lunedì 6 maggio 2013

LO STARBOOK DI MAGGIO: LORRAINE PASCALE, HOME COOKING MADE EASY

PicMonkey Collage


Se fossimo tipe da fermarci alle apparenze, quesro libro non sarebbe mai finito sugli scaffali delle nostre librerie. L'ennesima ex modella folgorata sul viale del tramonto dalla passione per la cucina è un clichè talmente scoperto e talmente  abusato che non ha mai convinto neppure delle cookbooks addicted come noi: meno che mai se la  produzione seriale di dolci burrosi, farinacei e piatti ipercalorici è accompagnata da scatti degni del miglior book fotografico, che ritraggono l'autrice in pose che con tutto hanno a che fare, tranne che con una normale vita domestica. E sorvolo sul mantenimento della taglia 38: di solito, è il miglior argomento per mettere a tacere ogni ulteriore indecisione, istinti omicidi compresi. 
Di conseguenza,  Home Cooking Made Easy di Lorrain Pascale avrebbe dovuto fare la stessa fine degli altri libri di cucina analoghi a questo- vale a dire, rimaner dov'era. 
Se lo abbiamo acquistato, invece, e ancor più se ne abbiamo fatto uno Starbook, è perchè le apparenze non ci piacciono. E un piccolo passo oltre la prima pagina  ci ha dato ragione. 
Perchè l'unico clichè che questo libro rispetta è quello della modella in copertina: in tutto il resto, è assolutamente orginale, coerente, ben fatto. 
Intanto, è un ricettario, nel senso più classico del termine: cento ricette, articolate in sezioni, secondo la tradizione del servizio britannico. Non aspettatevi, cioè, la classica suddivisione antipasti-primi-secondi, ma in "starters" che comprendono dagli appetizer alle zuppe, "mains" che vanno dalle tagliatelle ai secondi di carne e di pesce, e poi la sezione vegetariana, quella del pane, quella amplissima dei dolci e, infine, le conserve "ed altre cose buone". 
All'interno di ciascun capitolo, poi, l'assortimento è vasto, sia dal punto di vista della difficoltà di realizzazione che da quello della varietà delle proposte, intesa anche in senso geografico: la Gran Bretagna la fa da padrona, ma  qualche excursus nella cucina orientale c'è, affrontato per altro con la disinvoltura di chi in quel che resta di un Impero c'è nato e ha da sempre masticato melting pot e multietnicità. 
Ultimo, ma non trascurabile dettaglio, è la freschezza che emana dalle pagine di questo libro: oltre ad una grafica chiara, con foto che mettono d'accordo velleità artistiche e fini esplicativi (fuori metafora: il risultato finale si capisce, senza  bisogno di sforzi di immaginazione o di giochini stile Settimana Enigmistica, tipo "dov'è il piatto?"),  c'è una scrittura leggera, divertita e divertente: le ricette sono rielaborazioni mai esagerate e sempre intriganti e qualcuna ha pure  nomi deliziosamente strampalati (la migliore, è una goduriosissima torta al cioccolato, "senza farina e senza vergogna", ma ce ne sono altre, che strappano altrettanti sorrisi): insomma, nell'insieme un libro che può dare molti spunti, nonostante si collochi nel filone di una cucina di casa e non "d'autore". 
Come è possibile tutto ciò?- è la domanda che sorge inevitabile, mentre Lorraine ci sorride dalle pagine del ricettario, strizzata in blue jeans che neanche all'asilo. 

Semplice, è la risposta. 
La ragazza ha studiato. 
Perchè è vero che è stata una modella, ed anche di successo (scoperta dallo stesso talent a cui Naomi Campbell deve i suoi esordi, fu la prima modella inglese di colore a finire in copertina su Elle): ma è altrettanto vero che dietro le pose e gli scatti patinati, c'è una storia personale dolorosa e difficile: un'adozione, in tenera età, il divorzio dei genitori avvenuto subito dopo, la malattia della madre adottiva, una serie infinita di affidi a famiglie ogni volta diverse e la consapevolezza di dover essere sempre attrezzati, per affrontare le sorprese dietro l'angolo. e così, anzichè adagiarsi sugli allori del successo, Lorraine iniziò presto a pensare al suo futuro, una volta terminata la carriera in passerella: tentò varie strade (pure la terapia dell'ipnosi e le riparazioni auto) finchè non scoprì la passione per la cucina. 
Fossimo in Italia, la storia finirebbe qui, con " e fu così che la fanciulla  scrisse un libro di ricette". 
Siccome invece  siamo in Inghilterra, fu così che la fanciulla si iscrisse ad una serie di scuole, conseguì una serie di diplomi, fece la sua bella gavetta e allacciò un po' di contatti, fra cui quel Marco Pierre White (non propriamente l'ultimo dei cretini) che la raccomandò a Selfridges, come cake designers. Le sue torte ebbero un grande successo e per festeggiare Lorraine aprì un punto vendita a Covent Garden (Ella's Bakehouse) e, tanto per non smentirsi,  si iscrisse alla Thames Valley University, alla Facoltà di Culinaria, laureandosi nel 2012. 
L'anno prima aveva iniziato una collaborazione con la BBC, dedicata proprio all'arte bianca, da cui derivò il suo primo libro, Baking Made Easy. Home Cooking made Easy è il secondo e qui abbiamo pure il terzo, Fast Fresh and Easy Food, tanto per dire quanto ci piace la ragazza. 
Così tanto che abbiamo deciso di dedicarle lo Starbook di Maggio, il secondo di questo nuovo corso, con la cadenza quotidiana che lo contraddistingue: da domani, cioè, fino alla fine del mese, vi faremo compagnia con le ricette tratte da questo libro, realizzate seguendo alla lettera il testo, allo scopo di verificarne l'attendibilità, sia dal punto di vista della spiegazione che del risultato finale.


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A questo proposito, un chiarimento.
Lo Starbooks non è nato il mese scorso, assieme al blog, ma è un progetto che dura da anni: ufficialmente, nasce su menuturistico, prima come "chi lo fa?" e poi come Starbooks, nel 2009, sulla scia di una serie di mail private, che dal 2003 mandavo ad amiche appassionate di cucina e in cui, qualche volta, ci si divertiva prendendo una ricetta da un libro ed eseguendola alla lettera, proprio per vedere se riuscivano o no. Dal 2011, il progetto è condiviso da una squadra di foodbloggers che, da allora, senza nessuna interruzione, se non quelle canoniche delle feste comandate, ogni mese prova sul campo un libro, che viene scelto sulla base dei criteri abituali (autore, titolo, casa editrice, contenuto) e che viene regolarmente acquistato, senza nessun intervento di sponsor di alcun genere.
Fino ad oggi,  abbiamo esaminato insieme  quattordici libri,  a cui si aggungono tutti quelli recensiti su menuturistico, di cui ho perso il conto: e fino ad oggi, l'unico manuale a non aver passato il nostro esame è stato il ricettario di Cracco, per combinazione proprio quello con cui avevamo deciso di inaugurare il nuovo blog. 
Ci rendiamo conto che, per chi si fosse trovato a tu per tu con lo SB per la prima volta, un'operazione del genere sarebbe potuta sembrare un sacrilegio. 
Lo avevamo detto- anzi, ad essere sincere, lo abbiamo ripetuto ad nauseam- che le nostre critiche non riguardavano nè lo chef, nè il personaggio televisivo, ma solo il Cracco autore.
Evidentemente, non siamo state chiare a sufficienza. 
Pertanto, ribadiamo qui, ancora una volta, che nessuna di noi ha mai avuto la pretesa di elevarsi alle alte vette a cui assurgono solo pochi e scelti professionisti. 
Mai lo abbiamo detto, mai lo abbiamo pensato, mai lo abbiamo fatto. 
Ci sono non so quante edizioni di SB a testimoniarlo. 
Quello che noi facciamo, piuttosto, è sottoporre ad un vaglio critico l'opera di questi personaggi, quando loro scendono al nostro livello.
Scrivendo libri di cucina per tutti, per esempio.
Laddove noi siamo nei "tutti" a cui questo libro è rivolto. 
In questa prospettiva- che è la sola che abbiamo adottato, in modo esplicito e da sempre- quello che ad alcuni è parso un atto di superbia è, in realtà, l'espressione di un giudizio che è proprio di chiunque acquisti un libro. 
Dire "mi è piaciuto"/"non mi è piaciuto", cioè, rientra in uno dei diritti basilari dei lettori, a maggior ragione se, come nel nostro caso, paghiamo il libro di tasca nostra, corrispondendo la somma nella quale si è quantificato il valore del prodotto in vendita. 
In fondo, quello che noi facciamo, da che esiste lo SB, è solo questo: mettere a disposizione di chi ci legge il nostro giudizio. 
Che non è basato su simpatie, ma su competenze; non sull'arroganza dei singoli, ma sulla concretezza e il buon senso di un lavoro di squadra quotidiano; non sulla marchetta, ma sull'onestà intellettuale di chi ha il coraggio di metterci la faccia e di dire , quando è il caso, che il re è nudo. 
E di farlo senza polemiche, senza sensazionalismi, senza ansia da "sbatti il mostro in prima pagina": ma con argomentazioni chiare, articolate, fondate,che sono da sempre i nostri unici strumenti di giudizio.
Se una presunzione c'è, è quella di poter fare di questo blog non una vetrina del nostro sapere, ma uno strumento di servizio e di utilità. 
Altrimenti, c'è solo una buona idea che ha trovato voce in  un gruppo straordinario  e in un progetto che cresce, giorno dopo giorno, secondo solo all'entusiasmo che accompagna il nostro lavoro. E da una comunità di lettori che è da sempre stata la componente vitale e insostituibile di questa nostra avventura, sia che si sia fatta parte attiva, con il Redone, sia che partecipi alle discussioni, con contributi preziosi per puntualità e pertinenza, sia che ci legga in modo silenzioso, manifestandoci con una frequentazione assidua e crescente un favore che ci conforta e ci sprona a fare meglio.
Questo è lo Starbooks- e se qualcuno lo ha inteso in altra maniera, speriamo di aver dissipato ogni dubbio con questa precisazione.

Se così non fosse, pazienza.
I pregiudizi, le antipatie personali, le sgomitate, le invidie, i presenzialismi,  l'uso del cibo come ultimo treno per un'affermazione professionale che non è ancora arrivata e tutto quanto fa "lato oscuro del web" non solo non ci appartengono, ma neppure ci piacciono. E meno che mai vogliamo vederle associate a noi e a questo spazio che è tanto lontano da certe accuse quanto più ci appartiene ed è intimamente nostro.
Ragion per cui, li rispediamo a quei mittenti che così gentilmente ce ne hanno fatto omaggio.
Perchè per queste cose non c'è posto: nè per noi, nè per i nostri lettori, nè per questa idea che, per continuare a crescere, ha bisogno di stimoli sani e non di veleni.
I primi, li ricerchiamo ogni giorno nell'amicizia e nella stima che ci lega, e nella bontà di un progetto in cui crediamo, ogni giorno di più.
I secondi, invece, ve li lasciamo.
Senza offesa, sia chiaro: ma qui sopra non ne abbiamo bisogno...

alessandra gennaro

28 commenti:

  1. Che bello, Lorraine Pascale!!
    Le sue puntate in tv mi piacciono proprio tanto, è fresca, brava, simpatica. rende le cose semplici e propone piatti gustosi!

    Ho i suoi tre libri nella mia "lista dei desideri" dall'anno scorso quindi non vedo l'ora di vedere i vostri test e di leggere le vostre opinioni!

    Per quanto riguarda il progetto Starbooks, a me piace da morire! Prima che apriste questo blog, i vostri mercoledì di ricette mi davano non poca motivazione per accendere il computer dell'ufficio :D
    E poi GRAZIE a voi ho potuto acquistare libri che mai avrei pensato di volere.
    E soprattutto a voi devo un grande passo: l'acquisto dei libri in lingua originale, non solo gli Starbooks (tipo Jerusalem che ogni volta che lo uso lo bacio, sì lo bacio!!) ma anche tanti altri (un autore su tutti Nigella Lawson perchè leggere le sue ricette e i suoi aneddoti in lingua originale secondo me è strepitoso!!!)! E poi ho dato una spolverata mica da poco al mio inglese da quattro soldi! :)

    Insomma ci guadagno in cultura, in cucina, in abilità, in lingua inglese e ho un quasi-marito adorante che divora le mie cene con atti di giubilo. Tutto questo soprattutto grazie a MT, SB e a tutte voi che siete fantastiche!!

    Grazie, grazie, GRAZIE!!!

    Fede

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    1. Grazie grazie grazie! quasi quasi lo incornicio questo commento!
      :)

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  2. Beh, dopo il commento di Fede qui sopra, posso campare di rendita e soddisfazione per i prossimi 3 mesi. Ha detto tutto lei e io le mando un bacio da quaggiù!
    Pat

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  3. Lo starbooks e' un progetto che a me piace proprio tanto.Il lato favoloso di Starbooks e' proprio che si discute di cucina in maniera costruttiva,mettendo da parte il personale ed evitando gli attacchi personali,inutili e che non aiutano nessuno a cucinare.Avevo gia' accennato al fatto che, per me, lo Starbooks dedicato a Cracco e' stato il migliore ed il piu' utile,ho veramente imparato un sacco.Aspetto con ansia le ricettine della Pascal,che qui in Inghilterra e' vista con occhio un po' sospetto.L'istinto mi dice che la signorina Pascal e' purtroppo oggetto di pregiudizi,snobismi e gelosie personali.Il fatto e' che il mondo gastronomico nell'UK e' assolutamente agguerritissimo ed in televisione ed al mercato del libro non ci arrivi,se un po' di talento non ce l'hai.Go Lorraine!!

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  4. Io invece finché non vincerò il Super-Enalotto lo Starbooks non lo voglio più leggere... BASTA, che mi fate finire sotto i ponti! ;)

    Scherzi a parte, è un bellissimo progetto e un ottimo punto di riferimento per sapere l'attendibilità o meno di un libro da chi lo ha testato e messo alle forche caudine della critica.
    E, mi permetto di aggiungere, lo spirito (che poi dia esito positivo e negativo) è l'unico modo per affrontare tutto lo scibile con coerenza e criterio, cucina compresa!

    Continuate così, e la mia wish-list di libri di cucina aumenta!

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  5. La seguo spesso in TV la Lorraine, soprattutto –ammetto- per rinfrescare un po’ del british english che da qualche anno avevo trascurato in favore dell’american english. Ma le ricette che propone sono sempre invitanti e “easy” come dice lei e come scrive sul libro.
    Vi seguirò con piacere, o “with pleasure”! :-) Mi è un po’ dispiaciuto solo della precisazione dell’Ale perchè se l’ha dovuta fare evidentemente anche lo Starbooks ha ricevuto attacchi da invidiose malelingue e questo mi dispiace molto. Perché la gente non riesce ad essere contenta dove c’è del buono e magari farne anche uno strumento utile per imparare qualcosa? Perché bisogna sempre darsi addosso? Non sarebbe meglio cercare anche per il nostro quotidiano di fare come Lorraine, parafrasando il suo slogan: “Life.Made easy.” – La vita, rendiamola semplice..

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  6. Ma fantastico!!!!!!!! Sono parecchio curiosa :)

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  7. Non ho idea di cosa possa essere stato scritto, anche se le tue parole sono abbastanza chiare, ma io non ho mai letto presunzione nelle vostre recensioni, di nessun libro. Anzi. Ho imparato tantissime cose, al di là degli utili "consigli per gli acquisti". Di sicuro, probabilmente, la problematica è nata legata alla figura di Cracco (chef stellato). Probabilmente, ma potrei anche sbagliarmi, fosse stata mossa la stessa critica al libro di qualche altro autore "povero disgraziato" meno noto non si sarebbero scatenate polemiche. E questa cosa non mi piace. O si è obiettivi con tutti, come avete e continuate a fare voi, o non ha nemmeno senso uno spazio del genere. Per cui continuate come state facendo che vi adoro! E io aspetto curiosa le recensioni di questo libro che da temo vorrei prendere, ma sono sempre stata bloccata dal fatto che potrebbe essere come la signorina parigina che avete recensito qualche tempo fa :)

    A prestooooooo

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  8. Sono pienamente d'accordo con Francesca... Perchè la gente non riesce MAI ad essere contenta? Occorre sempre criticare per star bene? Mah! Ragazze voi sapete quanto vi adori e quanto adoro il vostro lavoro, quindi andate avanti così che siete grandi! E non sono l'unica a pensarla così!... Un bacione e non vedo l'ora di vedere le ricettine di questo libro.

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  9. Io sono una di quelle che vi leggono silenziosamente e che fanno tesoro dei vostri consigli. Sono anche una di quelle che ha acquistato il libro di Cracco (e che forse,l'aveste recensito prima, non lo avrei preso!) e che trovo comunque una lettura piacevole, non sicuramente un testo da studiare. Il vostro lavoro è strepitoso, mi fate conoscere libri che per ignoranza mia non avrei mai sognato di acquistare e la dedizione che ci mettete è encomiabile...per non parlare della pazienza (chi continuerebbe a provar ricette su ricette sapendo che sono sbagliate o quantomeno "diludenti"?). PEr cui, come direbbe il buon Eros (e meno male che lui i libri di cucina non li scrive!) "grazie di esistere!!!".

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  10. Beh, per me avete fatto un eccelso lavoro anche solo per aver raccolto tutte le ricette dello SB in una sola pagina :-) Lo volevo!! Oh sì come lo volevo (vero Pat?)
    E poi mi avete incantato con Ottolenghi, tanto che me lo sogno la notte...
    ottimo lavoro ragazze :-)

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  11. Lo starbooks e' un'idea bellissima, un vero servizio alla comunita' degli/delle appassionate di cucina. Vi seguo con molto interesse da molti mesi e vengo sempre a sbirciare il libro nuovo del mese. Quindi da parte mia solo un grazie!

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  12. "Come è possibile tutto ciò?
    Semplice, è la risposta.
    La ragazza ha studiato."

    E noi che acquistiamo libri di cucina, in fondo non chiediamo altro: libri scritti con competenza e passione. :-)

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  13. Adoro Lorraine, la seguo in tv e replico spesso le sue ricette. Sempre ottimi risultati e gradevoli spunti! Non vedo l'ora di leggere le vostre opinioni graditissime e qualificatissime ....questa e' la mia opinione!!!

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  14. C'era da immaginarselo Alessandra, mi sarei stupita del contrario... la tua risposta mi è piaciuta un sacco, speriamo che i destinatari siano dotati dell'intelligenza necessaria per comprenderla.
    Un abbraccio.
    P.S. la modella in copertina in effetti non invoglia all'acquisto ma sono pronta a ricredermi se i vostri giudizi saranno positivi. Come sempre vi seguirò.

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  15. Ricorro ad una riposta cumulativa perché scrivere questa seconda parte mi/ci è un po' costato e le risposte singole mi obbligherebbero a tornare ogni volta su un argomento che tutte avremmo preferito non dover affrontare.

    Mari ha ragione, quando dice che si sarebbe stupita del contrario- e confesso che un po' ce lo aspettavamo anche noi. quello che ci lasciava ben sperare è che non si trattava di una novità. come dire, se siamo passate indenni in tutti questi anni, forse abbiamo qualche speranza che nessuno si accorga di noi, anche quando ci appropriamo di uno spazio tutto nostro.

    l'"errore", se così si può dire, è stato iniziare con Cracco e, ahinoi, stroncarne il libro. Sono certa che se avessimo scelto un autore meno famoso o se lo avessimo osannato, non sarebbe successo nulla. Invece, sia in buona che in cattiva fede, qualche botta di presuntuose ce la siam prese, condite con altri commenti che preferirei non dover riportare qui,

    La precisazione nasce dal fatto che, in effetti, chi si fosse imbattutto per la prima volta nello SB, senza aver conoscenza del nostro modo di lavorare abituale, avrebbe potuto fraintendere. Per costoro- e solo per loro, si è deciso di aggiungere questa postilla.

    Che è la prima e sarà l'ultima, sia chiaro: perchè un conto è fornire un chiarimento a chi può legittimamente aver frainteso, un altro è ostinarsi a spiegare a chi è prevenuto nei nostri confronti che non soffriamo di complessi di superiorità, di nessun genere. contro queste critiche, è inutile ribattere.

    siamo le prime a condividere il pensiero di Francy, di Sara e di molte altre che non lo hanno espresso ma lo hanno lasciato intendere: evidentemente, anzichè rallegrarsi per una nuova idea che porta linfa a quel progetto di condivisione globale che dovrebbe animare il mondo del cibo virtuale, c'è ancora chi deve sputare veleno, per essere contento.

    Però, pazienza.
    non è che non ci si sia fatto il callo, in tutto questo tempo, a queste critiche mosse tanto per criticare, anzi: lo abbiamo fatto a tal punto che, se non fosse stato per scongiurare l'ipotesi del fraintendimento di cui sopra, neanche ci saremmo presi la briga di rispondere.

    Peer cui, noi andiamo avanti, con lo stile e le motivazioni di sempre, che oggi si arricchiscono del conforto dei vostri commenti.
    E il resto, come dicevo, tutto al mittente

    A voi, un grazie colossale, per essere sempre così affettuosi, così generosi e così presenti. E da domani, torniamo ad affilare i coltelli ;-)

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  16. Ale, da lettrice fedele da molto tempo, lo Starbooks e' sempre stato uno dei miei preferiti. Anche se avessi letto solo la vostra ultima recensione, quella dello Chef stellato che peraltro non conoscevo prima di leggerne qui, non vedo come si sarebbe potuto interpretare il vostro lavoro come un atto di "presunzione" o un sintomo di "complesso di superiorita".

    In altre parole, le recensioni di ogni ricetta, e poi del libro nel suo insieme, sono basate su criteri concreti: le ricette o riescono o non riescono, le istruzioni o sono chiare o meno, o ci sono o non ci sono.

    I giudizi che esprimete sono il risultato di prove concrete, di cui dettagliate e documentate le fasi--non sono semplicemente basati sulla mera lettura--anche se spesso gia' a leggere una ricetta si vede se abbia senso oppure no.
    Quindi la presunzione dove sarebbe?

    Davvero ci sono ancora gli innominabili, quelli al di sopra dei comuni mortali che non sono criticabili se non per reiterarne approvazione incondizionata, a priori?

    E mi chiedo una cosa: chi si approccia a queste "celebrita" in maniera cosi' acritica, come un adolescente con la cotta per la star di turno, (all things being equal), dovessero andare da un medico famoso, per esempio, e questi facesse, come a volte purtroppo capita, un errore, negherebbero il danno ricevuto perche' chi e' celebre e' per definizione non infallibile, ma non tenuto ad essere responsabile per i proprio errori/omissioni?

    La credibilita' non deriva dal fatto di produrre risultati concreti e dalla responsabilita' delle proprie azioni ma viene attribuita in base all'approvazione astratta della maggioranza?

    Ann

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    1. Grande Ann!!! Un applauso, condivido tutto.

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    2. e aggiungo che se Cracco si fosse fatto scrivere il libro da Ann, noi saremmo rimaste incantate dal suo Italiano...

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    3. Concordo con Ann, con Ale e con questo post.
      Mi stupisco del fatto che ogni volta si debbano giustificare intenti talmente chiari.
      Continuate nel vostro splendido lavoro.
      Io grazie a voi sto conoscendo autori eccezionali (vedi Ottolenghi)e sono curiosa di leggere le ricette della Pascale!
      Tanta stima per voi!
      buon lavoro e giornata,
      Francy

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  17. Ann, va bene il platino per farti il monumento? ;-)

    Battute a parte, se c'è una cosa che mi manca nella vita da blogger, è proprio la discussione attorno alla cucina, le sue tecniche, gli abbinamenti e chi più ne ha, ne metta.
    Era la cosa che mi piaceva di più nei fora di cucina, che ho frequentato dal 2004 al 2010 e da cui mi sono allontanata, disgustata da polemiche dettate da invidia e livore.
    Sui blog purtroppo è difficile intavolare discussioni del genere, perché si rischia di passare per saccenti.

    Lo Starbooks rappresenta per me proprio questa opportunità: discutere DI cucina e confrontarsi con serenità sulle varie tecniche. Ho visto con piacere nei commenti di tutto il mese scorso che l'interesse in questo senso c'è; e allora discutiamo, confrontiamoci, raccontiamo tecniche diverse o analoghe che adottiamo quando cuciniamo questo o quel piatto: qui si può! :-)

    E ringrazio anche da qui Alessandra Gennaro per l'idea geniale che ha avuto nel creare lo Starbooks, di cui ricordo ancora il germe su Menù Turistico con la rubrica "Chi la fa? Lo aspetto!".

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  18. Che bello, volevo comprare il libro ma ho rimandato al mese prossimo l'acquisto perché altrimenti stavolta mi cacciavano di casa...troppi libri di cucina comprati ;).
    Perciò grazie,grazie,sono proprio curiosa!
    Ps. Lo Starbooks é un'iniziativa spettacolare...non aggiungo altro!

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  19. Abbiamo dei lettori semplicemente fantastici, grazie a tutti!

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  20. Grazie a voi che provate le ricette di questi libri e li commentate! Vi seguo sempre! Lorraine cucina bene, le sue ricette sono facili veloci ed ottime! Xhissa quando la pubblicheranno in italiano!

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  21. Lo starbooks è stato, è e sempre sarà una genialata :)
    ciò che mi chiedo è: siete in cerca/apprezzereste nuovi membri nello starbooks team o la squadra è al completo? :P
    Un abbraccio e un grande grazie ;)
    Vivi

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  22. Ma io vi adoro! Non solo non sapevo chi fosse Lorraine Pascale fino ad oggi, ma leggendo questo post mi sono resa conto che l'ultima volta che sono stata a Londra ci sono stata nella sua Bakery a Covent Garden :-D Mi ero ripromessa di assaggiare torte e cup cake da Lola's e Hummingbird ma poi sono passata anche in questa anonima a Convent Garden che tra l'altro è anche molto meno cara delle prime 2! Quindi tanto anonima non era, eh eh! Smuakkk!!!

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  23. Sapete se il libro verrà tradotto in italiano? non riesco a trovarne notizia :(

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    Risposte
    1. Ad oggi non sembra che sia in cantiere una traduzione, purtroppo.
      Puoi provare a farne richiesta a qualche casa editrice che pubblica libri di cucina, e chissà se, ricevendo richieste da più parti, non prenda la saggia decisione di comperare i diritti e di farlo tradurre... :-)

      Ciao.

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