Diana Henry, A Bird in the Hand
Diana Henry è una food writer britannica, piuttosto nota nel mondo anglosassone e relativamente sconosciuta qui da noi, che annovera fra i suoi pregi principali lo scrivere di cibo in modo serio ma lieve. Il filo conduttore dei suoi libri è sì quel ritorno alla cucina di una volta, rielaborata in forme sane e salutisiche che tanto va oggi di moda, ma i toni sono tutti diversi: nessuna missione, nessun parolone (vi sfido a trovare l'aggettivo "etico" nei suoi articoli o nel suo sito), nessun atteggiamento da salvatore del mondo o da predicatore dal pulpito: la direzione del suo messaggio non è quella del voler bene alla Terra, ma semplicemente quella del voler bene a noi stessi, indicata in modo sommesso, garbato e venato di sense of humor: il che basta e avanza, per fare di lei l'autrice prescelta per aprire questo nuovo inizio dello Starbooks.
Diana Henry è una food writer britannica, piuttosto nota nel mondo anglosassone e relativamente sconosciuta qui da noi, che annovera fra i suoi pregi principali lo scrivere di cibo in modo serio ma lieve. Il filo conduttore dei suoi libri è sì quel ritorno alla cucina di una volta, rielaborata in forme sane e salutisiche che tanto va oggi di moda, ma i toni sono tutti diversi: nessuna missione, nessun parolone (vi sfido a trovare l'aggettivo "etico" nei suoi articoli o nel suo sito), nessun atteggiamento da salvatore del mondo o da predicatore dal pulpito: la direzione del suo messaggio non è quella del voler bene alla Terra, ma semplicemente quella del voler bene a noi stessi, indicata in modo sommesso, garbato e venato di sense of humor: il che basta e avanza, per fare di lei l'autrice prescelta per aprire questo nuovo inizio dello Starbooks.
A bird in the hand è l'ultima fatica letteraria della Henry, accolta in modo a dir poco entusiastico da Nigella Lawson ("questo è il libro che avrei voluto scrivere io"), da Yotam Ottolenghi ("qualsiasi cosa cucini Diana Henry, ecco, la vorrei mangiare") e da un coro unanime di pareri favorevoli da parte di tutta la critica britannica: ai motivi sopraddetti si aggiunge la qualità intrinseca di un'opera che non solo mancava da un po' nel panorama editoriale, ma che si propone anche al pubblico con una freschezza e un approccio completamente nuovi: il pollo è, da sempre, la carne più consumata al mondo, anche in quei paesi dove se ne consuma pochissima, è una risorsa preziosa per provvedere a più pasti, è una base versatile, per proporre pietanze sempre nuove, è, insomma, uno dei più gustosi "fili rossi" che legano la storia alimentare dei popoli della terra e che la Henry si propone di riannodare attraverso le 120 ricette qui raccolte: un giro del mondo all'insegna dei colori e dei profumi, senza mai perdere di vista la coerenza del suo messaggio.
L'appello a comprare meglio e comprare di meno è il leit motif di ogni pagina, e muove da ragioni di natura economica, in senso lato: se un pollo costa di più, questo signifca che è stato allevato all'aria aperta, lontano dagli orrori delle batterie e alimentato in modo sano, con ripercussioni inevitabili sulla sua qualità, una volta che diventerà un prodotto commestibile: il che ci permetterà di poterlo sfruttare fino in fondo, dando quindi un senso alla sua presenza sulle nostre tavole.
Un buon pollo farà un buon brodo, lascerà avanzi morbidi e saporiti, potrà essere succhiato fino all'ultimo ossicino, secondo quel principio etico che vuole che si faccia pieno onore ad un animale, se proprio questo deve finire sulle nostre tavole.
La Harry non lo dice, in modo così esplicito, ma ce lo fa capire, presentandoci una monografia completa, dotta ma non pedante, forte di una introduzione che fornisce tutte le informazioni necessarie per orientarsi all'acquisto di questo prodotto e per cucinarlo al meglio, in tutte le sue parti e i suoi prodotto: il risultato sono 120 ricette che rispondono ai gusti più svariati, senza mai perdere di credibilità e di appeal.
Questo, almeno, a quanto dice la critica ufficiale.
Ma qui sopra, come ormai sapete, l'ultima parola spetta alle cucine delle Starbookers e delle Redoner del mese che, è proprio il caso di dirlo, stavolta hanno affilato coltelli e trincianti. Siete pronti a vedere che cosa succederà?
Vi aspettiamo da domani fino alla fine di settembre, per il verdetto finale!
Wow! Non conosco la Henry, ma se Nigella e Yotam l'hanno accolta così, mi aspetto grandi cose! Sono proprio curiosa di seguire questo Starbooks, anche perché adoro il pollo in tutte le sue forme e a casa ne consumiamo parecchio ;)
RispondiEliminaBentornate di nuovo e buon lavoro!
Ale
Me la rischio?
EliminaPer me, abbiamo scoperto un nuovo idolo.
e speriamo di averci azzeccato :-)
Only time will tell ;)
EliminaIl pollo è sempre un salvacena, per cui aspetto con ansia le ricette.
RispondiEliminaP.S. ma solo io ho notato il titolo ambiguo? :-D
"a bird in the hand is worth two in the bush"
Elimina"Plus valet in manibus avis unica quam dupla silvis"
e comunque, stavamo cercando di far finta di niente ;-)
Lasciaci in questa illusione, che ne abbiamo per unmese :-)
Oh, i principi alle spalle mi piacciono assai.. vi seguirò e vediamo se la donna mi conquista.
RispondiEliminaSu su, che voglio spunti per la mia dieta :D
ma l'hai vista, la signora? a me sta ancora più simpatica, così in carne... ma gli spunti per la dieta...:-)
EliminaIn realtà, almeno se guardo la dieta che sto seguendo io, le ricette qui proposte sono perfettamente in linea: pochi grassi, tante spezie e tanti odori.
EliminaE tanto gusto, mi sento di aggiungere. ;-)
Ah care Starbookers, ma con questo libro si parte con il botto...l'autrice non la conosco, ma l'aver scritto un libro solo di ricette sul pollo me la rende fin da ora stra-simpatica e la foto me lo conferma. Sono già accessoriata di una buona dose di acquolina, non mi resta che attendere ancora fino a domani e poi... pancia mia fatti capanna. Gran bell'inizio
RispondiEliminaMi piace molto la Henry, ho provato qualche sua ricetta, che ogni tanto pubblica sui quotidiani britannici e mi son sempre piaciuti. Apprezzo, come dite voi, il suo attaggiamento ed approccio.
RispondiEliminaAvete scelto un bellissimo libro! Questo mese vorrei partecipare pure io allo starbooks, ho già dato una sbirciatina ai libri della lista ed ho ispirazione ;)
Complimenti!
Terry - Crumpets & co.
Non la conosco per questo rimarrò qui incollata per saperne di più...
RispondiEliminami interessa moltissimo l'argomento.. il pollo mi piace in tutti i modi ma non ne saprei mai mettere insieme 120 diversi! vi seguirò con molta curiosità
RispondiEliminaSto affilando coltello e trinciante per testare la mia ricetta, ma se tanto mi dà tanto... ;-)
RispondiEliminaIo la mia l'ho già pronta e devo dire che è una bellezza. Le premesse ci sono tutte!
RispondiEliminaBeh, cicciotta così ma che consiglia sul cibo sano: mi sembro io! :D
RispondiEliminalo metto nel carrello sulla fiducia?? :D
io me ne sto innamorando...
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