martedì 15 settembre 2020

STEAMED BLUEBERRY DOUGHNUTS



Non fatevi ingannare dal pallore di queste piccole brioches perché sono una delle cose migliori che io abbia mai assaggiato, in questi ultimi anni. La cottura al vapore che da un lato le rende meno appetibili alla vista, regala loro una consistenza unica, perfetta per il tipo di ripieno (un piccolo frutto intero, leggermente acidulo, addolcito da una spolverata di zucchero). E poi, ok, c'è un bagno di bellezza nel burro fuso, un rotolamento in uno scrbub di noci tostate e zucchero grezzo, la nonchalance del mezzo gheriglio messo lì, per bellezza, a dare gli ultimi ritocchi a una ricetta che, nella sua semplicità, era deliziosa. E così, diventa una goduria pura.

STEAMED BLUEBERRY DOUGHNUTS




Ingredienti (per circa 15 pezzi)
200ml di latte intero, tiepido
80g di zucchero
1 bustina di lievito secco istantaneo (7 g)
2 uova, leggermente sbattute
1 cucchiaino da caffè di estratto di vaniglia
un bel pizzico di sale fino
450 g di farina 00

200 g di noci, tostate fino a quando diventano belle brunite
60 g di brown sugar
semola rimacinata, per spolverare
250 g di gelsi o more o altri frutti di bosco
100 ml di burro fuso
facoltativo: una manciata di gherigli di noci , per decorare

Procedimento
In una terrina, fate attivare il lievito sciolto nel latte e in 50 g di zucchero, per una decina di minuti o fino a quando inizierà ad increspare la superficie. Aggiungete quindi le uova, leggermente sbattute, la vaniglia, il sale e, poco alla volta la farina, incorporandola con un cucchiaio. Trasferite l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata e impastate fino a quando questo diventerà morbido ed elastico (a me sono bastati pochi minuti). Coprite con un telo e fate lievitare fino al raddoppio (un'ora secondo la Hercules, due ore alle mie temperature)
Nel frattempo, pestate finemente le noci con lo zucchero in un mortaio e stendetele su un tagliere o su un piatto piano. Tenete da parte.
Cospargete con la semola una teglia o un tagliere.
Spolverate con la farina la spianatoia. Prelevate dall'impasto tanti pezzi da 50 g ciascuno e stendeteli con il mattarello in cerchi del diametro di 8 cm. Mettete un po' del restante zucchero al centro di ciascun cerchio, sistematevi sopra una mora e chiudete poi lungo i bordi, sigillandoli con una leggera pressione delle dita. Rotolate delicatamente ogni pezzo fra i palmi delle mani per dargli una forma sferica e disponeteli via via sulla teglia con la semola



** io ho fatto diversamente: ho steso l'impasto con il mattarello e con un coppapasta rotondo ho ricavato dei cerchi, reimpastando i ritagli fino ad esaurimento. Siccome avevo delle more molto grosse e temevo che in cottura potessero combinare disastri, ho preferito non rischiare e ho dato a ciascuno la forma di un pirogyi, piegando a mezzaluna e sigillando i bordi con una decisa pressione delle dita.




Fate lievitare sotto un telo per un'altra ora.
Nel frattempo, predisponete l'occorrente per la cottura a vapore
- Vaporiere, Bimby, cestelli in bambù sono ovviamente l'ideale. In alternativa, potete usare le teglie forate da pizza: rivestitele con carta da forno bagnata e ben strizzata, disponetevi sopra le brioscine e procedete

Riempite per tre quarti di acqua una pentola capiente e portate a bollore. Disponetevi sopra il cestello per la cottura a vapore (o la teglia) e fate cuocere per 20-25 minuti. Per verificare la cottura, potete comunque aprire una brioche in due e da lì regolarvi di conseguenza.
Nel frattempo, fondete il burro in un pentolino (meglio se largo) e tenete da parte.
Appena le brioscine sono cotte, sollevatele con delicatezza dal cestello e, usando le pinze, immergeteli nel burro fuso. Rotolateli subito nel trito di noci e zucchero e, se volete, decorateli con mezzo gheriglio di noce.

Note
- Io ho fatto mezza dose ed ho ottenuto 12 brioscine a mezzaluna che, in cottura, si sono anche gonfiate ben bene. Ho usato un procedimento diverso, per cui forse ho risparmiato un po' di impasto, ma vi assicuro (e la foto lo conferma) che ho ottenuto un perfetto equilibrio fra pasta e ripieno.
- Come vi dicevo, avevo delle more gigantesche e questo mi ha condizionato nella forma: se usate gelsi o more selvatiche o anche lamponi, potete essere più disinvolti. Se invece voleste usare delle fragole, è meglio dare la forma a mezzaluna.
- La ricetta è perfetta. Seguitela alla lettera.
- Per curiosità, ho cotto sei pezzi in forno, dopo averli spennellati con tuorlo d'uovo e latte (senza altri passaggi nel burro e nelle noci). Il risultato sono state 6 buone brioche che nulla hanno a che spartire con quelle cotte al vapore, dal gusto assolutamente unico e mille volte migliore.

La ricetta è pertanto PROMOSSA


21 commenti:

  1. che bella proposta, Ale!!!!! grazie per averla provata per noi... adesso cerco le more...

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    1. Vanno bene anche i lamponi o le fragole. L'importante è provarli :)

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  2. MAMMA MIA ALE!!!! Il solo pensiero di un gelso racchiuso in quello scrigno di soffice impasto, mi ha mandata in visibilio!!!!

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    1. Giulio era in estasi, guarda. E lui non ama i dolci...

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  3. Sai che questo era uno dei piatti che di più mi incuriosivano? Chissà con un cuore di nutella come sono :)

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    1. Non tiene. Dovresti fare una ganache e metterla in freezer, prima di farcire. Ma la forza del sapore è nel contrasto fra la pasta, il bagnetto nel burro e la freschezza del ripieno. Io la lascerei così.

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  4. Mi sono sempre chiesta come sia una brioche cotta al vapore. Ho assaggiato i famosi panini cinesi al vapore ma non ne vado matta. Per queste invece, farei una prova sicuramente: la foto di apertura, con la sezione del taglio mi ha subito fatto una gola incredibile. Ottimo inizio!

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    1. Rispetto ai buns, questa è una ricetta molto più complessa. Oltre ad un impasto più ricco, c'è la parte finale che accentua il sapore, anche nella parte del contrasto, con il ripieno acidulo e fresco. Paradossalmente, la differenza la fa la cottura al vapore. Le brioche cotte al forno erano buone, ma non indimenticabili. Queste, invece, erano uniche. Prova ne è che con quelle al forno ci abbiamo fatto tre colazioni, in tre giorni diversi. Quelle al vapore, non sono durate neanche un'ora :)

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  5. Giusto! La prima reazione è di perplessità di fronte a queste brioscine pallide, ma io ho già provato dei panini cinesi cotti al vapore e so che l'apparenza inganna! In più se c'è la tua raccomandazione... mi segno subito la ricetta e mi metto in cerca di more nella mia campagna, dato che siamo di stagione! 😉
    Grazie per essere ritornate all'azione e aver trovato un libro che promette bene! 😋

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  6. Ale, ma che goduria sono queste brioches? Il fatto che non siano Conte in forno ma con il vapore mi fa venire ancora più voglia di provarle. Grazie!!!

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    1. Conte?!? 😅 ... ovviamente avrei voluto scrivere cotte!!!

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  7. Vorrei provarle. Potrebbe andare con i lamponi congelati?

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    1. Scusami, sono senza connessione per via di un trasloco e in questi giorni hanno anche hackerato i cellulari. I lamponi congelati vanno bene solo se fatti scongelare prima e asciugati perfettamente poi. Altrimenti c'è il rischio che inumidiscano l impasto

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    2. In realtà è andata bene anche col congelato. L'impasto si ammolla un pochino, ma tanto poi la cottura a vapore lo inumidisce nuovamente. Così possiamo gustarli tutto l'anno!

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  8. Ho alcune domande: ma non sono tante 250g di frutta in 15 brioche? È molto di più di 1 mora.
    Quanto zucchero va dentro con la frutta e quanto fuori? Non è indicato
    Grazie

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  9. Ho usato more gigantesche perché ho trovato solo quelle. Ma il ripieno di deve sentire. Calcola l'equivalente di una piccola fragola: tre lamponi, tre more selvatiche, 5-6 mirtilli. Non so dirti se il peso sia quello, come dicevo io mi sono dovuta arrangiare con la frutta che ho trovato a Singapore: ma in cottura i berries rilasciano un po' di liquido e se sono pochi c'è il rischio che spariscano. Per lo zucchero, degli 80 g iniziali,50 li usi per l impasto, gli altri 30 li suddividi nella farcia. Calcola un cucchiaino da caffè scarso per pezzo.

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  10. Grazie. Li ho fatti con 4 lamponi ed è un po' poco, proverò a farli più ricchi.
    Il giro nel burro e noci (ben tritate, è essenziale) gli da veramente quel dolce di cui ha bisogno per creare il gustoso contrasto con l'acido della frutta. Inaspettatamente buoni. Grazie

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