tag:blogger.com,1999:blog-22076500880848693522024-03-19T09:24:39.722+01:00Starbooksalessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.comBlogger1586125tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-85424083641432646082024-03-19T09:00:00.134+01:002024-03-19T09:24:07.162+01:00INDIAN FRENCH TOAST<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMO7PeFD1xinN6DBlvWWU_VnwkLl6YHCJYjWNUq5XNig_LapJ78fIp2o_4EqusPZHHLKCJBcfY0wQiGD01aqaSWrULkKgMhMoU2xWCaKnKdzHNi75HFbjoVhAy0MkIPZm4boQKy45gXsmB5onadUmGEivc6_jEeG0B1hbhKsuxP7hIEjnObby1KsZALEo/s1000/433331549_1041632156936928_3284158814042627962_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><b><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMO7PeFD1xinN6DBlvWWU_VnwkLl6YHCJYjWNUq5XNig_LapJ78fIp2o_4EqusPZHHLKCJBcfY0wQiGD01aqaSWrULkKgMhMoU2xWCaKnKdzHNi75HFbjoVhAy0MkIPZm4boQKy45gXsmB5onadUmGEivc6_jEeG0B1hbhKsuxP7hIEjnObby1KsZALEo/w480-h640/433331549_1041632156936928_3284158814042627962_n.jpg" width="480" /></b></a></div><div style="font-weight: bold;"><b><br /></b></div><div style="font-weight: bold;"><b><br /></b></div>Il pane fritto è uno di quei cibi a cui è difficile resistere, e questa ricetta non fa eccezione, anzi!<div>Darina Allen, nell'introdurre la ricetta, spiega che è tipica di Calcutta, in India. </div><div>I venditori ambulanti allestiscono delle bancarelle per la vendita del cibo di strada, ogni giorno a mezzogiorno, nel quartiere degli affari. Queste bancarelle propongono pasti semplici e gustosi, che servono a centinaia e centinaia di lavoratori, ogni giorno.</div><div><br /></div><div>Come sarebbe bello trovare delle bancarelle che propongono queste golosità, anche dove lavorio io!</div><div><br /></div><div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-size: medium;">Indian French Toast</span></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-size: x-small;">da One Pot Feeds All, Darina Allen</span></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p style="text-align: center;"><i>Ingredienti per 4 persone</i></p><p style="text-align: center;"><i><br /></i></p><p style="text-align: center;"><i>4 fette spesse di pane bianco di buona qualità </i></p><p style="text-align: center;"><i>3-4 uova biologiche </i></p><p style="text-align: center;"><i>1 cipolla piccola, appena tritata </i></p><p style="text-align: center;"><i>1 peperoncino verde, privato dei semi e tritato </i></p><p style="text-align: center;"><i>4 cucchiai di coriandolo tritato </i></p><p style="text-align: center;"><i>sale (in fiocchi) e pepe nero appena macinato </i></p><p style="text-align: center;"><i>olio d’oliva, per friggere </i></p><p style="text-align: left;">Per prima cosa, tostare leggermente il pane. Sbattere le uova in un piatto basso. Aggiungere un pizzico di sale, la cipolla tritata, il peperoncino e il coriandolo. Immergere nel mix con le uova, una fetta di pane alla volta, girandola su tutti e due i lati, assicurandovi che entrambi siano ben ricoperti. Scaldare poco olio in una padella adatta ai fritti, finché non sfrigolerà. Friggere la prima fetta di pane da entrambi i lati, finché non sarà ben dorata e croccante. Ripetere l’operazione con le fette rimanenti, utilizzando tutto le uova. Tagliare in quarti, cospargere abbondantemente con sale (e pepe) e servire.</p><p style="text-align: left;"><b><br /></b></p><p style="text-align: left;"><b>Note personali</b></p><p style="text-align: left;">Ricetta semplice e veloce ma molto, molto gustosa!</p><p style="text-align: left;">Al posto del coriandolo, che non avevo, ho utilizzato il prezzemolo</p><p style="text-align: left;">L'autrice inserisce il pepe tra gli ingredienti ma non lo nomina alla fine. Nulla di grave, ma vi consiglio di metterlo perché ci sta benissimo.</p><p style="text-align: left;">La prossima volta taglierò le fette un po' meno spesse perché, mentre fuori erano belle croccanti, dentro lo erano un po' meno ma comunque buonissime. Forse avrei potuto prolungare la cottura ma con il rischio di bruciare il pane.</p><p style="text-align: left;">E' un po' una mia fissazione ma, quando provo ricette di questo tipo, che si prestano facilmente a delle varianti, la mia fantasia si sbizzarrisce e pensa a come prepararlo la volta successiva :)))</p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">La ricetta è:</p><p style="text-align: center;"><b>PROMOSSA CON GUSTO!</b></p></div>Ale only kitchenhttp://www.blogger.com/profile/08223244200029557117noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-33513351624020669512024-03-18T09:00:00.005+01:002024-03-18T09:00:00.131+01:00COFFEE CRÈME BRÛLÉE<p style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv7cqHWznhW-1qP9OopwukPKsHobo-uXDWtJsruanddW7Xpl2XQIEFqFUidEVG53DjP6h-r-FjO1vppe7a7Avn7CeW5gCwg75yNxe_96ZHhwccE0lUZfsy8Xb8ULIjH8tp2My4JHgeT4JN3lzAIvHtIPAl8mFKYRTxm0zbw-yxByo3t42itn44Cwavb4jR/s3888/IMG_3301.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3888" data-original-width="2916" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv7cqHWznhW-1qP9OopwukPKsHobo-uXDWtJsruanddW7Xpl2XQIEFqFUidEVG53DjP6h-r-FjO1vppe7a7Avn7CeW5gCwg75yNxe_96ZHhwccE0lUZfsy8Xb8ULIjH8tp2My4JHgeT4JN3lzAIvHtIPAl8mFKYRTxm0zbw-yxByo3t42itn44Cwavb4jR/w480-h640/IMG_3301.jpeg" width="480" /></a></p><p> </p><p>Mille volte vi ho già tediato con la storia che no, il caffè non lo bevo perchè non mi piace ma per assurdo vado pazza per i dolci che lo contemplino tra gli ingredienti.<br />Quindi leggere questa ricetta e sentire irresistibile l'impulso a realizzarla è stato un tutt'uno, complice il fatto che la lista ingredienti è semplicissima e fatta di roba che al novanta per cento abbiamo già in casa.<br />Che poi, se vogliamo, è una crème brulée al caffè...ma senza caffè appena fatto!<br />Utilizza infatti per aromatizzare un prodotto inglese iconico, che avevo comprato mesi fa avendolo visto in quella caverna di Ali Baba piena di meraviglie che è il favoloso supermercato in cui mi rifornisco.<br />La mitica Camp Essence, ovvero uno sciroppo concentrato al caffè nato alla fine dell'ottocento e creato, così dicevano le pubblicità dell'epoca, per permettere ai soldati di bere un caffè istantaneo anche al fronte dato che basta diluirlo con acqua.<br />Oggigiorno l'ho visto usato soprattutto in ricette dolci e come aroma, mai come bevanda.<br />Come detto da me si trova facilmente, in Italia ho appena visto che è disponibile su Amazon. <br />Come è andato quindi alla prova assaggio?<br /></p><p></p><p> </p><p><b>COFFEE CRÈME BRÛLEE<br />per 4 porzioni </b><br /></p><p>4 tuorli grandi o 5 piccoli bio<br />40 g di zucchero semolato<br />1 e 1/2 cucchiai di essenza concentrata al caffè Camp<br />200 ml di latte intero<br />200 ml di panna fresca<br />8 cucchiaini di zucchero demerara<br /><br />Sbattere i tuorli con lo zucchero semolato finchè ben amalgamati, quindi unire l'essenza di caffè, il latte e la panna e mescolare ancora. Coprire e far raffreddare in frigo.<br />Preriscaldare il forno a 150.<br />Versare il composto passandolo attraverso un colino direttamente in una teglia rotonda che possa essere portata in tavola da circa 19cm di diametro ed almeno 4.5cm di altezza.<br />Mettere la teglia all'interno di una più grande e versarvi tanta acqua bollente che arrivi circa a metà della teglia con il composto.<br />Cuocere in forno per 45-50 minuti o comunque finchè si sarà rassodato ma sarà ancora morbido al centro.<br />Fuori dal forno spolverizzare con lo zucchero demerara sparso in uno strato sottile e caramellarlo con una torcia da pasticceria.<br />Servire freddo di frigo con biscotteria secca e savoiardi.</p><p></p><p><b>NOTE</b><br /><br />- preparazione semplicissima in cui in pratica si tratta solo di mescolare tutti gli ingredienti insieme e cuocere il tutto! Anche il tempo di cottura si è dimostrato corretto, anzi credo di aver tirato fuori il dolce allo scadere di 40 minuti.<br /><br />- mi ha incuriosito il fatto che mentre di solito questo dolce viene caramellato in superficie dopo il passaggio in frigo, poco prima di essere servito, qui invece l'operazione viene fatta subito dopo la cottura ed il tutto viene poi messo in frigo. L'operazione ha funzionato, in effetti semplificando il tutto perchè ci si ritrova con il dolce bell'e pronto da servire.<br /><br />- pur non richiedendo chissà quali tecniche o attenzioni viene una crema morbida, vellutata, dolce al punto giusto. Tenete presente che l'essenza Camp è uno sciroppo zuccherato anche se non dolcissimo.<br /></p><p>- di solito amo preparare questo tipo di dolce in coppette monoporzione, trovo che si serva e presenti meglio. Per amore di Starbooks ho ovviamente seguito l'indicazione di cuocerlo in uno stampo unico e devo dire che si è porzionato poi molto bene, senza diventare il pasticcio che paventavo.</p><p style="text-align: center;"><b>ASSOLUTAMENTE PROMOSSO</b><br /></p><p><br /></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-72453408797966733772024-03-15T09:00:00.052+01:002024-03-15T09:00:00.139+01:00CHOCOLATE BARK WITH MANY GOOD THINGS<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZJC3hbeJmTcwYunBgWK-S5O7r1lLS6a3XzEVY_MDTtj5URWAc4Zor2QIw52lwAlEueXP4HgozXNwD1Fy1TS6a7qIZNRTk-10gnv5CoLAM8uUlCOapReaq5RNp5tz7aG7_8lfZYnxmWCRF7kSrUbRo4PLkrLhRKhH0I6pU_yIMGA6flXuxfitNPo0norc/s1000/431858828_318501647911386_4966428919882834954_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZJC3hbeJmTcwYunBgWK-S5O7r1lLS6a3XzEVY_MDTtj5URWAc4Zor2QIw52lwAlEueXP4HgozXNwD1Fy1TS6a7qIZNRTk-10gnv5CoLAM8uUlCOapReaq5RNp5tz7aG7_8lfZYnxmWCRF7kSrUbRo4PLkrLhRKhH0I6pU_yIMGA6flXuxfitNPo0norc/w480-h640/431858828_318501647911386_4966428919882834954_n.jpg" width="480" /></a></div><p><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p>Avete invitato degli amici per un caffè (o per un tè) e non sapete con cosa accompagnarlo? </p><p>Non avete avuto tempo per preparare un dolcetto per una cena dell'ultimo minuto?</p><p>Oppure, semplicemente, non avete voglia di preparare il dolce?</p><p>Nessun problema, ci pensa Darina Allen a venirvi in aiuto, con una ricetta molto, molto golosa!</p><p>Sfogliando il libro<a href="https://starbooksblog.blogspot.com/2024/03/lo-starbook-di-marzo-2024-e.html?m=1" target="_blank"> Starbooks del mese</a> alla ricerca di un dolce, in un periodo della mia vita più frenetico del solito, mi è caduto l'occhio su questa ricetta. Ho una vera passione per la frutta secca e, avendo ancora dei cranberries già aperti in dispensa, ho deciso che avrei provato questa ricetta, giusto mezzo secondo dopo averla vista!</p><p><br /></p><p style="text-align: center;"><b>Chocolate Bark with Many Good Things</b></p><p style="text-align: center;"><b>da <i>One Pot Feeds All</i>, Darina Allen</b></p><p><b><br /></b></p><p style="text-align: center;">Ingredienti per 4-8 persone (in base a quanto avrete voglia di mangiucchiare :)</p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;">150 g di cioccolato al 62% circa di cacao</p><p style="text-align: center;">25 g di nocciole tostate e spezzettate</p><p style="text-align: center;">25 g di mandorle tostate e spezzettate</p><p style="text-align: center;">25 g di pistacchi, divisi a metà</p><p style="text-align: center;">50 g di amarene o mirtilli rossi americani (cranberries) divisi a metà, o uvetta grande, o scorze d'arancia candite, o un mix di tutto (anche le more di gelso bianche vanno bene)</p><p style="text-align: center;"><br /></p><p>Rivestire una teglia con carta forno.</p><p>Rompere il cioccolato in un contenitore di Pyrex, poi posizionarlo sopra una pentola con acqua fredda. Assicurarsi che l'acqua non tocchi il fondo della ciotola. Accendere il fuoco e portare a bollore l'acqua. Spegnere subito il fuoco e lasciate sciogliere dolcemente il cioccolato sfruttando il calore residuo, mescolando dolcemente.</p><p>Versare il cioccolato sulla teglia foderata con carta forno e stenderlo ad uno spessore di 5 mm (circa 20 cm quadrati). Non preoccupatevi se i bordi non sono uniformi, non importa.</p><p>Cospargere uniformemente la frutta secca, e gli altri ingredienti che avete scelto, sul cioccolato. </p><p>Lasciare solidificare. </p><p>Tagliare in rettangoli o spezzarli in pezzi irregolari.</p><p>Servire con caffè.</p><p><br /></p><p><b>Note personali</b></p><p>Questa è praticamente una non-ricetta... semplicissima, veloce e che richiede davvero poco impegno.</p><p>Ho utilizzato del cioccolato fondente al 70% circa di cacao, perché era quello che già avevo in casa, ed è andata bene così.</p><p>Per praticità, ormai utilizzo quasi sempre il microonde per fondere il cioccolato, con le dovute attenzioni: potenza bassa, procedere in step, verificare più volte a che punto è la fusione e mescolare. </p><p>Utilizzate della frutta secca di qualità perché, in ricette come questa, fa la differenza. </p><p>Ho preferito tostare leggermente la frutta secca, in un padellino per un paio di muniti, nonostante fosse già tostata, per sprigionare ancora di più gli aromi. </p><p>Questo cioccolato ricoperto di "many good things", rientra a pieno titolo nella mia classifica degli snack da divano, in ottima posizione. Quando inizi a mangiarlo, fermarsi richiede una buona dose di autocontrollo :)D</p><p>Ricetta da tenere assolutamente in considerazione per confezionare dei deliziosi regalini homemade!</p><p><br /></p><p>La ricetta è: </p><p style="text-align: center;"><b>PROMOSSA</b></p>Ale only kitchenhttp://www.blogger.com/profile/08223244200029557117noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-26511290791384626882024-03-14T09:00:00.003+01:002024-03-14T09:14:03.421+01:00RED LENTIL SOUP WITH TURMERIC, MASALA YOGURT, TOASTED SEEDS & CORIANDER<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIYcZB1jh0twgLOhF3LlHSpvySI8zLHj9GxgKB7y-QoOUELon8-EpZ0N5tmBgtCeSmJeLo1V7z8HKACIwvVqnP1rU9rnYg9hupQv_RA9tFChclJW_tkb4VrGJzzmJbA_wxUTl4kELWXPRbFLmwunlFotOaeMzuSbCLLxbAYtfl2ks9shlUIyvWUDVEQbYK/s3001/PRESENTA%20%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3001" data-original-width="2000" height="857" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIYcZB1jh0twgLOhF3LlHSpvySI8zLHj9GxgKB7y-QoOUELon8-EpZ0N5tmBgtCeSmJeLo1V7z8HKACIwvVqnP1rU9rnYg9hupQv_RA9tFChclJW_tkb4VrGJzzmJbA_wxUTl4kELWXPRbFLmwunlFotOaeMzuSbCLLxbAYtfl2ks9shlUIyvWUDVEQbYK/w570-h857/PRESENTA%20%20(1).jpg" width="570" /></a></div><p></p><div style="text-align: left;">Quanti di noi hanno preso ispirazione da piatti assaggiati in ristoranti? </div><div style="text-align: left;">Le zuppe, in particolare, facili da realizzare, relativamente veloci, versatilissime, diventano un esempio da riprodurre con un po' di personalità. </div><div style="text-align: left;">Ricordo che la mia prima vellutata di zucca la assaggiai in Svizzera durante un viaggio di lavoro, in una sera gelida, servita con una cucchiaiata di panna montata spolverata di pepe e cannella. </div><div style="text-align: left;">Nella mia mente è ancora vivido il senso di gioia e sorpresa provati di fronte a quella ciotola fumante, perché il cibo buono è una delle cose a cui ci si aggrappa quando si viaggia per lavoro e tocca cenare da soli. </div><div style="text-align: left;">Non c'è cosa più triste di sedersi ad un tavolo senza compagnia e dover mangiare del cibo scadente, per lo meno per la sottoscritta. </div><div style="text-align: left;">In ogni caso il ricordo di quella zuppa è diventato un piccolo faro nella mia memoria sensoriale, una sorta di traguardo da superare ogni volta che ho voglia di mettere un cucchiaio in un minestra calda. </div><div style="text-align: left;">La scelta di questo piatto parte da lì. </div><div style="text-align: left;"><b><br /></b></div><div style="text-align: left;"><b>Ingredienti per 6 persone</b> </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">6 cucchiai di olio extravergine di oliva o burro</div><div style="text-align: left;">225 g di cipolla, sminuzzata</div><div style="text-align: left;">2 cucchiaini di curcuma fresca pelata e grattugiata</div><div style="text-align: left;">225 g di lenticchie rosse </div><div style="text-align: left;">1,2 litri di brodo vegetale fatto in casa o brodo di pollo</div><div style="text-align: left;">2 cucchiaini di semi di zucca</div><div style="text-align: left;">2 cucchiaini di semi di girasole</div><div style="text-align: left;">1 cucchiaino di sesamo bianco ed uno di sesamo nero</div><div style="text-align: left;">1 spruzzo di limone all'assaggio</div><div style="text-align: left;">fiocchi di sale e pepe nero macinato al momento </div><div style="text-align: left;">foglie di coriandolo per guarnire </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b>Per lo yogurt Masala</b></div><div style="text-align: left;">1 cucchiaino di semi di coriandolo </div><div style="text-align: left;">1 cucchiaino di semi di cumino </div><div style="text-align: left;">6 cucchiai di yogurt bianco </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Scaldate due cucchiai di olio in una casseruola da 22 cm di diametro. Mescolatevi le cipolle e coprite per farle sudare a fiamma dolce per 5/10 minuti, fino a che non siano morbide ma non colorate. </div><div style="text-align: left;">Aggiungete la curcuma fresca e cuocete per uno due minuti poi aggiungere le lenticchie. </div><div style="text-align: left;">Condite generosamente con sale e pepe. </div><div style="text-align: left;">Versate il brodo, riportate a bollore e lasciate sobbollire 6/8 minuti fino a che le lenticchie non siano morbide. </div><div style="text-align: left;">Nel frattempo, mescolate i semi di zucca, girasole e sesamo in una ciotolina con i restanti 4 cucchiai di olio extravergine. </div><div style="text-align: left;">Per fare il Masala yogurt, combinate il cumino e il coriandolo in un piccolo mortaio e macinate fino ad ottenere una polvere. Versatela nello yogurt, assaggiate ed aggiustate di sale. </div><div style="text-align: left;">Frullate la zuppa per ottenere una crema grossolana, con un blender o un mixer. Assaggiate ed aggiungete un goccio di limone e ancora un po' di sale e pepe se necessario. </div><div style="text-align: left;">Versate la zuppa in larghe ciotole, aggiungete un po' del masala yogurt e cospargete con i semi. </div><div style="text-align: left;">Guarnite con il coriandolo fresco e servite il prima possibile. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b>NOTE PERSONALI </b></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>La lista degli ingredienti sembra lunghissima. In realtà questa zuppa è fatta con 3 ingredienti: cipolle, lenticchie e curcuma. Tutto il resto è funzionale e di contorno. Detto questo, è di una facilità imbarazzante, per di più velocissima</li><li>Avevo i miei dubbi sul sapore finale ma ho seguito rigorosamente le indicazioni della ricetta. La radice di curcuma fresca l'ho trovata in un negozio di articoli etnici ma non credo che sia complicato trovarla anche in qualche fruttivendolo ben fornito. </li><li>Le lenticchie rosse, decorticate, cuociono in tempo record. Date una occhiata alla cottura perché assorbono velocemente i liquidi e c'è sempre il rischio che la zuppa si attacchi al fondo della pentola se il liquido diminuisce troppo. </li><li>Non omettete il mix di semi tostati e lo yogurt perché sono la ciliegina sulla torta. Il coriandolo fresco invece è stato sostituito per quieto vivere, con del prezzemolo riccio. </li><li>Intensa, profumata, lievemente dolce e avvolgente, con una nota fresca data dallo yogurt e limone (ci sta da Dio), in casa mia è bastata a malapena per 3 persone. Mi figlia ha chiesto che le preparassi dei crostini fritti per accompagnare la zuppa...ecco, anche quelli non li ometterei :D </li><li>Buonissima, delicata e da rifare al più presto. </li></ul><div style="text-align: center;">PROMOSSA A PIENI VOTI. </div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div><br /></div></div>PATRIZIA MALOMOhttp://www.blogger.com/profile/11845349591586696197noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-33793795652626657942024-03-13T09:00:00.002+01:002024-03-15T14:57:19.943+01:00CHOCOLATE FUDGE PUDDING WITH TOASTED HAZELNUT AND FRANGELICO CREAM<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPmKJw0ntEllU0v-Iq9-TPocGbbcvh7EDIbyEUB8k2Sk8hjYaqvhanuekvmID_KoFiA0fUEOlzoFMQum0Tf2DID0P5qEC5iPIvC5pys_DoJVjEoxYmSQGY7cw5gxYC94I40PCU6zXCDGqygyJqMP_5lnR6BB4cTNOyA6kdT9uQNMB3-YyLzeXCUcd8P-s/s4032/Chocolate%20fudge%20pudding.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPmKJw0ntEllU0v-Iq9-TPocGbbcvh7EDIbyEUB8k2Sk8hjYaqvhanuekvmID_KoFiA0fUEOlzoFMQum0Tf2DID0P5qEC5iPIvC5pys_DoJVjEoxYmSQGY7cw5gxYC94I40PCU6zXCDGqygyJqMP_5lnR6BB4cTNOyA6kdT9uQNMB3-YyLzeXCUcd8P-s/w480-h640/Chocolate%20fudge%20pudding.JPG" width="480" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">Come giustamente dice l'autrice nell'introduzione alla ricetta, i dessert al cioccolato sono tra i preferiti da tutti, insieme alle torte di mele. Come darle torto? A parte quelle poche persone al mondo che non amano il cioccolato (eppure esistono, come quelle che non amano i formaggi), un dolce al cioccolato difficilmente si rifiuta, soprattutto quando si ha voglia di una coccola o si vuole andare sul sicuro. Del resto, si dice che il cioccolato non tradisce mai, no? Ed ecco quindi che la nostra ci propone una ricetta super cioccolatosa, con una consistenza super scioglievole. Impossibile resistere alla voglia di affondare subito il cucchiaino ;) </p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: center;">CHOCOLATE FUDGE PUDDING WITH TOASTED HAZELNUT AND FRANGELICO CREAM</p><p style="text-align: center;">Ingredienti per 6-8 persone</p><p style="text-align: center;">150 g di burro non salato, più altro per ungere</p><p style="text-align: center;">150 g di cioccolato di buona qualità</p><p style="text-align: center;">1 cucchiaino di estratto di vaniglia</p><p style="text-align: center;">150 ml di acqua tiepida</p><p style="text-align: center;">100 g di zucchero semolato</p><p style="text-align: center;">4 uova biologiche di allevamento all'aperto</p><p style="text-align: center;">25 g di farina autolievitante</p><p style="text-align: center;">per servire</p><p style="text-align: center;">zucchero a velo, per spolverare</p><p style="text-align: center;">225 ml di panna montata morbida o crème fraîche mescolata con 1 cucchiaio di liquore alle nocciole Frangelico</p><p style="text-align: center;">nocciole tostate, tritate grossolanamente</p><p style="text-align: center;">Preriscaldate il forno a 200°C e ungete con un po' di burro una tortiera da 1,2 litri.</p><p style="text-align: center;">Tagliate il cioccolato a pezzetti e fatelo sciogliere con il burro in una ciotola di Pyrex posta su un pentolino di acqua, senza che arrivi a ebollizione. Non appena il cioccolato si è sciolto, togliete la ciotola dal fuoco e aggiungete l'estratto di vaniglia. Aggiungete l'acqua calda e lo zucchero e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo.</p><p style="text-align: center;">Separate le uova e sbattete i tuorli nel composto di cioccolato. Quindi incorporate la farina setacciata, assicurandovi che non ci siano grumi.</p><p style="text-align: center;">In una ciotola a parte, montate gli albumi a neve, quindi incorporateli delicatamente al composto di cioccolato. Versate il composto nella teglia imburrata.</p><p style="text-align: center;">Mettete la teglia in una teglia più grande e versate abbastanza acqua bollente da arrivare a metà. Fate cuocere per 10 minuti. Quindi riducete la temperatura a 160°C per altri 15-20 minuti o fino a quando il dolce non si sarà rassodato in superficie, ma sarà ancora morbido sotto.</p><p style="text-align: center;">Lasciate raffreddare leggermente prima di spolverare con lo zucchero a velo. Servite tiepido o freddo, cosparso di nocciole tostate e accompagnato dalla panna al Frangelico.</p><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">CONSIDERAZIONI:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- Questa ricetta è perfetta se cercate un dolce super cioccolatoso e da fare al volo. Vero, ci sono da montare gli albumi a neve e sciogliere il cioccolato a bagnomaria, ma a parte sporcare due ciotole in più, non ci vuole molto altro.</div><div style="text-align: justify;">- A tal proposito, forse qui la filosofia "one pot" viene un po' meno, ma one pot significa anche preparare qualcosa di buono (anche un dolce) senza troppi sbattimenti e in poco tempo.</div><div style="text-align: justify;">- La cosa meravigliosa di questo dolce è la consistenza. Avete presente le mousse super ariose, quelle che quando ci affondi il cucchiaino fanno "frrrrr"? Ecco. La consistenza è esattamente quella. Io ho sbagliato e l'ho cotto per 5 minuti di troppo. Mi sembrava troppo liquido, ma non ho considerato che in pratica è solo burro e cioccolato, quindi per forza di cose si sarebbe rappreso raffreddandosi. Motivo in più per rifarlo e cercare una consistenza ancora più perfetta.</div><div style="text-align: justify;">- L'unica cosa che mi ha lasciata un po' perplessa è l'uso del frangelico. Mi sarei aspettata una cucchiaiata anche nell'impasto, ci sarebbe stato benissimo e avrebbe dato ancora più profumo. Nulla vi vieta di aggiungerne una cucchiaiata, anche perché devo dire che nella panna ci sta benissimo (e io ODIO i dolci con l'alcol, ma qui serve veramente solo a profumare e a dare una spinta in più al gusto).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non c'è altro da aggiungere se non che la ricetta è assolutamente</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;">PROMOSSA</div>Alessandra La cucina di zia Alehttp://www.blogger.com/profile/17228059211281018181noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-12456691023986824102024-03-12T09:00:00.094+01:002024-03-12T09:00:00.141+01:00SPANISH RED PEPPER STEW WITH HADDOCK<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXSnIc8AEfDh60p-aGE1Wrk5WyWklUsN2FCGjEjsJ8fQrZlKJL3f3Ot3657bMFYy8TV8L8WByDHB_bNT_EhtzJDlOGRL89fbTa4zzIhfvHQYHtlqWnYW3uXpSnAA26jXfWavwBGJmhyphenhyphenNP9Q6H-qI0RuyHLqZcl1DxEbEd33FWOstQFNP4a3zDWTMApN7dj/s1902/IMG_3289.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1902" data-original-width="1455" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXSnIc8AEfDh60p-aGE1Wrk5WyWklUsN2FCGjEjsJ8fQrZlKJL3f3Ot3657bMFYy8TV8L8WByDHB_bNT_EhtzJDlOGRL89fbTa4zzIhfvHQYHtlqWnYW3uXpSnAA26jXfWavwBGJmhyphenhyphenNP9Q6H-qI0RuyHLqZcl1DxEbEd33FWOstQFNP4a3zDWTMApN7dj/w490-h640/IMG_3289.jpeg" width="490" /></a></div><p><br /><i>Cosa consiglia lo chef?<br /></i>Questa la frase che immancabilmente l'augusto consorte pronuncia prima di cena, ogni santo giorno.<br />Chissà se sia combattuto ancora tra curiosità e timore, anche se dopo ormai quelli che che sono un discreto numero di anni di vita con la sottoscritta avrà fatto il callo a sorprese e qualche (solo qualche) stranezza.<br />La risposta "uno stufato" non deve essere suonata particolarmente accattivante, dato che non sono seguite richieste ulteriori di chiarimenti: eh si, perchè in effetti è proprio la parola "stufato" ad avere una connotazione non proprio esaltante!<br />Suona meglio sicuramente in inglese.<br />Ma in effetti qui di strano non c'è nulla.<br />A meno che non si voglia considerare sorprendente il fatto che il risultato finale sia molto, molto più buono di quello che ci si aspetta.<br />Peperoni, pomodori e cipolle si addolciscono, le spezie profumano, le erbe colorano e condiscono.<br />In più si fa in fretta, e si sporca poco e niente.<br />Comodissimo da preparare in anticipo, ma ovviamente in caso lasciando il pesce da parte per aggiungerlo e cuocerlo all'ultimo.<br />Provate, perchè anche vostro marito probabilmente dirà, come il mio...<i>ma non è che ora non lo rifai più? :)</i><br /></p><p></p><p> </p><p> </p><p><b>SPANISH RED PEPPER STEW WITH HADDOCK<br />per 4 porzioni</b><br /></p><p>2 cucchiai di olio extravergine più dell'altro per servire<br />1 spicchio di aglio schiacciato<br />225g di cipolla affettata<br />40 ml di sherry dry<br />4 peperoni rossi<br />un peperoncino rosso o verde, affettato<br />6 pomodori grandi, ben maturi<br />un pizzico di stimmi di zafferano<br />qualche foglia di basilico<br />4 filetti di eglefino o merluzzo<br />1 o 2 cucchiani di paprika affumicata<br />sale, pepe, zucchero<br />prezzemolo per servire<br /><br /></p><p></p><p>Scaldare l'olio in una casseruola abbastanza larga su fuoco basso quindi unire l'aglio cuocendolo per pochi secondi. Unire la cipolla, mescolare e farla ammorbidire per 5/6 minuti.<br />Aggiungere lo sherry, portare a bollore e cuocere per altri 5/6 minuti.<br /><br />Tagliare i peperoni a metà, quindi in quarti. Eliminare i semi e tagliarli a pezzetti da circa 2.5cm. Aggiungerli agli ingredienti nella casseruola insieme al peperoncino, mescolare e coprire con un coperchio.<br />Far cuocere per 5/6 minuti mentre si preparano i pomodori.<br /><br />Immergere i pomodori per circa 10 secondi in una pentola di acqua bollente, quindi eliminare l'acqua e spellarli. Affettarli ed aggiungerli alla casseruola insieme allo zafferano. Condire con sale, pepe e zucchero quindi unire anche il basilico. Cuocere, coperto, per 20 minuti o finchè le verdure saranno morbide.<br /><br />Condire i filetti di pesce con sale, pepe e un po' di paprika. Adagiarli sulle verdure che cuociono, coprire con un coperchio e far cuocere 4/5 minuti, finchè cambieranno colore. Aggiungere un altro po' di paprika a fine cottura.<br /><br />Servire subito, spolverando con prezzemolo e finendo con un giro d'olio, accompagnando con pane da lievito madre.<br /><br /><b>NOTE<br /></b><br />- allora, poco da dire perchè il piatto è semplicissimo nella realizzazione. Unica discrepanza i tempi di cottura: dopo 20 minuti i miei peperoni erano duri come le pietre e ho dovuto cuocerli per quasi il doppio del tempo indicato. Ma succede sempre con quelli che compro qui da me, che sono particolarmente coriacei.<br /><br />- il "one pot" qui in realtà è "two pots" visto che comunque c'è il passaggio della spellatura dei pomodori che viene fatto fare a parte. Probabilmente si sarebbe potuto usare dei pomodori pelati ma quelli freschi sono certamente più buoni!<br /><br />- il piatto è molto, molto buono. Saporitissimo, non banale, un pasto completo se apppunto accompagnato poi ad un carboidrato come il pane suggerito oppure, suggerisce l'autrice, possono essere uniti 225g di patate cotte tagliate a cubetti.<br /><br />- qualunque filetto di pesce in realtà funziona. Il mio era merluzzo ma appunto andrà benissimo l'eglefino o la rana pescatrice.<br /><br />- inutile dire che appunto come anticipato nell'introduzione è stato chiesto già il bis e che sia assolutamente</p><p style="text-align: center;"><b>PROMOSSO</b><br /></p><p><br /><br /></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-45937963103158978922024-03-11T09:00:00.062+01:002024-03-11T12:21:00.332+01:00LO STARBOOK DI MARZO 2024 É....<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn_aM5n-oA8Iwo_Pc3L3Fd6ywD2EePA0XgMN8UNkchMrhLOFZMIJay7AnAU13LmrSB2ea-eH2k94LauPnrKo0p2gTPN4dGAJZJguRKCm9iOUel77zuIZzorbQtzKfEdO-y01rgnOls8nmWenZ9o9hQ-RyMqDRnTM6OaqxRRRgVLSTlfYbIvN17MgF8jw0/s180/th%20(1).jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="180" data-original-width="138" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn_aM5n-oA8Iwo_Pc3L3Fd6ywD2EePA0XgMN8UNkchMrhLOFZMIJay7AnAU13LmrSB2ea-eH2k94LauPnrKo0p2gTPN4dGAJZJguRKCm9iOUel77zuIZzorbQtzKfEdO-y01rgnOls8nmWenZ9o9hQ-RyMqDRnTM6OaqxRRRgVLSTlfYbIvN17MgF8jw0/w307-h400/th%20(1).jpeg" width="307" /></a></div><p><br /></p>Darina Allen, One Pot Feeds All<p></p><p>C'era una volta una fattoria, sperduta nella verde campagna d'Irlanda. a dirigerla, una giovane coppia che, oltre a prendersi cura della nuova famiglia, si affaccendava fra l'orto e la cucina, con soddisfazione sempre crescente: al mercato i loro prodotti vanno a ruba, tanto che un bel giorno Myrtha, la giovane sposa, decide di affiggere un cartello al cancello della fattoria, invitando chiunque lo desiderasse a cenare da loro, per verificare anche in cucina il tocco magico delle sue mani. </p><p>Era il 1964 e probabilmente nessuno avrebbe immaginato che il nome della fattoria, Ballymaloe House, e di Myrtha Allen sarebbero diventati il sinonimo della cucina irlandese in patria e nel mondo, dando il via ad una vera e propria dinastia al femminile, con Darina prima e Rachel poi. Darina O'Connell é la sous chef di Myrtha e condivide con lei la soddisfazione della Stella Michelin, la prima a brillare nel firmamento irlandese. Quando poi sposa anche il figlio della principale, il passaggio del testimone é praticamente compiuto ed anzi, si replicherà anni dopo, quando una giovane e bellissima Rachel O'Neill varcherà la soglia della scuola di cucina di Ballymaloe per uscirne come terza signora Allen, pronta a sfondare anche nel mondo della TV con una serie di programmi oggi diventati di culto. </p><p>Insomma, dire Allen, nel mondo della gastronomia, significa dire "cucina irlandese", come per altro testimonia la fervida attività editoriale delle tre donne, specialmente di Darina e di Rachel. Il nostro Starbook di Marzo é dunque dedicato a loro, nella fattispecie all'ultima fatica di Darina che, dopo essersi concentrata in prevalenza sulla tradizione, ora si sposta su un versante piú ampio, intercettando il bisogno collettivo di una cucina che impegni il giusto, senza inchiodarci per ore ai fornelli prima e al lavabo poi. </p><p>A questo proposito, <i>One Pot feeds All,</i> una pentola dà da mangiare a tutti, é un titolo che promette bene, anche in vista della nuova stagione, quella in cui al desiderio di trascorrere piú tempo all'aperto non corrisponde un minor appetito: ben vengano dunque ricette che promettono di creare l'alchimia di cui abbiamo bisogno (solo a me vengono in mente <i>i cresci cresci semolino</i> e le pentole magiche delle favole?), per assemblare pranzi e cene che soddisfino tutti, con poca spesa e molta resa. </p><p>Se poi queste saranno promesse vane o formule che svoltano le giornate, lo scopriremo nelle prossime settimane, grazie ai consueti appuntamenti con lo Starbooks che vi terranno compagnia per tutto il mese, a cominciare da domani: tenetevi pronti!</p><p>Alessandra </p>alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-53868414063343679592024-03-06T09:00:00.012+01:002024-03-18T16:12:58.594+01:00STARBOOKS REDONE DI MARZO 2024<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje2m1Ye0JagVm4VAzMrtKCh62HSqT9kuiAMAIf2BQHfc9bWGhvcWt625DC7ayUmw5ZcZ_Gszg7QiXwr-mpbIC9ZHlExFF39BZrKZ7LcMggBa-2qtexU7yPWAe0JqIpug8BVpAJ6TOW2sttO7wAlhYc3KMCSCzMc_5hO9DEfdAJ6rRsTsSpL-AxiWRqJ71T/s329/a%20Redone.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="252" data-original-width="329" height="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje2m1Ye0JagVm4VAzMrtKCh62HSqT9kuiAMAIf2BQHfc9bWGhvcWt625DC7ayUmw5ZcZ_Gszg7QiXwr-mpbIC9ZHlExFF39BZrKZ7LcMggBa-2qtexU7yPWAe0JqIpug8BVpAJ6TOW2sttO7wAlhYc3KMCSCzMc_5hO9DEfdAJ6rRsTsSpL-AxiWRqJ71T/w640-h490/a%20Redone.jpg" width="640" /></a></div><p></p><p>Nuovo giro, nuova corsa. <br />Prima di svelarvi il libro del mese vi ricordiamo che potreste vincerne una copia digitale semplicemente partecipando al nostro gioco: aspettiamo le vostre ricette!<br /></p><p>Nel <a href="http://starbooksblog.blogspot.com/p/the-starbook-redone.html">Regolamento</a> completo trovate le modalità per partecipare.</p><p><u><br /></u></p><p><b><u>Ricapitolando: </u></b></p><p>- avete tempo <b>da oggi fino al 25 Marzo compreso </b>per pubblicare le vostre ricette</p><p>- le ricette possono essere scelte solo dai <a href="http://starbooksblog.blogspot.com/p/gli-starbooks.html"><b>libri che abbiamo già testato</b></a>, escluso il libro del mese in corso</p><p>- le ricette vanno e<b>seguite esattamente come scritte nel libro, </b>perché delle modifiche non permetterebbero un giudizio veritiero</p><p>-
è necessario esprimere un giudizio finale: promossa, bocciata o
rimandata, e un'introduzione alla ricetta, nella quale potrete
illustrate i motivi della vostra scelta</p><p>- se avete un blog, nel
post che pubblicherete, dovrete inserire un link a questa pagina, e il
logo del Redone, lasciando poi un commento qui sotto per avvisarci della
partecipazione. Ricordatevi di inserire il link che porta al vostro
blog</p><p><span style="background-color: white; font-family: hanuman; font-size: 16px;">- se non avete un blog mandate la ricetta, introduzione, giudizio ed almeno una foto a </span><i style="background-color: white; font-family: Hanuman; font-size: 16px;">lostarbook@gmail.com</i></p><p>- potete partecipare con quante ricette volete</p><p>Buon lavoro! <br /><b><br /></b></p><p style="text-align: center;"><b>PARTECIPANTI DI MARZO 2024</b><br /><br /><a href="https://giocasorridimangia.wordpress.com/2024/03/16/somloi-la-mia-versione-senza-glutine-per-il-redone-di-marzo-24/">Somloi, </a>Gioca Sorridi, Mangia<br /></p><p></p><p></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-14291037431651827102024-02-29T09:00:00.103+01:002024-02-29T09:00:00.231+01:00THE SIMPLE ART OF RICE: TIRIAMO LE SOMME?<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisUVOIfuW-7pZE_E8oiltV13fj5CO4Vg3QhFsKLEILxr1CRJgHX15eTFQsPdslp-O2sFEPqNDGSYFXiI-yMHD7O1JtfCx7XI35cYT7hgIEyqJbftrDoLtkIt-eutR44olAtGNfMXjXIzJKYn-DoaG0Sms0pnvKQEJlgR_QY62CW9aNIKyLG7V5cXVT8Ok/s1373/simpleartofrice.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1373" data-original-width="1373" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisUVOIfuW-7pZE_E8oiltV13fj5CO4Vg3QhFsKLEILxr1CRJgHX15eTFQsPdslp-O2sFEPqNDGSYFXiI-yMHD7O1JtfCx7XI35cYT7hgIEyqJbftrDoLtkIt-eutR44olAtGNfMXjXIzJKYn-DoaG0Sms0pnvKQEJlgR_QY62CW9aNIKyLG7V5cXVT8Ok/w640-h640/simpleartofrice.webp" width="640" /></a></div><p><br /></p>Chiedo scusa per la brevità del Tiriamo le Somme di questo mese, che non corrisponde alla lunghezza del tempo speso a meditare su che cosa scrivere: vi assicuro che son tre giorni che ci penso su, tanto da riservare il compendio delle nostre conclusioni agli ultimi minuti della zona Cesarini. <p></p><p>Tuttavia, farei un torto a The Simple Art of Rice se non andassi dritta al punto, affermando che questo libro ha tutte le carte in regola per far parte della vostra collezione: perfetto per il tavolino da caffè, se guardate alla importanza dell'oggetto e della sua grafica, per il comodino, se amate perdervi nelle storie del cibo e, ovviamente, per ogni possibile piano di appoggio in cucina, vista la riuscita a colpo sicuro delle sue ricette. É un libro che sa fondere le memorie con gli studi, la conoscenza con la passione, il recupero del passato con la tensione verso il futuro e spiace che non abbia avuto la risonanza che merita, anche qui in Italia, dove la cultura del riso ha radici antiche e costituisce oggi un punto di incontro di tradizioni diverse: poter ampliare la nostra conoscenza attraverso i diversi risi del mondo e i piatti di cui sono protagonisti sarebbe un arricchimento che va ben oltre le mura delle nostre case, per tramutarsi in uno strumento di dialogo fra le varie culture- a tal punto il riso ha inciso nella formazione delle differenti identità. </p><p>L'occhio critico del lettore attento potrebbe far notare che non tutte le ricette hanno passato la prova a pieni voti, qui allo Starbooks: il che é verissimo, inutile negarlo. Nel contempo, i nostri lettori sanno che le valutazioni dei piatti sono solo una componente di un giudizio piú generale, in cui confluiscono molti altri fattori: il concept, anzitutto, che in questo caso fa dell'esperienza personale un pretesto per spaziare nelle tradizioni di tutti i popoli del mondo, con un progetto ambizioso e completo; le spiegazioni introduttive, che non ci fanno dimenticare che, a dispetto di un repertorio fotografico emozionante e di una "confezione" raffinata ed elegante, siamo sempre al cospetto di un libro di cucina; la selezione delle ricette che, pur sorretta da un criterio geografico, spazia dall'antipasto al dolce, dal facile al difficile, garantendo una accettabile fedeltà agli originali e una piena soddisfazione del palato, incluso quello dei meno avventurosi. </p><p>Insomma, a farla breve, un libro che ci ha convinto, a dispetto del basso profilo, della scarsa notorietà del suo autore e della pubblicità quasi nulla con cui é stato lanciato. Una bella sorpresa, che ci fa ben sperare anche per il futuro, visto che, a dispetto di una editoria incline a riproporre ad nauseam le solite firme e i soliti argomenti, esistono ancora voci nuovi, con tanto da dire. </p><p>Fate spazio sui vostri scaffali, insomma, che The Simple Art of Rice reclama un posto tutto per sé. </p><p>A prestissimo, con il prossimo libro!</p><p>Alessandra </p><p> </p><p><br /> </p>alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-37587509180867753342024-02-28T09:00:00.019+01:002024-02-28T09:00:00.269+01:00STARBOOKS REDONE DI FEBBRAIO 2024: IL VINCITORE!<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxdB9Z1rnUq62qS2RCTuk4XCu7Idfvhyphenhyphen7jDZw15KAGHnmVb-dRiV05rbegNS5nlrYGkyLoTfquJ2CtjENQwUnAqlxwhpbZgBMhVtAtjHGVXqTmWXkERrf07d-ZkFjOVx81nEY9F7yX67YFl9Jo1H1Eo0__L0pJd3xbnsK8E6VUPJ0Dp9leLj-NHi-D4iz8/s329/a%20Redone.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="252" data-original-width="329" height="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxdB9Z1rnUq62qS2RCTuk4XCu7Idfvhyphenhyphen7jDZw15KAGHnmVb-dRiV05rbegNS5nlrYGkyLoTfquJ2CtjENQwUnAqlxwhpbZgBMhVtAtjHGVXqTmWXkERrf07d-ZkFjOVx81nEY9F7yX67YFl9Jo1H1Eo0__L0pJd3xbnsK8E6VUPJ0Dp9leLj-NHi-D4iz8/w640-h490/a%20Redone.jpg" width="640" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Nella lotta tra due dolci ed un piatto salato che sono stati i protagonisti del nostro gioco mensile è il cioccolato a colpire al cuore!<br />E quindi la vincitrice del Redone del mese è Anto con</p><p style="text-align: center;"><b><a href="https://lemieavventure.wordpress.com/2024/02/25/chocholate-buckwheat-torte-ovvero-torta-al-cioccolato-e-grano-saraceno-per-il-redone-di-febbraio-2023/">CHOCOLATE BUCKWHEAT TORTE</a></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVGgzDFMCUKZ_WEDsVPyo8yBpVs8AkHLjIkH7LUi9YDz87IpaW4xvLEDky7c_tFmrulLMjt7qQuN79ouDw7KaK2QdOp9SkI7JF6yzztds73voFXpNQ3V6P8DgCk5KMoZpL6bKrX-MLIv_46stZOT4Teb3Zv75EjqFKWcIFbzgQE8BW3994A3OlIFWiwbdR/s1024/buckwheat-cocho-martha-2.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="664" data-original-width="1024" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVGgzDFMCUKZ_WEDsVPyo8yBpVs8AkHLjIkH7LUi9YDz87IpaW4xvLEDky7c_tFmrulLMjt7qQuN79ouDw7KaK2QdOp9SkI7JF6yzztds73voFXpNQ3V6P8DgCk5KMoZpL6bKrX-MLIv_46stZOT4Teb3Zv75EjqFKWcIFbzgQE8BW3994A3OlIFWiwbdR/w640-h416/buckwheat-cocho-martha-2.webp" width="640" /></a></div><br /><p><b>Chiediamo al vincitore di contattarci via mail così da metterci d'accordo per l'invio dell'e-book .<br />A tutti gli altri, si rigioca a Marzo: vi aspettiamo!</b></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-79188300084629289162024-02-27T09:00:00.101+01:002024-02-27T09:00:00.137+01:00CALAS<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOAi2fDex1rOF8ittBKQn36ChI1YV5vHXXzFX2I77C_mHoFJmxSFg085YnMCHY_Ky3qS_PBtRhTbBelmE_Tt7Wl_7hOcvz3ZE31R6yrwZrNajw4s4kxixWwdJhljb00ismR7e3gZUMMp15hdWcmUjYDAuaMmTnqdTx__hk0-tkX19Ibi8NW9hsJ0q8FWUb/s706/image0.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="706" data-original-width="591" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOAi2fDex1rOF8ittBKQn36ChI1YV5vHXXzFX2I77C_mHoFJmxSFg085YnMCHY_Ky3qS_PBtRhTbBelmE_Tt7Wl_7hOcvz3ZE31R6yrwZrNajw4s4kxixWwdJhljb00ismR7e3gZUMMp15hdWcmUjYDAuaMmTnqdTx__hk0-tkX19Ibi8NW9hsJ0q8FWUb/w536-h640/image0.jpeg" width="536" /></a></p><p> </p><p>Friggere non è mai tabù in casa <i>arabafelice, </i>purchè come dico sempre ne valga la pena.<br />Queste frittelle non solo, già ve lo dico, sono deliziose ma anche velocissime da realizzare se si ha l'accortezza di avere del riso pronto, anche leggermente passato di cottura.<br />Tipiche della città di New Orleans, dove furono introdotte dagli schiavi arrivati dall'Africa, <br />venivano vendute per strada specialmente dalle donne, e con i guadagni ottenuti alcune di loro poterono comprarsi la libertà.<br />Oggi ovviamente sono vendute nei bar e nelle caffetterie ma conservano il nome originale , che sembra provenire dalla parola africana che indica una piccola torta fritta.<br />L'autore riporta la ricetta originale ma si prende la libertà dell'aggiunta del <i>Creole seasoning</i>, proprio per sottolineare il legame con la sempre dinamica New Orleans.<br /><br /></p><p> </p><p><b>CALAS<br />per circa 18-24 pezzi, a seconda delle dimensioni</b><br /><br />6 cucchiai di farina<br />50g di zucchero semolato<br />2 cucchiaini di lievito per dolci<br />1 cucchiaino di Creole seasoning (condimento alla creola, vedere la nota)<br />1/2 cucchiaino di cannella in polvere<br />1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata<br />2 tazze di riso a chicco lungo già cotto a temperatura ambiente (circa 560g )<br />2 uova grandi<br />1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia<br />olio per friggere<br />zucchero a velo, per la finitura</p><p></p><p>Mescolare farina, zucchero, lievito, condimento Creolo, cannella e noce moscata in una ciotola. Aggiungere il riso usando un cucchiaio, o le mani, per separare eventuali grumi. Mescolare bene in modo che il riso sia per coperto dalle polveri.<br />Battere le uova con la vaniglia ed unire il composto a quello del riso.<br />Mescolare molto bene fino ad ottenere un composto abbastanza umido.<br />Foderare una teglia con carta da cucina.<br />Versare l'olio in modo che sia 4-5 cm in una padella alta e farlo riscaldare (fino a 175 gradi se si usa un termometro da cucina).<br />Usare due cucchiai per prelevare delle piccole porzioni di composto, compattarle bene e quindi friggerle per 4-5 minuti o comunque finchè ben dorate.<br />Farle scolare sulla carta da cucina quindi servirle dopo averle spolverizzate con zucchero a velo.</p><p><b>NOTE</b></p><p>- sono fritte, zuccherate, croccanti fuori, morbide dentro, con un profumo ed un aroma regalato da cannella<b>,</b> noce moscata e soprattutto il "Creole seasoning". Ora, sono fortunata a vivere dove i supermercati non sono solo enormi ma vendono prodotti che si indirizzano alle molteplici nazionalità che convivono da queste parti. Quindi non ho avuto difficoltà a trovarlo ma in Italia forse è più difficile. Si tratta di un mix di spezie fatto con paprika, timo, origano, cipolle ed aglio in polvere, pepe di Cayenne...piccante ma non troppo, a differenza del Cajun seasoning, anch'esso molto usato nella cucina di New Orleans, che ha invece la particolarità di essere più pungente. Si trovano comunque delle ricette per realizzarli in casa.</p><p>- il riso che ho usato è un Basmati, ovvero quello che si usa di più in casa specialmente per i "meal prep" settimanali. Non l'ho cotto di più di quanto richiesto e le frittelle sono venute benissimo lo stesso. Fate attenzione a compattare bene quando le formate con i due cucchiai, in modo che non risultino sgranate dopo la cottura.</p><p>- inizialmente credevo che le uova fossero poche per la quantità di riso ma mi sono dovuta ricredere. Devono essere grandi come indicato, e con pazienza vanno amalgamate al resto. Il breve riposo del composto mentre l'olio si scaldava ha fatto il resto, intridendo bene il tutto.</p><p>- a me ne sono venute molte di più di quanto indicato ma ovviamente dipende dalla dimensione. Le mi erano piuttosto piccole.<br />Inutile dire che sono</p><p style="text-align: center;"><b>PROMOSSE, ED ALLA GRANDE!</b><br /></p><p style="text-align: left;"><br /><br /><br /></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-270223880154918582024-02-26T09:00:00.231+01:002024-02-26T15:11:30.542+01:00COCONUT RICE AND PEAS<p style="text-align: justify;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9oxvgifhWArJAjeJZIfPOS9N4PEyzxvBaeKfi-bUQib7Z0c2-yzE2BlD8mQqZ8nZ3NU_QZFYbMx9nRWJcEiDkvezimdu9jzNrjVmfUxBLJr01_WUxZIw12rncZD_NshD9D7zZ7gOGS8YpuR5JW9QEhfW25iMTjnJcIjYXaeUybhoixEH8YiqejuIzkN2o/s600/4249.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9oxvgifhWArJAjeJZIfPOS9N4PEyzxvBaeKfi-bUQib7Z0c2-yzE2BlD8mQqZ8nZ3NU_QZFYbMx9nRWJcEiDkvezimdu9jzNrjVmfUxBLJr01_WUxZIw12rncZD_NshD9D7zZ7gOGS8YpuR5JW9QEhfW25iMTjnJcIjYXaeUybhoixEH8YiqejuIzkN2o/s16000/4249.JPG" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><i>Rice and Peas</i> è una ricetta tipica giamaicana, in cui la prima cosa che salta all'occhio è la discrepanza tra il nome e il contenuto del piatto. Per qualche ragione a loro stessi ignota infatti, i Giamaicani chiamano i fagioli rossi - e solo quelli, tra tutte le varietà di fagiolo - <i>peas</i>, piselli. <i>Rice and Peas</i> è un piatto che troverete servito al pranzo della domenica sulle tavole del 99,9% delle famiglie giamaicane, almeno stando a quanto dice Lesa, autrice del blog <a href="https://jamaicanfoodsandrecipes.com/jamaican-rice-and-peas-recipe/" target="_blank">Jamaican Foods and Recipes</a>. In pratica ho scelto la ricetta in base al nome, pensando a una versione esotica dei nostri risi e bisi, e invece mi sono trovata davanti a tutt'altro piatto. 😂</p><p style="text-align: justify;">In Giamaica il riso viene cotto nell'acqua in cui sono stati lessati i fagioli rossi, in modo da tingerlo; ci sono però anche versioni che prevedono l'uso dei fagioli in scatola, ed è questa la strada intrapresa da J.J. Johnson. Ovviamente nel secondo caso il riso risulterà decisamente più bianco.</p><p style="text-align: justify;">Ingredienti imprescindibili del <i>Rice and Peas</i> sono il timo, l'All Spice (detto anche pimento o pepe della Giamaica), l'aglio e lo zenzero. Tutti questi ingredienti sono rispettati da J.J. Johnson, ma laddove i Giamaicani usano l'intera lattina di latte di cocco (o meglio ancora, preparano il latte di cocco in casa), il nostro ci fa usare solo la panna di cocco, separata mediante refrigerazione. Lesa però ci avverte che<i> usare troppa panna di cocco può rendere il riso molliccio</i>, e in effetti la prima volta che ho preparato la ricetta il riso appariva, se non molliccio, quantomeno cremoso: ecco una foto. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJAWWV92a8qV0zBFgnCLUvuM8vivtRevnxGuNb9yFykJNvxV7qe7eXKOIM1DA5AifqDru2NuxDamfzI2l6EZtt8LDGmrIq7BSuoqDaAEEikXR23YD7ZZtLgKm3O5Bgq6kk8u6onkkTZ7wb0nVFoyKT2dlRyEJ_-TahFVm1Nj5tb6U1tmUqiXk4vv22clYS/s600/4181.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJAWWV92a8qV0zBFgnCLUvuM8vivtRevnxGuNb9yFykJNvxV7qe7eXKOIM1DA5AifqDru2NuxDamfzI2l6EZtt8LDGmrIq7BSuoqDaAEEikXR23YD7ZZtLgKm3O5Bgq6kk8u6onkkTZ7wb0nVFoyKT2dlRyEJ_-TahFVm1Nj5tb6U1tmUqiXk4vv22clYS/s16000/4181.JPG" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">In tutti i siti giamaicani che ho visitato si usa tutto il latte di cocco e non solo la panna, e così ho fatto la seconda volta che ho preparato il piatto.</p><p style="text-align: justify;">Il peperoncino Scotch Bonnet è una varietà molto piccante (350.000 SHU). Io non sono riuscita a trovarlo; avevo invece in casa degli Habanero interi (100.000 SHU) e, nel tentativo di avvicinarmi al livello di piccantezza dello Scotch Bonnet, ne ho diviso uno a metà e ne ho usato anche i semi. </p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"><b>COCONUT RICE AND PEAS</b></div><div style="text-align: justify;">Da: J.J. Johnson, Danica Novgorodoff - <i>The Simple Art of Rice</i> - Flatiron Books</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnTZNxbDW-upjL38twz_O2UTtHQrbxi_7BJnb5t4SaTU_J6XbdKPz3yenYVn5HeRfLgqWEKm0img-Si6H_A7EtQan3bhoay7-cvzGxwZW9F7GpTqmEhxQc2pqIK-kBDs1fOR2S0zmFZz3p-kYknN2woy6mcOAiP2Kydi2NyTyzx0aZpqAr-kX1PBP2aRNy/s600/4253.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnTZNxbDW-upjL38twz_O2UTtHQrbxi_7BJnb5t4SaTU_J6XbdKPz3yenYVn5HeRfLgqWEKm0img-Si6H_A7EtQan3bhoay7-cvzGxwZW9F7GpTqmEhxQc2pqIK-kBDs1fOR2S0zmFZz3p-kYknN2woy6mcOAiP2Kydi2NyTyzx0aZpqAr-kX1PBP2aRNy/s16000/4253.JPG" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><u>Per 4-6 persone</u>:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">1 lattina da 400 g di latte di cocco da cucina ad alto contenuto di grassi (19-20%)</div><div style="text-align: justify;">720 ml di acqua (3 tazze)</div><div style="text-align: justify;">1 lattina da 400 g di fagioli rossi sciacquati e scolati</div><div style="text-align: justify;">8-10 rametti di timo</div><div style="text-align: justify;">6-8 grani di All Spice (Pimento, Pepe della Giamaica)</div><div style="text-align: justify;">1 grossa cipolla dorata tritata</div><div style="text-align: justify;">5 spicchi d'aglio tritati</div><div style="text-align: justify;">3 cipollotti affettati finemente</div><div style="text-align: justify;">1 peperoncino Scotch Bonnet intero </div><div style="text-align: justify;">60 g di burro</div><div style="text-align: justify;">1 cuchiaio di zenzero tritato</div><div style="text-align: justify;">2 tazze di riso a chicco lungo sciacquato e scolato (io basmati mischiato con riso nero selvaggio)</div><div style="text-align: justify;">1 cucchiaino di sale</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Almeno 2 ore prima di cominciare a cucinare (meglio ancora la sera prima), mettere in frigo la lattina di latte di cocco, per separare la panna dall'acqua. Riservare l'acqua per altri usi e tenere la panna, che sarà in superficie.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Versare in una pentola la panna di cocco, l'acqua, i fagioli, il timo, l'All Spice, l'aglio, lo zenzero, la cipolla, i cipollotti, il burro, il sale e il peperoncino Scotch Bonnet intero. Mescolare per amalgamarli, quindi porre su fiamma media e portare a ebollizione. Ridurre la fiamma e cuocere per 20 minuti. Alcuni fagioli si spappoleranno: va bene così, devono colorare il liquido.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sciacquare il riso 5 o 6 volte in abbondante acqua per eliminare l'amido in eccesso e scolarlo. Versarlo nella pentola, mescolare, alzare la fiamma per riportare a bollore, quindi riabbassarla e coprire con un coperchio. Far sobbollire il riso per 20 minuti (<i>io 15, mi sono regolata con i tempi di cottura indicati sulla confezione</i>), fino a quando avrà assorbito tutto il liquido, quindi spegnere il fuoco e farlo riposare, senza mai togliere il coperchio, per altri 10 minuti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Eliminare i rametti di timo, i grani di All Spice e il peperoncino, sgranare delicatamente il riso con una forchetta e servirlo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b>OSSERVAZIONI</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- Il latte di cocco da usare è quello tradizionale in lattina, <u>non</u> quello che trovate in brick tra i latti vegetali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- Come ho scritto nell'introduzione, il riso fotografato è stato fatto usando il latte di cocco "intero" e non la sola panna: in questo modo ho ottenuto un riso ben sgranato, paragonabile a quello visto nei siti giamaicani. Per calcolarne la quantità ho guardato la percentuale di grasso indicata sulla confezione: era il 19%, quindi su 400 g di prodotto corrispondeva a 76 g, che ho arrotondato a 80 g.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- Il colore rilasciato dai fagioli rossi (che non si sono spappolati) è stato pressoché nullo; tenete conto del fatto che ho usato anche il (pochissimo) liquido di governo dei fagioli nel tentativo di tingere il riso, ma è venuto bianco lo stesso. Dovrebbe essere di un bel rosso deciso, invece.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">- I liquidi sono risultati leggermente insufficienti e il riso aveva cominciato a tostarsi e ad attaccarsi al fondo della pentola. Se avessi rispettato i tempi di cottura di 20 minuti si sarebbe senza dubbio bruciato. Anche la prima volta che l'ho fatto, con la sola panna di cocco, si era attaccato. Lo avevo attribuito alla panna, invece a quanto pare i liquidi sono proprio insufficienti. Dal momento che non si può scoperchiare il riso durante la cottura, penso che il problema sia proprio nella ricetta.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">- Ero molto preoccupata dalla presenza di un peperoncino così piccante. Il riso invece, sorprendentemente, è risultato molto delicato, grazie anche al latte di cocco i cui grassi avvolgono i recettori, impedendo alla capsaicina di aderirvi: tutto questo smorza la piccantezza. Immagino che con un peperoncino Scotch Bonnet la piccantezza si sarebbe sentita di più; è risultata comunque molto piacevole.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">- In Giamaica <i>Rice and Peas</i> accompagna un secondo di carne stufata o di pesce. Lesa cita, tra gli altri: brown stew chicken, curry goat, oxtail stew, brown stew fish, pepper steak ed escovitch fish. Inutile dire che mi sono ripromessa di provare a preparare qualcuno di questi piatti in futuro, per accompagnare i miei futuri <i>Rice and Peas</i>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- La ricetta è semplice e ben spiegata, ma l'uso della sola panna di cocco ha compromesso l'aspetto del riso. E' la seconda volta che trovo errori grossolani nel libro; questa volta l'errore riguarda proprio la cottura del riso, in un libro dedicato a questo prezioso alimento, ed è a mio avviso imperdonabile. Per questo motivo, nonostante il piatto mi sia piaciuto tantissimo e sia entrato nel mio repertorio personale, dichiaro la ricetta</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b>RIMANDATA</b></div>๓คקเ http://www.blogger.com/profile/17057673384925146582noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-31786819082796582692024-02-24T09:00:00.025+01:002024-02-24T09:00:00.144+01:00ZUPPA DI CECI E FINOCCHIO PER STARBOOKS REDONE DI FEBBRAIO 2024<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOVbzOowVN0pYzjuZcRIFG4vdUAOTkF39kKrqMvCQSusIxX0Ae8xHAAicHyV-uWE295cRBBi4g-c1X4MITIvHIUllvgBrG6Yk8lZ2r8_rsa0uBOyIXQ2_1ayudaimDA8FQFVMSqFkwygvHZD4tD4yMOYObQoOE5LWb_9uhNHWcJcZEG75Nv5yzH2IK8Sfe/s640/unnamed.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="513" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOVbzOowVN0pYzjuZcRIFG4vdUAOTkF39kKrqMvCQSusIxX0Ae8xHAAicHyV-uWE295cRBBi4g-c1X4MITIvHIUllvgBrG6Yk8lZ2r8_rsa0uBOyIXQ2_1ayudaimDA8FQFVMSqFkwygvHZD4tD4yMOYObQoOE5LWb_9uhNHWcJcZEG75Nv5yzH2IK8Sfe/w514-h640/unnamed.png" width="514" /></a></div><br /><b> Riceviamo e volentieri pubblichiamo la ricetta di Giulia, una lettrice senza blog, per la partecipazione al Redone di questo mese.</b><br /><p></p><p> </p><p> </p><p>Mi piacciono tantissimo i legumi, e ho voluto provare questa combinazione che mi intrigava e aveva riscosso successo benchè la ricetta fosse stata rimandata.<br /><br />Le osservazioni tra parentesi. </p><p><b>ZUPPA DI CECI E FINOCCHIO (Paul Gayler)</b><br /><b>Ingredienti per 4 persone:</b><br /><br />350 g di ceci secchi, ammollati per una notte e poi scolati<br /><br />75 g di finocchietto selvatico, mondato e tritato oppure<br /><br />2 cucchiaini di semi di finocchio, leggermente tostati (più un pizzico per decorare)<br /><br />1 litro e mezzo di fondo bianco di pollo<br /><br />3 cucchiai di olio extra vergine di oliva<br /><br />1 cipolla, tritata<br /><br />2 spicchi di aglio, schiacciati<br /><br />1 carota, tritata<br /><br />il succo di mezzo limone<br /><br />mezzo cucchiaino di scorza di limone grattugiata<br /><br />Mettete i ceci ammollati in una grande pentola, copriteli con acqua portate a bollore. Riducete la fiamma e fate sobbollire per un'ora o comunque finché i ceci sono teneri. Scolateli sotto acqua corrente fredda e tenetene da parte 4 cucchiai.<br /><br />Mettete i ceci rimanenti in una pentola pulita, aggiungete il finocchietto selvatico oppure i semi di finocchio tostati (lasciatene un po' per la decorazione, cosa che io ho dimenticato...), aggiungete il brodo (io ho fatto un po’ per volta avendo paura di allungare troppo la zuppa) e portate a bollore. Riducete il calore al minimo.<br /><br />Nel frattempo, in un'altra pentola, scaldate un cucchiaio di olio a fuoco medio, poi aggiungete la cipolla tritata, l'aglio (io l'ho tritato) e la carota, riducete la fiamma e cuocete per circa 10 minuti. Aggiungete il soffritto ai ceci e fate bollire per altri 20 minuti (e come da suggerimento di chi ha testato la ricetta, tenere semi chiuso il coperchio).<br /><br />Versate i ceci in un frullatore oppure utilizzate un mixer a immersione e frullate fino a ottenere una crema liscia. Se la zuppa risulta troppo densa aggiungete dell'altro brodo oppure un poco d'acqua. Rimettete la zuppa in una pentola pulita<br /><br />Scaldate 2 cucchiai di olio in un padellino a fuoco basso, poi aggiungete il succo e la scorza di limone. Riducete il calore al minimo possibile e lasciate in infusione per 2 minuti.<br /><br />Riportate la zuppa a bollore (assaggiate di sale e provvedete!) e aggiungete i ceci lasciati interi. Suddividete in 4 ciotole individuali, versate un poco di olio al limone, decorate con qualche seme di finocchio tostato e servite immediatamente.<br /><br /><b>Osservazioni</b><br /><br /> La zuppa mi è piaciuta tantissimo, e l’ho rifatta anche con un brodo vegetale, e viene buona ugualmente. L’olio al limone ci sta benissimo!<br /><br /> Come chi aveva già provato la ricetta, e aveva sollevato dei dubbi sullo sporcare tutte queste pentole, ho avuto le stesse remore.. la prima volta ho seguito la ricetta usando le varie pentole indicate, ma la seconda volta ho preferito preparare il soffritto in una pentola, una volta pronto ho unito i ceci e il finocchietto e poi ho aggiunto il brodo, come faccio di solito per le altre zuppe.<br /><br /> E qui la nota brodo…oltre a non specificare se aggiungerlo caldo o freddo, per evitare di ottenere una zuppa troppo liquida io ne ho aggiunto un po’ alla volta; avrei preferito trovare un’indicazione un po’ più precisa per capire la consistenza che avrebbe dovuto avere…ma è sicuramente dovuto anche al fatto che non mi piacciono le zuppe troppo annacquate<br /><br /><br />Per me è <b>promossa,</b> anche grazie alle osservazioni di chi aveva già provato prima, ma forse avrei gradito più precisione su alcuni dettagli.<br /><br /><b><i>Giulia, via email</i></b><br /></p><p></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-5275433702796625392024-02-23T09:00:00.034+01:002024-02-23T11:00:00.896+01:00ORANGE CARDAMOM RICE PUDDING<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><h1 style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"></h1><p style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;">Con il riso
si possono preparare dei dolci meravigliosi, non solo in Italia!</p></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">Come spiega
J.J. Johnson nell'introdurre la ricetta di oggi, il budino di riso normalmente
prevede che venga utilizzato un riso a chicco corto e ricco di amido. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">Non è il
caso del Riso Kheer indiano, in cui viene usato un riso a chicco lungo, il
basmati, in questo caso.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">Il Kheer è
probabilmente il dolce indiano più comune e più amato in India. Nella ricetta base ci
sono solo tre ingredienti: riso, latte intero e zucchero. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">Nella versione proposta dall'autore del <a href="https://starbooksblog.blogspot.com/2024/02/lo-starbook-di-febbraio-2024-e.html?m=0" target="_blank">libro del mese </a>la ricetta è arricchita dal profumo delle spezie, delle arance e del latte di cocco che dona più consistenza al dolce e lo e rende... lussuoso! Per
questa ricetta non bisogna lavare il riso basmati, perché si sfrutta il suo amido.</p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIPPBmkmHch7NGfRX1q-CBeAC6n9q00J-zlUp9KABJL-1gVi77MSjaRI0SkhOaeuTLS-5LTxv6d_ujV9yYIiXsryIr2wWQEh7cBs0WGK0a9vg_csK8He8DhyHwgamT74tyCc6LhjLaShdGwgKzQ6w-V4rxveHo_dmWukDzfBsoVbbyMiYY0s-5CmN2dEI/s1000/428958475_1372680896703140_6776909898386999595_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIPPBmkmHch7NGfRX1q-CBeAC6n9q00J-zlUp9KABJL-1gVi77MSjaRI0SkhOaeuTLS-5LTxv6d_ujV9yYIiXsryIr2wWQEh7cBs0WGK0a9vg_csK8He8DhyHwgamT74tyCc6LhjLaShdGwgKzQ6w-V4rxveHo_dmWukDzfBsoVbbyMiYY0s-5CmN2dEI/w480-h640/428958475_1372680896703140_6776909898386999595_n.jpg" width="480" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><p style="text-align: center;"><b><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: medium;">Orange Cardamom Rice Pudding</span><br /></span></b><span style="font-family: inherit; font-weight: normal;">da<i> "The Simple Art of Rice" </i> di J.J. Johnson, Flatiron Books</span></p><div><span style="font-family: inherit;"><p style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i>Per 4 porzioni</i><i><br /></i><i>1 tazza di riso basmati (non lavato)<br /></i><i>4 tazze di latte intero (1 litro scarso)<br /></i><i>450 ml di latte di cocco intero (in lattina)<br /></i><i>½ tazza di zucchero semolato<br /></i><i>2 cucchiaini di estratto di vaniglia<br /></i><i>¼ cucchiaino di cardamomo macinato<br /></i><i>la scorza grattugiata di 1 arancia media (2 cucchiaini)<br /></i><i>un pizzico di sale marino grosso<br /></i><i>¼ tazza di uvetta, per guarnire (opzionale)<br /></i><i>¼ tazza di pistacchi tostati, per guarnire (opzionale)</i></span></p><div><p class="MsoNormal" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span>Unire il
riso, il latte e il latte di cocco in una grande casseruola e portare ad
ebollizione su fuoco medio, mescolando di tanto in tanto. Ridurre leggermente
il fuoco e far sobbollire, mescolando spesso, per 15-20 minuti, fino a quando
il riso è tenero e il composto è denso e cremoso. </span>Aggiungere,
mescolando, lo zucchero, l'estratto di vaniglia, il cardamomo macinato, la
scorza d'arancia e il sale marino. Servire caldo o freddo in ciotole e guarnire
con l'uvetta e i pistacchi tostati, se si desidera.</span></p><p class="MsoNormal" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><o:p><span style="font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><u><b><span style="font-family: inherit;">Note
personali</span></b></u></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Ricetta di
semplice esecuzione e veloce da preparare. Seguendo le indicazioni dell'autore è difficile sbagliare.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Non avendo i
pistacchi, ho utilizzato delle mandorle a lamelle, che ho tostato brevemente in
un padellino antiaderente: scelta azzeccata!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Proverò
sicuramente anche con i pistacchi, i pinoli o le noci. Sono sicura che questo
budino sarà comunque delizioso.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Il latte di
cocco (quello in lattina, non quello in brik da bere) dona un gusto più pieno e
cremoso al palato. La scorza d'arancia e il cardamomo, dosati sapientemente, si abbinano perfettamente agli altri ingredienti.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Ho provato
ad assaggiare il budino sia caldo che freddo, ed è delizioso in ogni caso.
Caldo è ovviamente più cremoso e si sentono e si distinguono di più gli aromi. Se
gustato freddo, i sapori risulteranno più omogenei.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Ho preparato
la mezza dose, ed è comunque stato sufficiente per quattro porzioni non
abbondanti (una messa in frigorifero e gustata il giorno dopo). E' un dolce ed
è ricco e, per noi, è stato sufficiente come deliziosa conclusione di un pasto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">La ricetta
è, senza alcun dubbio:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="font-size: medium; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;"><b>PROMOSSA!!!</b></p></div></span></div><div>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p><br /></div>Ale only kitchenhttp://www.blogger.com/profile/08223244200029557117noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-46919143406772743522024-02-22T09:00:00.001+01:002024-02-22T09:00:00.257+01:00CURRIED RICE AND CHICKPEAS WITH EGGS<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaVhiUitE65nnvTEv0emErlgMUzid5HllF2V-ZMhYeJLYvRem35aRUGqXnfnwwI8rWf4Qeh6iagsHPd-k9RwkyRQTstsjJRtD_FqbFi86XwpGoHl8W01iQcjpnC4Ybk7ze5Lp1BbPH53td2yNiJaKndUHeNMr0hBCiN4iZj-iA2e6xPncrUj0kI7kyHtM/s4032/Curried%20rice%20and%20chickpeas%20with%20egg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaVhiUitE65nnvTEv0emErlgMUzid5HllF2V-ZMhYeJLYvRem35aRUGqXnfnwwI8rWf4Qeh6iagsHPd-k9RwkyRQTstsjJRtD_FqbFi86XwpGoHl8W01iQcjpnC4Ybk7ze5Lp1BbPH53td2yNiJaKndUHeNMr0hBCiN4iZj-iA2e6xPncrUj0kI7kyHtM/w480-h640/Curried%20rice%20and%20chickpeas%20with%20egg.jpg" width="480" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Negli anni '90, ricordo che il massimo, quando volevi cucinare qualcosa di esotico a casa, era fare il famoso - o famigerato - pollo al curry. Ed è meglio non aggiungere altro! </span></div><p></p><p style="text-align: justify;">Negli anni abbiamo imparato che il curry è prima di tutto una miscela di spezie, e sappiamo anche che non esiste un curry uguale a un altro. Io ho seguito la ricetta e ho preso una miscela già pronta di curry indiano.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: center;">CURRIED RICE AND CHICKPEAS WITH EGGS</p><p style="text-align: center;">5 cucchiai di olio extravergine d'oliva </p><p style="text-align: center;">1 cipolla dorata grande, tritata </p><p style="text-align: center;">5 spicchi d'aglio, tritati finemente </p><p style="text-align: center;">2 cucchiai di curry indiano in polvere </p><p style="text-align: center;">1 cucchiaino di paprika </p><p style="text-align: center;">1 cucchiaino di sale kosher</p><p style="text-align: center;">½ cucchiaino di cumino macinato</p><p style="text-align: center;">½ cucchiaino di pepe nero macinato al momento </p><p style="text-align: center;">½ cucchiaino di Caienna </p><p style="text-align: center;">1 tazza di riso bianco a chicco lungo </p><p style="text-align: center;">Una lattina di ceci da 400 grammi sciacquati e scolati</p><p style="text-align: center;">Una lattina da 380 grammi di latte di cocco intero </p><p style="text-align: center;">250 ml di brodo vegetale a basso contenuto di sodio </p><p style="text-align: center;">1 cucchiaio di succo di limone fresco </p><p style="text-align: center;">4 uova grandi</p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;">Mettete 60 ml di olio in una pentola grande e dal fondo pesante e ponetela su fuoco medio. Aggiungete la cipolla e l'aglio e fateli soffriggere per circa 5 minuti, finché la cipolla non sarà traslucida. Aggiungete il curry in polvere, la paprica, il sale, il cumino, il pepe nero e quello di caienna e fate soffriggere per 30 secondi -1 minuto, facendo attenzione a non bruciare le spezie. Aggiungete il riso e i ceci e saltate, mescolando, per circa 5 minuti, finché il riso non sarà ricoperto dall'olio e dalle spezie. Aggiungete il latte di cocco, il brodo e il succo di limone e portare il composto a ebollizione.</p><p style="text-align: center;">Riducete la fiamma al minimo, coprite e fate cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti, finché il riso non sarà morbido. Poco prima che i ceci e il riso siano pronti, scaldare il restante cucchiaio di olio in una grande padella antiaderente a fuoco medio-alto. Quando l'olio è caldo, aggiungete due delle uova e friggetele per circa 3 minuti; gli albumi devono essere ben sodi con i bordi croccanti e i tuorli morbidi. Trasferite in un piatto e ripetete con le altre due uova. Distribuite il riso nei piatti e completate con l'uovo fritto.</p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: left;">Conclusioni:</p><p style="text-align: justify;">- La cosa che mi sta piacendo, in generale, di questo libro, è che per la maggior parte sono ricette tradizionali di tante culture diverse, ma il comune denominatore spesso è la semplicità di realizzazione, e questa non è da meno. Gli ingredienti non sono niente di complicato e comunque di facile reperibilità. E poi, appunto, in mezz'ora o anche meno, avrete preparato una cena gustosissima!</p><p style="text-align: justify;">- Ribadisco: il piatto è di una semplicità estrema. Consiglio di tenere già tutti gli ingredienti pronti a portata di mano. Si tratterà poi di inserirli nell'ordine e ci vorrà pochissimo.</p><p style="text-align: justify;">- Mi raccomando: non assaggiatelo appena pronto. Ripeto: NON assaggiatelo! Rischiereste di finirlo a cucchiaiate direttamente dalla padella. Un po' come stava per capitare a me XD Invece resistete, impiattate e completate con l'ovetto a occhio di bue che ci sta divinamente!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: left;">Direi che non c'è altro da aggiungere se non che la ricetta è </p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: center;">PROMOSSA CON LODE!</p>Alessandra La cucina di zia Alehttp://www.blogger.com/profile/17228059211281018181noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-68107755169413283162024-02-21T09:00:00.001+01:002024-02-21T09:00:00.425+01:00SPANAKORIZO<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGfCeIpaWHZPxC81jLVEuk1J4JNNBLEjRB2RaG4_n3ULIr0vE0XlGrEKmDk__Vw40lrJW_P4Vyw-A3zjEzfH3HGDUy8F5LbDlkXSkfGwP8ey5zwYmmHhlyUv4HoXo7xKevSuV_f75DtsUD0Wc6vkPs1chTb7VGphb9snWrDSvv7OOC0ZWfNsL19KxAGcu2/s3001/PRESENTA%20%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3001" data-original-width="2000" height="829" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGfCeIpaWHZPxC81jLVEuk1J4JNNBLEjRB2RaG4_n3ULIr0vE0XlGrEKmDk__Vw40lrJW_P4Vyw-A3zjEzfH3HGDUy8F5LbDlkXSkfGwP8ey5zwYmmHhlyUv4HoXo7xKevSuV_f75DtsUD0Wc6vkPs1chTb7VGphb9snWrDSvv7OOC0ZWfNsL19KxAGcu2/w552-h829/PRESENTA%20%20(1).jpg" width="552" /></a></div><div>E voliamo verso i profumi ellenici con un piatto che è la sintesi della freschezza e semplicità. </div><div>A parte gli aromi ed insaporitori, qui abbiamo tre ingredienti protagonisti: riso, spinaci e feta. </div><div>E' un piatto basico che si prepara con estrema facilità, a patto che si usino ottimi ingredienti, gli spinaci freschissimi, verdura di stagione, sia nella loro versione baby che nei bei mazzetti croccanti; il vostro riso preferito a chicco lungo e dell'ottima feta non difficile da reperire. </div><div>Voilà...in lontananza potrete anche sentire le note di un sirtaki. </div><div style="font-weight: bold;"><b><br /></b></div><b>Ingredienti per 6 persone </b><div><b>50 minuti per preparazione e cottura. </b></div><div><span style="background-color: white; color: #0c0c0c; font-family: inherit;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; color: #0c0c0c; font-family: inherit;">30 ml di olio extravergine di oliva</span><div><p class="p1" style="background-color: white; color: #0c0c0c; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: inherit;">1 cipolla gialla media, finemente tritata</span></p><p class="p1" style="background-color: white; color: #0c0c0c; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: inherit;">450 grammi di foglie di spinaci, tritate grossolanamente </span></p><p class="p1" style="background-color: white; color: #0c0c0c; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: inherit;">60 ml di succo di limone fresco, o più a piacere</span></p><p class="p1" style="background-color: white; color: #0c0c0c; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: inherit;">1 cucchiaio di aglio tritato</span></p><div style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 15px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Sale kosher e pepe nero macinato fresco<br /></span><span style="font-family: inherit;">55 g di cipollotti a fettine sottili (o scalogno) <br /></span><span style="font-family: inherit;">1 cucchiaio di aneto fresco finemente tritato</span></div><div style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">220g di riso bianco a chicco lungo, sciacquato (io Basmati)<br />330 ml di acqua<br />2 cucchiai di pinoli tostati<br />90 g di feta sbriciolata<br />Prezzemolo fresco italiano tritato, per guarnire</span></div><div style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><br />Scaldate l'olio d'oliva in una pentola grande e ampia, come una pentola olandese, a fuoco medio-alto. Aggiungete la cipolla e soffriggetela finché non si ammorbidisce e inizia a dorarsi, circa 5 minuti. Aggiungete gli spinaci, il succo di limone e l'aglio e condite generosamente con sale e pepe. </span></div><div style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Aggiungete i cipollotti e mescolate per 1 minuto, quindi cuocete gli spinaci finché sono appena appassiti. Aggiungete l'aneto e mescolate.</span></div><div style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Aggiungete il riso nella pentola e versate l'acqua. Portate a ebollizione, quindi riducete il fuoco e lasciate sobbollire, scoperto, per 2 o 3 minuti per amalgamare. Riducete il calore al minimo, coprite e cuocete finché il riso è tenero e tutto il liquido è stato assorbito, circa 20 minuti.<br />Togliete dal fuoco e lasciate riposare il riso, coperto, per 10 minuti.<br />Per servire, sgranate il riso con una forchetta e assaggiate, aggiustando il succo di limone, il sale e/o il pepe se necessario. Aggiungete i pinoli e mescolate. Trasferite il riso in una ciotola da portata o piatti individuali, cospargete con il feta e guarnite con il prezzemolo.</span></div><div style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><b>NOTE PERSONALI:</b></span></div><div style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>L'operazione del risciacquo va fatta bene se userete del riso come basmati o comunque ricco di amido. Versate il riso in un setaccio rotondo immerso in una ciotola più o meno della stessa dimensione, coprite con l'acqua, smucinate energicametne con una mano senza sollevare il setaccio dall'acqua quindi scolatelo e ripetete fino a che l'acqua non sarà limpida. Ci vorranno c.ca 6 ripetizioni della stessa operazione. A questo punto potrete cominciare. </li><li>Per la cottura del riso, consiglio una casseruola a fondo spesso bella larga. Il calore si distribuirà uniformemente ed il riso si cuocerà in maniera corretta. </li><li>Se avete un coperchio che non chiude in maniera ermetica, utilizzate un canovaccio legato intorno al coperchio. </li><li>L'unica indicazione che non riesco a capire alla fine di una preparazione estremamente semplice, spiegata chiaramente, è la quantità per 6 persone: il piatto ce lo siamo finito in due fino all'ultimo chicco senza per altro sentirci sazi. Se preparate veramente per 6 persone, tenete presente questo particolare ed abbondate. </li><li>Fresco, delizioso e leggero. Un'altra ricetta che terrò bene a mente e che preparerò di nuovo con piacere per cui la consiglio vivamente. </li></ul><div style="text-align: center;">PROMOSSA SENZA SENSI DI COLPA</div><span style="font-family: inherit;"><br /><br /></span><br /><br /><br /><br /></div><p class="p6" style="background-color: white; font-family: Helvetica; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><br /></p></div></div>PATRIZIA MALOMOhttp://www.blogger.com/profile/11845349591586696197noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-63654222445270560382024-02-20T09:00:00.158+01:002024-02-20T09:00:00.256+01:00PERUVIAN CHICKEN FRIED RICE<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuOv7lgKo1wer5Rmw0VDc3FH1q_MWdrwnH9LGE6T-UbuUah2vZhw0S2dEfvPqfbYCQFD_9mzK08SHwirXqPJQBWLk9BS27VbPsKkbYcL2VYW2fV3IURzjZvi-ivaDeYyolaAZGc8QCs9LhlUwgYdVTLErPbztXxyaaXvlJo-qNwaSVJPJfli8oUTmuMAmR/s600/4242.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuOv7lgKo1wer5Rmw0VDc3FH1q_MWdrwnH9LGE6T-UbuUah2vZhw0S2dEfvPqfbYCQFD_9mzK08SHwirXqPJQBWLk9BS27VbPsKkbYcL2VYW2fV3IURzjZvi-ivaDeYyolaAZGc8QCs9LhlUwgYdVTLErPbztXxyaaXvlJo-qNwaSVJPJfli8oUTmuMAmR/s16000/4242.JPG" /></a></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tre volte. Ho rifatto questa ricetta tre volte, non tanto perché mi sia piaciuta da pazzi (anche se mi è piaciuta), ma perché non ero mai soddisfatta dalla consistenza del riso. La colpa è tutta mia, sia chiaro: la prima volta che l'ho preparato ho usato un basmati integrale (avevo il pacchetto aperto in dispensa), che però ha il difetto di "arricciarsi" in cottura. Ho fatto un botto di foto, ma a mano a mano che le colleghe Starbooker pubblicavano le loro ricette con risi splendidamente sgranati, mi sentivo male a pensare alle mie. E allora l'ho rifatto, con un altro riso a chicco medio che avevo già in casa. Questo era proprio un riso inadatto alla cottura a vapore, e non si presentava certo meglio del primo. Alla fine mi sono arresa e sono andata a comperare un Basmati con tutti i crismi, che conteneva anche qualche grano di riso selvaggio (nel libro si parla anche di questo tipo di risi, che sono stati sdoganati dagli Autori nella preparazione delle ricette) e finalmente è venuto fuori un riso come volevo io. In pratica, questo piatto mi sta uscendo dalle orecchie, non meno delle insalate di riso degli anni '80-'90 di cui parlava <a href="https://starbooksblog.blogspot.com/2024/02/black-rice-salad-with-lime-coconut.html" target="_blank">Stefi ieri</a>. 😄</div><p></p><p style="text-align: justify;">A parte le ripetizioni, che secondo i latini "<i>iuvant</i>", devo dire che la ricetta è sicuramente buona e alla fine ci ho preso la mano. Questo piatto, conosciuto in Perù come <i>arroz chaufa</i>, deriva dal <a href="https://starbooksblog.blogspot.com/2024/02/chinese-style-fried-rice.html" target="_blank">riso fritto cinese</a>: tra la metà del XIX secolo e l'inizio del XX secolo infatti, il Perù ha conosciuto una forte immigrazione di lavoratori cinesi nelle sue miniere; costoro hanno integrato la loro cucina (localmente chiamata <i>chifa</i>) con gli ingredienti locali, creando questa felice commistione.</p><p style="text-align: justify;">E' una ricetta facile e veloce, e il riso migliore è quello cotto al vapore il giorno prima e conservato in frigo, che assorbirà tutti gli aromi meglio di quello appena fatto.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"><b>PERUVIAN CHICKEN FRIED RICE</b></div><div style="text-align: justify;">Da: J.J. Johnson, Danica Novgorodoff - <i>The Simple Art of Rice</i> - Flatiron Books</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilRWpgK_VwIxWOrhDsGBZ6qPfpOXYsF767FE8QLC4GP8VJWRwv_M759B5IsbkOrHIHJ9Ai0ExXhRgKRNzokX5LPwIuVnTOJ_EXRzclzz4As9dWuEjCVGQPmfizEb0YFpT07vzgLC75mh4a43N4LBl662B3wvP3Z_ofPjAZK9Id3z15-4_ObOaLbtl48hB3/s600/4237.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilRWpgK_VwIxWOrhDsGBZ6qPfpOXYsF767FE8QLC4GP8VJWRwv_M759B5IsbkOrHIHJ9Ai0ExXhRgKRNzokX5LPwIuVnTOJ_EXRzclzz4As9dWuEjCVGQPmfizEb0YFpT07vzgLC75mh4a43N4LBl662B3wvP3Z_ofPjAZK9Id3z15-4_ObOaLbtl48hB3/s16000/4237.JPG" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><u>Per 6-8 persone</u>:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">4 uova grandi</div><div style="text-align: justify;">Sale e pepe</div><div style="text-align: justify;">60 ml di olio vegetale</div><div style="text-align: justify;">500 g di petto di pollo tagliato a bocconcini di 2,5 cm</div><div style="text-align: justify;">1 peperone rosso finemente affettato</div><div style="text-align: justify;">2 cucchiai* di zenzero grattugiato (circa 2,5 cm di radice di zenzero)</div><div style="text-align: justify;">4 spicchi d'aglio tritato</div><div style="text-align: justify;">3 cipollotti affettati</div><div style="text-align: justify;">6 tazze* di riso bianco cotto al vapore e tenuto in frigo (= 2 tazze di riso crudo)</div><div style="text-align: justify;">1 cucchiaio* di salsa di soia</div><div style="text-align: justify;">1 cucchiaino* di olio di sesamo tostato</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">*misurini americani <u>rasi</u>. 1 tazza = 240 ml, 1 cucchiaio = 15 ml, 1 cucchiaino = 5 ml</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><u>Per cuocere il riso al vapore</u>, versare il riso in un colino di dimensioni adatte a contenerlo tutto con agio, e immergerlo in una ciotola piena di acqua fredda. Strofinare i chicchi di riso tra le dita e muoverli con la mano, finché l'acqua sia diventata torbida. Sollevare il colino, buttare l'acqua e ripetere per altre 4 o 5 volte, finché l'acqua di lavaggio non risulti limpida. Versare il riso in una pentola d'acciaio con il doppio fondo e livellarlo. Appoggiare il dito medio sul riso e versare tanta acqua quanto arrivi alla prima nocca (non importa se avete le mani grandi o piccole!). Porre la pentola sul fuoco e portare a bollore. Abbassare la fiamma, coprire e cuocere per 15 minuti, finché tutta l'acqua sia stata assorbita. Spegnere la fiamma e, senza togliere il coperchio, far riposare il riso per 10 minuti. Scoperchiare e sgranare il riso delicatamente con una forchetta. Il riso al vapore non deve essere salato: questo ne modificherebbe la consistenza e i tempi di cottura. Tenere in frigo fino al momento di usarlo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sbattere le uova insieme a mezzo cucchiaino di sale e un pizzico di pepe. Scaldare un wok capiente su fiamma medio-alta, versarci metà dell'olio e far ruotare il wok per ungerne le pareti. Versarci l'uovo sbattuto e cuocere la frittata 2 minuti per parte, quindi trasferirla in un piatto e tagliare a quadrotti di circa 1,5 cm di lato. Tenere da parte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Versare in padella il restante olio e unirci i bocconcini di pollo e 1 cucchiaino di sale, quindi cuocerli per 3-5 minuti, finché siano dorati da ogni lato. Unire peperoni, zenzero, aglio e cipollotti e cuocere mescolando per 3 minuti, finché i peperoni comincino ad ammorbidirsi e il pollo sia cotto. Versare il riso freddo, rompendo i grumi con il cucchiaio di legno, e cuocere per 10 minuti mescolando ogni tanto, finché il riso sia caldo e leggermente tostato e caramellizzato. Condire con la salsa di soia e l'olio di sesamo, mescolare per amalgamare e servire immediatamente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>OSSERVAZIONI</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- E' sempre meglio lasciare la carne a temperatura ambiente per almeno mezz'ora, prima di cuocerla: lo shock termico sarà inferiore e non perderà tutti i succhi. In questa ricetta è molto facile ottimizzare i tempi: prima si taglia la carne a bocconcini e la si tiene da parte sul piano di lavoro, poi si preparano tutte le verdure; a questo punto è trascorso un tempo sufficiente per avvicinare la carne alla temperatura ambiente, e si può procedere con la preparazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- Mettere il sale insieme alla carne mentre la si rosola è un'operazione che mi ha lasciata perplessa lì per lì, e la perplessità è rimasta fino alla fine: avevo tenuto la carne fuori dal frigo una quarantina di minuti proprio per non farle rilasciare i succhi non appena avesse toccato la padella, ed ecco che il sale interviene per rovinare tutto: la carne ha tirato fuori tantissimo liquido e non si è rosolata; è inoltre risultata più dura. Quando ho rifatto la ricetta ho messo il sale solo insieme alle verdure, come avrei fatto normalmente, ed è venuta ben rosolata e tenera.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- La ricetta è semplicissima e abbastanza veloce: l'unica avvertenza è quella di cuocere il riso - rigorosamente non salato - uno o due giorni prima e di tenerlo in frigo fino al momento dell'uso. Tutti gli ingredienti devono essere pronti quando si comincia a cuocere, perché la successione dei vari passaggi è piuttosto rapida. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- Lavaggio del riso: è indispensabile per questo tipo di cottura, se vogliamo che si sgrani per bene. Però una cosa che mi ha sempre colpita di questa operazione, è l'enorme spreco di acqua. Io non butto mai l'acqua di risciacquo del riso, ma porto il catino direttamente in balcone e innaffio le piante. Non è un consiglio culinario, ma volevo dirvelo lo stesso. 😇</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- Il piatto è gustoso e piacevole, adatto per un pasto in famiglia o informale con gli amici; peccato per la salatura anticipata della carne, che me lo fa decretare</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b>PROMOSSO CON LA SUFFICIENZA</b></div>๓คקเ http://www.blogger.com/profile/17057673384925146582noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-82551933558176665962024-02-19T09:00:00.119+01:002024-02-19T09:00:00.323+01:00BLACK RICE SALAD WITH LIME COCONUT DRESSING<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSFc5P-YRAVX1YdEBPZGdABJllJ1svAMpH_Hv50punTSloaQzm-egx4kAT60BHj_P7Wu_ZMVCoYX8a1VFQvpgeEmQLS3VRUgWYSOsohGICVPEYNss9ANvgYBwNwNMcoyXNpp4vNof9RKqffoD_6tLEeJQZjW_hpR4ed6kP2R_yYFXikjydaI-MWC4uAke4/s3752/IMG_3171.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3752" data-original-width="2935" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSFc5P-YRAVX1YdEBPZGdABJllJ1svAMpH_Hv50punTSloaQzm-egx4kAT60BHj_P7Wu_ZMVCoYX8a1VFQvpgeEmQLS3VRUgWYSOsohGICVPEYNss9ANvgYBwNwNMcoyXNpp4vNof9RKqffoD_6tLEeJQZjW_hpR4ed6kP2R_yYFXikjydaI-MWC4uAke4/w500-h640/IMG_3171.jpeg" width="500" /></a></div><p>Non so voi, ma il mio rapporto con le insalate di riso è un po' conflittuale.<br />Evocano ricordi di grandi blob indefiniti che ingoiavano tipo buco nero qualunque cosa commestibile avessero nei dintorni (ed in alcuni casi, secondo me, anche di non totalmente commestibile), tenuti insieme da maionese in quantità industriali a mo' di calcestruzzo.<br />E sempre in quantità da sfamare eserciti, che non vuoi avere il pranzo pronto almeno per qualche giorno?<br />Sapore indefinito, alla fine si tagliavano persino a fette e questo la dice lunga sulla densità del composto.<br />Tutta altra cosa qui oggi: il riso nero, bellissimo a vedersi e molto buono, oltre che perfetto per le insalate perchè mantiene la sua consistenza anche mischiato ai condimenti.<br />Un mix di verdura, frutta e frutta secca che dà un tocco esotico e fresco ma non appesantisce.<br />Ed infine un condimento che no, non prevede maionese :) ma è stato una vera rivelazione.<br />Un piatto, ve lo anticipo qui, sublime.<br />Per una cena a casa, una gita all'aria aperta, un pranzo estivo.<br />Basta che lo proviate ;)<br /></p><p> </p><p> </p><p><b>BLACK RICE SALAD WITH LIME COCONUT DRESSING<br />per 4 porzioni</b><br /></p><p>1 tazza di riso nero (o Forbidden Rice) sciacquato<br />2 tazze di acqua<br />4 indivie belga, tagliate a pezzi da 2cm e mezzo<br />4 cipollotti, affettati<br />1 tazza e mezzo di pomodorini ciliegia, tagliati a metà<br />1 mango pulito e tagliato a cubetti<br />1 tazza di anacardi salati arrostiti<br />2 cucchiai di basilico Thai (o altro tipo) tagliuzzato<br />1 cucchiaino di buccia di arancia grattugiata<br />1/2 cucchiaino di sale<br />pepe<br /><br /><b>per il condimento</b><br />125ml di latte di cocco intero (il tipo in barattolo, non nel cartone)<br />un cucchiaio e mezzo di succo di lime<br />un cucchiaio e mezzo di aceto di riso<br />un cucchiaino di zenzero grattugiato<br />un cucchiaio di miele<br />sale e pepe<br /><br />Mettere acqua e riso in un pentolino medio, quindi accendere il fuoco e far arrivare a bollore.<br />Abbassare quindi la fiamma e far cuocere, coperto, finchè l'acqua sarà assorbita ed il riso cotto (non stracotto), circa 25-30 minuti.<br />Versare il riso su una teglia da forno allargandolo bene e farlo raffreddare prima a temperatura ambiente poi in frigo.<br /><br />Mentre il riso cuoce, preparare il condimento: mescolare latte di cocco, succo di lime, aceto, zenzero e miele. Aggiungere sale e pepe a piacere e lasciare da parte.<br /><br />Quando il riso sarà raffreddato aggiungervi l'indivia belga, i cipollotti, i pomodori, il mango e gli anacardi, quindi mescolare per amalgamare il tutto. Aggiungere quindi il basilico, la scorza d'arancia, sale e pepe a piacere e mescolare nuovamente. A questo punto versare pian piano il condimento, sempre mescolando, in modo che tutto sia ricoperto ma non annegato. Probabilmente ve ne avanzerà un po'.<br />Assaggiare l'insalata ed aggiustare di sale se necessario.<br />Servire subito.<br /><br /><b>NOTE</b></p><p><b> </b><br />- il piatto è semplice perchè in effetti si tratta di mero lavoro di assemblaggio. Ho cotto il riso il giorno prima per motivi di tempo e questo ha fatto si che poi la preparazione richiedesse veramente pochi minuti per essere realizzata. A parte il riso, ovviamente, non si cuoce nulla.<br /><br />- il riso indicato è un riso nero che appunto, dice l'autore, mantiene una certa consistenza e non si disfa anche mischiato al condimento. Ho trovato un ottimo Forbidden Rice, riso proibito, ed ho usato quello: si chiama così perchè al tempo degli imperatori cinesi era considerato una rarità e come tale esclusiva della dieta delle classi più abbienti. <br /><br />- il condimento lo dovete provare per forza. Persino il mio augusto consorte, sempre sospettoso verso tutto ciò che ha un che di agrodolce, ha spazzolato la sua porzione (ed il resto, ma questa è un'altra storia). Un bilanciamento perfetto ma mi raccomando, che il latte di cocco sia quello del barattolo per cucinare, diciamo, e non quello da bere in cartone.<br /></p><p>- qui le cene all'aperto si sprecano e questo va diretto al prossimo menù con ospiti. Vi consiglio caldamente di fare altrettanto :)<br /><br /></p><p style="text-align: center;"><b>PROMOSSO CON ENTUSIASMO</b></p><p style="text-align: center;"><b> </b><br /></p><p><br /></p><p></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-8771068003860187572024-02-16T09:00:00.003+01:002024-02-17T07:58:36.680+01:00NIGERIAN LAMB FRIED RICE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTwWXUxoce7ETzS5NvIts68txoCPNIQ47fFvtmyjtB_KhoNWVRICp3WkN8OlelQAEhSzmcrg7LwpXg2EOwOSVBNt7L9NbkpSOYi27NEnIUjK5QJ4BDBpP561S0vQSsF_L4_K572pFrVVwuQNaoyZpVpSEV9EQB01OcpiQNavpzXJ0zxhPsgBJkvYzjEsem/s3001/PRESENTA%20.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3001" data-original-width="2000" height="871" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTwWXUxoce7ETzS5NvIts68txoCPNIQ47fFvtmyjtB_KhoNWVRICp3WkN8OlelQAEhSzmcrg7LwpXg2EOwOSVBNt7L9NbkpSOYi27NEnIUjK5QJ4BDBpP561S0vQSsF_L4_K572pFrVVwuQNaoyZpVpSEV9EQB01OcpiQNavpzXJ0zxhPsgBJkvYzjEsem/w580-h871/PRESENTA%20.jpg" width="580" /></a></div><p><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: inherit;">Con il tipico stile nigeriano, questo riso fritto è ricco di sapori intensi e spezie abbondanti. È un comodo pasto in un'unica pentola, sia che si usi una padella di ghisa o un wok. In Nigeria, questo riso fritto in sarebbe tipicamente pieno di gamberi, scampi o fegato, ma l'autore preferisce il gusto dell'agnello macinato (che si può sostituire con carne macinata di pollo o manzo a seconda delle preferenze). Non essendo appassionata di agnello ed immaginando in bocca già il gusto del manzo speziato, ho scelto di utilizzare del macinato di manzo locale. Come in tutte le preparazioni a base di spezie, far soffriggere le spezie prima di aggiungere gli ingredienti principali, ne potenzia ed arricchisce il sapore. </span></span></p><p><b>Ingredienti per 4 persone (c.ca 30 minuti tra preparazione e cottura) </b></p><div style="text-align: left;">230 g di carne macinata di agnello o manzo o pollo </div><div style="text-align: left;">1 cucchiaino di sale kosher</div><div style="text-align: left;">1/2 cucchiaino di pepe nero macinato al momento </div><div style="text-align: left;">9 g di prezzemolo tritato </div><div style="text-align: left;">60 ml di olio vegetale</div><div style="text-align: left;">una cipolla bianca media tritata</div><div style="text-align: left;">1 carota media, sminuzzata grossolanamente</div><div style="text-align: left;">1 peperone verde, privato dei semi e tritato grossolanamente </div><div style="text-align: left;">2 scalogni affettati </div><div style="text-align: left;">4 spicchi d'aglio finemente tritati </div><div style="text-align: left;">2 cucchiaini di curry in polvere </div><div style="text-align: left;">1/2 cucchiaino di timo essiccato </div><div style="text-align: left;">1/4 di cucchiaino di pepe bianco macinato </div><div style="text-align: left;">1 dado di pollo (tipo Maggi) sbriciolato </div><div style="text-align: left;">320 g di riso bianco long grain cotto e raffreddato </div><div style="text-align: left;">60 g di chicchi di mais surgelati e scongelati</div><div style="text-align: left;">55 g di piselli surgelati e scongelati</div><div style="text-align: left;"><p class="p1" style="background-color: white; font-family: Helvetica; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 15px;"><br /></p><p class="p1" style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 15px;"><span style="font-family: inherit;">Metti l'agnello in una ciotola di medie dimensioni, condisci con metà del sale e del pepe nero, e aggiungi metà del prezzemolo. Aggiungi metà dell'olio vegetale in una grande padella di ghisa o wok, posta a fuoco medio-alto. Sbriciola la carne macinata nella padella e cuoci, rompendo eventuali grumi con uno schiacciapatate o un cucchiaio di legno, per circa 8 minuti, fino a quando è ben dorata. Utilizzando un mestolo forato, trasferisci la carne su un piatto e metti da parte.</span></p><p class="p1" style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 15px;"><span style="font-family: inherit;">Aggiungi l'olio vegetale rimanente nella padella, quindi aggiungi la cipolla, la carota, il peperone, lo scalogno e l'aglio e soffriggi per 3-4 minuti, fino a quando la cipolla è ammorbidita e leggermente colorata. Aggiungi il curry in polvere, il timo, il pepe bianco e il cubetto di brodo schiacciato e cuoci, mescolando, per 1-2 minuti, fino a quando sono ben incorporati e profumati.</span></p><p class="p1" style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 15px;"><span style="font-family: inherit;">Aggiungi il riso e cuoci, mescolando occasionalmente, per 5-7 minuti, fino a quando il riso è riscaldato. Aggiungi il mais e cuoci per 1 minuto, quindi mescola l'agnello dorato e cuoci per circa 6 minuti, fino a quando è ben amalgamato. Aggiungi i piselli e cuoci per alcuni minuti, fino a quando i piselli sono teneri e il riso è leggermente caramellato, e i bordi sono croccanti. </span><span style="font-family: inherit;">Mescola il prezzemolo rimanente tritato e serviti direttamente dalla padella.</span></p><p class="p1" style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 15px;">NOTE PERSONALI </p><p class="p1" style="background-color: white; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 15px;"></p><ul style="text-align: left;"><li>La ricetta è veloce da preparare partendo da una cottura del riso la sera prima e lasciandolo riposare in frigo tutta la notte. Io ho scelto un long grain con una parte di riso selvaggio che devo dire ha avuto una riuscita perfetta in termini di cottura e non spappolamento. </li><li>Sui tempi di cottura dei vari ingredienti, siamo molto allineati alle indicazioni della ricetta. Io ho fatto una piccola modifica tecnica, nel senso che una volta ammorbidite le verdure, le ho tolte dal wok ed ho rosolato le spezie quindi ho reinserito verdure e per ultimo il riso. L'inserimento dei piselli e mais solo quando il riso è ben caldo, evita che questi si sfaldino con il mescolamento. Io però devo dire che ho utilizzato del mais in scatola che ha resistito molto bene. </li><li>Ho dimezzato la quantità di aglio per mia sopravvivenza visto che lo tollero con difficoltà e non ho esitato nella quantità del pepe e curry perché sono il senso di questo piatto. </li><li>Avrei preferito del timo fresco a quello essiccato perché ha un aroma più amabile e intenso ma immagino che in certe aree geografiche non sia facile da reperire. </li><li>Piatto di grande soddisfazione, completo e tanto appetitoso. La quantità è buona per 3 persone di sano appetito come quelle che gravitano intorno alla mia tavola. Avrei, se posso, abbondato un po' con la quantità di carne arrivando almeno a 350 g perché una volta rosolata, si riduce notevolmente e perché in questo piatto è la protagonista. Però è decisamente piaciuto a tutti e quel poco rimasto, il giorno dopo era, se possibile, ancora più buono. </li></ul><div style="text-align: center;">PROMOSSA CON ENTUSIASMO. </div><p></p><p class="p3" style="background-color: white; color: #a5a5a5; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 11px; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p class="p3" style="background-color: white; color: #a5a5a5; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 11px; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p><p class="p4" style="background-color: white; color: #a5a5a5; font-family: Helvetica; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p></div><div style="text-align: left;"><div><div><br /></div></div></div>PATRIZIA MALOMOhttp://www.blogger.com/profile/11845349591586696197noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-28593808818244747972024-02-15T09:00:00.001+01:002024-02-15T09:00:00.253+01:00GALLO PINTO<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzewmPJc-NVGUlp4UNa_IZ2bylWe_AFHViUtngp0E9-xHWs5ZiaAYz7a0lvWmjy4m-yRBVkM67WJp072hs8dRukWQ3a7RhYNn0XP9xVECHL1fcEk6JU-O9T5TmHA6anzzXjRkE4rEp3mNXZvmaqiR1OgiFgCjLwcT9RsoLw4boXo45p6JYYNUcCi9TInk/s4031/Gallo%20pinto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4031" data-original-width="3023" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzewmPJc-NVGUlp4UNa_IZ2bylWe_AFHViUtngp0E9-xHWs5ZiaAYz7a0lvWmjy4m-yRBVkM67WJp072hs8dRukWQ3a7RhYNn0XP9xVECHL1fcEk6JU-O9T5TmHA6anzzXjRkE4rEp3mNXZvmaqiR1OgiFgCjLwcT9RsoLw4boXo45p6JYYNUcCi9TInk/w480-h640/Gallo%20pinto.jpg" width="480" /></a></div><br />Nell'introduzione alla ricetta, l'autore spiega che il gallo pinto è un piatto tipico del Costa Rica a base di riso e fagioli neri. Tradizionalmente, per la preparazione si utilizza la salsa Lizano, che come leggo ha un gusto dolce-acidulo, ma in alternativa si può utilizzare la Worchestershire, a quanto pare molto simile. Questo riso, normalmente, viene servito come accompagnamento a uova (stapazzate), pesce o pollo.<p></p><p style="text-align: center;">GALLO PINTO</p><p style="text-align: center;">Ingredienti per 4-6 persone:</p><p>2 cucchiai di olio vegetale </p><p>1 peperone rosso, privato dei semi e tagliato a cubetti </p><p>1 cipolla gialla media, tritata </p><p>4 spicchi d'aglio tritati </p><p>2 tazze di riso bianco a chicco lungo, sciacquato (per le indicazioni, potete leggere <a href="https://starbooksblog.blogspot.com/search?updated-max=2024-02-14T09:00:00%2B01:00&max-results=1" target="_blank">qui</a>)</p><p>2 cucchiaini di sale kosher</p><p>1 cucchiaino di cumino macinato </p><p>½ cucchiaino di pepe nero macinato fresco </p><p>Due barattoli di fagioli neri da 425 g, scolati ma non sciacquati </p><p>¼ di tazza di salsa Lizano o salsa Worcestershire </p><p>3 tazze d'acqua </p><p>½ mazzetto di coriandolo, senza gambi e con le foglie tritate grossolanamente <i>(prezzemolo per me)</i></p><p>1 o 2 lime, tagliati a spicchi, per servire</p><p><br /></p><p>Aggiungete l'olio in una casseruola larga e ponetela su fuoco medio. Aggiungete il peperone e la cipolla e soffriggete fino a quando saranno morbidi, circa 4 minuti. Unite l'aglio e cuocete per un altro minuto. Aggiungete il riso, il sale, il cumino e il pepe e mescolate. Tostate il riso per 3-4 minuti, mescolando, finché non inizia a essere dorato. Unite i fagioli neri, la salsa Lizano e l'acqua e portate il composto a ebollizione. Riducete la fiamma al minimo, coprite e fate cuocere a fuoco lento per 25 minuti. Togliete dal fuoco e lasciate risposare il riso, coperto, per 10 minuti. Servite completando con coriandolo tritato e spicchi di lime.</p><p>Conclusioni:</p><p>- Io ho utilizzato un classico riso Basmati, anche se avrei voluto usare il Jasmine, più profumato (ma ovviamente, quando l'ho cercato non l'ho trovato).</p><p>- Le dosi sono generose, ma se dovesse avanzarvene un po', il giorno dopo ripassato in padella o messo in un burrito, sarà ancora più buono. Provare per credere :D</p><p>- La ricetta è facilissima e anche veloce da preparare. Io ho provato ad abbinarci sia le uova che il pesce ed è come il nero, sta bene con tutto.</p><p>- Lo so che non era previsto, ma io ci ho aggiunto anche un po' di peperoncino. Se vi piace provatelo, perché secondo me ci sta benissimo.</p><p>- Onestamente c'è poco altro da aggiungere, perché nella sua semplicità la ricetta è buonissima e quindi </p><p><br /></p><p style="text-align: center;">PROMOSSA</p><p><br /></p>Alessandra La cucina di zia Alehttp://www.blogger.com/profile/17228059211281018181noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-64268093652375622262024-02-14T09:00:00.101+01:002024-02-14T09:00:00.218+01:00HERBED SHRIMPS WITH CILANTRO LIME RICE<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvne2GbB3kapyK_n9G7vn6QPgEusCnnXAc2VHthMGvbmlaXsUR49sZYuEWqPDIHhhGBaRviw5sN0hJdzLLVqcBw7PIZrGgcq59D044kWLuKR_kWSWGOxZMZawqWC6N-oCWx6ApzbTNSQXt8vh6bzZU4LatCIJ4loUp9CEPoMz3AyX2MYgwO0LQf0ucsdVr/s2016/IMG_3046.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2016" data-original-width="1512" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvne2GbB3kapyK_n9G7vn6QPgEusCnnXAc2VHthMGvbmlaXsUR49sZYuEWqPDIHhhGBaRviw5sN0hJdzLLVqcBw7PIZrGgcq59D044kWLuKR_kWSWGOxZMZawqWC6N-oCWx6ApzbTNSQXt8vh6bzZU4LatCIJ4loUp9CEPoMz3AyX2MYgwO0LQf0ucsdVr/w480-h640/IMG_3046.jpg" width="480" /></a></div><p></p><p><b><br /> </b>Riso e gamberi non è forse un grande classico di tanti buffet, pranzi estivi, insalate da pic-nic?<br />Si, e non certo un piatto complicato se tenuto a livelli "basic".<br />Mi ha fatto sorridere che l'autore sottolinei come questo piatto gli ricordi la sua infanzia, quando sua madre lo cucinava...ma usando un preparato già pronto!<br />In effetti le scatole di qualunque cibo da farsi in pochi minuti sono diffusissime all'estero, in Italia non mi sembra di averne viste poi tante.<br />Tranne i preparati per purè di patate: crocifiggetemi, ma quelli li ho usati anche io.<br />E non solo: ho una amica che si è dannata per realizzare un purè buono come quello che realizzavano alla mensa scolastica del figlio per poi scoprire, appunto, che si trattava di una bustina a cui aggiungere il latte.<br />Ora, volendo elevare riso e gamberi a livello "pro" non serve tutto questo sforzo.<br />E nemmeno la box relativa :)<br />Solo qualche erba e spezia opportunamente usata.<br />E vedrete!<br /><br /></p><p><br /></p><p><b>HERBED SHRIMPS WITH CILANTRO LIME RICE<br />per 3-4 porzioni<br /></b></p><p><b>Per i gamberi alle erbe:</b><br />la buccia grattugiata ed il succo di 5 lime<br />un mazzetto di coriandolo<br />un mazzetto di prezzemolo, solo le foglie<br />un mazzetto di erba cipollina<br />120 ml di olio extravergine, più dell'altro per la griglia<br />sale<br />1/2 kg circa di gamberi grossi, puliti<br />1/2 cucchiaino di pepe nero</p><p><b>Per il riso al coriandolo e lime:</b><br />2 cucchiai di burro non salato<br />2 tazze di riso a chicco lungo, sciacquato<br />3 1/2 tazze di acqua<br />un cucchiaino di sale<br />un mazzetto di coriandolo, solo le foglie, tagliuzzate<br />buccia grattugiata di un lime<br />succo di 3 lime</p><p>Preparare la marinata per i gamberi mettendo nel robot buccia e succo di lime, il coriandolo, il prezzemolo, l'erba cipollina, olio e un cucchiano di sale fino ad ottenere un composto grossolano.<br />Mettere i gamberi in una ciotola, condirli con un cucchiaino di sale, il pepe e tre quarti della marinata.<br />Mescolare in modo che ne siano ben ricoperti e mettere in frigo.<br />Conservare in frigo anche la rimanente marinata.<br /><br />Per il riso, mettere il burro in una casseruola su fuoco medio. Aggiungere il riso e far tostare per circa 4 minuti, finchè leggermente colorito. Aggiungere l'acqua, mescolare e portare a bollore. Abbassare quindi la fiamma, coprire con un coperchio e lasciar cuocere 20 minuti.<br />Togliere dal fuoco e lasciar riposare, sempre coperto, altri 10 minuti.<br />Separare quindi i chicchi di riso con una forchetta e condire con il sale, il coriandolo, la buccia ed il succo di lime.<br />Preriscaldare quindi una griglia e cuocervi i gamberi per 2 minuti per lato, o comunque finchè cotti.<br />Trasferire i gamberi su un piatto da portata, e servirli con il riso e la restante marinata.<br /><br /><b>NOTE<br /></b><br />- come riso ho usato un Basmati, riso che uso moltissimo perchè in casa è molto gradito. L'autore dà le indicazioni per la cottura sottolineando che vada riscaicquato e non mette mai sale nell'acqua di cottura perchè questo potrebbe alterare la consistenza del riso stesso. Così ho fatto anche se in futuro, per gusto personale, un po' nell'acqua lo metto lo stesso :) è vero però che sia i gamberi che la marinata alle erbe sono molto saporite e bilanciano bene con la neutralità del riso.<br /><br />- la quantità di riso che viene preparata seguendo le indicazioni è davvero molta. Poco male perchè già uso nei miei "meal prep" lessarne parecchio e conservarlo in frigo per la settimana, ma se non volete mangiarne per dieci giorni regolatevi! Altre che 3 o 4 porzioni come indicato (che sono invece valide per gamberi e marinata)<br /><br />- come sempre dico fino a diventare noiosa, in casa entriamo o io, o il coriandolo. E' stato sostituito da prezzemolo.<br /></p><p>- la ricetta è semplice, non presenta alcuna difficoltà ed è ben spiegata. Il risultato è gustoso, saporito, molto fresco grazie alla preponderanete presenza del lime e gradito da tutti. Riso e marinata si possono realizzare in anticipo, cosa che rende il piatto anche molto pratico. A parte le dosi di riso è indubbiamente</p><p><br /></p><p style="text-align: center;"><b>PROMOSSO</b></p><p style="text-align: center;"><b> </b><br /></p><p><br /></p><p></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-19921298226040282032024-02-13T09:00:00.163+01:002024-02-13T09:00:00.136+01:00CHINESE-STYLE FRIED RICE<p style="text-align: left;"></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Sono davvero felice della scelta fatta per il <a href="https://starbooksblog.blogspot.com/2024/02/lo-starbook-di-febbraio-2024-e.html">libro Starbooks di febbraio</a>:
amo il riso!<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Sono cresciuta a Pavia, dove c'è una grandissima tradizione di coltivazione
del riso. Infatti, Pavia e provincia, sono i primi produttori di riso in Italia
e in Europa. Le principali varietà coltivate sono: Carnaroli, Baldo,
Arborio, Roma, Vialone Nano...<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Il paesaggio delle risaie allagate è emozionante e poetico allo stesso
tempo. Vedere le distese di risaie sommerse dall'acqua, all'alba o al tramonto,
oppure in una di quelle giornate con la nebbiolina che sale (o che scende!), è
un'esperienza da provare almeno una volta nella vita. <br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Devo dire che questi panorami mi mancano parecchio. Le nebbie tremende
della mia infanzia e gioventù sicuramente meno!<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">L'allagamento delle risaie di solito avviene tra fine marzo ed inizio
aprile. Anche se, negli ultimi anni, a causa della carenza d'acqua, a volte
viene ritardato o addirittura non fatto e il riso viene coltivato "in
asciutta".<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">In casa mia, il riso viene cucinato almeno una volta alla settimana. I
piatti più apprezzati sono sicuramente i risotti, al secondo posto c'è il riso
fritto alla cinese. </span></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Ed è proprio un il riso fritto alla cinese la prima ricetta che ho
scelto da "The Simple Art of Rice" di J.J. Johnson e Danica
Novgorodoff.</span></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">L'autore racconta di aver trascorso molte ore nei mercati di venditori
ambulanti a Singapore, dove ha imparato le tecniche di preparazione del
riso fritto e della giusta temperatura che deve avere il wok per ottenere il
miglior risultato. Se non avete un wok, dovrete assicurarvi di scaldare bene la
padella che utilizzerete.<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">La ricetta fornisce le basi per preparare il riso fritto cinese, da
sfruttare anche con altre varietà, come il brown rice, il riso nero o altri
ancora, e con le verdure che avete a disposizione in frigorifero.<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Nel libro sono indicate le modalità di cottura delle varie qualità di riso
e come regolarsi per le quantità previste nelle ricette, che vengono indicate
in cup. <br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Se avete una cuociriso elettrica, potete tranquillamente usare quella.<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Vi riporto le indicazioni di cottura nella casseruola, del Long Grain White
Rice (Basmati, Jasmine, Carolina Gold...), il riso bianco a chicco lungo usato
nella ricetta che ho preparato<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Per una cup di riso bianco a chicco lungo serve una cup e mezza di liquido.
Si otterranno 3 cup di riso cotto.<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Mettere il riso in un colino a maglie fini. Posizionarlo in una grande
ciotola nel lavandino, sotto acqua corrente fredda. Quando la ciotola sarà
piena, mescolare il riso con una mano. L'acqua diventerà torbida (per l'amido).
Sollevare il colino, eliminare l'acqua e ripetere l'operazione (da una a sei
volte, in base al riso, alle vostre preferenze e alla vostra pazienza), fino a
quando l'acqua non sarà limpida. Questo passaggio serve per ottenere un riso
più soffice e dalla consistenza meno appiccicosa.<br /></span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">In una casseruola media, meglio se dal fondo pesante, versare il riso in uno strato omogeneo. Appoggiare il dito medio sopra e versare l'acqua necessaria ad arrivare alla prima nocca (anche se avete le dita grandi o piccole non cambia). Portare al bollore su fuoco alto. Abbassare il fuoco e cuocere, coperto, </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">fino a quando tutto il liquido sarà stato assorbito e il riso tenero ma ancora
leggermente sodo, circa 15 minuti. </span><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Lasciar riposare il riso coperto per qualche minuto poi sgranare con una
forchetta e servire.</span></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">Queste sono le regole generali. Io vi suggerisco anche di leggere sempre le
indicazioni del produttore.</span></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzu34khUPRWnGzaP0kgS8jgQFYEKkHB-V2tVDOrDTzgBlmgRDki-6I0OCoPEJrDJlKTzA7auH38T5U1_jxxfp53BARqji9_o_PFIDwYUmRjOw4SvhaikmRgJkInCqzcMp0SWWHNb1DDttJIjsJp_MOtUwhsD7nS9pFq47bwQIbJ5shxlfnXit5zYrdFcw/s1000/421245569_1047764156312347_825274918251181381_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzu34khUPRWnGzaP0kgS8jgQFYEKkHB-V2tVDOrDTzgBlmgRDki-6I0OCoPEJrDJlKTzA7auH38T5U1_jxxfp53BARqji9_o_PFIDwYUmRjOw4SvhaikmRgJkInCqzcMp0SWWHNb1DDttJIjsJp_MOtUwhsD7nS9pFq47bwQIbJ5shxlfnXit5zYrdFcw/w480-h640/421245569_1047764156312347_825274918251181381_n.jpg" width="480" /></a></div><b><br /><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><i><span style="font-size: large;"><br /></span></i></span></b></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><i><span style="font-size: large;">Chinese-Style Fried Rice</span></i></span></b></div></b><p></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif";"><i>da "The Simple Art of Rice", J.J. Jhonson -Flatiron Books</i></span></p><p style="text-align: left;"></p><div style="text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18px;"><i>Per 4 porzioni</i></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18px;"><i><br /></i></span></div><i><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">2 uova grandi</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">2 cucchiai di olio vegetale</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">1 cipolla gialla media, tritata</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">1 carota grande, tritata grossolanamente</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">1 cucchiaio di zenzero tritato</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">4 spicchi d'aglio, tritati</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">½ cucchiaino di sale kosher </span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">4 tazze di riso bianco a chicchi lunghi, già cotto e raffreddato in frigorifero (per me, riso Jasmine, peso in grammi crudo, circa 220) </span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">3 cucchiai di salsa di soia</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">1 cucchiaio di olio di sesamo tostato</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">1 tazza di germogli di fagioli mungo (detti anche soia verde, li trovate con la dicitura "germogli di soia"), sciacquati, scolati e asciugati</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">60 g circa di piselli freschi o surgelati</span></div></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;">2 scalogni, affettati finemente </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: 18px;"><br /></span></div></span></i><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">In una piccola ciotola, sbattere le uova con una forchetta e mettere da parte.<br /></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">Versare l'olio vegetale in un wok o in una padella grande, su fuoco vivo. Quando l'olio è caldo, aggiungere la cipolla e la carota e cuocere, mescolando, fino a quando non sono ammorbiditi e leggermente colorati. Ci vorranno circa 3 minuti. Mescolare lo zenzero, l'aglio e il sale. Aggiungere nel wok e cuocere per 1 minuto. Unire il riso, rompendo eventuali grumi, e mescolare per combinarlo con le verdure. Cuocere per 5-6 minuti, mescolando, fino a quando il riso sarà caldo ma non rosolato.<br /></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">Spingere il riso su un lato della padella e aggiungere metà delle uova sbattute. Quando le uova saranno rassodate in superficie, spingerle da parte e procedere con le uova rimanenti.<br /></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">Mescolare leggermente le uova insieme, quindi mescolare il riso e le verdure con le uova e cuocere per 1 o 2 minuti.<br /></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">Aggiungere, mescolando, la salsa di soia, l'olio di sesamo, i germogli di soia, i piselli e gli scalogni e servire immediatamente.</span></span><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;"><br /></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;"><b><u>Note personali</u></b></span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">- Ricetta non difficile, se il riso viene preparato e cotto nel modo indicato. </span></span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Il riposo in frigorifero è fondamentale per il riso fritto, che in questo modo si asciuga e si sgrana meglio: non saltatelo!</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">- L'autore non fornisce le dosi del riso da crudo ma indica quelle da cotto. Questo può creare un po' di confusione ma, nell'apposita sezione dedicata alla preparazione del riso, è tutto spiegato chiaramente. </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">Va tenuto presente che, a parità di volume, qualità di riso diverse, possono avere pesi differenti.<br /></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">Comunque, solo per comodità mia, avrei preferito trovare le dosi del riso da crudo anche all'interno della ricetta.</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">- Mio marito ha trovato il riso un po' insipido, nonostante il sale e i tre cucchiai di salsa di soia. Devo dire che, in questo caso, diversamente dal solito, gli ho dato ragione... E' vero che ci sono tre cucchiai di salsa di soia e un cucchiaino di sale. Però c'è anche un cucchiaio di olio di sesamo che è dolce, così come la carota. Regolatevi in base al vostro palato.</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">- Ho utilizzato piselli surgelati, che ho aggiunto prima di mettere le uova, altrimenti sarebbero rimasti crudi.</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">- Ho messo un solo spicchio d'aglio, per gusto personale</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">- Quando preparo in casa il riso fritto alla cantonese, come quello che si trova in molti ristoranti cinesi italiani, cioè con uova, piselli, prosciutto e cipollotto, seguo il metodo imparato da <a href="https://www.youtube.com/watch?v=wEdAvcXCY_Q" target="_blank">Ruyi su You Tube</a>. Aggiungo circa un terzo delle uova al riso freddo prima di metterlo nel wok. Così facendo le uova si amalgamano meglio al riso e il tutto si mescola anche meglio :)</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;">La ricetta mi è piaciuta ed è davvero gustosa ed è:</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;"><br /></span></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 18px;"><b>PROMOSSA</b></span></span></p><p></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"></p><p style="text-align: left;"></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;"><br /></span></p><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
</p>Ale only kitchenhttp://www.blogger.com/profile/08223244200029557117noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-27911809990856339412024-02-12T09:00:00.001+01:002024-02-12T09:00:00.148+01:00LO STARBOOK DI FEBBRAIO 2024 È ....<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmvehqrysNWtF6HtYcntrM7ExNV1qAStRTR2jBz70oHcV_6PnlUm6G05pWuZ2LZ3psVX5s-ssdBlT8gE_xeGx2VY663y6-cDlIFD8n4l3mBzzk_eyusjB4qwU96jGBxpnhjtt3TGCqKmLt_ifdDSi-QhMVPwvCQMGl8myh05UfsUi6Ry5tqWYIg61b7_M/s1000/91R2jb1+CNL._AC_UF894,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="729" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmvehqrysNWtF6HtYcntrM7ExNV1qAStRTR2jBz70oHcV_6PnlUm6G05pWuZ2LZ3psVX5s-ssdBlT8gE_xeGx2VY663y6-cDlIFD8n4l3mBzzk_eyusjB4qwU96jGBxpnhjtt3TGCqKmLt_ifdDSi-QhMVPwvCQMGl8myh05UfsUi6Ry5tqWYIg61b7_M/w467-h640/91R2jb1+CNL._AC_UF894,1000_QL80_.jpg" width="467" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">J.J. Johnson, The Simple Art of Rice </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Siete pronti a fare un giro del mondo intorno al Riso?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Noi sì e anzi, a dirla tutta, lo saremmo state da un po': sono anni che circolano libri sull'argomento, nelle rassegne bibliografiche del nostro dietro le quinte ma, vuoi per dare la precedenza ai grandi nomi, vuoi per preferire le novità, li abbiamo sempre dimenticati. Tuttavia, se stavolta abbiamo deciso di fare come Ulisse con le Sirene, tappandoci occhi e orecchie per resistere ad altre tentazioni, non <span style="text-align: left;">è</span> solo per colmare una lacuna: ma soprattutto perché, ad una prima occhiata, The Simple Art of Rice ci ha conquistate. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il fine del libro <span style="text-align: left;">è tutto nel sottotitolo: ricette da tutto il mondo al cuore della vostra tavola, ad indicare tanto la versatilità di questo ingrediente quanto la sua importanza, nel sistema della alimentazione mondiale. Non tutti sanno che una delle suddivisioni del mondo </span>è fatta anche attraverso gli alimenti e il Riso, assieme al Grano e al Mais, é il cibo che definisce una intera civiltà, quella asiatica, al punto da plasmarne l'ambiente, la storia, la religione, la cultura. I primi esemplari risalgono a un periodo compreso fra i 10000 e i 5000 anni a.C. - il gap é dato dalle differenze fra le specie, il resto é roba da Paleontologi che non abitano qui. Ad importarlo in zone piú vicine alle nostre fu forse Alessandro Magno e poi, tramite i Greci, arrivò in Occidente. Diverso il percorso verso gli Stati Uniti (per altro interessantissimo e ancora aperto a nuovi contributi), dove il riso venne importato dall'Africa, da quella popolazione schiava che si insediò nelle zone paludose della Carolina del Sud e che ben presto trovò in questo alimento il fondamento di quella identità che tuttora si mantiene (basti pensare al Riso rosso dei Gullah-Gee Chee). </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">In Italia, il riso é faccenda storicamente milanese e generalmente nordica, con una progressiva estensione dei terreni coltivati, a cui si affianca la creazione di nuove tipologie e la conseguente esportazione del prodotto, oltre alla fama imperitura del nostro Risotto. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Tuttavia, il riso é molto, moltissimo di piú e con questo libro proveremo a raccontarvelo, attraverso un viaggio di quelli che ci piacciono, dove la gastronomia diventa il punto di incontro di storia, cultura, religione e folklore, tracciando percorsi di enorme fascino ed interesse, </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Pronti a partire con noi? </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Alessandra</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><p></p><p><br /></p>alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-9666407069436363122024-02-07T09:00:00.010+01:002024-02-26T13:06:34.029+01:00STARBOOKS REDONE DI FEBBRAIO 2024<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoxWJdz2kkFix-DFuI8Yhy96AX3Dc-mJwsgni0cCTcpoUpURitdw-IYv0NZQh1Mp9DElpmc8GTsJXnfih8KZlrYnUREy-dYFACM0bjWmKXeOGH0VvOPwNi53Y1bo2EFceSen67LLNoeg1d39wAGVTaI1rKZdH8jWR7Esle48DT5Pg2K45SqivOmrtJMpnx/s329/a%20Redone.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="252" data-original-width="329" height="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoxWJdz2kkFix-DFuI8Yhy96AX3Dc-mJwsgni0cCTcpoUpURitdw-IYv0NZQh1Mp9DElpmc8GTsJXnfih8KZlrYnUREy-dYFACM0bjWmKXeOGH0VvOPwNi53Y1bo2EFceSen67LLNoeg1d39wAGVTaI1rKZdH8jWR7Esle48DT5Pg2K45SqivOmrtJMpnx/w640-h490/a%20Redone.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p>Comincia il mese più breve dell'anno e ricomincia anche il nostro gioco. Aspettiamo le vostre ricette: potreste vincere una copia digitale del libro del mese!<br /></p><p>Nel <a href="http://starbooksblog.blogspot.com/p/the-starbook-redone.html">Regolamento</a> completo trovate le modalità per partecipare.</p><p><u><br /></u></p><p><b><u>Ricapitolando: </u></b></p><p>- avete tempo <b>da oggi fino al 25 Febbraio compreso </b>per pubblicare le vostre ricette</p><p>- le ricette possono essere scelte solo dai <a href="http://starbooksblog.blogspot.com/p/gli-starbooks.html"><b>libri che abbiamo già testato</b></a>, escluso il libro del mese in corso</p><p>- le ricette vanno e<b>seguite esattamente come scritte nel libro, </b>perché delle modifiche non permetterebbero un giudizio veritiero</p><p>-
è necessario esprimere un giudizio finale: promossa, bocciata o
rimandata, e un'introduzione alla ricetta, nella quale potrete
illustrate i motivi della vostra scelta</p><p>- se avete un blog, nel
post che pubblicherete, dovrete inserire un link a questa pagina, e il
logo del Redone, lasciando poi un commento qui sotto per avvisarci della
partecipazione. Ricordatevi di inserire il link che porta al vostro
blog</p><p><span style="background-color: white; font-family: hanuman; font-size: 16px;">- se non avete un blog mandate la ricetta, introduzione, giudizio ed almeno una foto a </span><i style="background-color: white; font-family: Hanuman; font-size: 16px;">lostarbook@gmail.com</i></p><p>- potete partecipare con quante ricette volete</p><p>Buon lavoro! </p><p><b>Partecipanti di Febbraio 2024</b><br /><br /><a href="https://starbooksblog.blogspot.com/2024/02/zuppa-di-ceci-e-finocchio-per-starbooks.html">Zuppa di ceci e finocchio</a>, Giulia (via email)<br /><a href="https://giocasorridimangia.wordpress.com/2024/02/25/easy-crumble-topping-per-il-redone-di-febbraio/comment-page-1/#respond">Easy Crumble Topping</a>, Gioca Sorridi Mangia<br /><a href="https://lemieavventure.wordpress.com/2024/02/25/chocholate-buckwheat-torte-ovvero-torta-al-cioccolato-e-grano-saraceno-per-il-redone-di-febbraio-2023/">Chocolate Buckwheat Torte</a>, Le mie avventure in cucina e non<br /></p>Araba Felicehttp://www.blogger.com/profile/13199507496390304815noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2207650088084869352.post-53317452743045278882024-01-31T09:00:00.019+01:002024-01-31T09:00:00.141+01:00VEG-TABLE: TIRIAMO LE SOMME?<p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSzCCe2wXllV_lObhRvV-Yj8fTQbr3u8TuXtaMnWLRLwcjzFwpCW1hnSHoudmI8_jMjSm7FhGFFh8aqGZP37YW4WGMmruM1AC_sLxCHC0kKw3c_Nli9bNri901DY5YmBtx675DhYUzLFcfGGiyawEj3523RbJdIZbzRZdZBrzghFEjzUZrUqSbP4QVW0U/s640/VegTable_Cover_ApprovedV2-824x1024%20(1).jpg"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="515" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSzCCe2wXllV_lObhRvV-Yj8fTQbr3u8TuXtaMnWLRLwcjzFwpCW1hnSHoudmI8_jMjSm7FhGFFh8aqGZP37YW4WGMmruM1AC_sLxCHC0kKw3c_Nli9bNri901DY5YmBtx675DhYUzLFcfGGiyawEj3523RbJdIZbzRZdZBrzghFEjzUZrUqSbP4QVW0U/w516-h640/VegTable_Cover_ApprovedV2-824x1024%20(1).jpg" width="516" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Anche se non sono superstiziosa, cerco sempre di partire con il piede giusto, in tutto quello che faccio. I nuovi inizi sono sempre una iniezione di energia, positività, ottimismo e se posso cerco di partire con la strada spianata, nella convinzione che gli ostacoli sia meglio scavalcarli in corsa che non trovarseli di fronte, a motori appena accesi. </div><p></p><p style="text-align: justify;">Questo vale anche per lo Starbooks: non dico che a Gennaio si scelgano libri dall'esito scontato ma, come si suol dire, si cerca, se non proprio di partire col botto, quanto meno di cadere in piedi, perché il buongiorno si vede dal mattino, chi ben comincia é alla metà dell'opera, etc etc. </p><p style="text-align: justify;">Esaurite le frasi fatte da qui a dicembre prossimo, designare Nik Sharma come la guest star dell'apertura del 2024 sembrava quindi la scelta<span style="font-family: inherit;"><b> </b>più</span> ragionevole, a tutte quante: si parte bene, insomma, nel segno delle verdure, della creatività, della consacrazione della critica, dell'adorazione del pubblico e cosa mai potrà andar storto, signora mia. </p><p style="text-align: justify;">Quasi tutto, grazie. Quasi tutto. </p><p style="text-align: justify;">Per onestà, va detto che se l'autore di questo libro non fosse stato Nik Sharma, noi non saremmo state così severe. Perché, inutile negarlo, quando tutti ti osannano come il Golden Boy della gastronomia, il genio degli accostamenti, il guru della nuova cucina, luogo d'incontro di scienza e coscienza, caleidoscopica fucina di sorprendenti armonie, l'asticella delle aspettative si alza. E non proprio di un cicinin. </p><p style="text-align: justify;">Nello stesso tempo -e qui parlo a titolo personale - se non fosse stato un libro di Nik Sharma, probabilmente non lo avrei comprato: perché, di nuovo, sia detto senza nessuna polemica, ma di libri di cucina vegetariana ne ho pieni gli scaffali e vuote le tasche, considerato quello che costano. Finisco di cucinare le ricette degli altri e torno, mi sarei detta. </p><p style="text-align: justify;">E invece, Nik. </p><p style="text-align: justify;">Nik che sembra l'ombra di sé stesso, se non fosse per quell'allure di cui si circonda ma che, stavolta, non fa la magia. Intanto, é faticoso da leggersi: l'idea di inserire gli ingredienti nel corso della ricetta, obbligando chi deve cucinare a tortuose involuzioni nel testo, suona un po' come un "se volete possedere il mio sapere, dovete adeguarvi al mio linguaggio", il che non corrisponde propriamente ad una riunione fra vecchi amici (aridatece Nigella), ma ok: lui é Nik, tu sei una che notoriamente si arrabatta, forse la colpa sarà anche del tuo modo di scrivere le ricette, che tradisce queste abitudini cosi proletarie come dover controllare la dispensa o, peggio, fare la spesa. </p><p style="text-align: justify;">Anche sulla cottura della pasta, cosa ne puoi sapere tu, che magari hai imparato la tecnica nella cucina della nonna e non in un laboratorio dove ogni gesto ha una misura e che le lasagne vadano cotte al dente, prima di essere farcite, non lo dico io ma lo dice la scienza, eh????</p><p style="text-align: justify;">E poi, la parola magica. Che non è abracadabra, non è bidibibodibidu, non è neppure supercalifragiListichespiralidoso. Ma é miso, detta così, semplicemente. </p><p style="text-align: justify;">Basta un poco di miso e va tutto giù, tanto per continuare le citazioni da copista dotto, che siano broccoli o lenticchie, pomodori o cipolle: il miso, novello tubino nero della cucina, va con tutto e va su tutto e pazienza se -udite udite- lo sapevamo già, pure da qualche anno. </p><p style="text-align: justify;">Se lo dice Nik, dobbiamo crederci, come se fosse una rivelazione. E questo vale per tutto il resto, in un susseguirsi di ricette nel complesso accettabili, alcune anche buone, ma che nell'insieme lasciano il retrogusto amaro di chi si aspettava di più. </p><p style="text-align: justify;">Ci vediamo a Febbraio, con le dita incrociate!</p><p style="text-align: justify;">Alessandra</p>alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17910421319134530422noreply@blogger.com3