo proprio, casomai potrei prenderle in considerazione per una merenda pomeridiana e nel caso sul divano invece che a letto... Mapi ho idea che tuo cognato userebbe questo libro come ferma carte oppure sottopentola... ;-)
RispondiEliminaMa anche come ferma porte non sarebbe male... ;-)
EliminaMa un caffè e 2 biscottini non bastavano? altro che le 4 per mettere la sveglia...alla fine della preparazione vai in camera e lo uccidi. Ci vuole tutto l'amore di una mamma perchè quello coniugale secondo me non basta. attendo la seconda parte.
RispondiEliminaEcco, dici bene: l'amore coniugale non basta. Ci vuole quello di una mamma che ha il bimbo inappetente (come era mia sorella all'epoca) e niente di meno!!! ;-)
EliminaCara Mapi, il suggerimento del cioccolato fondente grattugiato mi stuzzica molto. C'è qualche trucchetto per grattuggiarlo senza che si sciolga nel processo, impiastricciando chi lo grattugia? Scusa l'ignoranza ...
RispondiEliminaBella domanda. :-)
EliminaIo lo tengo per la carta stagnola, proprio per evitare di impiastricciarmi le dita. Lo si potrebbe anche passare per 10 minuti nel congelatore, ma secondo me un po' di impiastricciamento è inevitabile.
In alternativa lo si può tritare al coltello.
Un abbraccio.
Che Signora di colazione, io adoro fare colazione a letto., e questa è davvero una di quelle colazioni da excelsior, splendida e davvero complimenti. :-D bacione e buona giornata
RispondiEliminaGrazie! :-)
EliminaChe bello sono troppo felice! Finalmente potró seguire di nuovo le vostre fantastiche ricette e i libri che proponete! Grazieeee é sempre un piacere passare da qui e leggervi!!!
RispondiEliminaGrazie Mile! Ti aspettiamo per il Redone! ;-)
EliminaNemmeno a me piace fare colazione a letto, prferisco stare comodamente a tavola! Quanto allo sbattimento come già detto l'ho fatto diverse volte di puntare la sveglia per lievitare o cuocere croissant e simili...solo per qualcuno che se lo merita ovviamente :D e comunque sempre organizzando il lavoro, far tutto questo la mattina mi sembra improbo!
RispondiEliminaEh ma tu sei una santa donna... oppure "qualcuno" se lo merita davvero! Ora che ci penso, probabilmente sono vere entrambe le cose. ;-)
EliminaComunque sì, tutto questo lavoro in una mattina è faticoso: una volta terminata la colazione viene voglia di tornare a dormire!
Oddio, non oso scrivere il mio post. Io che ho bisogno di almeno 7 ore piene di sonno, questo libro è un vero problema. Mi sono divertita un sacco a leggere la tua disanima e certe osservazioni le ho notate anche io nelle mie ricette. Allo chef sono rimaste un po' di indicazioni nella tastiera, ma apprezzo lo spirito. Non vedo l'ora di leggere la seconda puntata.
RispondiEliminaGrazie Mapi.
Pure io ho bisogno della mia bella nottata di riposo, altro che fare levatacce! Diciamo che con una migliore organizzazione (che Chef Golino avrebbe potuto dare al lettore) si può fare.
EliminaUn abbraccio Pat!
in effetti che bisogno c'è di svegliarsi all'alba per fare dei biscotti, che peraltro sono anche più buoni se di lasciano riposare. diversa è la situazione delle ricette che ho proposto io, che se non le fai lì per lì non sono la stessa cosa, ma quando si può, soprattutto se si parla di colazione, meglio meglissimo anticipare.
RispondiEliminaper il resto, mi pare che alla fine malgrado le criticità il risultato complessivo sia positivo, sono contenta. non mi piace quando cuciniamo cuciniamo e non va bene niente :-)
bravissima e puntualissima come sempre, mapi.
Appunto... che bisogno c'è di fare tutto il giorno stesso? E sentirsi pure dire che i biscotti non contano come sforzo domenicale? :-D
EliminaBacioni bella!