lunedì 27 novembre 2017

MUNKKI - FINNISH DOUGHNUTS

L'autrice si interroga su chi abbia inventato i doughnuts.
Pare che nel nord Europa praticamente chiunque voglia accaparrarsi il primato di inventore di queste delizie e che i Finlandesi preparino una versione autoctona veramente eccezionale: i Munkki, il cui nome si rifà alla forma circolare delle capigliature dei monaci, se mi sono spiegata.
Per una che vivrebbe immersa in ciotole di roba fritta, più che tentazione si è trattato di provocazione.
Mi sono quindi lanciata su un ennesimo lievitato, che ha ingredienti e procedura piuttosto simile alla precedente ricetta da me presentata, e che varia sul tipo di cottura, che è ovviamente frittura in olio profondo.
Il risultato è quello che vedete. Le considerazioni in fondo, come sempre.

Ingredienti per c.ca 20 ciambelline

25 g di lievito di birra fresco o 13 g di lievito secco attivo
250 ml di latte intero
30 g di zucchero semolato
400/500 g di farina 00 più extra per impastare
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di cardamomo in polvere
50 g di burro fuso
1 uovo battuto
1 cucchiaino di succo di limone
1 litro di olio vegetale per frittura profonda
zucchero semolato o zucchero alla cannella (miscelare nella quantità di 1:5) per rivestire le ciambelle

Se usate lievito fresco, aggiungete il lievito e latte nella ciotola di un mixer con il gancio per impasto. Mescolate fino a che il lievito non sia sciolto.
Se usate lievito secco, versate il latte in una ciotola. Spargetevi sopra il lievito e mescolate. Coprite con pellicola e lasciate in un luogo tiepido per 15 minuti fino a che la superficie non sarà schiumosa.
Versate nella ciotola della planetaria con il gancio per l'impasto.

Aggiungete lo zucchero e mescolate con il gancio fino a che non si sciolga. Miscelate farina, sale e cardamomo e cominciate ad aggiungerlo al mixer un poco alla volta. Interrompete l'aggiunta di farina quando vedrete che l'impasto comincia ad essere appiccicoso, quindi aggiungete il burro, l'uovo ed il succo di limone. Continuate poi ad aggiungere la farina fino a che non avete un impasto compatto ma ancora appiccicoso. Fate attenzione a non aggiungere troppa farina a questo stadio altrimenti le ciambelle saranno asciutte. 

Coprite la ciotola con la pellicola e lasciate l'impasto in un luogo caldo a lievitare per 30/35 minuti o comunque fino a che non abbia raddoppiato di volume. 
Rovesciate l'impasto su una superficie infarinata ed impastatelo nuovamente. Aggiungete un po' di farina se necessario. Tagliate un pezzetto di impasto e rollatelo fino ad ottenere una piccola salsiccia dello spessore di un dito. Unite i bordi per fare dei piccoli anelli di c.ca 5/6 cm di diametro, lasciando un buco di buona dimensione. Infarinate la superficie dove sistemerete gli anelli e continuate. 

Coprite le ciambelline con un canovaccio e lasciate lievitare per altri 30 minuti.

Scaldate l'olio in una padella per fritto profonda fino a 180°. Con attenzione fate la prova con una ciambella. Dovrebbe essere necessario 1 o 2 minuti su ogni lato per ottenere delle ciambelline dorate. 

Cuocete le ciambelle in più tempi e scolatele su carta assorbente prima di passarle nello zucchero alla cannella. Vanno consumate il giorno stesso. 
Note: potete preparare anche dei bomboloni e farcirli con marmellata di lamponi o crema pasticciera. 
NOTE PERSONALI

  • Ricetta spiegata in maniera chiara e procedimento semplice. Naturalmente resta la questione quantità di lievito, sempre eccessiva per le nostre latitudini, ma non è questo che mi ha spinto a provare. In realtà, avendo già fatto molte volte ciambelle fritte seguendo diverse ricette, quello che mi ha incuriosito è stato l'uso di farina debole. Nella tradizione toscana, ciambelline e bomboloni hanno lievitazioni eterne, sopportate da farine che richiedono almeno un W330 se non un W400. Qui l'autrice usa una semplice farina 00 (all purpose - per tutti gli usi). Abbinata ad una elevata quantità di lievito, la lievitazione è velocissima, ma l'impasto, anche al tatto, sembra quasi senza struttura. Infatti nella seconda lievitazione, ho usato l'escamotage del taglio della carta da forno: quando ho formato le ciambelline, le ho sistemate in maniera simmetrica sul un foglio di carta da forno infarinato. Distanziate almeno 3/4 cm l'una dall'altra, al momento di friggerle, ho tagliato la carta in quadrati intorno alle ciambelle e le ho trasportate sulla friggitrice senza toccarle. Ho anche fatto la prova cercando di prenderne una in mano, ma si sformavano terribilmente. Così le ho fatte scivolare dal foglio all'olio senza che perdessero la loro forma. 
  • Per formarle invece, non ho seguito il metodo dell'autrice, ma ho preferito stendere la pasta ad un cm di spessore e copparla con un coppapasta di 6 cm di diametro tagliando il buco in mezzo con un coppapasta di due cm. Questo mi ha consentito di ottenere ciambelle più o meno della stessa dimensione. Le palline che vedete, sono i "buchi" lievitati che ho fritto per primi per  provare la temperatura dell'olio. E che vanno via alla velocità della luce. 
  • Non lesinate la cannella nello zucchero, perché è la ragione di questi dolci. 
  • Appena fritte sono davvero buonissime: croccantine fuori e molto morbide nel cuore. Ma dopo un paio d'ore non sono già più le stesse ed a livello di gusto e struttura, non hanno nulla a che vedere con le nostre.  In bocca, l'effetto è quasi che non abbiano "corpo", non so bene come spiegare ma spero che mi capiate. Vanno benissimo per quando vi viene una voglia improvvisa e non avete tempo di aspettare una notte per la lievitazione, e soprattutto se mangiate immediatamente. Ma niente a che vedere con quelle nostre. 
  • In ogni caso vista la riuscita della ricetta, sono, senza alcuna infamia né lode. 
PROMOSSE 

4 commenti:

  1. Patty, sono stupende *___* questo mese hai scelto ricette che mi fanno sbavare davanti al pc...... Grazie, sei stata molto precisa ed obiettiva nel giudizio finale... e grazie anche per la perfetta realizzazione, se ho ben capito, non era un impasto bellissimo da gestire ....Grazie, perchè io le avevo in mente da subito...e ora ci penserò 3 volte ;) Un abbraccio grande

    RispondiElimina
  2. ...Come volevasi dimostrare. :-) Una quantità eccessiva di lievito garantisce lievitazioni rapide, ma a scapito di gusto (l'impasto non ha il tempo di maturare) e consistenza (se dopo 2 ore già perdono, a fine giornata la mollica sarà "gessosa" e secca). Insomma, mi porto a casa il cardamomo come aromatizzante e la tua bravura immensa, che non fa sbagliare un colpo. :-)

    RispondiElimina
  3. Sono bellissime Patty, da quel che leggo meno semplici di quel che possa sembrare.

    RispondiElimina
  4. Potrebbero essere cotte in forno invece che fritte? Se si, a che temperatura e per quanto tempo??

    RispondiElimina

Spammers are constantly monitored