venerdì 12 aprile 2019

BEETROOT BORANI




Ho conosciuto Anna Jones qualche anno fa, durante una fiera di libri. Stava presentando il suo libro A Modern Way To Cook mentre preparava un dhal di patate dolci e cocco.
Per puro caso sono riuscita ad assaggiarne una ciotolina mentre lei parlava e mi ha letteralmente stregata, sia per i modi di quella dolce ragazza biondina che per la ricchezza di sapori di quel dhal. 
Insomma, per me è stato un vero e proprio colpo di fulmine e 5 minuti dopo me ne andavo con la mia copia di A Modern Way To Cook sotto braccio.
Per questo, quando questo mese abbiamo deciso di mettere sotto la lente dello Starbook il suo The Modern Cook's Year sono stata contenta. 
Il libro contiene davvero tantissime ricette ed erano tante quelle che mi incuriosivano, ma alla fine la mia scelta è ricaduta su questo beetroot borani.
Il borani è un dip, una preparazione tipica della cucina persiana, e si tratta di un mix di verdure e yogurt. Tradizionalmente si prepara con melanzane, mentre qui è a base di rape (rosse per me).
Ho scelto questa ricetta perché ogni libro di cucina vegetariana che si rispetti ha almeno 5-6 ricette di dip, hummus e simili, ma non sempre è facile creare qualcosa di nuovo o non già visto.
E se pensate che questo sia un dip come un altro e non abbia niente di speciale, vi rimando alla fine della ricetta ;) 
 

BEETROOT BORANI
per 4 persone

500 g di rape rosse o gialle, crude o già cotte (io ho usato le rosse già cotte, le uniche che ho trovato)
2 datteri Medjool (se non dovessero essere morbidi, fateli prima ammollare in acqua calda)
1 spicchio di aglio piccolo
4 cucchiai di yogurt greco
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
Un mazzetto di aneto sminuzzato (io fatico a trovarlo, ho usato in sostituzione i ciuffi dei finocchi)
2 cucchiai di aceto di vino rosso
Un pizzico di sale
100 g di feta 
Una manciata di noci sgusciate
½ cucchiaino di semi di nigella

Per servire:
Flatbread allo yogurt (vedi ricetta sotto)
Verdure crude
 
 
Se dovete cuocere le rape, lavatele, mettete in una pentola e copritele con acqua, quindi fatele cuocere per circa 40 minuti o finché non sono tenere infilzandole con la punta di un coltello. Scolate le rape e fatele raffreddare, quindi pelatele.
Mettete le rape in un frullatore con l'olio, i datteri senza nocciolo e un pizzico di sale. Azionate il frullatore fino a ottenere una purea molto liscia.
Trasferite la purea in una ciotola e aggiungete buona parte dell'aneto, l'aglio tritato finemente, lo yogurt, l'aceto e ancora un pizzico di sale, se necessario.
Prima di servire completate con le noci sminuzzate grossolanamente, la feta sbriciolata, i semi di nigella, il resto dell'aneto e un giro di olio extravergine.
Servite con i flatbread e/o verdure croccanti.
 
 
FLATBREAD ALLO YOGURT
per 6 pezzi

200 g di farina (io 00, la Jones farro) + altra per lo spolvero
200 g di yogurt greco o 150 ml di acqua
1 cucchiaino di lievito chimico 

Inserite tutti gli ingredienti in un frullatore (o in una ciotola, se lavorate a mano) e azionatelo a impulsi fino a che non si sarà formata una palla. 
Rovesciate l'impasto su un piano di lavoro infarinato e lavoratelo per un minuto circa. Mettete l'impasto in una ciotola leggermente infarinata e coprite con un piatto. Fate riposare per 10-15 minuti. Non aspettatevi che l'impasto lieviti come se fosse un normale pane con lievito di birra.
Infarinate il piano di lavoro. Riprendete l'impasto e dividetelo in 4 pezzi (anche 8, se volete dei pani un po' più piccoli), quindi stendete ciascun pezzo con un matterello fino a ottenere dei dischi di circa 20 cm di diametro e dello spessore di 2-3 mm.
Fate arroventare una padella o una piastra (io ho usato una piastra in ghisa) su fuoco medio. Quando sarà ben calda cuocete i pani, uno o due alla volta. Fateli cuocere per 1-2 minuti su ciascun lato (Una volta cotti conservate i pani coperti con un panno caldo. Così resteranno morbidi, anche se dovrete comunque consumarli entro un giorno al massimo).
 
 
Considerazioni:
 
- La ricetta è a dir poco elementare nell'esecuzione. Tuttavia, la cosa che mi ha colpito è stato l'equilibrio di sapori. E' perfettamente bilanciata: ci sono il dolce delle rape e dei datteri (che viene fuori delicatamente e squisitamente), la leggera acidità data dallo yogurt e dall'aceto e la nota pungente dell'aglio. Fidatevi, io mi ero scordata di metterlo, ho assaggiato e capito che mancava qualcosa... e quel qualcosa era proprio l'aglio, che serviva a dare al dip quella spinta in più.
 
- La feta, le noci e i semi di nigella sono indicati per completare la preparazione e sembrerebbero quasi marginali. In realtà completano il piatto alla perfezione, dando croccantezza e sapidità. Anzi, alla fine io ho dato una mescolata al tutto per amalgamarli al resto e devo dire che ho molto gradito.
 
- L'unico appunto per me riguarda la quantità indicata di rape da utilizzare. Io ne ho utilizzati 500 grammi di quelle già cotte, ma suppongo che se avessi usato quelle crude sarei dovuta partire da almeno 700 grammi per ottenerne 500 grammi di quelle cotte.
 
- La ricetta dei flatbread è molto basic, semplicissima da realizzare e anche molto veloce, proprio come deve essere un pane di questo tipo. Vi consiglio vivamente di servire il borani con i flatbread, sono veramente fatti l'uno per l'altro!

Quindi, nella speranza che le mie aspettative su questo libro non siano deluse, la ricetta è naturalmente

PROMOSSA
 
Alessandra Corona - La Cucina di Zia Ale

19 commenti:

  1. Ho preparato un hummus di barbabietola che aspetta ancora di essere postato, proprio questo inverno, quando facevo esperimenti su questa radice che noi italiano non riusciamo ad apprezzare. Nella maggior parte dei casi, il commento che sento più di frequente è: la barbabietola sa di terra.
    Ed effettivamente il suo sapore tra il metallico e materico non l'aiuta eppure ci sono elementi che aiutano a disinnescare questa sua caratteristica, primo di tutti l'acidità. Ecco perché sono certa che questo dip ha tutte le premesse per essere apprezzato anche dai palati più ritrosi.
    Grazie per averla provata. Un bacione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda Patty, io sono tra quelle che non amavano le barbabietole, sebbene a casa mia si siano sempre mangiate. Poi, da "grande" mi sono rimessa alla prova e le ho riassaggiate... e giustamente, come dici tu, ho scoperto che con la giusta nota acida si fanno apprezzare. Anzi, ti dirò che ora apprezzo proprio il retrogusto terroso e sento più che altro la dolcezza. Questo borani è stata una bella scoperta :D

      Elimina
  2. La cucina persiana mi appassiona tantissimo! Grazie per questo dip così gustoso!!!

    RispondiElimina
  3. Ho imparato ad apprezzare la barbabietola col tempo, ed il primo passo fu di inserirla negli estratti di frutta e verdura che mi faccio quotidianamente...poi siamo passati alle insalate, ora non vedo l'ora di metterla in ciotola come hai fatto tu qui: è pure molto, molto fotogenica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Idem, anche io l'ho apprezzata col tempo! E in effetti sì, è super fotogenica, quindi tanti punti in più per lei XD

      Elimina
  4. anche a me, l'idea della culinaria persiana mi interessa...e poi quel flatbread.... yummy

    RispondiElimina
  5. ricetta stuzzicante. adoro le barbabietole. il mio dubbio riguarda la nigella...mai sentita prima...è una spezia? con cosa potrei sostituirla?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo si tratti del cumino nero, ovvero nigella sativa. I semi di cumino sono molto apprezzati nella cucina etnica. Ad ogni modo aspetta la risposta dell'esecutrice della ricetta per essere certi ;-)

      Elimina
    2. sì Simona, è come dice Simona :) Come aspetto visivo potresti sostituirla con sesamo nero, ma il gusto è diverso. Diciamo che se non ce l'hai non è fondamentale, la ricetta è buona lo stesso :)

      Elimina
  6. Adoro le barbabietole e adoro la cucina persiana. Questa ricetta mi era completamente sconosciuta ma mi intriga moltissimo: e ho giusto un avanzo di rape rosse dal coleslaw di oggi che non sapevo come riutilizzare! provo subito, grazie per la scelta!

    RispondiElimina
  7. Dopa aver sdoganato i legumi, che fino all'età adulta, non mangiavo, potrebbe essere il momento di fare lo stesso con la barbabietola... Tutti gli altri ingredienti presenti nella ricetta mi piacciono molto, e la tua foto invita all'assaggio :)D

    RispondiElimina
  8. una perplessità: barbabietola (beetroot) e rape non sono la stessa cosa, secondo l'autrice si possono forse usare indifferentemente? (io ho un trauma infantile ancora da superare con le barbabietole :-( )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oddio, io ho sempre saputo che erano la stessa cosa. Comunque sono queste: https://www.fruttaweb.com/it/radici/2969-rapa-barbabietola-rossa-precotta.html

      Elimina
    2. peccato :-(
      quando riuscirò a superare il suddetto trauma ci provo :-P

      Elimina
    3. Ho scoperto che tutti in famiglia amano la barbabietola, fatto stranissimo visto che io non l'ho mai cucinata.
      Ad ogni modo ho provato la ricetta (anche io con barbabietole già cotte, ma all'Esselunga le ho viste anche crude)ed è piaciuto tantissimo a tutti. Io l'ho assaggiata con circospezione ma non credo di potermi definire amante di questo vegetale.
      Rifarò, comunque, la ricetta!

      Elimina

Spammers are constantly monitored