martedì 18 settembre 2018

MENU SUMMER BEGINS WITH AN APRICOT TART - MARCELLA HAZAN'S ROAST CHICKEN


Come scrive Alessandra nella sua splendida introduzione, allo Starbooks abbiamo scoperto Diana Henry relativamente di recente, ma come per Ottolenghi è stato amore al primo assaggio. Quello che ce la fa amare così profondamente è la sua profonda conoscenza della materia, il suo amore sconfinato per il cibo e la cucina e la sua curiosità, che la spinge a girare il mondo e a gustare la cucina di ogni Paese, valorizzandola in tutti i suoi elementi e cogliendone lo spirito più profondo.

How to Eat a Peach è un libro a mio avviso preziosissimo, e non solo perché la Henry ci dà delle dritte sulla composizione dei menù, insegnandoci a cogliere l'atmosfera che vogliamo creare per tradurla in pietanze che delizieranno il palato dei commensali. Cito dall'introduzione: "Questo libro [...] parla anche di luoghi. C'è poesia, nei menù: possono trasportarti nelle coste della Bretagna o in un sabato sera a Manhattan; sono dei racconti. E tuttavia, finché non mi sono messa a scrivere i menù per questo libro, non mi ero resa conto quanto sia importante per me evocare un luogo attraverso il cibo: è uno dei motivi per i quali cucino. [...] Parte della mia cucina riguarda il rivisitare i luoghi e perfino esprimere i miei sentimenti per quei luoghi. "

I primi due menù che abbiamo presentato sono l'esemplificazione di questo concetto, ma un menù non ha solo il compito di portarci lontano, può anche prefiggersi di celebrare una stagione, e naturalmente la Henry ci ricorda che avere gente a cena non è solo una questione di cibo, ma di cura dei dettagli: un menù molto semplice può essere valorizzato dall'apparecchiatura della tavola, dall'acqua servita in una brocca anziché lasciata nella bottiglia di plastica, da un centro tavola, etc.

Per celebrare l'arrivo dell'Estate, la Henry ha ideato questo menù ed è partita dal dolce, per costruirlo. "Non bisogna per forza iniziare dalla portata principale, per la pianificazione del menù: [...] cominciate dalla portata che vorreste fare e vedete dove questo vi porta." In questo caso, come suggerito dal titolo, è partita da una deliziosa crostata di albicocche, la cui preparazione però è un po' lunghetta. Per questo motivo, ha scelto una portata principale semplicissima e veloce da fare, ma non per questo meno deliziosa. Preceduto da un'elegante insalata e seguito da un sontuoso dolce alla frutta, il pollo al limone è una pietanza sempre gradita.

Questi i piatti di cui si compone il menù (in corsivo quelli che presenteremo in queste pagine): Frittelle di zucchine, ricotta e pecorino; Insalata di spigola cruda con ravanelli e nasturzi; Pollo arrosto al limone di Marcella Hazan; Crostata alle albicocche.
Come vedete la portata principale non è nemmeno della Henry, la ricetta è della grandissima Marcella Hazan, e la Henry come tutte le grandi food writer del momento, non teme di citarla.

POLLO ARROSTO AL LIMONE DI MARCELLA HAZAN
Da: Diana Henry - How to Eat a Peach - Mitchell Beazley


Per 6 persone:

1 pollo di 2 kg (il migliore che vi possiate permettere - io ho trovato un magnifico pollo ruspante)
2 piccoli limoni non trattati
Sale
Pepe appena macinato

Accendete il forno a 180 °C in modalità statica.
Togliete il grasso in eccesso attorno all'apertura posteriore del pollo. Asciugate bene la pelle del pollo tamponando con carta da cucina, per evitare che l'umidità la faccia attaccare alla teglia. Insaporite bene con sale e pepe il pollo all'interno e all'esterno.

Sciacquate i limoni ed asciugateli. Fateli rotolare sul piano da cucina in modo da ammorbidirli (la Henry li schiaccia anche con il mattarello, ma senza farli aprire; io con le mie manacce non ho osato 😅) , quindi bucherellateli con uno spiedino e inseriteli nella cavità del pollo. Chiudete l'apertura aiutandovi con due o tre stuzzicadenti, legate le zampe non troppo strettamente (in questo modo non si separeranno in cottura strappando la pelle, e il pollo risulterà più aggraziato), quindi posizionatelo con il petto rivolto verso il basso in una teglia che lo contenga giustamente ma non troppo grande, per evitare che i deliziosi succhi evaporino in cottura. 

Fate cuocere il pollo per 30 minuti, quindi giratelo e fatelo cuocere altri 30 minuti. Aumentate la temperatura a 200 °C e fate cuocere per altri 15 minuti: la pelle sarà gonfia e dorata e i limoni avranno favorito la formazione del delizioso sughetto di cottura, intorno al pollo. 

Verificate la cottura inserendo uno stuzzicadenti tra la coscia e il corpo del pollo: i succhi che ne fuoriescono devono essere trasparenti, senza la benché minima traccia di rosa. Se così non fosse, proseguite la cottura per qualche altro minuto prima di ricontrollare. 

Portate in tavola intero con il suo delizioso sughetto e tagliatelo alla presenza dei commensali. 
Può essere accompagnato da un contorno semplicissimo: patate arrosto, insalata di pomodori, etc. 

OSSERVAZIONI 

- La ricetta è così semplice, da essere adatta anche ai principianti. I tempi di cottura, riportati dall'Autrice all'inizio della ricetta, sono di 15 minuti ogni 500 g di pollo + altri 15 minuti di doratura. La Henry precisa però che i tempi dati da Marcella Hazan sono diversi: 20 minuti ogni 450 g di carne. ma senza la doratura finale. Io mi sono trovata benissimo con i tempi della Henry. 

- Il pollo in cottura rilascia grassi a sufficienza da ungerne la pelle e renderla dorata e croccante. Non è pertanto necessario ungere la teglia. 

- Non ho nient'altro da aggiungere, se non che questa ricetta è assolutamente 

PROMOSSA




13 commenti:

  1. E' possibile alle 9.30 aver voglia di pollo arrosto? Si è possibile se si segue lo Starbooks... 😋😊🤤 Mapi la ricetta sarà pure semplicissima ma il risultato è superlativo 😍👏 mai dare per scontata la croccantezza di un pollo arrosto... farlo diventare da arrosto a bollito è un attimo 😜😱😂

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahaha, è vero Franca, da arrosto a bollito è un attimo!
      Questa ricetta oltre ad essere facile è davvero a prova di principiante, anzi io la consiglio proprio a chi è alle prime armi, perché il sicuro successo incoraggerà a provare pietanze sempre più complesse.

      Elimina
  2. Uno di quei piatti che mettono tutti d’accordo, chi non adora il pollo arrosto? Che poi farlo bene non é così scontato come osserva anche Sai Piperina...grazie Mapi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mio padre non mangia il pollo, motivo per cui a casa mia lo si mangiava solo se lui non c'era. Credo che sia per questo motivo che noi figli andiamo matti per il pollo!!! :-D
      Arrosto è la morte sua, e con questa ricetta fallire è letteralmente impossibile.

      Elimina
  3. Beh, per una che ama il pollo come me, questa è una ricetta assolutamente di consolazione. E non si impara mai abbastanza perché con un'autrice come la Henry, ci sono sempre nuove dritte da scoprire per far riuscire al meglio un piatto.
    E' assolutamente bellissimo e terribilmente appetitoso. Brava Mapi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' per questo che amo la Henry: imparo qualcosa ad ogni riga che leggo!
      Grazie Patty.

      Elimina
  4. Adoro la filosofia della Henry, mi ci ritrovo moltissimo.
    Mapi, questo pollo non si può guardare per quanto è appetitoso, fattelo dire! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pure io mi trovo a meraviglia nella filosofia della Henry, così come mi piace il bagno di umiltà in cui mi immergo ogni volta che la leggo.
      Grazie Ale, un bacione e... noi ti aspettiamo sempre! ;-)

      Elimina
  5. Ecco un altro magnifico esempio di come la semplicità possa soddisfare il palato (e la vista), senza sentire la mancanza di piatti più elaborati! Ovviamente semplice non significa scontato, anzi 😊
    Grazie, Mapi 😮👏

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto: semplice e scontato non sono sinonimi, come dimostra questa ricetta.
      Onore a Marcella Hazan e onore a Diana Henry!

      Elimina
  6. Posso copia incollare questo post per il Tiriamo le Somme? non è per contraccambiare il complimento, ma hai centrato perfettamente il valore e il senso di quest'ultima fatica della Henry. Le ricette sono una emanazione profumata e golosa di questo manifesto e il fatto che riescano tutte al primo colpo conferma l'affidabilità granitica della nostra amica. Oltre alla bravura tua, altrettanto strepitosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. WOW Ale, sarebbe un onore!!!! :-D :-D :-D :-D :-D

      Elimina
    2. Non so per quale mistero, questo post era rimasto ancora "non letto". Menomale che ci sono arrivato dopo la lettura di "tiriamo le somme". Mapi, bravissima. Grazie. Mi hai fatto venire voglia di comprare e leggere il libro. Sei avanti! Ciao!!! Bacioni.

      Elimina

Spammers are constantly monitored