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lunedì 18 marzo 2019

CAKE AND BISCUITS: LEKACH (HONEY CAKE)








Nell’introduzione alla sezione “Cake and Biscuits”,  Niki Segnit ricorda che l’aroma di una “Victoria sponge” non è altro che il risultato di quattro ingredienti ben armonizzati: farina, zucchero, burro e uova. Ma la grande differenza tra torte e biscotti è data dalle uova. 
A questo punto, la Segnit comincia a dividere la sezione in ulteriori grandi gruppi: “Angel Cake” (denominata come una “meringa fortificata dalla farina”; “Genoise”, con variazioni portoghesi e giapponesi (la celebre torta “kasutera”); la “Quattro Quarti” e il “Gingerbread”, in cui la Segnit include tutti i dolci scuri, appiccicosi, densi. 
La torta al miele che vi presento fa parte di quest’ultima sotto-sezione.
Il “Lekach”, è un dolce tradizionale del Capodanno ebraico, il Rosh Hashanah. 
Niki Segnit racconta con ironia pungente, quell’ironia che la caratterizza nella sua scrittura originale, che i suoi amici ebrei non amano per niente questa torta perché spessissimo risulta molto secca e quasi soffocante. Non è il caso di questa ricetta. Andiamo a vedere. 


INGREDIENTI 

200 g di farina
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
2 cucchiaini di cannella in polvere
2 cucchiaini di mix di spezie (ho usato cardamomo, pepe, zenzero e chiodi di garofano, battuti nel mortaio)
½ cucchiaino di noce moscata grattugiata al momento
qualche pizzico di sale
100 ml di olio vegetale
100 ml di miele
100 ml di caffè freddo
100 g di zucchero semolato
100 g di soft brown sugar (zucchero semolato con aggiunta di melassa)
1 uovo


Setacciare tutti gli ingredienti secchi (cioè farina, bicarbonato, cannella, il mix di spezie, la noce moscata e il sale) e mescolare il tutto. Creare una fontana al centro degli ingredienti secchi e aggiungere gli ingredienti umidi (olio, miele, caffè, zucchero, soft brown sugar, uovo). 
Mescolare bene. Versare l’impasto in uno stampo da plum-cake da 900 grammi (le misure variano ma potrebbero essere 23 x 13 x 7 cm) e infornare in forno preriscaldato a 160 gradi per circa 45-55 minuti. 
Controllare dopo mezz’ora perché, nel caso la parte superiore sia troppo scura, sarà necessario porre un foglio di alluminio perché non bruci. Far raffreddare per 15 minuti e poi sformare. 




NOTE

- La torta rimane molto umida, e non c’è alcun pericolo di soffocamento o di odio verso le festività comandate… Tutti i sapori sono quasi magicamente esaltati, specialmente, la cannella e la noce moscata, ma senza che uno prevalga in modo indecente sull’altro.

- Avevo già provato, alcuni anni fa, una torta ebraica al miele, in Ungheria, ma la consistenza era più vicina alla suola di una scarpa che a un impasto dolce. Con questa ricetta mi sono dovuto assolutamente ricredere, con mia grande allegria.

- Il gusto della torta dipenderà dal miele che si è utilizzato, come la stessa Segnit sottolinea. Personalmente ho usato un miele di eucalipto. È stata un’ottima scelta.
Nel mio forno la torta si è cotta in 45 minuti. Meglio non lasciarla troppo per non avere il rischio dell’effetto “scarpa” (non si sa mai…).

- Il giorno dopo la torta era ancora perfettamente umida, scura e scioglievole.

La ricetta è 
PROMOSSA CON LODE


15 commenti:

  1. Di questa sezione miro a provare questa torta insieme alla genoise.
    Su quest'ultima ho in mente una "cosina" per vedere quanto io possa riuscire ad avvicinarmi al sapore ed alla consistenza di un dolcino di Tagliafico (nota pasticceria genovese)

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    1. non ti pentirai, Giulietta, ne sono sicuro. Il caffé poi dá quel tocco magico, secondo me, alla torta. Poi ci dirai!
      Ciao !

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  2. Grazie Biagio! Forse varrà la pena preparne una versione g-free. Intanto in erboristeria ho un ultimo barattolo di miele di eucalipto...insomma, la tentazione avanza ;-)

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    1. dev'essere buonissima anche la versione gluten-free, Sonia. E poi con un ottimo miele di eucalipto della tua erboristeria...! deve diventare divina... ciaoooo

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  3. Questo libro è una lettura piacevolissima, oltre a una fonte quasi infinita di ricette: alle note su come viene di solito questa torta mi sono fatta una risata da sola!
    Grazie Biagio :)

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    1. Ci sono commenti nelle pagine di questo libro che hanno la capacitá di farmi ridere come un racconto di Jerome K. Jerome. Proprio quella sensibilitá ironica, e anche un tantino cinica, degli inglesi.
      ciao e grazie a te!

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  4. L'aspetto culinario del Natale che mi piace di più è l'inebriante profumo di spezie dei biscotti, quindi questa torta è assolutamente nelle mie corde. Mi par quasi di sentirne il profumo... Assolutamente da provare... e prima di Natale (o di Rosh Hashana!) 😀
    Grazie Biagio!

    P.S. io avrei detto che gli zuccheri fossero ingredienti secchi: come mai la Segnit li inserisce tra gli umidi? Forse per la loro qualità igroscopica?

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    1. Mapi, come sempre attentissima e precisa. Anch'io mi chiedevo come mai la Segnit li inserisca tra gli umidi... ma è certamente, come dici, per la loro qualitá igroscopica. Grazie!!! ciao !!!

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  5. Mmh.. adoro questo tipo di torte "scure e appiccicose", soprattutto se hanno un retrogusto speziato. Questa mi aveva attirato subito, sfogliando il libro! Ottima scelta, esecuzione perfetta.
    Grazie! <3

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  6. Si vede chiaramente dalle foto che questo è un dolce tutt’aaltro che secco. Avrei solo un problema nel prepararlo... non amo il caffè 😐
    Mi rifarò domani 😊

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    1. ti ho risposto fuori dalla "risposta" ufficiale!...
      hahhahaah
      sorry

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  7. hmmm no coffee???
    bisogna cercare un sostituto ....
    domani... sì, ti rifarai senza dubbio! ;)

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  8. A prima vista mi ha immediatamente ricordato il Pain d'épices francese che tanto adoro. Scuro, profumato, aroma di miele e spezie dominante, e consistenza densa, umida, un tantino appiccicosa. Che dire: amo questo genere di dolce, migliora con il tempo se se ne ha rispetto nella conservazione. Questo mi intriga assai per aromi differenti ma che in qualche modo giocano sullo stesso terreno.
    E sulla scrittura della Signit, sto ridendo un bel po' nella mia sezione, a parte alcune maledizioni che tu sai. :D Grazie molto per questo post.
    Bacione.

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