Quando ho saputo di essere tra le vincitrici del Redone di gennaio sono stata immensamente felice, è un onore ed un immenso piacere per me poter affiancare le Starbookers per questo mese.
Quando poi ho potuto sfogliare il libro scelto per il mese di febbraio sono rimasta veramente incantata! Pomegranates and Roses di Ariana Bundy è un libro affascinante, sfogliarlo ti porta a viaggiare in paesi lontani, a sentire i profumi e gli aromi di antiche ricette e a non vedere l’ora di poter ricreare quella magica atmosfera con le tue mani.
La grafica del libro è estremamente curata, le ricette sono intervallate da ricordi e fotografie di famiglia di Ariana, che in qualche modo apre le porte di casa sua e ti accoglie calorosamente. Andando poi a leggere le ricette sono rimasta piacevolmente colpita dalle liste degli ingredienti, espressi in ben tre unità di misura: grammi, once e cup! Che precisione, finalmente qualcuno che non ti fa impazzire con calcolatrice e ricerche su Internet per convertire le ricette, un'attenzione nei confronti del lettore che ho visto molto raramente!
La ricetta che ho scelto è quella che apre il libro, una ricetta molto semplice, che parla di ricordi di Ariana da bambina, pochi ingredienti, procedimento rapido e poco elaborato, non avevo nessun dubbio sulla riuscita della ricetta. E invece… l’ho dovuta fare due volte…
Ma veniamo alla ricetta, poi vi racconto la mia disavventura.
Ingredienti
2 sacchetti o 3 fogli di gelatina
1.5 l di succo di melograno fresco o succo comprato non zuccherato
1 cucchiaio e mezzo di zucchero
500 g di chicchi di melograno
Per decorare
foglia d’oro edibile (opzionale)
petali di rosa (opzionale)
Procedimento:
Dissolvere la gelatina in polvere in 250 ml di succo di melograno in un grande contenitore. Se si usano i fogli di gelatina posizionarli uno alla volta (non tutti insieme altrimenti si attaccheranno l’uno all’altro) in un grande contenitore pieno di acqua fredda e lasciarli nell’acqua per circa 10 minuti. Quando si saranno ammorbiditi, prenderli gentilmente e strizzare via l’acqua con le mani.
Su fuoco basso riscaldare il resto del succo di melograno in una casseruola, quindi aggiungere il composto di gelatina o i fogli di gelatina e girare costantemente finché non ispessisce. Assaggiare il composto e se è troppo aspro aggiungere zucchero finché non si raggiunge il gusto desiderato. Versare la gelatina in una ciotola grande o in piccoli bicchieri, quindi cospargere coi semi di melograno, tenendone qualcuno per la decorazione. Lasciare raffreddare prima di trasferire in frigo a solidificare. Prima di servire, decorare la gelatina coi rimanenti semi di melograno, sbriciolare la foglia d’oro edibile e spargere qualche petalo di rosa, se vengono usati.
Il problema è stato nella quantità di gelatina da utilizzare. Inizialmente sono stata forse un po’ distratta non accorgendomi che la gelatina era troppo poca rispetto alla quantità di liquido. Quando me ne sono accorta ho continuato ugualmente, essendo molto fiduciosa nei confronti dell’autrice che si era dimostrata così attenta verso il lettore, soprattutto nello scrivere la lista degli ingredienti. Ho pensato che magari il succo di melograno potesse avere innate proprietà gelificanti a me sconosciute e non avesse bisogno di molta gelatina di sostegno… E invece no. La gelatina non è riuscita. Il succo è rimasto praticamente liquido.
Mi sono poi informata su quanta gelatina sia contenuta in un "sachet" per poter confrontare le due misure date dall'autrice. E un sacchetto corrisponde a 10 grammi di gelatina, quindi due sacchetti corrispondono a 20 grammi, ossia circa 10 fogli di gelatina italiana. Più del triplo di quanto indicato dalla ricetta. Va bene, lo sappiamo che i fogli di gelatina non sono tutti uguali, ma mi chiedo se esistano dei fogli da ben 7 grammi di gelatina… E anche i sacchetti, saranno tutti uguali? Non lo so, in ogni caso la quantità del primo ingrediente della prima ricetta del libro non è indicato in maniera precisa e non è un dettaglio di poco conto dato che la quantità di gelatina incide ovviamente anche sulla consistenza finale.
L’ho rifatta, stavolta ho fatto metà dose perché non avevo altro succo di melograno. Ho seguito le indicazioni sulla busta della gelatina italiana che indica 6 fogli per 500 grammi di gelatina e quindi ne ho messi 9 per 750 ml di succo. Così la gelatina è venuta bene e l’ho decorata con dei petali di rosa in pasta di zucchero (non ho trovato rose non trattate). Il gusto è molto piacevole, leggermente asprigno, dà una bella sensazione di freschezza e la croccantezza dei semi di melograno rende più interessante la consistenza della gelatina. Purtroppo però non saprò mai se la consistenza che ho ottenuto io è quella reale con cui giocava Ariana da bambina...
Nel complesso il risultato è stato buono, peccato solo per l'imprecisione sulla quantità di gelatina, da un lato potevo stare più attenta sin dall’inizio, ma dall’altro penso che l’autrice dovesse essere più chiara e indicare la quantità di gelatina in grammi.
Per questo per me la ricetta è PROMOSSA CON RISERVA.
Sarachan- Bloggoloso
Eh si, poteva specificare la gelatina in grammi perchè non tutti sanno quanto pesano i sacchetti sul mercato americano, al quale il libro è destinato...meno male hai risolto, perchè il dolce è davvero molto bello :)
RispondiEliminaGrazie Stefania! Anche per le informazioni sui "sachet" ;-)
Eliminaho trovato anch'io una grande cosa indicare le misure in cups, gr....ecc...evitandoci calcoli di conversione spesso a rischio di errore (almeno per me!) imprecisone gestita benissimo , giustamente come hai scritto, la Ariana, poteva essere più precisa indicando la quantità in gr della gelatina (come ha fattoperaltro con gli altri ingredienti) . foto bellissime che rendono questo piatto ancora più magico e invitante. complimenti cara
RispondiEliminaGrazie mille, meno male che alla fine la ricetta è venuta lo stesso!
EliminaAnche nel mercato italiano il peso dei fogli di gelatina varia secondo il produttore; la Bundy è una chef professionista (almeno stando alle sue dichiarazioni sul libro), quindi queste cose le dovrebbe sapere e avrebbe quindi dovuto specificare il peso della gelatina da usare, così come ha specificato quello degli altri ingredienti. Tra l'altro lo sanno tutti che in Pasticceria le dosi devono essere precise al grammo...
RispondiEliminaBravissima Sara, hai corretto bene la ricetta (peccato per la prima volta! :-S) e i risultati... si vedono!!! :-)
Grazie! Eh sì, ci vuole precisione in pasticceria!
EliminaSara, hai dovuto aggiustare il tiro in corsa, ma lo hai fatto al meglio ;) e il risultato che hai ottenuto ne è la prova... La gelatina ha un colore bellissimo!
RispondiEliminaP.S. I petali sembravo veri :)
Grazie Ale, anche per il P.S. ;-)
EliminaGrazie anche alle "aggiustature" durante il procedimento, che hai dovuto apportare, hai ottenuto una presentazione molto elegante e di grande effetto!! Sei stata bravissima! Sono rimasta, poi, di stucco quando ho letto che i petali sono di pasta di zucchero: sembrano assolutamente veri!
RispondiEliminaGrazie Daniela, mi fa molto piacere che la presentazione ti piaccia, petali compresi :-)
EliminaInsomma, sembra proprio che con l'indicazione delle dosi la cara Ariana abbia qualche piccolo problemino! Brava tu a trovare una soluzione! =)
RispondiEliminaM.
Direi proprio di sì, non sono l'unica ad aver avuto qualche difficoltà... Grazie!
Eliminain Italia, un fglio di gelatina è tarato per avere lo stesso potere addensante di un altro foglio di uguali dimensioni, indipendentemente dai grammi: mi ero sempre chiesta perchè sulle confezioni fosse sempre indicato il peso complessivo e mai quello dei singoli pezzi e quando ho dovuto approfondire l'argomento, la risposta che mi è stata data è stata questa: i fogli piccoli pesano indicativamente 2 g. ma non sono tutti uguali: ciascuno, però, garantisce la stessa capacità di addensamento.
RispondiEliminaSull'estero, cambia tutto. Di conseguenza, la regola migliore è sempre quella di indicare i grammi, in Italia come altrove: e dispiace contatare che questi scivoloni vengano da un'autrice che vanta un curriculum di tutto rispetto anche nella pasticceria. Un vero peccato. Meno male che sei riuscita a rimediare, dai...
ps vedo che la manualità è sempre quella di una volta ;-)
Cara Ale, questa del potere addensante indipendente dal peso dei fogli l'avevo letta anch'io, ma devo dire che in altre ricette testate con stessa quantità di fogli di marche diverse ho ottenuto risultati differenti... Alla fine uso la marca più conosciuta ed in genere va bene. Però potrebbero un po' mettersi d'accordo, no? :-)
EliminaUn bacione!
Caspita, questa donna ha dei grossi problemi con le quantità degli ingredienti.
RispondiEliminaE, se si ha davvero un back-ground in pasticceria, trovo davvero strano uno scivolone simile.
Peccato, ma tu sei riuscita a fare il miracolo!!
i dolci, il tallone d'achidella della nostra ariana, mi sembra...
RispondiEliminaanche se le tue foto fanno impazzire.
però se uno deve rifare una ricetta due volte per farla venire, mi viene da pensare che questa riserva sia molto, ma molto generosa!
cara sara, sei davvero bravissima e coscienziosa come una "vera" starbooker! inoltre hai una manualità da paura che personalmente mi sogno :))))
RispondiEliminaAnche a me è rimasta liquida l ho fatta con l agar agar ne ho messo 16 grammi x 1.300 litri di liquido e 650 Gr di zucchero secondo voi posso rifarla bollire unendo la gelatina in fogli in questo caso quanti grammi? Grazie
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